Un altro tassello per la risoluzione del caso Villa Pini è stato messo oggi con gli arresti domiciliari del titolare della suddetta casa di cura. In mattinata era comparso davanti al Tribunale di Chieti per tentare di salvare dal fallimento quel che resta del suo impero, nel primo pomeriggio la Guardia di Finanza teatina gli ha notificato l’ordine di custodia cautelare nella sua villa di Francavilla al mare. Angelini, il grande accusatore della Sanitopoli abruzzese che, nel luglio di due anni fa, spedì in carcere l’allora governatore Ottaviano Del Turco, è agli arresti domiciliari con le accuse di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale, aggravata dal falso in bilancio riferibili alla casa di cura Villa Pini, amministrata dagli Angelini e dichiarata fallita dal Tribunale di Chieti lo scorso 17 febbraio. Quando la Finanza si è presentata nella villa sul lungomare, Angelini si è mostrato sorpreso: dopo sequestri di preziosissimi quadri e perquisizioni evidentemente non si aspettava un provvedimento restrittivo, immaginava che l’inchiesta si concludesse con una richiesta di rinvio a giudizio. Un caso delicato anche per i risvolti sociali: il gruppo Angelini non paga lo stipendio da un anno a 1.600 lavoratori. Le indagini hanno accertato una distrazione reiterata nel tempo delle risorse finanziare della società Villa Pini per oltre 100 milioni di euro: ciò sarebbe avvenuto con prelievi ingiustificati dai conti correnti dell’azienda e attraverso artifizi e aggiustamenti contabili, evidenziate da consulenze tecniche disposte dalla Procura e da riscontri investigativi della Polizia tributaria di Chieti che hanno altresì evidenziato atti di vera e propria dissipazione.
28 aprile 2010
Ancora sul Toto Deleghe
Torno sul totodeleghe, perché sono sicuro che anche per te, caro sindaco Di Primio, è un rompicapo! Certamente un medico ce l’avevi, ma “ hai” dovuto accettare un’altra persona, giustificando che ha avuto molti consensi dai cittadini. E’ vero, ma quale professionalità ti può dare questo assessore che ha “saltato il fosso” ed è passato con la tua coalizione? Se gli ridarai la delega al verde pubblico, che in ogni caso è un casino, in quanto ci sono quattro realtà che dovrebbero seguire questo servizio, (per me è stato fatto a posta per non fare niente) : Teateservizi- Assessorato al verde- Lavori pubblici e per finire, l’assessorato al patrimonio, ti è ben presente che è stato gestito molto male! Sempre per la sua preparazione professionale, io non saprei proprio cosa assegnargli, penso che anche tu stai “levando i petali alla margherita!”
Te lo immagini un commercialista o infermiere.. o avvocato alla sanità?
Poi i giovani, che esperienza hanno? Specialmente se presuntuosi e non disposti all'’ascolto. Hai come esempio i giovani della passata legislatura che non hanno fatto niente né per la città e né per i giovani come loro. Purtroppo, qualcuno, con qualche hanno in più, sta anche nella tua amministrazione! Mi risponderai che con te è tutta un’altra cosa!
Aspettiamo qualche altro giorno e poi vedremo il risultato! Speriamo che questa squadra sia preparata per soddisfare i cittadini!
Te lo immagini un commercialista o infermiere.. o avvocato alla sanità?
Poi i giovani, che esperienza hanno? Specialmente se presuntuosi e non disposti all'’ascolto. Hai come esempio i giovani della passata legislatura che non hanno fatto niente né per la città e né per i giovani come loro. Purtroppo, qualcuno, con qualche hanno in più, sta anche nella tua amministrazione! Mi risponderai che con te è tutta un’altra cosa!
Aspettiamo qualche altro giorno e poi vedremo il risultato! Speriamo che questa squadra sia preparata per soddisfare i cittadini!
Luciano Pellegrini
Ho scoperto l'acqua calda...
Alla conferenza stampa del giorno 23 Aprile, il sindaco Di Primio ha precisato fra le priorità, quello di reperire uffici per gli assessori, ma anche per i dipendenti comunali. Il Municipio di Chieti, residente a Piazza V. Emanuele II, è stato chiuso per controlli, dopo il terremoto del 6 aprile 2009. La maggior parte degli uffici si sono trasferiti presso la ex Banca D’Italia, dove si paga regolare affitto. Si dovrebbe riconsegnare l’edificio a fine mese, ma penso ci sarà una ulteriore proroga.
