30 novembre 2010

Fazio & saviano di nuovo al 30%

L'emozione per la scomparsa di Mario Monicelli, che ha scelto di togliersi la vita a 95 anni, irrompeva ieri sera nel racconto dell'Italia di Vieni via con me, il programma evento della stagione che ha chiuso i battenti su Raitre. «Lo avremmo voluto qui, ma era malato», dice Fazio, prima di citare i titoli più famosi del regista tra i buoni motivi per 'restarè. L'omaggio a Monicelli si inserisce così di diritto accanto a quelli a Walter Tobagi e Enzo Biagi, ma anche alla protesta degli studenti contro la riforma Gelmini, all'elenco ironico di Dario Fo dei consigli più che mai attuali del Principe di Machiavelli, ai monologhi di Roberto Saviano sulle responsabilità che si nascondono dietro le vittime del terremoto in Abruzzo e sul voto di scambio. «La Casa dello Studente è il simbolo della condotta criminale che si è avuta per anni, quando si costruisce non rispettando le regole, si specula, solo per guadagnare o per avere consenso politico», attacca Saviano, che racconta le piccole storie dei giovani, Alessio, Davide, Michelone e tutti gli altri morti sotto le macerie. Quell'edificio «era una bomba a orologeria», accusa l'autore di Gomorra, mentre lo studio sembra tremare al rumore sordo e poi prepotente della scossa.

Dario Fo "attualizza" il Principe di Machiavelli, con i consigli a mentire e ripetere la menzogna fino quasi a trasformarla in verità e a stare attenti alle fazioni che rischiano di trascinarti nella rovina. Milena Gabanelli, collezionista di citazioni in giudizio, elenca le cause che pendono sulla testa di Report: totale, 251 milioni, mentre «da Berlusconi siamo in attesa di ricevere la notifica». E dopo che il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha elencato la settimana scorsa i successi del governo contro la mafia, stasera è il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso a mettere in fila le cose di cui c'è bisogno nella lotta contro la criminalità organizzata: risorse, intercettazioni, carceri adeguate, rispetto per i magistrati e non l'annunciata riforma della giustizia, bensì una nuova legge che "tenda a ridurre drasticamente il numero degli uffici giudiziari, a rendere più agile e veloce il processo penale, a rivedere il sistema delle impugnazioni, ad eliminare quelle garanzie soltanto formali, che consentono strategie dilatorie, funzionali a scarcerazioni o prescrizioni».



Saviano ne ha anche per il voto di scambio, che spesso in Italia "condiziona la democrazia", e non perde l'occasione per replicare alle polemiche per la mancata partecipazione al programma del movimento pro-vita dopo le testimonianze di Mina Welby e Beppino Englaro: «Come si può pensare che raccontare una storia d'amore, quella fra Piergiorgio e Mina Welby, fosse pro morte? È una storia d'amore che non va a negare chi ha deciso un'altra scelta, va solo a dire che si può scegliere». Dopo la protesta degli studenti sotto forma di elenco, mutuata dal format di Vieni via con me, tocca a Saviano stasera citare l'opposizione alla riforma Gelmini, che ha portato i ragazzi in cima ai monumenti e ai tetti dei rettorati. «Sui tetti si sogna. Si sogna un'università pubblica, libera e aperta», dice una ricercatrice. E Domenico Starnone sottolinea che «la scuola peggiore è quella che si limita a individuare capacità e meriti evidenti", mentre «la scuola migliore è quella che scopre capacità e meriti lì dove sembrava che non ce ne fossero».



La Scala e Chieti sotterranea


In via S.Olivieri, risalendo a poche decine di metri da Porta Pescara, c’è un cantiere chiuso che iniziò i lavori minimo due lustri fa, (10 anni). Esisteva una vecchia abitazione e si entrava nella Chieti sotterranea da un buco, strisciando sulla terra. Poi l’edificio fu abbattuto, e regnò l’erbaccia sino a quando iniziarono i lavori. Un collegamento con scalinata per raggiungere Via dei Tintori e quindi Via degli Agostiniani. Ma una frana mise un paio di edifici in condizioni pericolose. Avevano l'aspetto di edifici terremotati, tanto è vero che per lunghi mesi si vedevano gli interni con i mobili. Poi, le palazzine furono rinforzate, tranne un paio e la scalinata finita. Prese corpo anche l’ingresso per scendere a visitare Chieti sotterranea. Anzi si è ricavato anche un bel largo. Io transito spesso per questa scalinata ed arrivo in via dei Tintori. E’ bello e panoramico, probabilmente si potrebbe renderla accessibile a tutti con qualche rinforzo alle palazzine. L’Aquila docet. Ma il motivo per cui non si può togliere il recinto, far passare le persone sul marciapiede invece che sulla strada, nascondere il pozzo con tutta la “munnezza” ed aprire l’ingresso alla visita, è un mistero! Ho parlato circa un mese fa con un paio di assessori e sembrava che l’inaugurazione fosse a giorni. Invece è passato un mese! Solita risposta? Mancano i soldi…!

La galleria sottostante Porta Pescara
Non si ha la certezza che nel periodo medioevale siano stati creati manufatti per la captazione delle acque. In tale epoca si presume che l'antico sistema romano abbia continuato a funzionare, anche se non più nella sua globalità, ma a tratti. L'abbandono ne favorì così una parziale ostruzione, nonché la perdita delle conoscenze inerenti il suo funzionamento. Presso Porta Pescara, attraverso un vano (sormontato da arco a sesto acuto) praticato in un muro di contenimento, si accede in una grande camera a volta carenata. Da tale ambiente si penetra in un dedalo di cunicoli e gallerie, una delle quali, molto alta e larga, è rivestita da pareti e volte in mattoni; tali manufatti sono stati eretti alla fine del 1800. Nei pressi sorgeva la "Fonte Grande a Porta Pescara" restaurata sicuramente nel 1451. Percorrendo tale galleria, essa si biforca e prosegue nell'arenaria della collina, creando così una galleria soggetta a continue frane, causate fra l'altro da continue infiltrazioni di acque. Recentemente infatti una frana ha distrutto l'ingresso facendo crollare gli edifici sovrastanti e parte di una stradina che li collegava. Tale episodio, fortunatamente senza vittime, dimostra ulteriormente la necessità di un opera costante di manutenzione della Chieti sotterranea. Due nuove esplorazioni hanno portato ad una conoscenza dell'intero sistema e dalla sua ubicazione rispetto ai fabbricati sovrastanti.


