27 ottobre 2011
Chieti - Un litro di benzina - Non sà quanto costa!
Chieti - Abbazia di Santa Maria dell’Avella
Quindi, rivestitosi, tornò a casa. F.G. rimase male di tutta quella pubblicità, in effetti non era successo niente. Successivamente a F.G. venne l'idea di realizzare l'ostia. E' stata scolpita sulla pietra della Maiella, dall’unico scalpellino operante in Pennapiedimonte,Nicola Carideo fra il 1988 e il 1998. Dovette montare l'impalcatura che F.G.chiese in prestito ad una ditta edile del paese.
Lo trasportò a mano aiutato dai giovani del clan e dalle ragazze del fuoco. La scultura del Cristo fu realizzata da Sergio Mezzanotte di Chieti e fatta fondere nel 1988 presso la fonderia vaticana, dal Clan del gruppo scout dove apparteneva F.G. nella stessa circostanza in cui avveniva la fusione del busto in argento del Patrono della Città di Chieti, San Giustino. Dieci anni dopo , precisamente SABATO 13 giugno 1998, “vigilia della celebrazione del Corpus Domini”, fu fissata la scultura in bronzo di Cristo nel luogo dove anticamente sorgeva l’Abbazia di Santa Maria dell’Avella. Ci fu una processione e numerosi cittadini di Pennapiedimonte parteciparono volentieri a questa inaugurazione. Però bisognava raggiungere il luogo su un sentiero montano! Prese parte anche una nonna, novantenne, che per l'occasione indossò il soprabito, il foulard, le scarpe nere con mezzo tacco largo ed una enorme borsa. Era festa e lei partecipò con gli abiti appropriati. Si racconta che non volle assolutamente essere aiutata lungo il percorso. Negli anni successivi questo luogo seguitò ad essere frequentato. Successivamente, sfortunatamente, nel 2008 F.G. è morto a 57 anni. Pura coincidenza le tre date: 1988-1998-2008? Per alcuni anni, i parenti ed amici per ricordarlo hanno effettuato una processione e celebrato una messa in questo luogo. Oggi il luogo è stato dimenticato dai paesani, dagli amici. Qualche volta viene visitato dai parenti. Ho ritenuto necessario far conoscere questo luogo e la storia di questa abbazia.
P.S. per vedere le foto cliccare Su:
https://picasaweb.google.com/110720412816253523394/EremoSantaMariaDellAvella
26 ottobre 2011
IMPARA L'ARTE E METTILA DA PARTE
Luciano Pellegrini
21 ottobre 2011
Chieti - L'età pensionabile va innalzata a 70 anni
Geddafi ucciso
20 ottobre 2011
Ministeri al Nord, Cancellati
19 ottobre 2011
Inaugurazione laboratorio di Arte Creativa
Sabato 22 Ottobre e Domenica 23 Ottobre, in via dei Sanniti, 5 ( dietro ex tribunale),a Pescara, dalle ore 16 alle ore 20, ci sarà l'inaugurazione del laboratorio di arte creativa " BIM BUM B'ART" indirizzato ai bambini ed ai ragazzi.
18 ottobre 2011
Chieti - Quale futuro senza provincia ?
Dunque, a cosa servono le province?
