30 novembre 2010
Fazio & saviano di nuovo al 30%
La Scala e Chieti sotterranea
28 novembre 2010
Sogni. Le radici dell’essere
Il volume raccoglie scatti fotografici, frutto di un appassionato lavoro di Valentini, che raccontano aspetti sconosciuti della terra d’Abruzzo. Attraverso i suoi occhi si palesa un mondo straordinario in cui si mescolano luci e tempo, colori e movimento in un susseguirsi di emozioni che non può lasciare indifferenti. Attimi che diventano arte. I testi di Lucia Vaccarella e i versi da lei accuratamente scelti, che accompagnano le immagini, conducono in un viaggio che alterna incantevoli grandi spazi aperti ad angoli più nascosti, sconosciuti quanto imprevedibili, per offrire sorprendenti sensazioni e meravigliare il lettore dalla prima all’ultima pagina. Così l’Abruzzo perde i suoi contorni regionalistici e si trasforma nel simbolo di una natura universale la cui bellezza diventa scrigno di riflessioni condivisibili da tutti.
Il libro è frutto di due anni di lavoro intenso condiviso da Valentini, di professione medico, pluripremiato nel BBC- Wildlife photografher of the year - concorso mondiale di fotografie naturalistiche – già autore della pubblicazione “Terre di orsi”, con la professoressa Vaccarella, autrice di lavori multimediali, curatrice di cataloghi d’arte e scrittrice. Nel corso della serata, verrà proiettato il filmato “Sogni” realizzato in collaborazione con l’emittente televisiva Rete8.
25 novembre 2010
Antica Porta Gallo
La Via MAIELLA
24 novembre 2010
Giovanni Chiarini
23 novembre 2010
Biglietto da visita
Altra situazione anomala è via della Colonnetta, appena dopo il rondò, dove è stato rifatto il marciapiede. Le persone avrebbero la possibilità di camminare tranquillamente se non fossero “sbarrati” dai bidoni dell’immondizia. Bisogna eliminarli? NO! Basta ragionare. Si spostano sull'altro lato del marciapiede dove parcheggiano le vetture. Lavoro a costo ZERO e immediato, così abbiamo realizzato un servizio ai pedoni…!La nuova ditta che gestisce i rifiuti, probabilmente sta pensando a come organizzarsi. I bidoni della differenziata sono pieni, la pulizia delle strade è approssimata, il verde giardini ed alberi , specialmente i rami che minacciano i fili del filobus, iniziano a preoccupare, ed allora? Il ciclo deve essere continuo, non posso aspettare che mi ambienti…!
La Provincia vuole i soldi
Il Masci in sciopero
22 novembre 2010
Al camposanto di Chieti
L’ex presidente,in una intervista aveva dato come priorità, innanzitutto: l’informatizzazione, con un sito internet nuovo di zecca, col quale si avrà un contatto diretto con la Teateservizi attraverso la mail del contribuente; stiamo studiando la possibilità di pagamento col bancomat (speriamo in futuro anche con la carta di credito); attiveremo un utile numero verde. Per l’implementazione d’ogni miglioria siamo in contatto con la ditta Maggioli di Sant’Arcangelo di Romagna.( omissis…) Come ha operato questa compartecipata lo sappiamo, tanto è vero che in molti volevano la sua abolizione. Poi nuove votazioni, nuovo sindaco e nuovo presidente. Torniamo alla cappella “oscura”… Dalla foto si nota come la lampada al soffitto ha i cavi tagliati.
Entra un cavo, non a norma, per le lampade sull'altare, non dalla feritoia della porta ma fra l’anta e il telaio. Niente di più pericoloso ! E se la protezione di plastica si rovina per la stranezza della posa, cosa succederebbe? Prendi una bella “scossa”! Seguo questo cavo, ma è anch’esso tagliato!Non solo, ma ci si può inciampare… E’ stata la falciatrice! Ma non è possibile perché non c’è erba! Lo seguo e dietro la cappella, da un tombino, esce uno spezzone di filo. Ora è tutto chiaro…! Chiamo la Teateservizi, prende nota del fatto, cerca di colpevolizzare chi c’era prima, assicura il ripristino, non a breve tempo. Inoltre dovrei fare una liberatoria scritta per togliere dai guai l’operaio che deve effettuare un foro dove far entrare il cavo. Dovesse succedere che si rovina il marmo?
