31 gennaio 2014

Chieti - Impeacment al via


Per i parlamentari grillini Santangelo, D'Incà, Crimi e Taverna, Napolitano è «colpevole» di aver «attentato alla Costituzione» per diversi atti: essersi fatto rieleggere, non aver rinviato alle Camere leggi giudicate poi incostituzionali dalla Consulta; aver interferito nei procedimenti giudiziari relativi alla trattativa Stato-mafia, opponendosi all'acquisizione delle intercettazioni tra il Quirinale e l'ex ministro Nicola Mancino; aver abusato del potere di grazia; non aver fermato l'abuso sulla decretazione d'urgenza; aver agito venendo meno al suo ruolo «super partes» per mandare avanti le riforme costituzionali.E' sceso in campo con la fascia di capitano schierandosi, come uomo in più, nella squadra del governo Letta....

nonnoenio

27 gennaio 2014

Chieti - Amato popolo italiano...


Amato popolo italiano è il Vostro Silvio Napoleone che Vi manda questo messaggio. A causa di un legittimo impedimento - l´onomastico della cugina della venticinquesima morosa di mio figlio - non ho potuto partecipare alla sanguinosa battaglia presso la cittadina russa di Smeimisir che si è rivelata una vera e propria Waterloo. Il mio fidato gran maresciallo Previten, esaurite le munizioni consistenti in 67 miliardi depositati su conti cifrati esteri, è stato sconfitto dalla coalizione comunista guidata dal duca di Prodington e io sono stato segregato con la mia piccola corte in una sperduta isoletta dell´oceano. La lotta d´altronde era impari; le mie truppe dotate di 66 televisioni e 99 giornali contro un paio di quotidiani così ostili e prevenuti che - quando un ammiratore della mia folta capigliatura mi ha chiamato "ciuffone" - dei miserabili pennivendoli hanno scritto nei loro articoli "buffone". Sull´ala sinistra inoltre la mia cavalleria ha dovuto sostenere l´assalto della Magistratura bolscevica pronta ad incolparmi per quello che, nelle mie intenzioni, era un semplice e innocente scambio di favori con alcuni giudici: tu mi aggiusti la sentenza e io ti aggiusto il conto in Svizzera. Ora sono qui sorvegliato da carcerieri prussiani nella loro stretta divisa di ordinanza bianca a mezze maniche con una strana scritta sul berrettino "Ospedale psichiatrico S. Elena". Mi solleva il fatto che sono contornato dai miei più fedeli amici come Vespen (che mi è sempre a fianco con un tabellone e mi incita, non so perché, a disegnare con un pennarello ponti, tangenziali e gallerie) e Schifen a cui purtroppo, da quando è caduto il riporto, sono venute meno le non già brillanti facoltà intellettive. Passo ore e ore in lunghi conversari con gli altri prigionieri politici e tra questi il mio preferito è Alessando il Grande.Nottetempo ci troviamo e, con la scusa di giocare a Risiko, ci spartiamo il globo terraqueo; io lo frego sempre lasciandogli i paesi del Medio Oriente pieni di pozzi di materiale nero appicicaticcio e maleodorante e mi tengo ben strette le miniere di carbone della Ruhr e del Galles perché scommetto che questo sarà il principale materiale di riscaldamento per i prossimi millenni. Alcuni prigionieri sono invece molto maleducati e si mettono a ridere in modo volgare quando mi vedono in perfetta tenuta da guerra con in capo il mio elegante elmetto traforato a due manici neppure fosse uno scolapasta.Concludo questo mio messaggio con un esortazione; state attenti cittadini francesi perché il pericolo rosso è dappertutto.Aiuto! I comunisti mi hanno sorpreso a complottare con Nerone e mi vogliono far fare una doccia gelata.

