30 marzo 2013

Chieti - Addio Enzo

 È morto ieri sera Enzo Jannacci. Cantautore, cabarettista, tra i grandi protagonisti della scena musicale italiana, oltre che cardiologo, si è spento all'età di 77 anni. Era malato da tempo. È stato uno degli storici protagonisti della scena musicale del secondo dopoguerra. Certamente unico nel saper coniugare intelligenza e satira, analisi della realtà e inesauribile gusto del paradosso. Un grande veramente. Peccato che era uno per pochi in quanto solo pochi (ma buoni) sono riusciti a capire sia il suo surrealismo che la sua capacità di dipingere sia a teatro che nelle sue canzoni la realtà anche cruda sempre però lasciandola un po' sospesa. Di personaggi così se ne sentirà sempre la mancanza! Ciao Enzo e l'ultimo viaggio lo farai coi scarp del tenis..

nonnoenio


27 marzo 2013

Chieti - Riflessioni sul Bipolarismo Politico



Ma è veramente tanto complesso il quadro della politica italiana? A me non sembra, anzi mai è stato tanto chiaro ed equilibrato. Il popolo so è espresso, elettoralmente e ha mostrato, punto più, punto meno, di spalmarsi, come le ore sul quadrante di un orologio, in 4 parti: i non votanti, Berlusconi, Bersani e infine Grillo. Le complicazioni non vengono dall’elettorato, ma dalla disturbata fantasia bi-polare che vorrebbe tutto diviso in due sole parti e chi ottiene un voto in più possa euforizzarsi nella presa del potere e l’altra parte precipitare nella depressione. La realtà si è dimostrata un po’ più ricca, non schierata in bianco e nero, in Guelfi e Ghibellini secondo tradizione. Volenti o nolenti, non siamo di fronte al gioco degli scacchi. Ugualmente il campo si presenta ordinato e ben diviso, però ripeto in quattro quarti. Non è nemmeno simile a un tavolo di briscola, dove si gioca a due a due, ci si fanno i segni, l’asso pigliatutto, etc… E’ un gioco nuovo, lo si capisce subito! Bisogna farsene una ragione, ci vuole qualche fantasia in più, sapersi inventare nuove regole e procedure. La situazione ha una complicazione aggiunta molto concreta: che in virtù di una maialesca legge elettorale, vituperata da tutti, ma da tutti accettata quando conviene. Bersani ha fatto l’en plein dei seggi in una camera, nell’altra però no e si comporta come colui che, con uno stendardo appeso ad un fuscello dove tutti dovrebbero seguirlo o farsi da parte al suo passaggio. A questo delirio visionario, a cui per altro, dopo un mese dalle elezioni, il vecchio Presidente ha concesso altri giorni di sogni prima del risveglio, si aggiunge una lettura paranoica della realtà, che accompagna ancora il nostro Pierluigi Bersani di Bedolla e una parte di vecchi supponenti "compagni" di una prima e ormai scaduta repubblica. Questi, intendo, operano nella realtà italiana come Dante quando si ritrovò nella "selva oscura" ed iniziò il viaggio della commedia: classificando, etichettando, demonizzando e santificando pure. Fuori dalla porta della "città dolente" viene collocato il primo quarto di popolo, gli ignavi, quelli che non scelgono, quelli da escludere dal regno del bene e del male, quelli che il giorno delle elezioni se c'è il sole vanno al mare, se piove se ne stanno chiusi in casa, gli " sciagurati che mai furono vivi... ma si, non ragioniam di lor, ma guarda e passa". Però non si possono ignorare, sono il 25 %, non sono "anime morte", e chi fa politica dovrebbe tenerne conto. Macchè, via via, oltre l'Acheronte, entriamo nel girone dell'Inferno. Chi c'è?  Ovvio, il 25% dei berluscones, facili anche questi da classificare: evasori, lussuriosi, usurai ed avari, ruffiani e seduttori, predoni e barattieri, adulatori, ladri, falsari, ce n'è per tutti i gusti e per riempire ogni angolo dei cerchi e dei gironi. Fatto… sistemati anche questi, saliamo su, velocemente oltre il Limbo dei Radicali ormai aboliti, verso il Purgatorio dove albergano i grillini: iracon di condannati a vivere nel fumo, superbi che camminano con i pesi, devono espiare, prima o poi dovranno pentirsi, un pò meritevoli se hanno lasciato Forzaitalia, negligenti se indugiano nell'errore della conversione del PD al populismo. Ma si poveri ingenui, che “libertà van cercando c’è si cara…” anche il loro 25% deve sostare lì, senza nulla pretendere, devono spurgarsi, appunto. E finalmente, l’ultimo quarto: alleluia siamo in Paradiso! Con i dovuti distinguo anche qui: tra gli spiriti amanti, che volteggiano cantando in girotondo, le intelligenze sapienti, i gusti, i contemplativi, gli spiriti militanti e la candida rosa dei beati: “ oh somma luce che tanto ti levi dai concetti mortali..” un attendere certo di gloria futura…”  Così sembra essere visto il mondo dal PD,ai mie occhi, un mondo che vorrebbe interpretare il governo, prescindendo dalle voci che si levano da più parti, inascoltate... Così non si va da nessuna parte purtroppo, o si apprendono nuovi programmi di lettura di ciò che ci circonda o dovremo abituarci a resistere senza un governo finchè non si tornerà a votare. Io la vedo così oggi, perchè non ci sono le condizioni, nonostante i pochissimi voti in più abbiano fatto scattare un premio osceno di maggioranza in Parlamento. Bisogna tener conto della gente che soffre e allearsi pure col Diavolo per poter, oggi, traghettare la nazione fuori dalle secche, senza aver paura di sporcarsi le mani. Fare le leggi che necessitano subito e poi andare di nuovo a votare con regole MUTATE.

