21 giugno 2015

Chieti - Immigrati o Clandestini ?


L'Italia purtroppo continua ad essere invasa dagli immigrati – che arrivano e pretendono di usare il nostro territorio per andare verso i Paesi del Nord-Europa, i quali non li vogliono - e che, invece, se rimangono qui, non essendosi integrati e non avendo un lavoro, si trasformano in criminalità. Non sappiamo come uscirne, stretti fra gli interessi corporativi a utilizzare gli immigrati come manodopera a basso prezzo, imposti dalle organizzazioni cattoliche e da quelle di una sinistra affarista, e i costi che la loro stessa presenza impone a tutti. Chi ha interesse a che arrivino questi immigrati? Certamente un disastro questa invasione che stiamo vivendo che non può non essere motivato solo da interessi economici. Questi interessi debbono essere certamente diversi e molteplici e nebulosi ai più. Il loro utilizzo come mano d'opera a basso costo non credo sia possibile, ormai da noi ce n'è da vendere, la maggior parte della popolazione giovanile e non infatti è disoccupata. Forse sono gli aiuti statali all'integrazione che fanno gola a molti: agli albergatori che affittano le stanze agli immigrati, alle cooperative che accudiscono i clandestini  alla mafia, visto che tutto è pagato con soldi pubblici. A roma anno fatto dei bei soldi prima di essere scoperti. In tempi di spending review dobbiamo proprio buttare via così il nostro denaro? Renzi dopo che aver distrutto il PD, per diventarne segretario ora sta distruggendo il Paese, dopo esserne immeritatatamente diventato presidente del Consiglio. Chiede ogni giorno l'aiuto dell'Europa ma questa sembra tirare per le lunghe per poi rifiutarla. L'Inghilterra non vuole immigrati, la Francia li blocca a Ventimiglia, anzii ne rimanda anche di suoi, beccati sul territorio francese, quand'è che incominciamo a controllare seriamente chi ha le condizioni per essere accolto come rifugiato politico e chi deve essere riaccompagnato subito a casa ? Non è che a causa del buonismo italico ci stanno prendendo per i fondelli?

19 giugno 2015

Chieti - Sballottaggio

Il programma suggerito al sindaco di Chieti, Di Primio, che Mario D'Alessandro, giornalista e poeta dialettale, ha messo in versi


Sballottaggio

Dalle urne dei teatini,
moderati cittadini,

esce fuori confermato
il già Sindaco avvocato,

e per l’altro, l’architetto,
si è sgonfiato il bel progetto.

Di Primio, Di Primo scritto,
risultato è di profitto,

perché poi primo è arrivato,
qual Sindaco confermato.

Con gli auguri e i complimenti
per futuri grandi eventi

per  ridare alla città
più rispetto e dignità;

ed ai giovani il futuro
col lavoro almen sicuro;

al turismo nuove mete;
al commercio cose liete;

grandi cose alla Cultura
con sagacia e con premura;

un  più roseo destino
al Teatro Marrucino;

e più cura anche ambientale
alla Villa Comunale;

di tutela anche interventi
per i tanti monumenti;

ridar lustro repentino
anche a Piazza San Giustino

che seduto sul suo seggio
si lamenta del parcheggio;

maggior considerazione
per le “vasse” e la Stazione ;

e ridare alla Pescara
belle sponde ed acqua chiara;

alle strade dare smalto
rifacendo un po’ d’asfalto,

ripulire un po’ di muri
dagli obbrobri imperituri;

abbassar tasse e balzelli
che ci fan più poverelli;

preoccuparsi degli anziani
nel presente e nel domani;

ed offrire anche ai bambini
parchi gioco e bei giardini;

fare pure di Teate
un richiamo dell’estate,

dell’autunno e primavera
come ognuno aspetta e spera;

nell’inverno, con la neve
pronti sian gli spazzaneve;

e i trasporti, ora un po’ lenti
siano resi più efficienti,

soprattutto per chi va
a ospedale e università.

In cinque anni si può fare
tutto quel che qui compare.

E se questo non avviene
tutti noi ne avrem le pene.