Il relatore, Di Primio, ha giustificato la loro esistenza dimostrando che i costi che si recuperano non valgono la scelta di eliminarle. E' vero che i costi diretti ed indiretti non ridurranno i costi della spesa pubblica dello Stato, ma tenendo presente che in ogni modo senza le Provincie si può ottimamente governare, questi soldi diretti ed indiretti, fanno entrare nelle casse quattrini. Il costo diretto del personale non è indifferente: presidente - assessori - consiglieri - porta borse - segretarie - ecc. Ed i costi indiretti? Affitti - auto blu - cellulari - computer e l'elenco è tanto ma tanto lungo. Ma è la moralità di questi enti che avviliscono i cittadini. Vedi le ultime piccole province nate, ma solo per le poltrone. Monza e Brianza (MB), Fermo (FM) e Barletta - Andria - Trani (BT); Ma si è già pensato come far rientrare le province dalla finestra, se venissero eliminate, come è costume in Italia . Esiste il proverbio, “ fatta la legge gabbato lo santo”. Le vecchie Province saranno sostituite con delle nuove entità sovracomunali definite Città metropolitane. Lo stesso discorso vale per i piccoli comuni che non avendo le risorse per governare attingono i soldi dallo stato. E' sempre questione di poltrone. E che dire delle regioni e dei loro costi astronomici? Il discorso che il cittadino vorrebbe ascoltare è quello che queste migliaia di amministratori se ne andassero a casa ad iniziare da un drastico ridimensionamento dei politicanti al parlamento e senato. In tutti i modi il sindaco ha fatto dignitosamente la sua figura. Non per questo è stato scelto fra i primi dieci sindaci in Italia. Sarà gradito alle persone! Intanto sta pensando a creare un “ territorio chietino” con un bacino di servizi associati, con comuni come Guardiagrele - Francavilla - Ortona per non essere sottomessa da Pescara, in caso di unione di province. Dispiace l'aver constatato che le persone presenti all'incontro sono state molto poche. E nessun giovane! Una occasione simile bisognava sfruttarla! Si poteva cogliere la opportunità per fare domande anche non attinenti l'argomento della discussione, come è stato fatto. Avere la prima carica cittadina di fronte non succede tutti i giorni. I giovani dovevano essere presenti e gridare le loro richieste. Peccato... una occasione persa!
14 ottobre 2011
Fiducia, altrimenti voto cari signori del PDL
Pulizia Pierantoni
Un po di storia per rammentare l'abbandono di questa operazione che spetta al comune in quanto proprietario dell'edificio. L'ex sindaco Cucullo (giunta precedente di centrosinistra) ogni tanto provvedeva a questa bonifica. L'ultima fu eseguita nel 2003. Poi, per cinque anni, con l'ex sindaco Ricci, non è stato fatto niente. All'insediamento della nuova giunta con il sindaco Di Primio, dopo sette mesi, il 3 dicembre 2010, l'assessore Bevilacqua fece effettuare la pulizia, dopo ben sette anni.. Da quella data sono trascorsi 10 mesi per effettuare una nuova bonifica. Troppi! Assessore Bevilacqua, bisogna inserire a programma questa pulizia che se non si fa, procura problemi igienici alle abitazioni . Consiglierei di affidare la gestione di questo terreno agli scout della parrocchia di Sant'Agostino che immagino sarebbero ben felici di tenerlo pulito a dovere. Ma attenzione caro assessore, come ha accertato, bisogna mettere in sicurezza la zona (magari transennadola) da probabili crolli. Attualmente chiunque può entrare!
Il Capoluogo dell'Abruzzo
Il 26 febbraio 2011 all'Aquila si è svolta una conferenza "A 40 anni dai moti..." in Viale della Croce Rossa,75 organizzata da CasaPound Italia .
Nel 1971 all'Aquila scoppiarono i moti aquilani. Il motivo è stata la contesa con la città di Pescara per il capoluogo di Regione. Dal 26 Febbraio al 3 Marzo del 1971 ci furono molte proteste che sfociarono in gravi disordini. I cittadini aquilani furono molto compatti per farsi riconoscere questa loro priorità. Il capoluogo di una regione nella situazione geografica dell'Aquila, a 700 metri di altezza, con collegamenti non veloci, la ferrovia con i treni a nafta, l'aeroporto senza un gestore e con la pista troppo corta, senza super strade che facilitano di raggiungerla, ha procurato da sempre seri problemi. Lo sdoppiamento degli uffici della regione con Pescara ha causato maggiori spese per i cittadini, oggi il terremoto ha decretato l'ultimo respiro.
La città è morta, abbandonata.