nonnoenio

24 marzo 2013

Chieti - Silvio è già in campagna elettorale

Come sovente succede sovente, i vicini tedeschi ci hanno di nuovo visto giusto: le elezioni italiane le hanno vinte due clown. Dopo Grillo, oggi anche Berlusconi illudeva il popolo bue italiano, che ci possano essere soluzioni indolori o scorciatoie ai tanti problemi strutturali dell'Italia, nascondendo la realtà che è ben diversa. Il parco buoi dovrà abituarsi a tanti sacrifici, in quanto 15 anni di ritardi e di riforme disattese non si possono eludere, strillando boiate a destra o a manca. A lungo si ricorderà il voto, sotto la neve, del febbraio 2013. Gli storici e gli psicologi sociali discetteranno sull’animo profondo del popolo italiano, capace di seguire fino alla morte politica e oltre un Berlusconi ormai sepolto da se stesso, ma risuscitato dalla forza mediatica delle sue promesse e dei suoi lazzi a sfondo sessuale che piacciono a più del 20% degli italiani. Lui, oggi, in occasione della designazione di Bersani a formare o cercare di formare un nuovo governo, arringava la sua folla pervenuta a Roma, in piazza del Popolo. L'ex presidente del Consiglio ne aveva per tutti, da Bersani a Fini, passando per Monti. "Il governo Monti è stato sempre supino all'Europa e alla Germania ora anche all'India". E ancora. "È trascorso un mese dal voto e ancora nessuno ha il coraggio di dire a Bersani che ha perso le elezioni. Voleva smacchiare il giaguaro, ma il giaguaro lo ha ridotto male, molto male. Mi sa che forse anche lui si è accorto di non avere vinto le elezioni" e altre amenità che a noi poco importano. Ha minacciato il PD, se non eleggerà un Presedente della Repubblica moderato, di fare un golpe, accaparrandosi tutte le cariche dello Stato. "Sono pronto alla campagna elettorale, a combattere una battaglia per la nuova Italia" ha tuonato alla folla delirante che lo applaudiva. "Mi hanno detto che non devo dire comunisti, ma non sono io che vedo comunisti, sono loro che stanno da tutte le parti e andando negli studi televisivi ne ho visti così tanti che mi lacrimano gli occhi e mi è venuta pure la congiuntivite"."Avete visto ieri Grillo? È andato da Napolitano travestito da dittatore dello Stato libero di bananas...". Insomma l'Italia va a rotoli e questi si divertono alla nostre spalle.
nonnoenio

