30 novembre 2010

La Scala e Chieti sotterranea


In via S.Olivieri, risalendo a poche decine di metri da Porta Pescara, c’è un cantiere chiuso che iniziò i lavori minimo due lustri fa, (10 anni). Esisteva una vecchia abitazione e si entrava nella Chieti sotterranea da un buco, strisciando sulla terra. Poi l’edificio fu abbattuto, e regnò l’erbaccia sino a quando iniziarono i lavori. Un collegamento con scalinata per raggiungere Via dei Tintori e quindi Via degli Agostiniani. Ma una frana mise un paio di edifici in condizioni pericolose. Avevano l'aspetto di edifici terremotati, tanto è vero che per lunghi mesi si vedevano gli interni con i mobili. Poi, le palazzine furono rinforzate, tranne un paio e la scalinata finita. Prese corpo anche l’ingresso per scendere a visitare Chieti sotterranea. Anzi si è ricavato anche un bel largo. Io transito spesso per questa scalinata ed arrivo in via dei Tintori. E’ bello e panoramico, probabilmente si potrebbe renderla accessibile a tutti con qualche rinforzo alle palazzine. L’Aquila docet. Ma il motivo per cui non si può togliere il recinto, far passare le persone sul marciapiede invece che sulla strada, nascondere il pozzo con tutta la “munnezza” ed aprire l’ingresso alla visita, è un mistero! Ho parlato circa un mese fa con un paio di assessori e sembrava che l’inaugurazione fosse a giorni. Invece è passato un mese! Solita risposta? Mancano i soldi…!

La galleria sottostante Porta Pescara
Non si ha la certezza che nel periodo medioevale siano stati creati manufatti per la captazione delle acque. In tale epoca si presume che l'antico sistema romano abbia continuato a funzionare, anche se non più nella sua globalità, ma a tratti. L'abbandono ne favorì così una parziale ostruzione, nonché la perdita delle conoscenze inerenti il suo funzionamento. Presso Porta Pescara, attraverso un vano (sormontato da arco a sesto acuto) praticato in un muro di contenimento, si accede in una grande camera a volta carenata. Da tale ambiente si penetra in un dedalo di cunicoli e gallerie, una delle quali, molto alta e larga, è rivestita da pareti e volte in mattoni; tali manufatti sono stati eretti alla fine del 1800. Nei pressi sorgeva la "Fonte Grande a Porta Pescara" restaurata sicuramente nel 1451. Percorrendo tale galleria, essa si biforca e prosegue nell'arenaria della collina, creando così una galleria soggetta a continue frane, causate fra l'altro da continue infiltrazioni di acque. Recentemente infatti una frana ha distrutto l'ingresso facendo crollare gli edifici sovrastanti e parte di una stradina che li collegava. Tale episodio, fortunatamente senza vittime, dimostra ulteriormente la necessità di un opera costante di manutenzione della Chieti sotterranea. Due nuove esplorazioni hanno portato ad una conoscenza dell'intero sistema e dalla sua ubicazione rispetto ai fabbricati sovrastanti.


Luciano Pellegrini

1 commento:

  1. siamo alle solite, mancano i soldi. Perchè allora certi lavori si incominciano? Io ne conosco un altro di lavoro incominciato una decina d'anni fa, ai tempi di Cucullo, iniziato e mai finito, quello del cinema Eden....

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