15 novembre 2016

Chieti - Renzi a casa ?


 Il 4 dicembre finalmente si avvicina e si andrà alla urne per il referendum costituzionale. Anche se il tema è importante visto che riguarda la semplificazione della politica e il funzionamento del parlamento per rendere le decisioni più rapide, la gente è stufa, sfiancata da attacchi, ricorsi, controricorsi, falsificazioni da ambo le parti dei contenuti della riforma, e soprattutto nauseata dall'uso strumentale del referendum per far cadere il governo Renzi, o garantirne la continuità fino alla fine della legislatura nel 2018. Al di là dei contenuti della riforma, infatti, il referendum è diventato uno strumento per un fronte politico eterogeneo e con nulla in comune al suo interno per cercare di abbattere Renzi, e trarre qualche vantaggio dalla crisi di governo e dall'impasse politica che ne deriverebbe. Se vince il No, Renzi dovrà immediatamente dimettersi rassegnando le sue dimissioni nelle mani del presidente Mattarella, e si aprirà la crisi di governo. Questo perché il completamento delle riforme, in primo luogo l'eliminazione del bicameralismo paritario e la riduzione dei parlamentari, costituisce punto centrale del programma per cui è nato il governo Renzi e per cui è stato votato in parlamento. Se viene meno ciò, le dimissioni politiche sono obbligate. Voi cosa ne pensate ?

07 novembre 2016

Chieti - Quando i fatti contano più delle parole.... inutili


C'è chi come il nostro Vescovo fa le chiacchiere sui terremotati  e sullo stare uniti e chi fa i fatti. Oggi è stata consegnata nella frazione di Villa San Cipriano la struttura, realizzata dalla Provincia autonoma di Trento, che ospiterà la sede provvisoria del liceo scientifico «C. Jucci» di Amatrice. Secondo nostra santa romana chiesa, quello che fa la mano destra non lo deve sapere la sinistra, così questi hanno fatto. Si tratta, come nel caso della struttura gemella che ospita i bambini dalla materna alle medie, di un sistema di moduli prefabbricati, riscaldati e colorati in modo da renderli più gradevoli. La scuola è suddivisa in cinque ampie aule da 40 metri quadri ciascuna, per complessivi 540 metri, e ospita anche una sala biblioteca e una per la segreteria didattica e amministrativa. L’architettura dell’intero complesso è completata da una copertura in travi di legno proveniente dal Trentino e da un meleto di otto piante provenienti dalle valli trentine, che è stato piantato a ricordo degli studenti morti sotto le macerie del terremoto di agosto. La Croce rossa delle valli di Fassa e Fiemme ha fornito lavagne, banchi, sedie, cattedre e quanto occorre per permettere ai 75 liceali iscritti di avere una scuola dove frequentare regolarmente le lezioni. Gli studenti del liceo, fino al 28 ottobre scorso, erano ospitati, insieme ai loro professori, all’interno del Palazzo dello Sport di Amatrice che, tuttavia, a seguito delle ulteriori scosse, è stato lesionato e dichiarato inagibile. La struttura, alla quale hanno lavorato, alternandosi dall’inizio di settembre alla fine di ottobre, 150 persone, è stata consegnata nei tempi previsti dalla Provincia Autonoma di Trento. Per poter essere utilizzata, gli studenti dovranno però attendere altri 20 giorni nel corso dei quali dovrà essere messa in sicurezza la rete viaria che collega Amatrice con le sue frazioni.

@nonnoenio

03 novembre 2016

Chieti - Ancora corrotti per appalti pubblici

Non se ne può proprio più di sentire simili notizie al telegiornale. Notizie sugli ultimi arresti per corruzione, di ignobili personaggi, operanti negli appalti per alcune delle più importanti opere pubbliche. Sono di pochi giorni fa, proprio poche ore prima del violentissimo sisma che ha colpito al cuore l'Italia centrale. Questa è la fotografia di un Paese al contempo sofferente e piegato dalle circostanze e, per altri versi, oppresso da un sistema corruttivo che non conosce pause. Un Paese di cittadini inermi davanti alla tragedia e di altri che possono superare ogni ostacolo, ogni normativa pur di mettere le mani sui fondi pubblici. Lo scandalo venuto alla luce  riguarda alcune tratte della Tav e della Salerno-Reggio Calabria, cioè due delle «grandi opere» che rappresentano un piatto troppo ricco per non attrarre l'interesse dei corruttori. Nelle indagini spiccano i soliti nomi noti e ancora una volta abbiamo la conferma che la corruzione riesce a sopravvivere a tutti i regimi politici: è paradossalmente una delle poche «linee di continuità» della nostra storia nazionale. Così come sono ricorrenti le calamità naturali. Anche se nell'inchiesta che ha portato agli arresti non sono in gioco appalti sulla ricostruzione, è però bene ricordare che troppo spesso la lunga storia della corruzione e quella dei terremoti si è incontrata. È il segno inequivocabile che il nostro Paese attende una doppia ricostruzione: quella materiale, che sani le ferite inferte al territorio e alle popolazioni e quella morale, altrettanto importante. Il Paese che oggi piange ha diritto ad avere un futuro. Riusciremo ad avere mai una legge che ci dia finalmente la certezza che i corrotti verranno eliminati e che i denari pubblici vengasno spesi finalmente bene. A Chieti siamo arrivari addirittura alla farsa, falsi tecnici che giravano per le case a controllare le crepe sui muri sperando di spillare soldi per le riparazioni a ingenui inquilini spaventati. 

@nonnoenio