20 marzo 2013

Chieti - Gli ecoincentivi sono già esauriti


 In pochi sanno che dalla scorsa settimana, chi acquista veicoli a basse emissioni - metano, gpl, elettrico o ibrido -, può beneficiare di un rimborso per la spesa aggiuntiva concesso dallo Stato. Peccato che, a pochi giorni dalla sua attivazione, per quanto riguarda i privati cittadini il fondo dal quale attingere è già esaurito.Lo Stato ha stanziato 120 milioni di incentivi fino al 2015, solo che per accedervi vale il principio del «chi prima arriva, meglio alloggia». Un metodo di concessione sul quale il Centro di ricerca e tutela dei consumatori vuole richiamare l'attenzione. I 40 milioni previsti per il 2013 si sono esauriti in fretta. L'incentivo alla mobilità sostenibile è stato piuttosto magro.Gli incentiviprevisti ammontano al 15-20% del prezzo d'acquisto, con importi massimi da 1.800 a 5.000 euro, in base alle emissioni di anidride carbonica: meno inquinante è l'autoveicolo, più alto è il finanziamento. Per poter beneficiare degli incentivi, la concessionaria deve registrarsi, perché spetta ai venditori prenotare lo sconto e gestire la pratica.È importante notare come la maggior parte dei fondi siano destinati a veicoli aziendali o a uso pubblico - taxi, car sharing, noleggio - in modo da diffondere lo sviluppo della mobilità sostenibile. La misura non è quindi un sostegno al mercato dell'auto, viene precisato sul sito dedicato www.bec.mise.gov.it. Per il 2013 i finanziamenti erano così ripartiti: 4,5 milioni per tutte le categorie di acquirenti, senza rottamazione - e sono questi gli incentivi già esauriti - e 35,5 milioni per veicoli aziendali e a uso terzi, con rottamazione dell'usato obbligatoria. È rimasto pressoché intoccata la quota a disposizione di enti e aziende che intendessero investire rinnovando il loro parco macchine.

nonnoenio

08 marzo 2013

Chieti - Napolitano faro o luce?



 Il capo dello Stato a caccia di soluzioni per la formazione di un governo dopo le elezioni di febbraio, evoca la «nebbia» per descrivere lo stallo nella formazione del governo. In effetti non si vedono chiare vie di uscita all'impasse in cui ci si trova: Bersani, il segretario del Pd, continua la pressione su Grillo per fargli accogliere la proposta del suo partito ma ottiene dall'ex comico genovese l'ennesimo «niet» che oltretutto si colora giorno dopo giorno di toni sempre più aggressivi. A chi, nel corso di una cerimonia, lo indica come «faro» del Paese, Napolitano risponde: «Non so se faro o luce ma a volte si fa fatica a fare luce nella nebbia». In ogni caso il capo dello Stato assicura che non si arrenderà di fronte alle difficoltà: «Farò quel che debbo fino all'ultimo giorno del mio mandato».

nonnoenio

06 marzo 2013

Chieti - Chavez se n'è andato!



Il presidente del Venezuela, Hugo Chavez, operato nei mesi scorsi di cancro, e' morto a Caracas alle 16,25 ora locale. Lo ha annunciato in tv il vice presidente e suo delfino designato, Nicolas Maduro. La morte di Chavez ''è una tragedia storica per la nostra patria'', ha detto Maduro. Circondato dai ministri del governo "bolivariano", Maduro ha fatto ''un appello a tutti i connazionali di ogni età affinchè siano militanti della pace e della serenità della nostra patria''. ''Noi, i suoi compagni - civili e militari - raccogliamo la sua eredità, il suo progetto e le sue bandiere. Che viva Chavez!... semplicemente ridicolo, oggi quì parlano di rinascita sociale in Venezuela quando Chavez, purtroppo ha solo cubanizzato il ricco Venezuela rendendolo enormemente più povero. I venezuelani debbono sperare ora che l'incapace Maduro venga presto deposto e che in questa terra si torni a vivere. Anche in Argentina la Kirchner sta facendo disastri come pure in Equador e Bolivia dove i tiranni locali, tolgono al popolo la libertà.





   
nonnoenio

05 marzo 2013

Chieti - UN GRIDO DI VENDETTA



Torno a piubblicare un articolo inviatomi da un giornalista un freelancer che opera nella mia città di Chieti: Luciano Pellegrini a cui nulla sfugge e che spesso mi delizia con i suoi articoli.... 