Ma, ragionando " ho scoperto l’acqua calda…!”
Quanti edifici comunali esistono in città e specialmente nei centri storici?
Basterebbe una rinfrescata di tinteggiatura, qualche adeguamento alle norme di abitabilità e sicurezza, ed ecco che abbiamo recuperato tanti ma tanti uffici anche con parcheggi . Si risolverebbe la spesa mensile da pagare al privato e risparmiando tanti euro di soldi dei cittadini. Ti faccio, sindaco, solo un esempio, La ex Caserma "Adelchi Pierantoni . http://www.chietiscalo.it/index.php?option=com_content&view=article&id=2105%3Aex-caserma-qadelchi-pierantoniq&catid=62%3Avarie&Itemid=1
Dalle decine di associazioni, enti, palestre, famiglie, che occupano questa struttura, quanto ricavate ? Si dice un cento euro all'’anno da ogni sigla, ma nemmeno da tutti! Si potrebbe recuperare anche il giardino pensile! Siccome la spesa da affrontare per sistemare gli uffici è bassa, al contrario degli affitti mensili cari da dare al privato, perché non dai una prova di come si può risparmiare utilizzando i beni già del comune?
Ma, ragionando " ho scoperto l’acqua calda…!”
Quanti edifici comunali esistono in città e specialmente nei centri storici?
Basterebbe una rinfrescata di tinteggiatura, qualche adeguamento alle norme di abitabilità e sicurezza, ed ecco che abbiamo recuperato tanti ma tanti uffici anche con parcheggi . Si risolverebbe la spesa mensile da pagare al privato e risparmiando tanti euro di soldi dei cittadini. Ti faccio, sindaco, solo un esempio, La ex Caserma "Adelchi Pierantoni . http://www.chietiscalo.it/index.php?option=com_content&view=article&id=2105%3Aex-caserma-qadelchi-pierantoniq&catid=62%3Avarie&Itemid=1
Dalle decine di associazioni, enti, palestre, famiglie, che occupano questa struttura, quanto ricavate ? Si dice un cento euro all'’anno da ogni sigla, ma nemmeno da tutti! Si potrebbe recuperare anche il giardino pensile! Siccome la spesa da affrontare per sistemare gli uffici è bassa, al contrario degli affitti mensili cari da dare al privato, perché non dai una prova di come si può risparmiare utilizzando i beni già del comune?
Luciano Pellegrini
24 aprile 2010
Il sindaco ce l’ha fatta?
Il sindaco ce l’ha fatta? Non ancora! I nomi degli assessori sono stati presentati alla conferenza stampa ed alla città, ma le deleghe, anche se il sindaco ce l’ha nel cassetto, le esprimerà verso fine mese. Perché? Ha giustificato il ritardo in quanto ha voluto inserire una quota rosa nell’organigramma della giunta. Poi, pur avendo pubblicizzato che gli assessori sarebbero stati quelli più votati, nei fatti non è stato così. Domenico Di Fabrizio, il più votato e Dario Marrocco, il quarto votato, hanno dovuto rinunciare…a favore di Roberto Melideo , ottavo –(Raffaele Di Felice anche lui ottavo), ed Emlia Di Matteo, undicesima, ma prima donna eletta. Marcello Michetti farà il Presidente del Consiglio e Giovanni Di Labio, della Lega Nord, con i suoi 208 voti, superiore a quelli di Michetti con 182 voti, come sarà accontentato? Vedremo! Volevo divertirmi a fare io il totoassessori. Ma non è stato facile. L’assessore dovrebbe avere competenza per la delega che ricopre. Altrimenti come farà ad esprimersi e dare direttive? Ci si arrangia? Certamente si faranno brutte figure! Per esempio, alla sanità non saprei proprio chi metterci. Non c’è un medico… o ci mettiamo un impiegato della ASL, D’Agostino Ivo? Con quale preparazione? Al verde pubblico vogliamo rimetterci l’ex della giunta Ricci che ora è passato al PDL ed ha avuto una valanga di voti. Più volte l’ho sensibilizzato e spronato a fare qualcosa per il verde della nostra città. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Ed all'’ambiente? All'’urbanistica ci mettiamo Russo Marco perché dipendente dell’Ater? Ai lavori pubblici, Colantonio. Alla cultura ed alle comunicazioni, in genere è un assessorato riservato alle donne, chissà perché, la De Matteo. A questo punto, i vari commercialisti…competenti in ragioneria che normalmente controllano il bilancio societario per determinare le tasse - rende edotto il cliente affinché possa dedurre le spese per ridurre le tasse; suggerisce i migliori investimenti, ce ne sono un paio, anche giovani. Uno o due potrebbero occuparsi di sviluppo industriale, attività produttive. E poi? Il sindaco manterrà lo stesso segretario comunale, Maurizio di Michele. Alla mia domanda sul city manager se ne avrà bisogno, ha risposto che ne farà a meno. Meno male perché sono circa diecimila euro al mese! Il 27 aprile convocherà il primo consiglio comunale nel quale approverà il bilancio predisposto dalla ex giunta. Come priorità ci sarà quella di reperire i locali comunali per gli assessori e dipendenti comunali. Sicuramente si preoccuperà dei disoccupati-cassi integrati e commercianti. Di cose da fare c’è ne sono tante, ma gli assessori non lo faranno gratuitamente. Prenderanno circa tremila euro al mese, cifra non indifferente che specialmente ai giovani farà gola, e sono soldi dei contribuenti della città. Ricordati sindaco di investirli utilmente, per il bene della città.
Luciano Pellegrini
22 aprile 2010
Travagghio o Fatica ?
A Chieti adesso pare invitino "cani e porci" basta che siano "famosi" o meglio ancora "famigerati". C'è stato, giorni fa, per la presentazione del suo ultimo libro (fatica o travagghio ?) Travaglio, la superstar di AnnoZero, famoso sopratutto perchè ha dedicato la sua vita a parlar male del prossimo suo e in particolar modo del Cavaliere, quel Silvio Berlusconi, che tanto deve stargli sulle palle, sopratutto dopo il suo ultimo successo elettorale, quelle delle regionali per intenderci.... C'è questo articolo di Pellegrini che illustra la "grandezza" e la "portata" avuta, dell'evento, nella nostra città... di provincia!
".....Impossibile farla! L’associazione culturale Chieti nuova 3 febbraio, ha realizzato l’incontro dibattito “Ad personam”,con Marco Travaglio, presso l'Auditorium Valerio Cianfarani-Museo Nazionale Archeologico La Civitella, alle ore 17.30 di mercoledì 21 aprile. Alle ore 17, (v foto), l’auditorium era già pienissimo e gli organizzatori hanno dovuto chiudere le porte. Diverse centinaia di persone sono rimaste fuori. Nel frattempo, ma è stata una fortuna, Marco Travaglio è arrivato con un’ora di ritardo per problemi di aereo. Intanto gli organizzatori si sono impegnati per trovare una soluzione. Hanno pensato di fare il dibattito all'’aperto, allo Stellario. Sarà perché Travaglio è un personaggio pubblico, o perché si esprime chiaramente cercando di essere obiettivo, la presenza delle persone è stata molto superiore alle aspettative. Confesso che non mi identifico molto nelle sue idee, pur riconoscendogli una grande professionalità di giornalista. Ha iniziato con un proverbio che in ogni caso mi ha fatto piacere, in quanto ci ho composto un articolo: PANCIA PIENA NON CREDE A DIGIUNO. Per pubblicizzare il suo libro, “Ad personam”, ha parlato per circa un’ora su Berlusconi. Purtroppo “La lingua batte dove il dente duole”! (quando ti fa male qualcosa ci vai a sbattere sempre contro). I cittadini, ormai sono stufi di escort-massaggiatrici- sospiri- intercettazioni-buco della serratura. Ma è importante sempre cercare di scoprire lo scheletro nell'armadio? Sono d’accordo che ci vogliono più investimenti nella scuola- nella ricerca- nella formazione, che bisogna diminuire il debito pubblico, scovare l’evasione fiscale, abbattere i costi della corruzione. Non sarebbe più opportuno e interessante parlare solo di questi argomenti che ci interessano ? Ci vuole MORALITA’, certamente rivedendo ed inasprendo le leggi che già esistono. L’occasione fa l’uomo ladro? Io sono sicuro di si. Ma se i dibattiti vanno sempre in un senso, come ieri, al di la di una risata per la battuta fatta, rimane l’ inutilità dell’intervento. Invece penso che oggi gli italiani, per evitare che ancora di più si allontanino dalla politica, abbiano bisogno di avere risposte concrete alle attuali esigenze, ed alle volte basterebbe poco! Purtroppo la destra e la sinistra vanno a braccetto….. ! Concludendo, pubblico la mia domanda non fatta: Caro Marco, invece di parlare sempre e solo di Berlusconi, perché non DISCUTIAMO sui PROGRAMMI? sicuramente interesseranno di più gli italiani. Per esempio, cambiare argomento e PARLARE DI MORALITA’. Ad una