Le Madonne con Bambino del Maestro di Sivignano e di Matteo da Campli, il grande Crocifisso della Cattedrale e la Croce processionale di Giovanni di Bartolomeo Rosecci, il San Michele arcangelo di Silvestro dell'Aquila e il San Sebastiano di Sattunino Gatti: sono alcune delle opere che, provenienti dalle chiese aquilane, recuperate e restaurate dopo il terremoto del 2009, saranno esposte al Forte di Bard, in Valle d'Aosta, fino al 17 novembre. La mostra si intitola «L'Aquila Tesori d'arte tra XIII e XVI secolo» ed è promossa dall'associazione Forte di Bard con il patrocinio del Comune dell'Aquila e della presidenza del consiglio regionale dell'Abruzzo. Ospitata al primo piano dell'Opera Carlo Alberto del Forte di Bard, la mostra, che nasce come omaggio alla città dell'Aquila nel decennale del sisma, dà la possibilità di ammirare 14 opere tra orificerie, sculture in terracotta, pietra e legno, dipinti su tavola e tela provenienti da chiese aquilane. «Negli ottocento anni della sua storia L'Aquila è stata più volte un centro economico e di transito e un centro artistico ricco di botteghe e scuole capaci di reinterpretare influenze fiorentine, romane e napoletane, creando un linguaggio personale e immeritatamente ancora poco noto», ha detto Marco Zaccarelli, che è l'ideatore del progetto al quale partecipano l'ufficio Arte sacra e beni ecclesiastici dell'arcidiocesi metropolitana dell'Aquila e del Polo museale dell'Abruzzo / Munda (Museo Nazionale d`Abruzzo) - prestatori delle opere - la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città dell'Aquila e i comuni del cratere sismico e il Segretariato regionale dell'Abruzzo direzione regionale per Beni culturali e paesaggistici dell'Abruzzo. La mostra si può visitare nei giorni feriali dalle 10 alle 18; sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 19; è chiusa il lunedì. Contemporaneamente il Forte di Bard ospita la mostra fotografica “La città nascosta" del fotoreporter aquilano Marco D'Antonio, a cura di Eleonora Di Gregorio; a impreziosire il tutto ci sono due costumi del Corteo storico della Perdonanza Celestiniana, candidata a patrimonio immateriale Unesco.