La mia perplessità è che ad ogni riflessione che faccio la risposta è irrisolvibile. Per l'università si è cercato di invogliare gli studenti a frequentare le facoltà non facendo pagare le tasse. Ma gli affitti sono carissimi, le lezioni bisogna seguirle in posti di fortuna, palestre, pub, cinema non esistono. Le chiese, i palazzi non possono essere ricostruite come prima. Piuttosto che fare le dimostrazioni con le carriole che trasportano qualche calcinaccio, vedrei meglio che le carriole fossero piene di cemento e mattoni per ricostruire quello che chiunque può fare. E’ sempre una mano che si da. E le macerie? Se si rimuoveranno 2.000 tonnellate di materiale al giorno, ci vorranno almeno 12-18 mesi per la pulizia completa. La giacenza è stimata in 4.2 milioni di tonnellate. Le macerie giornalmente vengono scaricate nell’ex cava della Teges, in località Pontignone a Paganica. Un passo avanti è stato raggiunto con l'arrivo del trituratore che trasforma le macerie e ricava il tritato che si usa per il sottofondo viario o per gli argini fluviali. Il 26 luglio, in piena estate ed in periodo feriale, c'è stata la firma fra i sindaci dell'Aquila, Massimo Cialente, e di Pescara, Luigi Albore Mascia - per avviare le attività per un gemellaggio tra le due città e per promuovere attività amministrative e istituzionali. Promotori di questa operazione sono stati il Presidente del Consiglio Regionale, Nazario Pagano, e del vice presidente vicario, Giorgio de Matteis .
Io ho interpretato questo gemellaggio come una forma per allontanare il problema: RINVIARE LA DISCUSSIONE SUL CAPOLUOGO DI REGIONE. Intanto esiste da diversi mesi il movimento: Pescara capoluogo d'Abruzzo
Luciano Pellegrini
12 ottobre 2011
Bilancio bocciato, governo nei casini
IL CENSIMENTO
Per conoscere la verità di questa mia ipotesi mi sono recato ad intervistare persone alloggiate fuori la città. La conferma mi ha dato ragione. E' impossibile censire una popolazione terremotata. Come scrive Paolo Viana sull'Avvenire, ” l'Istat ha introdotto il concetto - paradossale in una rilevazione censuaria - di "temporaneità" della dimora e questa non è l'unica deroga accordata a chi, non avendo più la propria casa, è chiamato a decidere quale alloggio dichiarare e a descriverlo”. A Pozza di Preturo mi sono recato a visitare un MAP. Ogni fabbricato ospita quattro famiglie. Due al piano inferiore e due a quello superiore. Lo spazio è di trenta metri quadri. Queste persone abitavano in città, nel centro storico. Vivevano normalmente insieme alla gente, ai figli, frequentando i negozi, la chiesa, gli amici, figli. Dal Giorno del terremoto si ritrovano in un posto isolato dove per acquistare i generi alimentari devono recarsi in paese, Preturo. Non c'è aggregazione, c'è solo sofferenza. Si vive da diseredati, soli, aspettando la sera e poi il mattino. Non hanno più interesse e non hanno ricevuto la busta con il questionario per il censimento. Altro colloquio nelle palazzine del Progetto C.A.S.E. dove a prima vista la situazione può mostrarsi più vivibile. Sono case vere, sicure, con tanto verde, parco giochi. Ma analogamente si è soli. Ho incontrato un ex giocatore , Antonio Ciminà. Viveva in via Amiternum 22. Il palazzo è distrutto, lui ha scelto l'autonoma sistemazione. All'Aquila gli affitti sono altissimi ed è costretto a vivere fuori città. Anche lui risulta essere residente nella abitazione pre sisma. Il dirigente dell'ufficio anagrafe Gianfranco Ciccozzi con la sua calma serafica sta organizzando il lavoro. Non è preoccupato, conosce la legge, le direttive, è anche convinto che non tutti risponderanno. Ci penseranno i rilevatori. Dal 21 novembre 2011 al 29 febbraio 2012 i Comuni metteranno in campo i rilevatori, incaricati di recuperare i questionari non ancora restituiti e rilevare le famiglie non presenti nelle liste anagrafiche. Dovranno rilevare anche: le convivenze (ospedali, alberghi, conventi, ecc.), le abitazioni non occupate e gli edifici. Ma le persone che non hanno il posto, dove sono? Il tutto con un compenso di cinque euro promessi dall'Istat per ogni modulo consegnato. L'assessore all'anagrafe, l'avvocato Pierluigi Pezzopane (Idv) e i componenti dell'amministrazione comunale della città temono che il numero dei residenti possa essere molto inferiore a quello che pensano. Questo risultato potrebbe mettere in discussione il ruolo del capoluogo di regione. Solo la ricostruzione potrebbe dare fiducia al rientro degli sfollati, ma io temo che per questo, obiettivamente, bisogna essere realisti. E' ancora tutto fermo!