  "...Sconcertarne, da non credere, vergognoso, grida vendetta la strapotenza, il menefreghismo, la faccia di bronzo, la presa di posizione a loro favore, la spavalderia, il comportamento, il cipiglio, negli enti pubblici. Il privato ha tutto il diritto e l’interesse di far lavorare nella sua azienda i diretti discendenti, ma nel pubblico… no! Bisogna assumere? Ben venga… con questa disoccupazione? Però, che la figlia della direttrice della società partecipata Chieti Solidale, Giuseppina Pennetta, è stata assunta a tempo indeterminato, dal 1 febbraio, senza un concorso, è inaccettabile per i tanti giovani disoccupati, laureati, meritevoli, competenti che non sono figli della Fornero o di direttrici. Cara figlia di Giuseppina Pennetta, perché non parli con questi giovani, tuoi coetanei e fai un regolare concorso per essere valutata da persone al disopra di ogni sospetto? Se risulti vincitrice, non ti sentiresti moralmente soddisfatta e così cammineresti a testa alta? Ora non ti senti una fallita? Con quale coraggio vai in giro per Chieti? Sei una raccomandata… E’ un tuo diritto? Bene hanno fatto molti giornali sia su carta stampata che nel WEB a dare la notizia. Al Consiglio Comunale di Chieti, il primo marzo,è stato approvato l’ordine del giorno del capogruppo dell’Udc, Alessandro Giardinelli, riguardante la Cheti Solidale. Anche il sindaco Umberto di Primio ha chiesto delucidazioni sulla vicenda al direttore e al presidente della società, ai componenti del suo Cda e al collegio dei revisori dei conti, con una lettera e relativa richiesta di chiarimenti, bacchettando l’entourage della Chieti solidale tacciato di inefficienza. La storia di questa assunzione inizia a dicembre 2012 quando il consiglio di amministrazione dell’azienda ha approvato l’assunzione di una farmacista,(la figlia della direttrice ndr), che da tre anni collaborava con Chieti Solidale, con contratti a tempo determinato. Violando la legge numero 228 del 24 dicembre 2012, che nel dettaglio, stabilisce come “le amministrazioni pubbliche possono avviare procedure di reclutamento mediante concorso pubblico…omissis…”, il concorso non c’è stato. Ma l’assunzione è stata approvata. Per questo, il capogruppo dell’Udc Giardinelli, invita il sindaco ad intervenire per annullare la delibera, affinché gli Enti debbano essere intesi ed usati non come centri di potere ma come istituzioni al servizio dei cittadini. Questo atteggiamento danneggia tutta la comunità e l'immagine della città intera. Un sindacato, la USB unione sindacale di base ha fatto il 28 febbraio un incontro con i vertici dell'Azienda Chieti Solidale (Presidente e Direttrice) e con l'Amministrazione comunale rappresentata dal Sindaco, dall'Assessore alle politiche sociali e da quello alle Società Partecipate per salvaguardare i lavoratori e gli utenti. Però ha criticato alcuni consiglieri comunali che si stanno interessando di una assunzione avvenuta alla Chieti Solidale. Come può fare un sindacato, pur piccolo, a giustificare la… amoralità? Quando si verificano tali episodi bisogna avere il coraggio di isolare queste persone e cacciarli a calci nel sedere. Interessante è conoscere la motivazione che ha spinto tre consiglieri comunali Bucci, Di Gregorio e Marrone ad astenersi nella votazione dell’ordine del giorno per annullare l’assunzione della figlia della direttrice.



Scritto da:Luciano Pellegrini
 

03 marzo 2013

Chieti - Anche la pizza è diventata un lusso


Margherita, capricciosa o quattro stagioni: possiamo declinarla in una qualsiasi delle deliziose varianti. Ma la pizza sta attraversando un periodo non troppo felice. Anzi di «crisi nera», come preferiscono sottolineare molti pizzaioli della nostra città. La dinamica di involuzione delle pizzerie è molto semplice: sempre più persone non possono permettersi di uscire a cena, con conseguente riduzione del numero complessivo di avventori che affluiscono presso ogni locale. Non solo: a pesare sul bilancio di ciascuna attività sono in primis i costi di materia prima e legna da ardere, di elettricità e riscaldamento, oltre che la quota contributiva dei dipendenti. Per non parlare delle imprese che devono sostenere i costi per l'affitto del locale pizzeria. «In realtà un piccolo calo è fisiologico meno famiglie escono a cena e per noi significa da sempre un rallentamento. Ma non di questa entità» afferma Alessandro, titolare, insieme al padre, della pizzeria che solitamente frequentavo, almeno una volta al mese. «Manca la liquidità - continua Alessandro- anche per piccole cifre vengono utilizzati bancomat e soprattutto carte di credito in maniera da dilazionare i pagamenti al mese successivo». Tra le principali «assenze» riscontrate vi è l'ormai inesistenza di folte compagnie d'amici che non escono più insieme come una volta. In questo momento il «salvagente» della sua pizzeria e la qualità altissima degli ingredienti è la passione per il forno a legna, oltre che alla creazione di uno speciale menu riservato ai più piccoli. La speranza dei pizzaioli è che nel 2013 si risollevino un po' gli animi, e le casse. Io quest'anno devo ancora andarci una volta a cena fuori...

nonno enio