Luciano Pellegrini

28 novembre 2010

Sogni. Le radici dell’essere

Venerdì 3 dicembre, alle ore 18.00, presso l’Auditorium Cianfarani del Museo Archeologico “La Civitella” di Chieti, verrà presentata la pubblicazione d’arte “Sogni. Le radici dell’essere” di Lucia Vaccarella e Maurizio Valentini, edito dall’agenzia Leader di Ugo Marciani. Oltre agli autori, interverranno il sindaco del capoluogo, Umberto Di Primio, il direttore del Museo, Claudio Finarelli, e il presidente della Fondazione Carichieti, Mario Di Nisio. Modererà il giornalista Enrico Di Carlo.

Il volume raccoglie scatti fotografici, frutto di un appassionato lavoro di Valentini, che raccontano aspetti sconosciuti della terra d’Abruzzo. Attraverso i suoi occhi si palesa un mondo straordinario in cui si mescolano luci e tempo, colori e movimento in un susseguirsi di emozioni che non può lasciare indifferenti. Attimi che diventano arte. I testi di Lucia Vaccarella e i versi da lei accuratamente scelti, che accompagnano le immagini, conducono in un viaggio che alterna incantevoli grandi spazi aperti ad angoli più nascosti, sconosciuti quanto imprevedibili, per offrire sorprendenti sensazioni e meravigliare il lettore dalla prima all’ultima pagina. Così l’Abruzzo perde i suoi contorni regionalistici e si trasforma nel simbolo di una natura universale la cui bellezza diventa scrigno di riflessioni condivisibili da tutti.
Il libro è frutto di due anni di lavoro intenso condiviso da Valentini, di professione medico, pluripremiato nel BBC- Wildlife photografher of the year - concorso mondiale di fotografie naturalistiche – già autore della pubblicazione “Terre di orsi”, con la professoressa Vaccarella, autrice di lavori multimediali, curatrice di cataloghi d’arte e scrittrice. Nel corso della serata, verrà proiettato il filmato “Sogni” realizzato in collaborazione con l’emittente televisiva Rete8.

25 novembre 2010

Antica Porta Gallo


La Porta Gallo, poi detta Porta Zunica e infine Tre Porte, si ergeva nell'angolo occidentale di Piazza Vittorio Emanuele II (oggi Piazza S. Giustino) fra il Palazzo di Giustizia e il Palazzo Mezzanotte. L'antica denominazione ricorda quasi certamente l'illustre teatino Caio Asinio Gallo, da cui prese il cognome. La porta fu costruita nel 1670 e fu denominata Zunica in onore di Giuseppe Zunica, Governatore di Chieti dal 1668 al 1676. Nei primi anni del secolo XIX. La porta Zunica fu poi demolita e nello stesso luogo furono costruiti tre archi, da cui la denominazione di "Tre Porte" abbattuti poi nel giugno 1894. Oggi giorno c'è soltanto un varco che serve per uscire dalla Piazza san Giustino, bloccato da una serie di dissuasori rimovibili.

La Via MAIELLA

Spazi pubblici e spazi privati, tracciati urbani e tessuto edilizio; sono queste le componenti principali che, sono queste le componenti principali che nel loro insieme, costituiscono quella complessa stratificata ed eterogenea realtà costruita che chiamiamo città. Una realtà basata sulla mobilità dei suoi fruitori, ovvero i cittadini che, come ha affermato Aristotele, già nella antica polis greca erano quegli esseri umani " che vivono associati armonicamente onde permettere di dare a se stessi un'organizzazione superiore". Un'organizzazione basata su rapporti sociali predeterminati ma fondamentalmente vissuta negli spazi architettonici destinati ad ospitare sia relazioni pubbliche sia le manifestazioni private ruotanti attorno all'istituzione della famiglia...



In Via Maiella i lavori di consolidamento, diminuzione del rischio idrogeologico, tengono bloccato l'intera parte sinistra di carreggiata impedendone l'uso a chi si dovesse recare a fare la spesa al Teate Center.La parte destra del marciapiede risulta non asfaltato, terra viva e erbacce e quando piove non è percorribile con un carrozzino, neanche quello della spesa e ogni tanto si è costretti con grave rischio a scendere sulla carreggiata, percorsa da un numero incredibile di macchine, che dovrebbero percorrere questo tratto a 50Km/ora, ma che invece la percorrono a velocità sostenuta. I lavori incominciati ormai 3 anni fa, che avrebbero dovuto terminare in 440 giorni ormai sono lì fermi e nessuno sà spiegarti perchè. Le solite cose e i soliti cantieri dove si sà certamente quando vengono iniziati ma mai quando vengono portati a termine.

24 novembre 2010

Giovanni Chiarini

Questo apostolo di civiltà e martire della scienza che nel 5 ottobre 1879, morì a Gheza (Africa equatoriale) per il più sublime precetto politico - sociale "la redenzione dei popoli" nacque a Chieti il 23 giugno 1849 da Emidio e Maria del Santo, industriosi ed agiati negozianti. Fin dall'infanzia mostrò una forte inclinazione agli studi delle scienze naturali, ma quello che più si rimarcava in lui era un talento speciale per apprendere le lingue straniere. Di buon'ora, fin dai banchi del Ginnasio, si faceva distinguere per la conoscenza dell'idioma Francese e nei due anni di Liceo, era uno degli alunni più distinti per i progressi fatti nel Latino e nel Greco. Apprese anche il Tedesco e l'Inglese, ed al suo spirito ardente e vago di cose ardite, aprì in Napoli presso i laboratori ed i gabinetti dei dotti Professori di scienze naturali che l'ebbero carissimo. L'agitava la febbre del sapere, scrisse l'egregio Avvocato Francesco d'Orazio che è il più nobile distintivo dell'uomo, e mentre arricchiva la mente di nuove cognizioni, più vasti orizzonti gli si aprivano dinnanzi ed egli era irrequieto, perchè tutto avrebbe voluto conoscere, e tutto a perfezione. Questo desiderio di acquistare nuove cognizioni non era mai pago in lui, e quando non attendeva ai Gabinetti ed agli studi camerali faceva lunghe esplorazioni sui monti, smanioso di ricostruire al mondo antico coi frantumi che ne rimangono... Stamattina son passato alla Villa Comunale a vedere come "stava". E' ormai libero da quella bruttissima pedana in cemento scuro, antiestetica. Il politico che aveva impegnato la sua elezione anche alla restituzione della statua al suo antico splendore, si è dimenticato di far rimuovere quella "bruttissima" parabola satellitare che fa bella mostra di se sul lato destro, di chi guarda, del basamento di marmo. Ma davanti a questo gestore della Casina dei Tigli, vi calate le braghe tutti e mostrate le vostre chiappe chiare? Chi gli da il permesso di parcheggiare il suo "macchinone - Mercedes nero" scuro in piena curva alla Villa comunale senza pagare un euro ? Non me la prendo con lui, che fa soltanto i cazzi suoi, ma me la prendo con i vigili che non lo multano in continuazione o gli facciano rimuovere il mezzo col carro attrezzi ogni volta che lui lo piazza lì. E' proprio vero che a Chieti, l'amministrazione comunale come del resto dalle altre parti, fa il duro con i deboli e si cala le braghe davanti ai forti.