trasmissione di ANNO ZERO, hai evidenziato alcune spese, INUTILI, che si fanno a Montecitorio e gravano sulla spesa pubblica. Però tutti sono d’accordo a mantenere queste spese. In un mio articolo, PANCIA PIENA NON CREDE A DIGIUNO – cioè “Constatare e condannare l'indifferenza e l'incomprensione di chi ha, verso chi non ha. “ ho evidenziato questi sprechi ed altri nella nostra città e regione. Ma tu saresti capace di buttare la prima pietra? IO No. Allora, tu-voi che avete visibilità, perché non iniziate a trattare l’argomento MORALITA’ e dare l’esempio in questo mondo di corrotti e corruttori? I giovani ne trarrebbero insegnamento e fiducia?
Grazie
Sembra che abbia letto in anticipo la relazione di Travaglio. Ma non è così… Sarei rimasto soddisfatto ascoltare la sua risposta…! "
Grazie
Sembra che abbia letto in anticipo la relazione di Travaglio. Ma non è così… Sarei rimasto soddisfatto ascoltare la sua risposta…! "
Luciano Pellegrini
ps Spero che con i soldi, che questo poveruomo riesce ad intascare da ogni suo libro venduto, dopo aver pagato i quinti di stipendio trattenutigli da sentenze in giudicato per diffamazioni e vilipendi vari, gli restino anche i soldi per campare...
19 aprile 2010
Infopoint in Corso Marrucino
Non ancora è stata varata la nuova giunta, ma già si vedono delle innovazioni. Su una vetrina di una pescheria situata su Corso Marrucino, (v.foto), è stato installato un INFOPOINT City, con Touchscreen. (Un touchscreen, o schermo tattile, è un particolare dispositivo, frutto dell'unione di uno schermo ed un digitalizzatore, che permette all'utente di interagire con una interfaccia grafica mediante le dita o particolari oggetti). INFOPOINT City è un servizio informatico, realizzato in collaborazione con le istituzioni pubbliche, di grande utilità per quanti dovessero avere bisogno di informazioni, sia generali che specifiche, su ciò che riguarda notizie di interesse pubblico, culturale, turistico, commerciale e di quanto altro la città disponga. E’ inoltre un canale di visibilità per tutte le risorse delle altre città che nel tempo aderiscono all’INFOPOINT City, in quanto da ogni punto di accesso distribuito sul territorio è possibile interagire con tutti gli altri. E’ infine un sistema di rivalutazione del patrimonio comunicativo internet, di cui ogni istituzione, azienda o privato disponga. L’installazione è stata curata dalla NETRIX srl, in qualità di società produttrice e distributrice di progetti informatici inerenti servizi informativi multimediali, software e web applications per aziende e pubbliche istituzioni. Francesco Ruggieri è l’Amministratore unico della società, con sede a Pineto. Ma la scelta di una pescheria, che pur vendendo pesce fresco ha un suo odore caratteristico, più accentuato nei mesi caldi, non mi sembra una soluzione vincente! La mia non è una critica, ma solo il raccontare un fatto, non fazioso, né strumentale o partitico. Mi permetto anche, con modestia, di suggerire proposte. Questo solerte dirigente del comune, (può darsi che l’appalto l’abbia concretizzato la vecchia amministrazione), ma con l’approvazione anche dell’assessore, (che non è ancora visibile se dovesse essere il nuovo), penso avranno ragionato….! Avranno fatto anche delle simulazioni…..! Il programma prevede le notizie dei comuni che hanno aderito alla proposta: Pescara- Città Sant'Angelo- Montesilvano - Chieti – Ortona –Teramo – Pineto -Roseto degli Abruzzi - Silvi -Alba Adriatica, dove Teramo con la sua provincia la fa da grande! Poi, compare anche il comune di Grosseto……. Cliccando sui vari tasti delle categorie, ci si accorge che alcuni di esse non hanno risposta. “Non sono stati trovati annunci che soddisfano i criteri di ricerca, prova a cercare nei seguenti comuni: Ortona”! Chissà perché!? Però su Chieti, compare ben visibile il nome del nuovo sindaco…. Si nota l’assenza di accesso per disabili, purtroppo sappiamo che non vengono mai presi in considerazione, e poi nella situazione economica in cui vive la nostra amministrazione, non sarebbe stato meglio pensare a qualche urgenza più urgente, (scusatemi della ripetizione cacofonica, ma è più forte)!