nonnoenio

26 gennaio 2014

Chieti - GOSPEL SOUND MACHINE


La musica gospel è un genere musicale che tradotto significa vangelo. E’ un canto di lode ed adorazione a Gesù Cristo. Dal punto di vista musicale è sempre accompagnato da qualche strumento e coro, al contrario della musica spiritual, definita anche musica rurale, nata anche lei nei campi di lavoro e nelle chiese di campagna, che è una musica senza accompagnamento musicale e con solo voci, quindi monofonica e a cappella. Durante la guerra civile americana o di secessione (1861-65) e la lotta contro lo schiavismo, gli schiavi africani in America, per allietare il loro duro lavoro nei campi mentre raccoglievano il cotone, intonavano canti di lode a Cristo, per trasmettere il suo messaggio e portare sollievo e speranza alla loro difficile condizione di schiavitù e sfruttamento. L’origine della musica gospel risale a questo periodo. Il Gospel contemporaneo, si può affermare, che è nato il mese di giugno del 1969 quando, in occasione di un meeting di gruppi gospel al Madison Square Garden di New York, un coro di 50 voci, diretto da Edwin Hawkins, interpretò in modo assolutamente originale, un vecchio inno battista del XVIII secolo, Oh Happy Day , sostenuto da un ritmo di batteria e conga, (tamburo alto e stretto ndr),con un accompagnamento pianistico in stile Duke Ellington e interpretato da una voce solista di contralto e un coro giovanile. Oh Happy Day, fu il primo brano Gospel ad uscire dal circuito delle chiese protestanti nere, diventando il simbolo stesso della musica Gospel, universalmente conosciuta. Quello che caratterizzava il brano di Hawkins, non erano né il testo e né la melodia, entrambi tradizionali, ma il modo " irrispettoso " di interpretare un inno sacro, utilizzando senza prevenzioni, gli strumenti, (fra cui il basso elettrico) e le conquiste melodiche della modernità. Paolo Zenni, fin dalla giovane età, dotato di intuito musicale, si dedicava all’ascolto di jazz e musica afroamericana. Ottimo trombettista, ha collaborato con diversi cori, ha suonato nei piano bar e nel 2003, a Pescara, ha fatto la gavetta, in un seminario proposto da un artista americano, NEHEMIA BROWN, musicista professionista e cantante gospel, compositore, arrangiatore, insegnante. Nato in VIRGINIA e componente di una famiglia numerosa composta da 11 fratelli, ha iniziato a cantare all’età di sei anni nella chiesa dove suo padre, il Reverendo Charles Hunter Brown, era parroco. Nel 1996, Nehemia Brown, ha cofondato con Eusebio De Cristofaro, il Coro Gospel Florence School, la prima scuola di musica Gospel in Italia per la diffusione dell’autentica musica americana e in particolare, il Vangelo. Nel 2003 ha cofondato "The Precious Gospel Singers" di Pescara e per tre anni ha lavorato con la Scuola Superiore di Musica di questa città.

Paolo Zenni, dopo un anno dalla partecipazione a questo seminario, ha voluto provare a casa sua, con sei coristi ed affiancato da una piccola band, a cantare brani gospel. Si è reso conto che questo suo desiderio poteva funzionare e con tanto entusiasmo, ha iniziato a contattare coristi, con i quali aveva cantato e strumentisti. Nel mese di marzo del 2005, come direttore artistico, ha presentato a Chieti, sua città natale, il Gospel Sound Machine, con l’obiettivo primario dello studio e la diffusione della musica gospel tradizionale e contemporaneo e promuovere canti gospel poco conosciuti. Mi ha reso noto che non c’è difficoltà a trovare i testi delle canzoni, però non esiste la musica. Quindi, per lo spartito, la melodia e l’armonizzazione, ci pensa lui e il risultato è che i concerti sono pieni di persone che apprezzano e vengono coinvolti. Nei concerti i coristi non usano le partiture, perché imparano a memoria i brani, significa che hanno provato e studiato con impegno nel corso delle prove settimanali. I brani delle canzoni sono in inglese e la difficoltà della pronuncia è stata risolta con l’aiuto di una corista madre lingua inglese. L’aspetto spirituale è subentrato successivamente nel cammino del coro e sta ancora evolvendosi. Nei concerti viene con attenzione gestito l’aspetto scenico dei coristi. Anche le luci ed il suono fanno parte della esibizione e spesso il Presidente del Gospel Sound Machine,Lorenzo Cerritelli, si adatta a Tecnico del suono rinunciando a cantare. Una lavagna elettronica riproduce la traduzione dei brani cantati, così il pubblico presente al concerto ne comprende il testo. il Gospel Sound Machine è una associazione onlus ed il ricavato dei concerti serve per coprire le spese vive. In questi anni ha avuto molti inviti e una prestigiosa presenza come ospiti, di Rai International, nel Programma "Cristianità". Nel mese di Luglio 2012 è uscito il loro primo CD “center of my joy  “ (il centro della mia gioia), che è presente nella scaletta del CD. Il gruppo è formato da circa 50 elementi divisi fra la sezione corale, con soprani, contralti, tenori, bassi e la sezione strumentale:  Pianoforte Nicola di Nardo - Tastiera Claudio di Pasquale - Basso elettrico Gianni del Giudice - Chitarra Elettrica Antonio Cipollone - Batteria Stefano Agusto - Sassofono Enrico Leonzio Il logo del Gospel Sound Machine è personale, originale, bisogna un momento concentrarsi… per distinguere il volto di tre coristi che cantano. L’ascolto della musica gospel, oggi, non è più limitata solo al periodo natalizio, ma è gradita durante tutto l’anno, ed è importante, perché in una società dove non esistono più valori, questa musica trasmette  pace, amore, fraternità, felicità, amicizia e coinvolge le persone, perché le fa cantare,ballare, battere le mani ed i messaggi che invia, chissà, se possono dare un aiuto alla vita sfrenata odierna, per essere felici ogni giorno.