23 novembre 2010

Biglietto da visita

Il biglietto da visita è una proposta su come far acquistare credibilità ad un evento. La città, se è accogliente, viene propagandata dalle persone che la visitano. Chi si affaccia dal terrazzo di largo Cavallerizza per ammirare il panorama, oltre ai cipressi, ai pini, acacie, vede tanta munnezza… Si nota che il braccio meccanico ha potato sin dove ha potuto, circa un metro, ma poi? Purtroppo ha fatto emergere ciò che l’erba nascondeva: bottiglie - cartacce - vetro - sacchetti - cornice abbandonata di una reclame - indumenti e tutto e più di tutto. Allora non bisognava potare? Certamente SI, ma con tecnica! La scarpata ripida sino al terminal, rende difficoltoso la potatura, ma bisogna farla! La nuova ditta che gestisce il verde ed i rifiuti si ingegnerà o chiederà a chi ha la stessa situazione. Ma bisogna pubblicizzare Chieti con “un bel biglietto da visita”!

Altra situazione anomala è via della Colonnetta, appena dopo il rondò, dove è stato rifatto il marciapiede. Le persone avrebbero la possibilità di camminare tranquillamente se non fossero “sbarrati” dai bidoni dell’immondizia. Bisogna eliminarli? NO! Basta ragionare. Si spostano sull'altro lato del marciapiede dove parcheggiano le vetture. Lavoro a costo ZERO e immediato, così abbiamo realizzato un servizio ai pedoni…!La nuova ditta che gestisce i rifiuti, probabilmente sta pensando a come organizzarsi. I bidoni della differenziata sono pieni, la pulizia delle strade è approssimata, il verde giardini ed alberi , specialmente i rami che minacciano i fili del filobus, iniziano a preoccupare, ed allora? Il ciclo deve essere continuo, non posso aspettare che mi ambienti…!



Luciano Pellegrini

La Provincia vuole i soldi


La provincia vuole 6 milioni di euro dal comune di Chieti. La Provincia ne ha proprio bisogno in quanto è assillata da un esercito di creditori e fa sapere che le sue casse sono miseramente vuote. La giunta di centrodestra per bocca del sindaco ha fatto sapere di non avere un euro al momento e che i soldi che incassa bastano a malapena per pagare gli stipendi dei dipendenti. Provincia e Comune si sono incontrati per definire la transazione, ma di denari non se ne sono visti. La provincia vuole 3 milioni subito e il resto in comode rate dilazionate e sa di avere il coltello dalla parte del manico e decidere come agire per avere i suoi soldi. Una grana di non poco conto quella che è piombato addosso al novello sindaco e adesso non potrà più fare solo chiacchiere perchè la Provincia minaccia il pignoramento presso la tesoreria comunale e forte di quanto dichiara il sindaco fa sapere di averla blindata con una legge ad hoc. C'è una sentenza della Cassazione e i debiti sono affitti non pagati per locali della Provincia adibiti ad aule scolastiche che dagli anni '60 fino a metà degli anni '90 e non hanno visto copeco.

Il Masci in sciopero


Una manifestazione singolare a Chieti, i ragazzi del Masci occupano fin dalle ore 6 di mattina il parcheggio davanti alla loro scuola e protestano con una sfilata per la città. Nessuno faceva caso a loro, tant'è che li ho visti ordinatamente e silenziosamente sfilare in Pazza della Trinità diretti alla villa tra persone indaffarate che non si chiedevano neanche chi fossero e perchè scioperassero. Oggi scioperano tutti purtroppo per rivendicare qualcosa, ma per far sparire un parcheggio abusivo è la prima volta che succede. Sarebbe bastato un intervento massiccio dei vigili per porre fine a questo "abusivismo" con delle belle multe salate appioppate tutti i giorni, no ma tant'è, meglio strumentalizzare i giovani, tanto loro crescono facendo manifestazioni.Obiettivo centrato comunque, perché i ragazzi hanno ottenuto l'impegno di Provincia e Curia di reperire i fondi per delimitare gli spazi esterni, quindi migliorare la fruibilità della scuola. Poi sono tornati regolarmente in classe, alle 11: un modo per sottolineare che la manifestazione non è stata un modo per evitare le lezioni ma la necessità di ribadire un legittimo diritto alla sicurezza.

22 novembre 2010

Al camposanto di Chieti

E’ passata la ricorrenza dei defunti da pochi giorni. Mi sono recato oggi al camposanto perché dovevo chiarire alcune cose. Nella cappella dei miei suoceri da più di un anno le lampade sono spente. C’era una lunga fila all'ingresso dell’ufficio. Tutti per lo stesso motivo. Paghiamo circa 70 euro per un servizio che non c’è. Le tombe e le cappelle non sono illuminate! La prima risposta che il politico da è: non è colpa nostra… è la precedente giunta!. Ed allora chi deve risolvere i problemi? Al cittadino non gli interessa chi governava, se non ha operato bene, vede solo le cose come stanno e che paga! Dal 13 agosto 2007 Il Comune di Chieti ha affidato ad una SRL compartecipata, la Teate Servizi, la gestione dei tributi comunali : ICI, TARSU e TOSAP. Ed inoltre il verde scolastico, verde cimiteriale, dei parchi giochi.(omissis…)

L’ex presidente,in una intervista aveva dato come priorità, innanzitutto: l’informatizzazione, con un sito internet nuovo di zecca, col quale si avrà un contatto diretto con la Teateservizi attraverso la mail del contribuente; stiamo studiando la possibilità di pagamento col bancomat (speriamo in futuro anche con la carta di credito); attiveremo un utile numero verde. Per l’implementazione d’ogni miglioria siamo in contatto con la ditta Maggioli di Sant’Arcangelo di Romagna.( omissis…) Come ha operato questa compartecipata lo sappiamo, tanto è vero che in molti volevano la sua abolizione. Poi nuove votazioni, nuovo sindaco e nuovo presidente. Torniamo alla cappella “oscura”… Dalla foto si nota come la lampada al soffitto ha i cavi tagliati.

Entra un cavo, non a norma, per le lampade sull'altare, non dalla feritoia della porta ma fra l’anta e il telaio. Niente di più pericoloso ! E se la protezione di plastica si rovina per la stranezza della posa, cosa succederebbe? Prendi una bella “scossa”! Seguo questo cavo, ma è anch’esso tagliato!Non solo, ma ci si può inciampare… E’ stata la falciatrice! Ma non è possibile perché non c’è erba! Lo seguo e dietro la cappella, da un tombino, esce uno spezzone di filo. Ora è tutto chiaro…! Chiamo la Teateservizi, prende nota del fatto, cerca di colpevolizzare chi c’era prima, assicura il ripristino, non a breve tempo. Inoltre dovrei fare una liberatoria scritta per togliere dai guai l’operaio che deve effettuare un foro dove far entrare il cavo. Dovesse succedere che si rovina il marmo?