Luciano Pellegrini
06 aprile 2010
Dopo il dolore i palloncini dei bambini
Bellissima iniziativa quella attuata dalla signora Francesca, per ricordare quello che è avvenuto appena 1 anno fa e che ancora oggi, nella sua attualità terrorizza i sonni degli aquilani e dei paesi colpiti dalla devastazione del tremendo terremoto di 2 anni fa. "....Dopo il dolore della notte appena trascorsa, quella del primo anniversario del terremoto che il sei aprile di un anno fa ha sconvolto L'Aquila, sono stati i bambini a tentare di colorare il secondo dei due giorni di lutto cittadino, facendo volare in cielo tantissimi palloncini colorati. Alle 15:32 al parco del Sole, davanti alla basilica di Collemaggio i bambini aquilani hanno liberato i palloncini con dentro i bigliettini su cui hanno scritto i loro desideri. L'iniziativa è stata di una signora, Francesca Luzzi, che ha voluto organizzare questo momento dedicato ai bambini perchè - ha spiegato - nessuno aveva pensato a un momento dedicato ai piccoli, in cui potessero commemorare la tragedia in un modo quasi allegro. La signora, che abitava a San Pietro in una casa che deve essere abbattutae al momento vive in una casetta provvisoria a Sassa, ha comprato da sè la bombola di elio, i fili e i palloncini, e già dall'una era sul prato a gonfiarli. Uno dei suoi due figli sul suo bigliettino ha scritto che vuole tornare a casa...."
Terremoto un anno dopo
E’ trascorso un anno dalle ore 3.32 del 6 aprile 2009. Il terremoto con intensità 6.2 della Scala Richter , oltre alle 308 vittime ha distrutto edifici portando con se morte e dolore. I genitori degli studenti vittime del terremoto, non accettano che un semplice giorno del calendario possa far dimenticare il dolore ed il ricordo. Preferirebbero che il 6 aprile fosse un giorno di riflessione, di rispetto e di silenzio. L’anno è trascorso fra polemiche, scaricabarile, ma qualcosa si vede. Fra il progetto CASE , (Il Progetto C.A.S.E. è un piano che prevede la costruzione di “Complessi Antisismici Sostenibili Ecocompatibili)- i MAP, (moduli abitativi provvisori di legno), gli alberghi, l’autonoma sistemazione, in tenda non dimora più nessuno. Per la ricostruzione, seppure si è vigilato, le infiltrazioni mafiose hanno cercato di entrare, ma subito sono state denunciate. Purtroppo, si aspettava che qualcuno andasse in galera, ma questa speranza non ancora si è avverata. Molte persone che risiedono nel progetto CASE, sono soddisfatte di questa sistemazione, molto dignitosa. Ma c’è chi si lamenta, ( quello che si fa , è dovuto……!) -chi non se ne fa una ragione che solo il Padreterno è responsabile di quello che è avvenuto. E’ impossibile accettare questa punizione, “ ma perché proprio a me”, che per molti ha significato anche lutto.