Cornuto e mazziato.
· Pago la luce che non c’è
· Pago il foro che devono fare
· Pago il danno che potrebbe accadere.
Che cazzi! Negli anni si avvicendano assessori, politici, ma restano i “ dirigenti”. Prendono dei bei soldini e dovrebbero garantire l’operosità delle ditte e del personale. Ho raccolto le lamentele di due persone: C.M. e R.A. per i miei stessi motivi. La risposta è uguale per tutti: la falciatrice ha tagliato i cavi. Ed a me che me ne frega? Intervenite! Allora egregio vicesindaco Di Paolo con delega a: Organizzazione e Gestione Amm. va del Personale-Servizi Cimiteriali; Verde Cimiteriale; ( omissis…) Egregio dirigente 10° Settore Valerio Cavallucci che svolge attività di: controllo di istituzioni, aziende speciali , fondazioni , enti e società comunque partecipate dal comune; ( omissis…) assessore al Demanio e Patrimonio ,Dingiullo con delega a: Società Pubbliche Partecipate; Informatizzazione ed Innovazione Tecnologica; Centro Elaborazione Dati;( omissis) Presidente della 1ª COMMISSIONE DI PAOLO Marco (UDC): (Bilancio, Programmazione economica, Tributi, Servizi in concessione e Servizi pubblici locali):
egregio presidente della TEATESERVIZI,Valerio Visini, cercate di mettervi dalla parte dei cittadini. Non è possibile che con tutti gli impiegati assunti non ancora esiste un data base dei defunti. Non devo fare la fila e riempire i moduli che inviate che sono anche ripetitivi ed indicarvi dove “ risiede” il morto! Non tutti hanno questa possibilità, specialmente se soli ed anziani.
Non potete chiedere di pagare un servizio che non abbiamo. Non fate allo scaricabarile! Fate lavorare i dirigenti che sono sempre loro da varie legislature. Fateli alzare dalle scrivanie e controllare se e come si lavora. Sindaco, faccia qualcosa…!
21 novembre 2010
2° Choco Festival a Chieti
Who's this guy ?
20 novembre 2010
I Dispetti
La testardaggine , la voglia di andare contro corrente, il far vedere che si è forti, spinge le persone a non accettare ciò che l’amministrazione ha deciso. La zona pedonale stabilita di realizzare in Via Toppi e via degli Agostiniani, il 01 ottobre in una riunione pubblica presso l’Auditorium Sant’Agostino, non va giù ai commercianti e residenti. Si seguita a giocare con i birilli, ( i contenitori che delimitano lo spazio riempiti di acqua),…come la tela di Penelope.
Di giorno vengono posizionati, la sera vengono spostati. Eppure sono pesanti…!
Il vice sindaco Bruno di Paolo conferma la realizzazione del programma stabilito.
“Stiamo aspettando che la ditta ci consegni le fiorerie.
Per le telecamere stiamo in attesa dei soldi promessi dalla comunità europea”.
I negozianti minacciano di riconsegnare le licenze. Non fanno affari, per colpa delle vetture? Sicuramente NO, ma non vogliono capirlo. La soluzione sarebbe quella di far parcheggiare gratis a chi acquista, e per un tempo stabilito, al parcheggio Pierantoni. Ma ci vuole la vigilanza. La Ecoesse fa orecchie da mercante, l’amministrazione non si pronuncia. Quindi, i commercianti sono arrabbiati per gli affari, i residenti incazzati per il non parcheggio, le soluzioni alternative non si vogliono sperimentarle, i pedoni, quando possono camminare, sono quelli che hanno avuto dei vantaggi.
Luciano Pellegrini
18 novembre 2010
Face Book
17 novembre 2010
Nuovo ciclo di film
C’è l’esigenza delle persone alla riscoperta del salone cinematografico dove si proietta un buon film da gustare seduti comodamente, con buona acustica, schermo gigante, ma principalmente al centro della città. L’associazione CIRCOLO DI CULTURA CINEMATOGRAFICA “ NUOVO SUPERCINEMA”, dal 19 novembre 2010 all'11 marzo 2011 proietterà un ciclo di 20 film, una volta a settimana, il venerdì, con tre proiezioni. L’inizio è fissato alle ore 17.30 e il termine alle ore 21.30. Può sembrare strano questo programma una sola volta a settimana, ma al posto di non fare nulla e con i costi che ci sono per gestire la sala, meglio contentarsi.