Cornuto e mazziato.

· Pago la luce che non c’è
· Pago il foro che devono fare
· Pago il danno che potrebbe accadere.

Che cazzi! Negli anni si avvicendano assessori, politici, ma restano i “ dirigenti”. Prendono dei bei soldini e dovrebbero garantire l’operosità delle ditte e del personale. Ho raccolto le lamentele di due persone: C.M. e R.A. per i miei stessi motivi. La risposta è uguale per tutti: la falciatrice ha tagliato i cavi. Ed a me che me ne frega? Intervenite! Allora egregio vicesindaco Di Paolo con delega a: Organizzazione e Gestione Amm. va del Personale-Servizi Cimiteriali; Verde Cimiteriale; ( omissis…) Egregio dirigente 10° Settore Valerio Cavallucci che svolge attività di: controllo di istituzioni, aziende speciali , fondazioni , enti e società comunque partecipate dal comune; ( omissis…) assessore al Demanio e Patrimonio ,Dingiullo con delega a: Società Pubbliche Partecipate; Informatizzazione ed Innovazione Tecnologica; Centro Elaborazione Dati;( omissis) Presidente della 1ª COMMISSIONE DI PAOLO Marco (UDC): (Bilancio, Programmazione economica, Tributi, Servizi in concessione e Servizi pubblici locali):

egregio presidente della TEATESERVIZI,Valerio Visini, cercate di mettervi dalla parte dei cittadini. Non è possibile che con tutti gli impiegati assunti non ancora esiste un data base dei defunti. Non devo fare la fila e riempire i moduli che inviate che sono anche ripetitivi ed indicarvi dove “ risiede” il morto! Non tutti hanno questa possibilità, specialmente se soli ed anziani.

Non potete chiedere di pagare un servizio che non abbiamo. Non fate allo scaricabarile! Fate lavorare i dirigenti che sono sempre loro da varie legislature. Fateli alzare dalle scrivanie e controllare se e come si lavora. Sindaco, faccia qualcosa…!



Luciano Pellegrini

21 novembre 2010

2° Choco Festival a Chieti

Questa mattina sono salito a Chieti, maledicendo in mente mia il sindaco e tutta la giunta, perchè mi sono dovuto fare la scala mobile, ormai ferma da mesi tutta a piedi.Comunque ne è valsa la pena in corso Marrucino c'erano tantissime persone fin dalle 10:30, che erano quì convenute per ammirare le casette di legno dove si vendeva no tanti articoli tutti rigorosamente di cioccolato. Creazioni di cioccolato realizzate da abili maestri cioccolatieri, laboratori didattici sono gli ingredienti della seconda edizione del "Choco Fstival," evento organizzato da Confartigianato per rivitalizzare il nostro centro storico. La manifestazione scatta ieri con l'allestimento di ben 15 stand lungo corso Marrucino. Davanti ai comodi chioschi di legno che accoglievano virtuosi maestri cioccolatieri arrivati a Chieti da ogni parte d'Italia, c'erano diverse decine di osservatori e quindi probabili acquirenti. L'obiettivo di bissare il successo della scorsa stagione sembra perfettamente riuscito e penso che si riuscirà a battere l'edizione "zero" del Choco Festival che riversò in centro oltre 10 mila persone. Note dolenti sono i parcheggi che mancano in città e la mancanza di collegamento tra il Terminal e il centro, di domenica, pur restando ferma la scala mobile. Stamattina all'uscita della messa delle 9:30, alla Madonna degli Angeli, discutendo di questo problema con le persone presenti, ho potuto constatare che come mè i delusi erano parecchi e se fossi io, nei panni del sindaco, incomincerei a preoccuparmi... di chiacchiere ne ha fatte tante prima che venisse eletto, ma di fatti pochi fino adesso e ricordo a lui e alla sua maggioranza che il Teatino ha la memoria lunga.

Who's this guy ?


Who's this guy ?...Chi è costui ? Questo strano individuo si aggirava per il corso Marrucino, questa mattina a caccia di immagini con in testa un "accrocco" con una telecamera in cima e un filo che andava a finire in uno "zuccotto" che aveva sulle spalle. Io l'ho bloccato davanti al caffè, chiedendogli cosa riprendeva e se era a conoscenza della legge sulla privacy. Lui si è candidamente schernito qualificandosi come il titolare di una scuola di fotografia a Lanciano e tramite un IPad che aveva in mano mi ha fatto vedere delle fotografie scattate negli anni passati in diversi parti del mondo. Mi ha dimostrato, senza convincermi minimamente che era lui a venir fotografato (le foto riprendevano lui con diversi e svariati personaggi), ma si è guardato bene dal farmi vedere cosa filmava in realtà, dato che l'iPad non era collegato al filo che usciva dalla telecamera e andava direttamente nello zuccotto. Qualcuno ha visto questo strano individuo stamattina in corso Marrucino? Qualcuno conosce il suo indirizzo web o dove mette quello che filma? per me ra un tipo sospetto e io mi sbaglio raramente.

20 novembre 2010

I Dispetti


La testardaggine , la voglia di andare contro corrente, il far vedere che si è forti, spinge le persone a non accettare ciò che l’amministrazione ha deciso. La zona pedonale stabilita di realizzare in Via Toppi e via degli Agostiniani, il 01 ottobre in una riunione pubblica presso l’Auditorium Sant’Agostino, non va giù ai commercianti e residenti. Si seguita a giocare con i birilli, ( i contenitori che delimitano lo spazio riempiti di acqua),…come la tela di Penelope.

Di giorno vengono posizionati, la sera vengono spostati. Eppure sono pesanti…!

Il vice sindaco Bruno di Paolo conferma la realizzazione del programma stabilito.

Stiamo aspettando che la ditta ci consegni le fiorerie.

Per le telecamere stiamo in attesa dei soldi promessi dalla comunità europea”.

I negozianti minacciano di riconsegnare le licenze. Non fanno affari, per colpa delle vetture? Sicuramente NO, ma non vogliono capirlo. La soluzione sarebbe quella di far parcheggiare gratis a chi acquista, e per un tempo stabilito, al parcheggio Pierantoni. Ma ci vuole la vigilanza. La Ecoesse fa orecchie da mercante, l’amministrazione non si pronuncia. Quindi, i commercianti sono arrabbiati per gli affari, i residenti incazzati per il non parcheggio, le soluzioni alternative non si vogliono sperimentarle, i pedoni, quando possono camminare, sono quelli che hanno avuto dei vantaggi.