Sono tornato nuovamente all'’Aquila, ed ho trovato un’altra situazione disordinata. Il traffico caotico! Mi sono chiesto dove andassero tutte quelle vetture con una sola persona , inquinando l’aria e creando confusione. Si transita con enorme difficoltà, pur essendo state realizzate decine di rondò. Poi, la risposta che mi sono data è che, i negozi chiusi, il commercio e l’artigianato concentrati nei centri storici, i cassi integrati, i pendolari, chi non sa cosa fare, si mette in macchina per passare il tempo. Potrebbe anche significare il fuggire dalla paura ed avere la sicurezza di trovarsi in macchina. La strumentalizzazione delle carriole, per riprendersi la città, è stata una forma per dar fastidio, quando fino a dicembre non si sapeva ancora dove spostare le macerie. E’ iniziata la rimozione, speriamo che venga fatta con criterio separando i materiali inquinanti. Ho incontrato quattro suore di clausura - dell' Ordine dei Celestini - Il loro monastero, san Basilio - antico e prezioso - è inagibile dal giorno del sisma. Vivono in un prefabbricato in mezzo all'orto,(v.foto). La badessa di san Basilio, Suor Margherita, insieme alle altre consorelle, Suor Agnese, Suor Celeste e Suor Angela non hanno mai voluto lasciare 1’Aquila e sono tornate qui dopo appena due giorni. Tanto è durata la permanenza nella tendopoli di piazza d'Armi. «Siamo state trattate benissimo precisa - ma non era clausura». Hanno preferito tornare al loro monastero e vivere nell’orto, in un MAP. Questo monastero fondato nel 496 da sant’Equizio, era adibito ad accogliere ragazze della nobiltà, per lo studio ed il ricamo. In seguito, accolsero studentesse, trasformando le camere in pensionato. Svolgevano anche lavoro in legatoria, ora tutto fermo. RESTA L’ORTO. Purtroppo per riparare la chiesa, il campanile, ed il monastero, ci vorrà tempo e molti soldi. Le tele, gli stucchi barocchi, le cantorie nella chiesa, l'antica biblioteca e il chiostro, ne fanno un “palazzo-convento” di un certo valore. Però queste suore non vogliono abbandonare questo luogo, pur se anziane, questa casa è loro! Altra visita, in via San Francesco di Paola, nel centro storico, a due passi dal Palazzo del Governo.. La proprietaria, Roberta Gargano, ci fa entrare e visitare questa dimora patrizia, le cui sale sono state decorate dalla scuola del Patini. Vista da fuori, questa abitazione piena di crepe, sarebbe da abbattere, l’interno è pieno di tiranti. Le volte sono crollate, i mobili sono irrecuperabili. Per potere recuperare la struttura serviranno 1.5 milioni di euro, a totale carico dello Stato, usando la tecnica del “ cuci e scuci”, (togli una pietra e la sostituisci), una per una , stando attenti a non compromettere la staticità delle abitazioni confinanti. Le pareti a sacco, che emanano un odore particolare di umidità e muffa, la chiamano “ la puzza del terremoto”, possono essere recuperate e rafforzate. Intanto il vento di tramontana rendeva ancora più tenebroso il momento, con la polvere che si alzava, ti avvolgeva e facevi fatica a respirare. L’ambiente, silenzioso, funereo, con le case ed i macchinari ricoperti da questa polvere biancastra, rendeva più desolante il luogo.
Luciano Pellegrini
Luciano Pellegrini
Processione Venerdì Santo
La processione del Venerdì Santo a Chieti è una delle più belle tradizioni da sempre, anche quest'anno ha avuto luogo puntualmente. Tutto si è svolto normalmente e come vuole tradizione, anche per quest'anno sarà di buon auspicio. Le immagini e le emozioni di sempre. Un’intera città raccolta lungo il percorso della Processione del Cristo Morto per un momento in cui la partecipazione emotiva ad un suggestivo appuntamento religioso si mescola a tante altre sensazioni. In fondo al corteo un sindaco nuovo quest'anno, con la sua fascia tricolore fresca di bucato, con una faccia tra il "sorpreso" e il "divertito", Di Primio, speranza di tutti quei Teatini che vedono in lui il NUOVO per la città di Chieti e dal quale si aspettano molto. «Sono davvero emozionato - spiega il nuovo sindaco Umberto Di Primio assieme ad altre autorità- Oggi la mia prima uscita ufficiale dietro alla processione coincide con un momento così importante per l’intera città. Ho tanti ricordi legati alla Processione del Venerdì Santo alla quale, da ragazzo, assistevo sempre dai portici di piazza Vico. Un rito di grande intensità vissuto, con il passare del tempo, sempre con la medesima commozione». Il cielo sembra mantenersi sereno, il timore di una improvvisa pioggia primaverile si allontana, si accendono le fiaccole sui tripodi. La Processione recupera, dopo la variante dello scorso anno, il tradizionale percorso lungo strade e vicoli del centro storico, chiuso completamente al traffico fin dal primo pomeriggio quando, dopo le prove del Miserere di Selecchy in Cattedrale, la città si è completamente consegnata all’appuntamento. Servizi di bus navetta dai principali parcheggi, arrivano le varie congregazioni con le loro mantelle, si preparano i circa trecento musicisti, folti drappelli di turisti tra la folla che inizia a prender posto lungo il percorso.