                   (Mario D’Alessandro)

17 giugno 2015

Chieti - Ruby Rubacuori, testimonial di liquori dell’Elba “Sconsigliati ai minori”


Che i liquori siano vietati ai minori si sa. Sarà per i suoi presunti trascorsi ad Arcore che la Smania Liquori ha scelto lei Karima El Mahroug, meglio conosciuta come Ruby Rubacuori,per la pubblicità? Sta di fatto che la bella Ruby pubblicizza un amaro prodotto all’Isola d’Elba. I primi manifesti sono apparsi a Portoferraio con Ruby in abito lungo su una spiaggia e un bicchiere in mano.Lo slogan riprende le vicende giudiziarie che hanno visto Ruby protagonista: “Liquori dell’Elba Smania. Sconsigliati ai minori di 18 anni”. Ruby, 22 anni, è diventata la testimonial dell’azienda dell’Isola d’Elba, specializzata nella produzione di liquori tipici locali. Ma la sua notorietà è dovuta al processo che ha visto l’ex premier Silvio Berlusconi accusato di prostituzione minorile e concussione aggravata, per le serate organizzate ad Arcore nel 2010.

L’ex cavaliere è stato poi prosciolto. Lo slogan gioca sulla rima: “Ruby Rubacuori per Smania liquori”

@nonnoenio

16 giugno 2015

Chieti - VIABILITÀ MENO SBARRE PIU' PROGETTI

Una delle parole che ricorre di più in questi anni è «blocco». Bloccare possiede una serie di inquietanti sinonimi che, ad elencarne solo qualcuno, fanno mancare l'ossigeno: cingere, circondare, asserragliare, isolare, assediare. Molti vogliono bloccare il traffico in entrata, alcuni quello in uscita dalle grandi città, altri i prezzi, il paniere, gli orari... Questa sindrome da fortezza una serie di ragioni ce l'ha: troppi pendolari, troppe auto, carovita alle stelle. Vista di sbieco, nasconde tuttavia un'innegabile nevrosi. Il traffico, ad esempio: qualunque città media europea vive assedi ben più vigorosi dei nostri, tempi di attesa almeno doppi, improbabili eventualità di parcheggio. Saperlo, lo sappiamo. Chiunque vada ovunque in auto fuori da questo paese dei campanelli vi torna, dal punto di vista automobilistico, felice. Medesima sensazione per le «polveri» (delle Acciaierie e no), i rumori, la folla. Per la vita, l'arte, le opportunità, le iniziative, la moda ecc. non è così, ma questa, come diceva il poeta, è un'altra storia. Questa nostra nevrosi da blocco ci porta a vivere malissimo le normali (altrove) difficoltà del pendolare che avendo magari scelto di spendere qualcosa in meno per la casa accetta (sempre altrove) di spendere un poco di tempo in più sulla strada; e ancora, di pretendere che gli unici passi d'accesso alla città, vie pensate per il traffico, diventino all'improvviso passeggiate. E via elencando. Questa nevrosi è a tal punto penetrata in ogni angolo della nostra vita da non vederne gli aspetti più pericolosi. Il «blocco», per cominciare. Dovrebbe avere un'accezione strettamente legata alla temporaneità. Si blocca una cosa per poco tempo, nelle emergenze. Di più, si soffoca. Viene invece sempre più invocato «strategicamente», al pari di una autentica soluzione. Tanto che se ne sono appropriati anche i consigli comunali, provinciali e le rispettive giunte. Che di questa sindrome sono invece in parte responsabili: sono stati costruiti ben dentro il centro storico della città «tutti» gli uffici provinciali, le università, le ripartizioni strategiche e infine i parcheggi e ora si pretende che la gente non vi possa arrivare. Quando qualcuno, anni fa, aveva proposto di costruire centri direzionali e atenei nei quartieri, gli avevano dato del matto. In verità la sindrome da blocco nasconde una carenza: quella della politica. Non ci serve un blocco del traffico o dei prezzi. Ci serve, e presto, una «politica» del traffico e dei prezzi. Meno sbarre e più progetti. In alcuni casi più coraggio: nello scegliere, creando ragionate priorità; nel dire ai cittadini, ad esempio, che non tutte le strade possono diventare giardini: alcune devono essere dedicate a chi si sposta. Ma anche questo appartiene al mondo, a volte complicato, della politica. Il rischio, a continuare così, è che si blocchi anche lei.


14 giugno 2015

Chieti - Biancofiore minaccia di lasciare Forza Italia !

Cose da non credere: persino una berlusconiana di ferro come la deputata altoatesina Michaela Biancofiore starebbe per lasciare Forza Italia.Lei che aveva perso il "suonno e a fantasia" per il buon Silvio. La notizia è stata pubblicata ieri dal Corriere della Sera, che annuncia come l'onorevole Biancofiore sarebbe pronta a lasciare gli azzurri per trasferirsi nel Gruppo misto, proprio lei che è da sempre considerata una fedelissima di Berlusconi fin da quando mise il primo dentino e iniziò a muovere i primi passi sulla scena politica proprio con Forza Italia. Secondo la ricostruzione del Corriere, a esasperare la bellae Biancofiore, portandola all'estrema decisione di lasciare il partito di Berlusconi, sarebbe il fatto di aver capito di essere stata completamente esclusa dal giro di fedelissimi che a Palazzo Grazioli circondano il presidente del partito e di cui una volta faceva parte anche lei. L'episodio che avrebbe fatto traboccare il vaso sarebbe stata la convocazione del comitato di presidenza per l'approvazione del bilancio 2014 senza invitare la deputata bolzanina che era sempre avvenuto, invece, in passato. Un affronto che è stato ritenuto intollerabile.