Anche il costo del biglietto è molto accessibile, 4€ il biglietto intero. La richiesta della riapertura del Supercinema e la proiezione di un buon programma di film, era già stata manifestata dalle firme raccolte dall’Associazione Chieti Nuova 3 febbraio. Ci sono promesse da parte di qualche assessore, ma la verità è che “ non ci sono i soldi”!
Il sorriso dell’Imaginifico
L’evento chiude un ciclo di esposizioni avviato lo scorso luglio a Pescara, nella Casa natale del poeta, e proseguito, prima in agosto, a Garrufo di Sant’Omero (Te) nell’ambito della seconda rassegna umoristica nazionale “Sorridi con gusto”, promossa dalla locale Pro Loco, poi in una località vicino Limoges, in Francia, a fine settembre, al 29° Salone internazionale del disegno umoristico.
La mostra è nata con un duplice intento: quello di celebrare Di Fazio in occasione delle sue “nozze d’oro” con l’arte, e quello di ricordare d’Annunzio a cento anni dal suo soggiorno francese, terminato alla vigilia della prima guerra mondiale.
La caricatura dannunziana è la storia di un uomo e di un’epoca; anzi, di un uomo che ha fatto un’epoca. Dopo gli esordi nella Roma bizantina, la caricatura si fece conquistare dai suoi allori poetici, seguì le gesta dei suoi personaggi teatrali e poi quelle del poeta destinato a diventare Vate. Ne rinnovò il culto del poeta-soldato e del Comandante dell’epopea fiumana fino a evidenziarne il decadimento fisico durante gli anni del Vittoriale. «Ma dopo il 1928, è difficile trovare sui fogli satirici italiani qualche accenno a d’Annunzio o qualche sua caricatura. Il ritiro era diventato veramente un’officina di silenzio, e la clausura, clausura autentica, di rado violata»: così Enrico Gianeri, disegnatore noto con lo pseudonimo di Gec, sottolinea, nel suo D’Annunzio nella caricatura mondiale, il declino dell’uomo e dell’artista.
16 novembre 2010
Tanti furbi & pochi Fessi
· C’è chi entra con due macchine “ siamesi”, attaccate!
· C’è chi non è residente, raggiunge il parcheggio in moto, preleva la vettura e la sera fa
l’inverso.
· C’è chi parcheggia il motorino all'’interno.
· Al piano superiore c’è un bazar. Le vetture sono parcheggiate dappertutto, creando
problemi a fare manovra e circolare.
Ma la trovata di questa mattina è formidabile. Veramente era da tempo che avevo il sospetto ed allora ho voluto fare anch’io il FURBO. Ho preso la vettura parcheggiata fuori, con il badge sono entrato, ho parcheggiato la vettura a fianco di quella per cui pago, ed il gioco è fatto. Parcheggi due e paghi UNO. Avete capito che lo stratagemma si può utilizzare all'’infinito… per cui ognuno potrebbe parcheggiare tutte le vetture che vuole.
Certamente il responsabile Ecoesse si aggrapperà sui vetri, ma scivolerà. Evidenzierà che c’è una telecamera che riprende ciò che succede e che ci sono visite per trovare trasgressori. Ci credete? Allora, perché caro Sindaco non obblighi a questo consorzio di rispettare i patti contrattuali e inserire da subito il vigilante?
15 novembre 2010
Il Diabete
14 novembre 2010
Il Califfo batte cassa !
12 novembre 2010
I giornalisti della prov di Chieti
Eppure giornalisti professionisti, cito i teatini Germano e Barone, potrebbero impegnarsi di più per far emergere la loro città. Invio sempre i miei articoli a tutti, ma Chieti… dorme! D’altronde non è la città della camomilla? I sindaci, tutti, ed il presidente della Provincia, tranne qualche timido tentativo, perchè non si ribellano? Reclamare che a Chieti non ci sono seggi, a cosa fatta, non serve a niente. D’altronde nella città non esistono più: la redazione del Messaggero - del Tempo, ha chiuso il quotidiano la Cronaca. Nella provincia ci sono emittenti televisive e radiofoniche importanti. Ma tutte parlano di Pescara. L’anziano Lodovico Petrarca, pescarese, Segretario uscente e ricandidato, ex cronista di cronaca nera, (Mi ricordo questa persona quando realizzava servizi sulla cronaca nera con un suo modo di fare gesticolante e con una espressione secondo lui di super uomo), potrebbe ritirarsi a vita privata e dare la possibilità a giovani di emergere. Ma ripropongo la domanda. Possibile cari giornalisti della Provincia di Chieti che non potete fare niente in questa, purtroppo, lobby?