Scitto da:  Luciano Pellegrini

21 gennaio 2014

Chieti - Salvare l'Italia


“Salvare l’Italia!” è la parola magica, la password con cui il governo Letta è entrato brutalmente nella vita, nel cervello e soprattutto nelle tasche ormai quasi vuote e sfondate degli italiani, dal precedente governo Monti. Già “Salvare l’Italia!”: prima di tutto fa venire in mente qualcosa di nobile destinato a portare in futuro gloria eterna e mediatica al novello Cincinnato del XXI secolo o, in caso di fallimento, a suscitare, almeno si spera, un caldo sentimento di riconoscenza nazionale per una “mission” che fin dalle prime battute si preannuncia difficile se non impossibile. Messa in questi termini la faccenda, come si fa a non essere concordi con lo scopo e ammirati per il coraggio dell’uomo? E poi questa parola magica non ha forse un sapore e un fascino un pò risorgimentale, di giovani e temerari eroi che si sono immolati generosamente per la patria ? Non si inserisce forse perfettamente come una cometa natalizia nel cielo delle celebrazioni di questo 150° dell’unificazione italiana, tanto caparbiamente volute e difese dal Presidente della Repubblica, colui che l’ex segretario di stato Kissinger, in una stagione che non si è certo rivelata tra le migliori del vecchio PCI, chiamò “il mio comunista preferito”? Ed è lo stesso Presidente della Repubblica che, sullo soglia della macelleria sociale aperta da Monti con i suoi tecnici, mentre il nuovo titolare d’esercizio stava affilando con la "cote" i coltelli, grida che “abbiamo” per pochissimo evitato il disastro. Chi può smentirlo? La controprova non ci sarà mai....

nonnoenio

13 gennaio 2014

Chieti - Prendiamo esempio dalle ferrovie inglesi


Ieri è venuto a trovarmi un carissimo amico che ha vissuto per due anni in Inghilterra e ci teneva a precisare che durante la sua permanenza nella terra di AIbione non ha mai sentito nessuno, inglese e non, lamentarsi del servizio ferroviario (privatizzato) inglese e, tantomeno, delle tariffe dei biglietti. I treni inglesi sono la pulizia e l'efficienza per antonomasia. I treni sono sempre puntuali, i biglietti vengono rimborsati ai passeggeri se il treno arriva in stazione con un ritardo che, per l'Italia, irrisorio è dir poco e - come è capitato a me personalmente - se la perdita di una coincidenza è causata dal ritardo di un treno, la Ferrovia di competenza paga un taxi che provvede ad accompagnare il passeggero alla destinazione indicata sul biglietto del treno. A bordo dei treni inglesi si viaggia comodi e in tranquillità, i sedili, le carrozze e i bagni (tutti attrezzati per i disabili) sono sempre pulitissimi, i passeggeri si rispettano l'un l'altro tenendo il cellulare in modalità silenziosa e sussurrando all'apparecchio anziché fare sapere i propri affari a tutti gli altri passeggeri. I biglietti, per qualsiasi tipo di treno e tratta, possono essere acquistati su internet e, se acquistati con qualche giorno di anticipo, possono costare soltanto poche sterline (anche per tratte di oltre 200 km). Tutti gli studenti, che siano inglesi o stranieri, hanno diritto allo sconto al momento dell'acquisto del biglietto. L'acquisto del biglietto, inoltre, conferisce automaticamente il diritto a un posto a sedere, non si rischia mai diviaggiare in piedi, nella calca o addirittura di non riuscire a salire su treni sovraffollati Le corse dei treni sono molto frequenti, quidi - nel caso in cui si perdesse il treno - non c'è bisogno di aspettare ore o giorni per raggiungere la destinazione desiderata. Il treno è il mezzo per eccellenza in Inghilterra, si cerca sempre di evitare l'automobile, perché più costosa e più stressante: tutti (soprattutto i pendolari), dallo studente al dirigente, dal pensionato all'impiegato in banca, dal turista all'imprenditore, prediligono viaggiare in treno. Credo che gli italiani non si lamenterebbero affatto, se venisse chiesto loro di pagare il biglietto del treno qualche euro in più per poter usufruire di un servizio che effettivamente pagano e di cui usufruiscono i loro colleghi inglesi. Proprio come non dispiacerebbe fare dei sacrifici per risollevare l'Italia se chi impone il sacrificio è il primo a farlo.