Luciano Pellegrini

18 novembre 2010

Face Book


Facebook, il re dei social network, ha superato oggi quota 500 milioni di iscritti. Un grande risultato per il sito creato nel 2004 dallo studente di Harvard, Mark Zuckerberg, oggi appena 26enne, considerato il più giovane miliardario al mondo. Per dare un'idea, su Facebook possono comunicare un numero di persone pari alla popolazione degli Stati Uniti, del Giappone e della Germania.

17 novembre 2010

Nuovo ciclo di film


C’è l’esigenza delle persone alla riscoperta del salone cinematografico dove si proietta un buon film da gustare seduti comodamente, con buona acustica, schermo gigante, ma principalmente al centro della città.
L’associazione CIRCOLO DI CULTURA CINEMATOGRAFICA “ NUOVO SUPERCINEMA”, dal 19 novembre 2010 all'11 marzo 2011 proietterà un ciclo di 20 film, una volta a settimana, il venerdì, con tre proiezioni. L’inizio è fissato alle ore 17.30 e il termine alle ore 21.30. Può sembrare strano questo programma una sola volta a settimana, ma al posto di non fare nulla e con i costi che ci sono per gestire la sala, meglio contentarsi.

Anche il costo del biglietto è molto accessibile, 4€ il biglietto intero. La richiesta della riapertura del Supercinema e la proiezione di un buon programma di film, era già stata manifestata dalle firme raccolte dall’Associazione Chieti Nuova 3 febbraio. Ci sono promesse da parte di qualche assessore, ma la verità è che “ non ci sono i soldi”!



Luciano Pellegrini



Il sorriso dell’Imaginifico


Circa 90 caricature ispirate a Gabriele d’Annunzio, dell’artista pescarese Nino Di Fazio, saranno esposte dal 20 novembre (inaugurazione alle ore 17.30) al 4 dicembre prossimi nella sala “C. Gambacorta” della Banca di Credito Cooperativo, in viale Crucioli a Teramo. La mostra “Il sorriso dell’Imaginifico” verrà presentata dal curatore Enrico Di Carlo.
L’evento chiude un ciclo di esposizioni avviato lo scorso luglio a Pescara, nella Casa natale del poeta, e proseguito, prima in agosto, a Garrufo di Sant’Omero (Te) nell’ambito della seconda rassegna umoristica nazionale “Sorridi con gusto”, promossa dalla locale Pro Loco, poi in una località vicino Limoges, in Francia, a fine settembre, al 29° Salone internazionale del disegno umoristico.
La mostra è nata con un duplice intento: quello di celebrare Di Fazio in occasione delle sue “nozze d’oro” con l’arte, e quello di ricordare d’Annunzio a cento anni dal suo soggiorno francese, terminato alla vigilia della prima guerra mondiale.

La caricatura dannunziana è la storia di un uomo e di un’epoca; anzi, di un uomo che ha fatto un’epoca. Dopo gli esordi nella Roma bizantina, la caricatura si fece conquistare dai suoi allori poetici, seguì le gesta dei suoi personaggi teatrali e poi quelle del poeta destinato a diventare Vate. Ne rinnovò il culto del poeta-soldato e del Comandante dell’epopea fiumana fino a evidenziarne il decadimento fisico durante gli anni del Vittoriale. «Ma dopo il 1928, è difficile trovare sui fogli satirici italiani qualche accenno a d’Annunzio o qualche sua caricatura. Il ritiro era diventato veramente un’officina di silenzio, e la clausura, clausura autentica, di rado violata»: così Enrico Gianeri, disegnatore noto con lo pseudonimo di Gec, sottolinea, nel suo D’Annunzio nella caricatura mondiale, il declino dell’uomo e dell’artista.


16 novembre 2010

Tanti furbi & pochi Fessi


Un mondo pieno di contraddizioni. Ci sono due categorie che si stanno affermando FURBI E FESSI. Ai Fessi appartengo anch’io, ma presto ne resteremo pochi. Saremo sommersi dai FURBI. Non manca giorno che i furbi non fanno vedere cosa escogitano per vivere meglio. Il comune di Chieti ha affidato la gestione dei parcheggi alla ECOESSE S.r.L. Sono uno dei primi abbonati al parcheggio Pierantoni di Via S.Olivieri. All' inizio c’era un vigilante alla guardiola, 24 ore al giorno. Le cose funzionavano. Poi la Ecoesse ha deciso di eliminare la sorveglianza e sono iniziati a moltiplicarsi i FURBI.

· C’è chi entra con due macchine “ siamesi”, attaccate!
· C’è chi non è residente, raggiunge il parcheggio in moto, preleva la vettura e la sera fa
l’inverso.
· C’è chi parcheggia il motorino all'’interno.
· Al piano superiore c’è un bazar. Le vetture sono parcheggiate dappertutto, creando
problemi a fare manovra e circolare.

Ma la trovata di questa mattina è formidabile. Veramente era da tempo che avevo il sospetto ed allora ho voluto fare anch’io il FURBO. Ho preso la vettura parcheggiata fuori, con il badge sono entrato, ho parcheggiato la vettura a fianco di quella per cui pago, ed il gioco è fatto. Parcheggi due e paghi UNO. Avete capito che lo stratagemma si può utilizzare all'’infinito… per cui ognuno potrebbe parcheggiare tutte le vetture che vuole.

Certamente il responsabile Ecoesse si aggrapperà sui vetri, ma scivolerà. Evidenzierà che c’è una telecamera che riprende ciò che succede e che ci sono visite per trovare trasgressori. Ci credete? Allora, perché caro Sindaco non obblighi a questo consorzio di rispettare i patti contrattuali e inserire da subito il vigilante?



