Ieri sono stato a tagliarmi i capelli da Gabriele, il barbiere che sta su
alla curva della Legione dei Carabinieri. Vi scrivo queste poche righe perché
l'emozione mi ha catturato nel rivedere quest'uomo, raro e di un talento
illuminato, dal carattere schivo, ma pieno di quella dolcezza che è solo dei
grandi. Di Meo Gabriele oltre che barbiere da una vita è anche un poeta
affermato. Non sto qui ad elencarvi i premi vinti negli anni, lui è anche un
pittore. Un uomo umile dicevo ma ad ascoltarlo ci si accorge che è un
intellettuale lucido e meraviglioso. Del maestro Di Meo parlo ma sopratutto di
Gabriele,perché è un uomo buono, un
mio amico. E' , come dicevo, un uomo grande, senza retorica, un signore insomma;
un uomo d'altri tempi, nel significato migliore. Ieri, nell'attesa di clienti da
accudire, l'ho trovato seduto sulla poltrona del suo negozio che componeva
buttando giù versi che andranno presto a riempire la sua seconda raccolta di
poesie, novecento cinquanta, che uscirà in questi prossimi mesi
L'infinito
anima senza corpo
riprende
la sua rotta
nel manovrar
l'ipotesi
scopre l'infinito
L'essere assiderao
Sole di dicembre
non hai più potere
per aiutar
chi piange
quell'essere
assiderato
La dolce lirica
la mia
semplice vita
si elogia
e si compiace
per rassodar
chi canta
la mia
dolce lirica
si elogia
anima senza corpo
riprende
la sua rotta
nel manovrar
l'ipotesi
scopre l'infinito
L'essere assiderao
Sole di dicembre
non hai più potere
per aiutar
chi piange
quell'essere
assiderato
La dolce lirica
la mia
semplice vita
si elogia
e si compiace
per rassodar
chi canta
la mia
dolce lirica
si elogia
@nonnoenio