nonnoenio

Chieti - LA FRANA IN VIA CARLO MADONNA

E’ trascorso più di un mese dalle grandi piogge di inizio dicembre 2013. A Chieti, via Carlo Madonna, è una traversa di Via Asinio Herio, distante pochi metri dalla cattedrale di San Giustino, è ancora bloccata per uno scivolamento della terra dal ripido pendio. Su questo ripido pendio sono stati piantati anni fa, tanti alberi, i pini. Il pino è un albero di grosse dimensioni che cresce molto in altezza.  Anche il tronco ha un diametro considerevole e le radici non affondano nel terreno, ma escono fuori, quindi non è affatto adatto da piantare in pendii scoscesi. Ho notato che nel piantare questi alberi, si era cercato di usare una tecnica di bioingegneria che però non ha portato benefici quando doveva servire, la frana. Infatti, nel terreno sono riconoscibili tronchi di albero e travi. Per prevenire le frane da scivolamento, ci vogliono alberi con radici lunghe che mantengono compatto il terreno. Le radici degli alberi e la vegetazione, infatti, trattengono e ancorano il suolo. Ora, l’amministrazione comunale deve risolvere il problema con un investimento di pochi euro, anche per dare sicurezza ai cittadini. Il suggerimento è quello di rimuovere i pini e ripiantarli, per esempio, in un vivaio. Però, se la spesa non vale l’impresa, questi pini si potrebbero vendere, perché è un legno richiesto per realizzare mobili per arredi rustici. Sono soldi che entrano nelle casse comunali e che in questo periodo non fa male. L’ambiente non ne soffrirà, perché saranno ripiantati altri tipi di alberi e gli ambientalisti non se ne facciano una ragione, per polemizzare. Per prevenire le frane, gli smottamenti e consolidare pendii e scarpate, affinché non devastino il territorio, ci sono alberi e piante le cui radici si sviluppano considerevolmente in profondità e che forniscono un contributo diretto e gratuito alla difesa del suolo contro l’erosione, che continua a distruggere. Si possono piantare: IL BAMBU’che fra le altre cose non appesantisce il terreno. Il suo carico è contenuto. LA GINESTRA, una pianta che viene amata da tutti. Con la bellezza di un’infinità di fiori gialli e con il delicato profumo, accoglierebbe i cittadini e turisti creando un bellissimo quadro. L’ACACIA è un albero di rapida crescita, con fiori bianchi a grappolo e profumatissimo. L’EUCALIPTO - LA ROBINIA IL VETIVER è una pianta erbacea che bonifica rapidamente i terreni. La Banca Mondiale la definisce come “la più promettente tecnologia verde contro l'erosione”. Le radici del Vetiver sono profonde fino a 5 metri e rinforzano qualsiasi terreno. Via Carlo Madonna è una strada poco frequentata, viene utilizzata come una opportunità per parcheggiare le auto, ma c’è anche l’ingresso dell’Area Attrezzata per lo sgambamento dei cani, inaugurato due anni fa e che ora ho trovato chiuso, non conosco il motivo. Penso che questa strada resterà chiusa per lungo tempo.