Voglio ricordare che mi sono schierato più volte a vostro favore per segnalare l’assunzione, anche se a tempo determinato, di giornaliste provenienti da fuori regione, come se in Abruzzo mancassero. Non sono belle, professionalmente uguali o meno preparate delle nostre, specialmente una giornalista che per il suo timbro di voce è inascoltabile. Ma tant’è.
Ladri al Comune di Chieti !
Non è una novità!
Nel 2008 Luciano Cerritelli, 59 anni, impiegato dell'ufficio commercio del Comune di Chieti e Filomena Pellegrino erano stati arrestati per concussione. Avevano preteso da commercianti o aspiranti tali, tangenti per il rilascio o il rinnovo di licenze commerciali prospettando, in caso contrario, difficoltà e rallentamenti dell'iter burocratico.
Il Cerritelli è stato condannato a cinque anni di reclusione, l'interdizione perpetua dai pubblici uffici e un risarcimento danni che sarà quantificato in un processo a parte. Due anni e 11 mesi di reclusione, oltre all'interdizione per 5 anni dai pubblici uffici è la pena patteggiata per concussione da Filomena Pellegrino.
Strana coincidenza le date. 2008.
Probabilmente uno degli arrestati, sentendo puzza di bruciato, è andato in pensione ed ha spinto l'altro arrestato a lasciare l'ufficio comunale con la formula del «licenziamento volontario». Come è possibile che possano realizzarsi certe cose, si domandano i cittadini.
Paghiamo le tasse per farci rubare i soldi?
L’ex sindaco Ricci (quello di sinistra n.r.) dovrebbe chiedersi il perché tanta libertà di rubare negli anni in cui lui ha governato. Questi ammanchi certamente dovevano essere scoperti dai superiori.
Perché questi furti vengono scoperti ora?
L’assessore, il dirigente, il sindaco, il city manager non avevano il dovere di controllare? Con questi soldi quante cose si potevano programmare? Rientreranno? O sono stati già trasferiti, dove?
Domande legittime signor sindaco Di Primio(sindaco attuale di centrodestra n.r.) Ora deve dare risposte alla cittadinanza!
10 novembre 2010
Carla Bruni
08 novembre 2010
Alla convention di Futuro e Libertà
07 novembre 2010
Bunga Bunga
Qual è la parola più usata in questi giorni. Facile, BUNGA… Noo! E’ BUNGA BUNGA.
Se poi iniziamo a pronunciare questa parola e ritmiamo con le mani, ecco che viene fuori una danza, forse tribale, o qualche altra cosa di simile. Provare per credere!
Ma cosa significa BUNGA BUNGA?
Newnotizie, quotidiano di informazione on line, riferisce che “Secondo Repubblica, la parola è nata per uno scherzo organizzato da un gruppo di ragazzi inglesi, tra cui la grande scrittrice Virginia Woolf (allora era ancora conosciuta col nome di Virginia Stephen). Questi baldi giovani nel 1910 si travestirono da nobili abissini e si fecero ricevere con un cerimoniale a bordo della H.M.S. Dreadnought, la più potente delle navi da guerra della già temibilissima marina dell'impero britannico”. Ogni volta che una meraviglia veniva mostrata dai militari inglesi, i giovani rispondevano semplicemente: "bunga bunga".
Oggi il vocabolo, stando a quanto afferma l'Urban Dictionary (che è il dizionario digitale dei termini slang), vuol dire testualmente: "brutale stupro anale, inflitto come forma di punizione a chi oltrepassa i territori delle tribù". Insomma, dovessimo prenderlo alla lettera, ci sarebbe poco da scherzare.