Scritto da : Luciano Pellegrini

15 novembre 2010

Il Diabete



«Corriamo più veloci del diabete» è lo slogan e l'invito della Giornata mondiale del diabete 2010 che si è celebra sabato 13, e domenica 14 novembre non solo a Chieti (Piazza San Giustino e Megalò) ma anche in nove altri luoghi della provincia di Chieti. La visita consisteva nel prendere il peso al soggetto, misurargli la circonferenza all'addome, prendergli la pressione arteriosa e poi con una una piccola goccia di sangue, ottenuta con una semplice puntura sul polpastrello di un dito, veniva misurato il livello del glucosio nel sangue, controllando che questo fosse sotto il valore 100. Sie è catalogato il piccolo questionario in un database e dopo un breve coloquio col medico, se non si sono riscontrati valori fuori dalla grazia di Dio si ritornava tranquillamente a casa. "Mai viste così tante persone allo stand", questo il commento delle infermiere che ieri mattina, assieme ai volontari della Croce Rossa e dell'Associazione diabetici, hanno eseguito lo screening gratuito della glicemia. All'iniziativa si sono presentate diverse persone. Ci sono state 10 persone che hanno scoperto di avere valori della glicemia superiori ai limiti stabiliti (100), ma dato che il test è stato effettuato dopo una abbondante colazione si è consigliato ai presunti malati di ripetere, in un laboratorio cittadino, il test a digiuno. Anche qui da noi, purtroppo, come in tutto il mondo, il numero di ammalati è in continua crescita. Spesso la malattia compare nel momento peggiore: quello tra i 40 e i 65 anni, ovvero quando le persone sono lavorativamente attive, ma fanno una vita sedentaria e non hanno molto tempo da dedicare al movimento fisico. È del resto la fascia di età in cui lo stile di vita scorretto favorisce l'insorgere di ipertensione ed eccesso di colesterolo, in quella che viene definita "sindrome plurimetabolica". La domanda è come prevenire il diabete. Ovviamente col movimento e la corretta alimentazione. La buona tavola piace a tutti, ma se introduciamo grandi quantità di frutta e verdura, diamo un grande aiuto al fisico. Il movimento va sempre bene, ma attenzione a fare anche sport aerobico: corsa, camminate, bicicletta e nuoto. Le attività che, al contrario di quelle aerobiche, fanno sviluppare grandi masse muscolari, possono infatti indurre, talvolta, all'ipertensione.

14 novembre 2010

Il Califfo batte cassa !


Franco Califano, 72 anni, povero e malato, dice lui, chiede aiuto allo Stato e invoca la legge Bacchelli. Esodisce al Tg dell'una: «Sì, non me ne vergogno: il 15 luglio di quest'anno sono caduto dalle scale e mi sono rotto tre vertebre. Questo incidente ha fatto venir meno la mia unica consistente fonte di reddito, ovvero le serate. E mi ha messo in ginocchio». Per uno, a sentir lui, che si è scopato mezza Italia, che ha speso a piene mani quello che guadagnava in regali, donne e rock and roll, è una fine arrivata in anticipo ma che era già annunciata da tempo... E' un autore affermato, non ci sono i diritti d'autore? «Mah, io non so bene come funzioni la Siae, so soltanto che prendo circa diecimila euro a semestre.(molta gente non lo prende neanche in un anno di lavor, oggi) Sempre diecimila! misteriosamente non aumentano né diminuiscono mai. Non ce la faccio e oltre tutto vivo in affitto. E in questo momento non sono più autosufficiente con tutto quello che la cosa comporta»(strano che tra tutte quelle da lui "usate" non ce ne sia nessuna che possa fargli da "badante" e metterfli un pannolone). Mi dipiace per il povero Califano, come mi dispiacerebbe per qualunque cristiano in difficoltà, l'artista che ora rischia di rimanere sul lastrico! Povero cantante, povero uomo che ha amato mille donne, sperperato fiumi di denaro per le sue abitudini di vita sopra le righe, una vita, diremmo noi mortali, fatta di eccessi. I soldi presi per le sue canzoni, per le sue apparizioni televisive, per essere andato al Grande Fratello, non gli sono bastati, perché lo champagne costa, far la bella vita costa, eccedere in tutto costa veramente tanti soldi, e che diamine! Vuoi mettere noi poveri mortali che abbiamo amato una o poche donne? Che risparmiamo per il mutuo per tutta una vita o per i figli, lavorando onestamente e permettendoci solo una piccolissima parte di quello che lui ha avuto? Siamo proprio degli ingrati a non volergli dare la pensione, che noi, onestamente invece, ci siamo guadagnati con parsimonia, anni di lavoro e sacrifici! levatacce la mattina anche se c'era la neve o il sole cocente, per andare a lavorare 8 ore al giorno per almeno 38 anni! Insomma, un artista si può sempre perdonare, si può sempre capire, perché la vita passata, tra lusso e belle donne possa essere sempre un target per tutti oggigiorno, dove la bellezza e le tette pagano sempre tanto e il lavoro purtroppo poco o appena il necessario. Divertirsi, spendersi tutto in vizi e poi? Chiedere la pensione come tutti o scrivere al Presidente del Consiglio... tanto, se scrive a lui, che lo conoscerà di sicuro, una speranzella magarei c'è! Vuoi mettere? ....Califfo, incomincia a lavorare, quando ti rimetti in sesto e a risparmiare... perchè tutto il resto... è noia!


12 novembre 2010

I giornalisti della prov di Chieti


I Giornalisti della provincia di Chieti non contano niente. Il 13 e 14 Novembre per il rinnovo del sindacato in Abruzzo devono andare a votare a Pescara. La lista ''Giornalisti abruzzesi'', (tranne una… provincia!) - unica presentata, candita giornalisti delle province di Pescara- l’Aquila - Teramo. E Chieti? Neppure un seggio dove poter andare a votare in vista delle elezioni del 13 e 14 novembre '10. I giornalisti di Chieti, ma anche di Lanciano, Vasto, Ortona, Guardiagrele, dovranno emigrare come sempre a Pescara. Come ha fatto presente il giornalista teatino Nino Germano, “Una provincia, di fatto, annullata da chi dovrebbe rappresentare l'interesse di tutti”. Più volte ho criticato Stefano Pallotta, presidente del Consiglio regionale dell’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo, sull'oscuramento che Chieti ha sui giornali locali. Stessa segnalazione ai direttori delle televisioni pubbliche e private. Non è successo niente. Dal calcio - alla politica- alla cronaca, Chieti è dimenticata!

Eppure giornalisti professionisti, cito i teatini Germano e Barone, potrebbero impegnarsi di più per far emergere la loro città. Invio sempre i miei articoli a tutti, ma Chieti… dorme! D’altronde non è la città della camomilla? I sindaci, tutti, ed il presidente della Provincia, tranne qualche timido tentativo, perchè non si ribellano? Reclamare che a Chieti non ci sono seggi, a cosa fatta, non serve a niente. D’altronde nella città non esistono più: la redazione del Messaggero - del Tempo, ha chiuso il quotidiano la Cronaca. Nella provincia ci sono emittenti televisive e radiofoniche importanti. Ma tutte parlano di Pescara. L’anziano Lodovico Petrarca, pescarese, Segretario uscente e ricandidato, ex cronista di cronaca nera, (Mi ricordo questa persona quando realizzava servizi sulla cronaca nera con un suo modo di fare gesticolante e con una espressione secondo lui di super uomo), potrebbe ritirarsi a vita privata e dare la possibilità a giovani di emergere. Ma ripropongo la domanda. Possibile cari giornalisti della Provincia di Chieti che non potete fare niente in questa, purtroppo, lobby?