Scritto da Luciano Pellegrini
Le foto sono al link: LA FRANA

07 gennaio 2014

Chieti - Sempre più giovani italiani, oggi, emigrano all'estero


 Circa 50 mila italiani tra il 2011/12 hanno lasciato il Paese "in cerca di fortuna all'estero", 13 mila in più rispetto ai 37 mila stranieri che hanno chiesto asilo in Italia. Il dato è stato reso noto dai direttori di Migrantes Triveneto, la realtà delle diocesi che si occupano di stranieri, che hanno fatto il punto dei fenomeni migratori. In Italia ci sono oltre 5 milioni di immigrati con oltre 37 mila che nel 2011-12 hanno chiesto asilo, ma nello stesso periodo oltre 50 mila italiani per la crisi economica risultano cancellati come residenti perchè sono andati all'estero (il dato più elevato dal 2000). La crisi economica attuale sta scatenando una inutile guerra tra cittadini italiani e stranieri, invece dalla crisi usciremo solo se sapremo impegnarci insieme. Questo è il risultato della "cinesizzazione" del lavoro. Precarietà massima, paghe da fame, continua corsa al ribasso in fatto sia economico che di diritti e possibilità. E chi può se ne va all'estero a cercare "fortuna", che a mio avviso significa solamente delle possibilità di farsi una vita sicura e tutelata seriamente. UN FALLIMENTO sicuro dell'Italia che si sta sempre di più terzomondizzando.

nonnoenio

Chieti - Lu Lunarjie 2014




Il 6 gennaio 2014, festività dell’Epifania, alle ore10,30, nella sala consiliare della Provincia di Chieti, in Corso Marrucino n. 93, è stato presentato lu “Lunarjie 2014” ,che ha avuto inizio come Lunario di Chieti, nel 1989, successivamente “Lu Lunarjje dell'Abbruzze, Mulise e de lu Picene”. Quest'anno,in occasione del 26esimo anniversario dalla prima edizione, il calendario ha cambiato titolo, ”Lunario del Centro Adriatico - Calendarie Astrologgiche d'Abbruzze, Mulise ,Picene e Fuggiane”. La fantasia di Ugo Iezzi, le vignette di “Passpartout” (Gianfranco Tartaglia) e i testi di Mario D’Alessandro, hanno contribuito a far apprezzare il calendario, rigidamente scritto in dialetto:
                                                       È nu calendarie tutte ‘n dialette,
                                                       ca Passepartout nghe arte à disegnate,
                                                       da Lu Bbarone scritte e da Ughe pensàte,
                                                       ca st’anne è dedicate a “Lu Bbrudette”

 Molto apprezzate nel calendario, sono le massime “Tatòne dicéve” , “ lu ‘nduvenarelle” e “ la ricette”. Quest’anno si parla de “lu bbrudette “per abbracciare l’Abruzzo ,il Molise e scendere alla Puglia. Con i punti fermi della cultura e della tradizione, il calendario guarda persino all’Europa, per riconsiderare tutta l’identità di un territorio e la costa dell’Adriatico. La Macroregione Adriatico-Ionica ha preso ufficialmente avvio il 5 maggio 2010. Il termine per concretizzare il progetto è stato fissato all’anno in corso. Il progetto consiste in una forma innovativa di cooperazione interregionale e transnazionale, allo scopo di rafforzare i processi democratici e l’accelerazione del percorso di integrazione europea dei Paesi balcanici. L’area balcanica, infatti, rappresenta per l'Abruzzo una zona strategica. La sua creazione ha come obiettivo di consolidare la cooperazione economica e a sviluppare un coinvolgimento comune sull’ambiente, energia, trasporti, pesca e gestione costiera, sviluppo rurale, turismo, cultura e cooperazione universitaria, protezione civile e cooperazione tra le piccole e medie. Si sono alternati alla presentazione del calendario, il Presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana (F.N.S.I.) Giovanni Rossi,il Sottosegretario della Presidenza del Consiglio dei Ministri con Delega all’Editoria on. Giovanni Legnini, il sindaco Umberto Di Primio, il presidente provinciale dell’AICS Valerio Cesarini, l’autore Ugo Iezzi, il vignettista “Passpartout” (Gianfranco Tartaglia), il curatore dei testi Mario D’Allessandro, moderatore il Presidente di Arga Lazio Abruzzo Molise (Unaga-FNSI) Donato Fioriti. Hanno rallegrato il pubblico presente con canti e musica, alcuni musicisti dell’ABRVZZO ETHNO ENSEMBLE, orchestra popolare abruzzese: Mario Canci - canto, Piffero, Flauti di corno, diritti e traversi. Marco Giacintucci - Zampogna, Violino, Mandolino. Fabio D’Orazio - Canto, Organetto “ddù’ bbotte”, fisarmonica.  La speranza è quella di valorizzare questo piatto “il brodetto” con un’unica ricetta, cancellando i campanilismi. In altri stati, vedi la Spagna , la paella che rappresenta il piatto tipico di Valencia, è promossa in tutto lo stato, con una sola ricetta.