@nonnoenio

11 giugno 2015

Chieti - Ergastolo per l'ideatore di Silk Road


Massima sanzione a New York per l'ideatore di «Silkroad», rete illegale del deep web. Quando si parla di pericoli della rete o delle insidie del web, il pensiero va alle vittime dei comportamenti illeciti che proliferano in internet e a quei navigatori che, occasionalmente oppure quali frequentatori abituali, vengono appunto «irretiti» in commerci illegali, promesse illusorie di facili arricchimenti, compravendita di merce illecita, pratiche sessuali riprovevoli e molto altro ancora di tutto quello che è presente nel web e nel deep web. I pericoli della rete tuttavia riguardano anche chi quei traffici illeciti li gestisce o addirittura li ha escogitati e architettati. È il recente caso di Ross W. Ulbricht, il 30enne ingegnere statunitense, bachelor of science in fisica alla University of Texas con un master alla Pennsylvania State University. Ulbricht, giudicato colpevole in febbraio da una «giuria di suoi pari», è stato infatti condannato il 29 maggio 2015 all'ergastolo dal tribunale federale di New York per sette capi d’accusa, dal riciclaggio di denaro sporco al traffico di droga, a reati informatici. Operando con lo pseudonimo di «Dread Pirate Roberts», ha accumulato in commissioni un patrimonio di milioni di dollari effettuando in tre anni un milione e mezzo di transazioni con la moneta virtuale bitcoin. Fondatore di «Silkroad», sito considerato «il mercato nero del web» che vantava un fatturato mondiale da 200 milioni di dollari, Ulbricht vendeva illegalmente farmaci, narcotici, armi, documenti falsi e non solo. Il 13.7% del suo mercato era costituito dalla vendita di marijuana, 9% di droghe illegali, 7.3% di prescrizioni mediche, 2.6% di cocaina, 1.6% di metilenediossimetanfetamina (ecstasy), 1.5% di eroina. E ancora: beni piratati e servizi digitali di hackeraggio, formazione iniziale per hacker e un'intera categoria dedicata all'erotismo.

@nonnoenio

04 giugno 2015

Chieti - Immigrati, italiani e razzismo


Ci siamo sempre immaginati una realtà che così non è: che noi italiani siamo nella stragrande maggioranza tutt’altro che egoisti, che ci dimostriamo cordiali con le minoranze etniche, che siamo disposti ad aiutare chi è in difficoltà a prescindere dal colore della pelle e dal suo credo religioso. E giù con gli esempi, i soldati italiani benvoluti perfino quando sbarcavano per aggredire l’Albania o la Grecia, le mille vicende positive di integrazione di immigrati, le benemerite attività di decine di Onlus attive in Africa o nelle favelas sudamericane, i barconi stracarichi che si dirigono verso le nostre coste perché “voi ci accogliete bene”. La solita retorica. Continuado ad arrivare immigrati sulle nostre coste per essere ridistribuiti nei vari centri di accoglienza in Italia, gli italiani si scoprono i più razzisti d'Europa, perchè il 61% degli italiani non vorrebbe i musulmani già presenti sul territorio nazionale, contro il 56% dei polacchi e il 42% degli spagnoli. L'86% è anti-Rom. I dati del Pew Global Attitudes Survey. Chi sa perfettamente che le cose stanno diversamente e sfruttare la cosa politicamente è Matteo Salvini, che non ha avuto alcuna remora a impostare la sua ultima campagna elettorale sulla paura dei diversi, a cominciare dai Rom, e sulla difesa del molto che ci resta, concupito a suo dire dalle orde di neri e arabi che spiaggiano sulle coste siciliane: sta costruendo un innegabile successo politico sul neorazzismo italiano raddoppiando checche se ne dica il bottino di voti della Lega Nord già alle votazioni regionali svoltesi nei giorni scorsi. Personalmente, invece, ritengo urgenti interventi nazionali ed europei che agiscano sul terreno culturale ed economico per contrastare il neorazzismo dilagante, soprattutto in Italia.

@nonnoenio