Voglio ricordare che mi sono schierato più volte a vostro favore per segnalare l’assunzione, anche se a tempo determinato, di giornaliste provenienti da fuori regione, come se in Abruzzo mancassero. Non sono belle, professionalmente uguali o meno preparate delle nostre, specialmente una giornalista che per il suo timbro di voce è inascoltabile. Ma tant’è.



Luciano Pellegrini

Ladri al Comune di Chieti !

Aumentano i ladri al comune di Chieti. Due ex dipendenti del comune sono stati arrestati per peculato e falsità in atti pubblici. Hanno sottratto alla cassa comunale 600 mila euro negli anni dal 2005 al 2008.

Non è una novità!



Nel 2008 Luciano Cerritelli, 59 anni, impiegato dell'ufficio commercio del Comune di Chieti e Filomena Pellegrino erano stati arrestati per concussione. Avevano preteso da commercianti o aspiranti tali, tangenti per il rilascio o il rinnovo di licenze commerciali prospettando, in caso contrario, difficoltà e rallentamenti dell'iter burocratico.

Il Cerritelli è stato condannato a cinque anni di reclusione, l'interdizione perpetua dai pubblici uffici e un risarcimento danni che sarà quantificato in un processo a parte. Due anni e 11 mesi di reclusione, oltre all'interdizione per 5 anni dai pubblici uffici è la pena patteggiata per concussione da Filomena Pellegrino.

Strana coincidenza le date. 2008.

Probabilmente uno degli arrestati, sentendo puzza di bruciato, è andato in pensione ed ha spinto l'altro arrestato a lasciare l'ufficio comunale con la formula del «licenziamento volontario». Come è possibile che possano realizzarsi certe cose, si domandano i cittadini.

Paghiamo le tasse per farci rubare i soldi?

L’ex sindaco Ricci (quello di sinistra n.r.) dovrebbe chiedersi il perché tanta libertà di rubare negli anni in cui lui ha governato. Questi ammanchi certamente dovevano essere scoperti dai superiori.

Perché questi furti vengono scoperti ora?

L’assessore, il dirigente, il sindaco, il city manager non avevano il dovere di controllare? Con questi soldi quante cose si potevano programmare? Rientreranno? O sono stati già trasferiti, dove?

Domande legittime signor sindaco Di Primio(sindaco attuale di centrodestra n.r.) Ora deve dare risposte alla cittadinanza!

Luciano Pellegrini

10 novembre 2010

Carla Bruni

Sarkozy è convinto che i francesi siano gelosi di Carla Bruni. Di questa "signora" dal mentone prominente che si è permessa di andare in Brasile col maritino e consigliare il Presidente Lula a non concedere l´estradizione in Italia del terrorista e assassino Lucio Battisti che tranquillamente negli anni passati ha vissuto in Francia. Incredibile atteggiamento per una che dopo è fuggita in Francia, quando era ancora una bambina a causa delle minacce che le Bigate Rosse, fecero a suo padre... Ora lei difende proprio uno di quei terroristi. Classiche cose da Radicalchic, una vergogna!

08 novembre 2010

Alla convention di Futuro e Libertà


Fini:"Il premier lasci e faccia un nuovo governo. Pronto a candidarmi nel 2013". Alla Convention di Futuro e Libertà, Gianfranco Fini ha chiesto che il premier faccia un passo indietro e che si crei un nuovo esecutivo con l'Udc. Altrimenti, i finiani sono pronti ad uscire. Berlusconi ha replicato a muso duro: «Io vado avanti. Mi votino contro in aula». Un'epoca finita o fase convulsa, «come quando cade un impero»?. L'esecutivo va avanti, replica l'attuale premier, dovrà essere Fini a farlo cadere in Parlamento. Fini ha tradito la destra italiana? Almirante si rivolta nella tomba?


07 novembre 2010

Bunga Bunga


Qual è la parola più usata in questi giorni. Facile, BUNGA… Noo! E’ BUNGA BUNGA.

Se poi iniziamo a pronunciare questa parola e ritmiamo con le mani, ecco che viene fuori una danza, forse tribale, o qualche altra cosa di simile. Provare per credere!


Ma cosa significa BUNGA BUNGA?

Newnotizie, quotidiano di informazione on line, riferisce che “Secondo Repubblica, la parola è nata per uno scherzo organizzato da un gruppo di ragazzi inglesi, tra cui la grande scrittrice Virginia Woolf (allora era ancora conosciuta col nome di Virginia Stephen). Questi baldi giovani nel 1910 si travestirono da nobili abissini e si fecero ricevere con un cerimoniale a bordo della H.M.S. Dreadnought, la più potente delle navi da guerra della già temibilissima marina dell'impero britannico”. Ogni volta che una meraviglia veniva mostrata dai militari inglesi, i giovani rispondevano semplicemente: "bunga bunga".

Oggi il vocabolo, stando a quanto afferma l'Urban Dictionary (che è il dizionario digitale dei termini slang), vuol dire testualmente: "brutale stupro anale, inflitto come forma di punizione a chi oltrepassa i territori delle tribù". Insomma, dovessimo prenderlo alla lettera, ci sarebbe poco da scherzare.

I mass media e l’informazione non parlano d’altro… In prima pagina, in ogni occasione, in ogni articolo. I TG la danno come prima notizia! Barzellette, vignette, doppi sensi, umoristi, attori, ormai è inarrestabile questo fenomeno. Certamente si penserà ad una nuova ricetta sulla pizza “bunga bunga”, utilizzando per esempio paprika e spezie eccitanti. Già hanno composto una canzone, altre ne scriveranno! E già che ci troviamo facciamo qualche film sexi… ed inventiamo pure qualche gioco. Evviva l’inventiva. La pietra è stata buttata nel pantano, le onde iniziano a diffondersi. Chi ci fermerà? La cosa certa che i cittadini ci rimetteranno.

C’è da vergognarsi come siamo caduti in basso. Ma è possibile che in Italia non ci sono cose più urgenti e gravi di cui interessarsi e risolvere? Giornali e riviste cattoliche sono stati contagiati. Eppure, troppi scandali nel mondo cattolico avrebbero dovuto non farli pronunciare. La pedofilia nel clero, le banche, Propaganda Fide, L'Istituto per le Opere di Religione (meglio noto con l'acronimo IOR e comunemente conosciuto come Banca Vaticana). Sono d’accordo sulla moralità per chi rappresenta un incarico pubblico, ma le inchieste dei giornali e non della magistratura, in un paese come l’Italia di navigatori, santi, poeti e risparmiatori, di fessi e furbi dove i fessi pagano anche per i furbi, anche se in politica viene fatto qualcosa di buono, il tutto è oscurato dallo stile di vita rubato dal buco della serratura. Ma smettiamola di cercare come vilipendere chi ci da fastidio!