Scritto da: Luciano Pellegrini
 Le foto sl link: Lu Lunarjie

 

03 gennaio 2014

Chieti - Missa de Incarnazione Domini


Loris Medoro ha 54 anni ed è nato a Chieti. All’età di sei anni era già una promessa, un talento nel canto ed ha partecipato a diversi concorsi canori, anche a livello nazionale, ottenendo successo e vincendo. All’età di 10 anni ha iniziato lo studio del pianoforte prendendo lezioni dalla maestra pianista Matilde Mazzoni e l’anno successivo si è iscritto al conservatorio Luisa D’Annunzio di Pescara, dove ebbe la fortuna di essere seguito amorevolmente sino al diploma, conseguito all’età di 21 anni, dalla professoressa, pianista Australiana, Margaret Barton. Purtroppo, la perdita del padre, quando Loris aveva 15 anni, ha procurato problemi economici alla famiglia. Per seguitare gli studi, Loris ha guadagnato i soldi facendo concerti nella stagione estiva. Dopo il diploma, ha seguito corsi di musica elettronica col maestro e compositore Riccardo Bianchini e corsi di perfezionamento al pianoforte con il pianista italo - argentino Fausto Zadra, Michele D’amato e Biondi. Ha collaborato con il violinista Angelo Stefanato e il regista Michelangelo Antonioni. Ha svolto un’intensa attività concertistica, sia come pianista che clavicembalista, da solista o accompagnandosi con gruppi musicali. E’ insegnante di educazione musicale nella scuola media statale, organizza attività corali di giovani e la musica spazia dal classico al moderno, al gospel e jazz.



E’ entrato nell’arciconfraternita del sacro monte dei morti, come corista, nel 1985. Nel 2004 è diventato maestro del coro di questa arciconfraternita, per la preparazione del miserere, che viene cantato nella processione del cristo morto, il venerdì santo. I primi giorni del mese di ottobre del 2013, un amico lo ha invitato e stimolato a comporre una messa in latino. Loris Medoro ha accettato l’idea ed in un mese ha scritto la messa, in sol maggiore, per tre voci maschili. Mi ha raccontato che lo ha scritto pensando ai coristi del coro dell’arciconfraternita... Due mesi di prove intense con il coro per preparare la messa e, la prima rappresentazione, il 20 dicembre in cattedrale, con la presenza  come officiante, dell’arcivescovo metropolita di Chieti – Vasto, Bruno Forte.Durante l’omelia, l’arcivescovo ha pensato di dare un nome a questo componimento, “Missa de Incarnazione Domini”. Penso che il titolo sia adatto a questa messa come manifestazione di Gesù Cristo. La messa si compone dei seguenti passaggi, riferiti alla celebrazione eucaristica: Kyrie – Gloria - Sanctus – Benedictus – Agnus Dei. Il coro è composto da persone, anche di una certa età, dove la maggioranza non è a conoscenza della musica. Ciò ha comportato al maestro maggiore impegno, ma i coristi, con abnegazione e responsabilità, sono stati sempre presenti alle prove, cercando di non dimenticare le lezioni che apprendevano dal maestro. La messa,accompagnata dagli strumenti musicali diretti dal maestro Peppino Pezzulo, è stata cantata con solennità ed apprezzata dai numerosi fedeli presenti alla celebrazione.

Scritto da: Luciano Pellegrini

02 gennaio 2014

Chieti - Saldi, saldi....

Scatta da oggi la stagione dei saldi invernali. Sebbene il periodo del freddo intenso stia arrivando soltanto in questi giorni, è già tempo di fare affari per l'acquisto di giacconi, scarpe e abiti pesanti. Gli sconti, almeno in questa prima fase, varieranno tra il 10 e il 30 per cento, con punte che potrebbero sfiorare il 50 per cento. Bisogna in questo periodo non farsi prendere dalla frenesia dell'acquusto a tutti i costi, ricordandosi che il nostro cervello è diviso in due emisferi: quello compulsivo emozionale e quello riflessivo, pertanto è meglio munirsi di un elenco delle cose utili da acquistare e lasciare fuori tutto quello che riteniamo superfluo prima di procedere agli acquisti, per non doversene poi amaramente pentire. Intanto Confcommercio e Confesercenti annunciano che domenica 5 e lunedì 6 gennaio prossimi gli esercizi commerciali della città e della provincia saranno aperti. Occhio alle fregature di quei commercianti furbetti, che effettuano finte vendite... svuotando i magazzini della roba vecchia.

nonnoenio