I mass media e l’informazione non parlano d’altro… In prima pagina, in ogni occasione, in ogni articolo. I TG la danno come prima notizia! Barzellette, vignette, doppi sensi, umoristi, attori, ormai è inarrestabile questo fenomeno. Certamente si penserà ad una nuova ricetta sulla pizza “bunga bunga”, utilizzando per esempio paprika e spezie eccitanti. Già hanno composto una canzone, altre ne scriveranno! E già che ci troviamo facciamo qualche film sexi… ed inventiamo pure qualche gioco. Evviva l’inventiva. La pietra è stata buttata nel pantano, le onde iniziano a diffondersi. Chi ci fermerà? La cosa certa che i cittadini ci rimetteranno.
C’è da vergognarsi come siamo caduti in basso. Ma è possibile che in Italia non ci sono cose più urgenti e gravi di cui interessarsi e risolvere? Giornali e riviste cattoliche sono stati contagiati. Eppure, troppi scandali nel mondo cattolico avrebbero dovuto non farli pronunciare. La pedofilia nel clero, le banche, Propaganda Fide, L'Istituto per le Opere di Religione (meglio noto con l'acronimo IOR e comunemente conosciuto come Banca Vaticana). Sono d’accordo sulla moralità per chi rappresenta un incarico pubblico, ma le inchieste dei giornali e non della magistratura, in un paese come l’Italia di navigatori, santi, poeti e risparmiatori, di fessi e furbi dove i fessi pagano anche per i furbi, anche se in politica viene fatto qualcosa di buono, il tutto è oscurato dallo stile di vita rubato dal buco della serratura. Ma smettiamola di cercare come vilipendere chi ci da fastidio!
Luciano Pellegrini
05 novembre 2010
Statuine accoppiate
L'amore non ha età
Dionisio di Eraclea
03 novembre 2010
L'insaziabile
02 novembre 2010
Compagni di scuola....
La chiamavamo la maestra dalla penna rossa. Si lei! La mia maestra, della scuola elementare, aveva una modesta treccia che portava appuntata a crocchia sulla nuca. Vestiva con estrema semplicità, sempre di scuro e calzava scarpe comode; percorreva ogni giorno, a piedi, la strada fra Madonna della Misericordia e Madonna degli Angeli. In molti di noi, alunni, conoscevamo la sua strada, sbucava dalla salita, noi l'aspettavamo un po' in disparte, per poi seguirla fino alla chiesa, dove alle sette veniva celebrata la messa per noi scolari. I miei ricordi si rifanno agli anni cinquanta e successivi e la mia maestra la ricordo benissimo. Era una di quelle donne molto pie, dimesse che profondevano nel loro rapporto con gli scolari ogni loro energia, tanta comprensione e encomiabile pazienza. La signora maestra era tutto per noi. Un gesto affettuoso, un suo apprezzamento, il segno tangibile di una valutazione positiva che ci riempiva di orgoglio, ci ripagava e spronava a far meglio. In classe eravamo 25 ed erano inclusi tutti i livelli della capacità di apprendimento. Ci aveva accolti in prima, poi ci accompagnò anno dopo anno fino alla terza. Ci conosceva benissimo, lei all'apparenza dimessa, fragile, conservava una sua forza interiore, una sua capacità di imporsi che le consentiva di tenere a freno anche i più irrequieti e apprezzare quanto insegnava, facendo sì che il tutto si radicasse nella nostra mente e che, con il tempo, portasse a maturazione i frutti sperati. Poi siamo andati alle Nolli col maestro Della Penna che abitava nel primo vicolo a sinistra della strada che conduce alla farmacia Spatocco, quella sempre aperta, una volta, per 24 ore al giorno. E poi parecchi di noi sono andati all'industriale a fare chimica e ci siamo diplomati nel 1966. Questo sopra (cliccare per ingrandire) è l'elenco di quelli che hanno conseguito, il diploma di Perito Chimico Capotecnico (nonostante nella commissione d'esame ci fosse Monaco) e se qualcuno volesse contattarmi lo faccia all'indirizzo e-mail: nonnoenio@yahoo.com così vi aggiungerò all'elemco di quelli che si incontrano una volta all'anno al Bar Vittoria per fare il punto su quello che eravamo (ragazzi e ragazze scapestrati/e) e quello che oggi siamo diventati, nonni che ormai in pensione portano a spasso i nipotini alla Villa Comunale di Chieti.