05 aprile 2010
La Domenica delle Palme
Con la processione della domenica delle palme sono iniziati i riti di preparazione alla Pasqua. Erano in oltre 150, ieri , a sfilare lungo viale Madonna della Vittoria, partendo dal palco posto nello spiazzo di fronte al circolo tennis, via Majella, fino alla parrocchia di Madonna degli Angeli. Ciascun fedele portava una grossa palma, in ricordo dell'ingresso di Gesù a Gerusalemme, mentre il ritmo delle processione era scandito dalla musica della banda e dai canti. dei partecipanti I riti Pasquali continuano con la messa in chiesa presieduta da Don Amadio e la benedizione dei rami di Palma e di Ulivo che verranno poi donati ai fedeli da distribuirle o metterle a protezione nelle loro case. Un tempo, i rami d'ulivo della domenica delle Palme erano conservati in casa e bruciati all'approssimarsi dei temporali estivi. Si credevano, infatti, potenti talismani contro fulmini e saette. Rami d'olivo erano dati alle fiamme anche per tenere lontana dai campi la grandine. In taluni paesi si collocavano, incrociati, fuori la porta di casa. Contro la grandine, inoltre, erano suonate le campane. Su molti bronzi, all'epoca della fusione, fu incisa l'invocazione «a fulgore et tempestate, Libera nos Domine» (dalla saetta e dalla tempesta, liberaci Signore); e pure: «a peste, fame et bello, libera nos Domine» (dalla peste, dalla fame e dalla guerra, liberaci Signore). I rami di olivo della domenica delle Palme si davano da mangiare agli animali della stalla prima della loro monticazione estiva. Vi si aggiungeva un pizzico di sale, benedetto nel giorno di S. Antonio (17 gennaio), per invocare la protezione contro i fulmini e le malattie del bestiame.
02 aprile 2010
Fammi una ricarica
Ieri sera, mi trovavo a Pescara per prendere il treno delle 24,05 e nell'attesa, mi facevo un giro nella freddissima e smisurata Hall della stazione, ho incontrato uno di quei "nuovi poveri", figli della civiltà opulenta, che hanno a volte il telefonino, quelli che ti fermano per strada per chiedere i soldi per una ricarica e tu ti scandalizzi. E' cambiato l'identikit del barbone del terzo millennio. Gli homeless sono figli della società dell'opulenza. Magari quel telefonino è l'ultimo diaframma che li tiene legati ad un lontano parente, un amico, un porto lontano dove gettare l'ancora per una parola. Pare che nel 2009 delle 798 persone che hanno bussato alla porta del Cedas, ben 79 di loro hanno ricevuto come sussidio una scheda telefonica. Non deve scandalizzare perchè ormai all'ex Caritas, si bussa per le medicine, per i viveri, per un biglietto di treno che riporti a casa, per il mobilio. Il disagio si allarga, questa è una evidenza. Anche chi un tempo era perfettamente inserito nella società, può ritrovarsi da un momento all'altro sulla strada. Ma la vera emergenza è stata quella invernale. È proprio per questo si dovrebbe , negli anni a venire, pensare alla costituzione di un' unità di strada che possa aiutare e indirizzare le persone in stato di disagio, obiettivo che si raggiungerebbe solo con la formazione di volontari che siano formati e aggiornati sul fenomeno dilagante. Altrimenti queste persone che saranno sempre più numerose, cercheranno rifugio in stazione per ripararsi dal freddo. Poi si dovrebbe tentare di recuperare queste persone, se fosse possibile e tentare di reinserirle nella società da cui si sono autoesclusi. Spesso si diventa barboni per una serie di fattori, sovrapposti tra loro: disagio familiare sommato magari ad una malattia mentale oppure ad una separazione onerosa, un improvviso stop del lavoro superato nel modo sbagliato ad esempio con l'alcol. Il volto del barbone insomma è cambiato e io, consapevole di questo fenomeno, al poveretto che me lo chiedeva, ho dato 15 euro per comperarsi la scheda telefonica!
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