Luciano Pellegrini

05 novembre 2010

Statuine accoppiate


Le statuine del presepe di Berlusconi e Ruby create da un artigiano napoletano. A parte che se sono queste le statuine da presepio napoletano... allora nel presepio ci stanno bene pure i cumuli di immondizia, incendi e violenza dei dimostranti, per cui i napoletani dovrebbero vergognarsi 2 volte. Nella notte, si sono registrati 17 incendi di cumuli di rifiuti e cassonetti colmi di spazzatura. I roghi - tutti spenti senza difficoltà dai vigili del fuoco - hanno riguardato, in particolare, il centro storico della città. Oltre alla puzza, sti delinquenti, fanno respirare anche i vapori e i fumi tossici degli incendi.

L'amore non ha età


Ieri c'era la solita partitella di doppio misto, come ogni giovedì ormai da un anno. Sono le 10 ormai e la mia partner arriva al tennis quasi in lacrime e sbotta appena mi vede: «Mi ha lasciato! Se ne è andato con un'altra!». Elena ha 65 anni, è alta e asciutta e bisogna ammettere che per la sua età è ancora una donna piacente. Sono riuscito a guadagnarmi la sua completa fiducia, tanto che è arrivata a ogni cambio campo a farmi confidenze molto intime (un giorno tra mille sospiri mi ha confessato di avere un amante quarantanovenne, molto focoso, con cui ne combina di tutti i colori). D'altronde io sono un vecchietto moderno, e poi sono abbastanza aperto e anticonformista da essere in grado di capirla. Piacerebbe anche a me "giocare" con una quarantenne. Oggi la notizia che porta mi rattrista. «Su, Elena, raccontami cos'è successo.» «Embe', c'è poco da raccontare. Gli ho telefonato ieri e lui mi ha detto che è finita. Che ha incontrato un'altra persona con cui si trova bene e perciò mi lascia. Ma lo sai che si è messo con una donna di 67 anni? Cosa ci troverà in una vecchiaccia così?»





volpe vecchia non si può prendere in trappola...
Dionisio di Eraclea

03 novembre 2010

L'insaziabile


Solitamente lo incontro al circolo tennis il Paolo, 86 anni suonati, sempre intento a giocare a scacchi col suo amico Mario di un anno più giovane, ex insegnante di inglese , al liceo, perchè il tedesco, lingua in cui si era specializzatissimo, avendo passando più di 4 anni a Monaco, non gli permetteva di occupare una cattedra. Oggi il Mario non sta giocando, è seduto ad un tavolino a sorseggiarsi il suo aperitivo e pare aspetti proprio me. Al mio entrare mi chiama : "Duttur! setàs jò chì un mument". Dottore a me?, Ma, io mi sono laureato in farmaceutica, ma per lui, forse, tutte le lauree sono eguali. Mi siedo e comincia a contarmi dei suoi malanni, dell'età che avanza e di tante altre cose. Dopo essersi dilungato su tosse, capogiri e mal di schiena, si decise ad affrontare l'argomento per cui mi aveva convocato e offerto pure un caffè. «Duttur, io sento ancora certe esigenze e mia moglie si lamenta che la infastidisco. Per quanto continuerà l'attività sessuale?». Davanti a me stava questo arzillo ottantacinquenne alquanto imbarazzato, vestito con jeans di marca e giacca di velluto marron, con cravatta viola su una camicia di color azzurro. Io colto alla sprovvista replico: «Ma di cosa si lamenta? Sa quanti suoi coetanei la invidierebbero? E poi non c'è niente di male ad avere ancora rapporti. Serve a mantenere vivo l'affetto, è un esercizio fisico, rilassa la mente e aiuta a riposare meglio. È buffo: di solito il problema di voi anziani è esattamente il contrario. E sua moglie, per quella volta che lei ha necessità, può anche mostrarsi comprensiva e sopportare. Ogni quanto succede? Quindici, venti giorni?». «No, no! Tutti i giorni!». In un attimo passai dall'incredulità allo sgomento e allo sconforto. Non riesco più nemmeno io ad avere rapporti quotidiani! Presi affannosamente carta e penna. «Forza, mi dica a che ora si alza di solito, cosa fa nella mattinata e nel pomeriggio, a che ora va a letto. Voglio sapere cosa mangia il lunedì, il martedì, il mercoledì... e sia preciso mi raccomando!»

02 novembre 2010

Compagni di scuola....




La chiamavamo la maestra dalla penna rossa. Si lei! La mia maestra, della scuola elementare, aveva una modesta treccia che portava appuntata a crocchia sulla nuca. Vestiva con estrema semplicità, sempre di scuro e calzava scarpe comode; percorreva ogni giorno, a piedi, la strada fra Madonna della Misericordia e Madonna degli Angeli. In molti di noi, alunni, conoscevamo la sua strada, sbucava dalla salita, noi l'aspettavamo un po' in disparte, per poi seguirla fino alla chiesa, dove alle sette veniva celebrata la messa per noi scolari. I miei ricordi si rifanno agli anni cinquanta e successivi e la mia maestra la ricordo benissimo. Era una di quelle donne molto pie, dimesse che profondevano nel loro rapporto con gli scolari ogni loro energia, tanta comprensione e encomiabile pazienza. La signora maestra era tutto per noi. Un gesto affettuoso, un suo apprezzamento, il segno tangibile di una valutazione positiva che ci riempiva di orgoglio, ci ripagava e spronava a far meglio. In classe eravamo 25 ed erano inclusi tutti i livelli della capacità di apprendimento. Ci aveva accolti in prima, poi ci accompagnò anno dopo anno fino alla terza. Ci conosceva benissimo, lei all'apparenza dimessa, fragile, conservava una sua forza interiore, una sua capacità di imporsi che le consentiva di tenere a freno anche i più irrequieti e apprezzare quanto insegnava, facendo sì che il tutto si radicasse nella nostra mente e che, con il tempo, portasse a maturazione i frutti sperati. Poi siamo andati alle Nolli col maestro Della Penna che abitava nel primo vicolo a sinistra della strada che conduce alla farmacia Spatocco, quella sempre aperta, una volta, per 24 ore al giorno. E poi parecchi di noi sono andati all'industriale a fare chimica e ci siamo diplomati nel 1966. Questo sopra (cliccare per ingrandire) è l'elenco di quelli che hanno conseguito, il diploma di Perito Chimico Capotecnico (nonostante nella commissione d'esame ci fosse Monaco) e se qualcuno volesse contattarmi lo faccia all'indirizzo e-mail: nonnoenio@yahoo.com così vi aggiungerò all'elemco di quelli che si incontrano una volta all'anno al Bar Vittoria per fare il punto su quello che eravamo (ragazzi e ragazze scapestrati/e) e quello che oggi siamo diventati, nonni che ormai in pensione portano a spasso i nipotini alla Villa Comunale di Chieti.