11 ottobre 2011
10 ottobre 2011, neve sulla Maiella
08 ottobre 2011
Chieti - L'uno e l'altro
Quindi cari amministratori la domanda bisogna consegnarla non più tardi della fine del mese di febbraio 2012.
Ben venga l'Unesco ma ora pensiamo all' Italia
Luciano Pellegrini
06 ottobre 2011
Chieti - Addio Steve
05 ottobre 2011
Chieti - Mostra Ceramica
Questa lunga premessa per far conoscere l'esistenza di questo centro a me sconosciuta, ma da un ricerca che ho svolto su decine e decine di cittadini, nessuno ne era a conoscenza.Incuriosito ho visitato la mostra, vedere queste realizzazioni e capire il metodo adottato per realizzarli.I corsi si svolgono presso la scuola media Mezzanotte di Chieti Scalo in piazza Carafa.Per l'iscrizione e le informazioni bisogna presentarsi presso questa scuola.Mediamente i corsi hanno durata quadrimestrale e impegnano il corsista per 3 ore a settimana.A Chieti esiste un calendario per l'anno 2011/2012 ed i corsi riguardano le seguenti materie :licenza media – informatica- lingua italiana per stranieri – lingua straniera – ceramica.Il contributo per seguire i corsi vanno da 50 a 70 euro.Il corso di licenza media e di lingua italiana per stranieri è gratuita.La professoressa Teresa Franchi è docente del corso di Artistica.Ci sono tre livelli di insegnamento con sessanta allievi.Si inizia dal " biscotto". E' il manufatto di creta nella forma che si vuole realizzare.E' acquistata a Castelli per praticità. E' importante la cottura e l'asciugatura.La seconda fase è l'immersione del “ biscotto”nello smalto che si fissa vicino alla terracotta e si lascia poi asciugare.La terza fase è la decorazione. I colori si presentano come polveri che ammorbiditi con acqua devono presentare un impasto con una precisa densità.La esecuzione del disegno può essere fatta o dall'inventiva della persona o la tecnologia può venire in aiuto, con "Lo spolvero..." per chi non sa disegnare.Lo spolvero è una tecnica che permette di riportare un disegno su una superficie.Si può usare carta oleata, e poi con un ago o un'altra punta si perforano fittamente i contorni del disegno. Con un tampone viene fatta filtrare sui fori la polvere di carbone che posandosi sulla superficie sottostante, lascia l’impronta della figura che deve essere dipinta.Rimosso la carta oleata, si presenta quindi una traccia di puntini che, si provvede a ricalcare congiungendo i vari punti .Questa tecnica è antica ed usata dai grandi artisti rinascimentali.Applicata in molti campi, anche per la decorazione della ceramica e della porcellana .L'ultima fase molto importante, è la cottura.La cottura avviene in un forno per porcellana e ceramica ed avviene per gradi, lentamente , ad una temperatura di 930° ed avviene nel giro di 7 o 8 ore. Generalmente si cuoce la notte per provvedere al raffreddamento nella mattinata, che deve avvenire per altre 5, 6 ore.Quando si apre il forno, è sempre una emozione! C'è l'incredulità e la soddisfazione dell'allievo.Anch'io ho apprezzato queste opere ed ho capito anche la differenza dei tre livelli.In genere al primo livello si disegnano fiori e piccoli paesaggi.Con la frequenza, negli altri anni, la tecnica migliora, anche la grandezza della composizione cambia, ma quello che risalta è la sicurezza del segno e la vivacità del colore.L'invito è di visitare questa mostra che è aperta dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 17 alle ore 20 sino a giovedì 6 Ottobre.L'affluenza è discreta, ma dovrebbe essere maggiore perché i soliti gruppi di persone che perdono tempo nei consueti ritrovi per passare il tempo, potrebbero chissà appassionarsi e diventare anche loro allievi.Anche le scuole dovrebbero partecipare ad iniziare dall'istituto d'arte della città!
Luciano Pellegrini