28 aprile 2011
Una sfida quotidiana
Chieti - La coabitazione nelle associazioni
Ho una ricetta da proporre all'’amministrazione comunale per risolvere il fabbisogno di locali alle associazioni.
E’ la classica scoperta dell’acqua calda.
Prendo come esempio un appartamento gestito da una associazione a Chieti nel centro storico, ex asilo principessa di Piemonte, di circa 100 metri quadri. In questo appartamento possono prendere alloggio quattro associazioni. Ogni locale di 25 metri può essere anche eccessive per l’uso. Ma le associazioni si riuniranno se va bene una volta a settimana e massimo per una ora. L’orario preferito in genere è compreso fra le ore 16 fino alle ore 20, cioè quattro ore! Quindi ogni camera ospita quattro associazioni dalle ore 16 alle ore 20, che moltiplicate per quattro fanno 16 associazioni al giorno. Nella settimana,16associazioni per 6 giorni fanno la bellezza di circa 100 associazioni. CHE SCOPERTA…! Questa coabitazione ha il vantaggio di creare momenti di confronto tra le associazioni, farle incontrare, esprimere, discutere, conoscere cosa fanno, organizzarsi sul giorno ed orario in cui si incontrano… Per riunirsi,ad ogni associazione serve un tavolo, le sedie,la luce,un servizio igienico che sarà più utilizzato per il numero di persone, ma basta essere civili e non sporcaccioni. Il computer ognuno usa quello personale…, se fa freddo basta una stufetta acquistata dalle associazioni che frequentano quella stanza, poi certamente occorrerà un armadio o un mobile basso che nei cento metri quadri troverà posto. Questo in teoria ma non è lontano dalla realtà. Pensateci cari amministratori! Ma giacché gli appartamenti da 100 metri quadri esistono anche alla Pierantoni, sempre occupati da una sola associazione, c’è la possibilità di dividere le associazioni fra i due fabbricati. Lei signor sindaco si ricorderà della DICHIARAZIONE DI IMPEGNO DEI CANDIDATI ALLA CARICA DI SINDACO che ha firmato durante la campagna elettorale? Ebbene si ricorderà di
…. omissis….
· costituire un “Tavolo di confronto permanente” nel più breve tempo possibile e comunque non oltre i primi 100 giorni della mia amministrazione con le componenti sociali e istituzionali attive nella città, sui
. contenuti culturali e ambientali,
. sul rilancio dell’intero patrimonio culturale della città e sulla rivitalizzazione del centro storico (compresi spazi pubblici fruibili per biblioteche, sala conferenze, riapertura definitiva del Supercinema come cinema, auditorium ecc..),
. sulla necessità di una organica programmazione e promozione culturale,
· di una calendarizzazione armonica delle iniziative e delle attività, ponendo grande attenzione all’urgenza di una adeguata modalità di comunicazione e di costruzione dell’immagine della città ai più vari livelli (dagli spazi di comunicazione diffusa in punti strategici della città fino allo studio di un vero e proprio Progetto di Marketing Territoriale).
· Intendo con questo accogliere gli stimoli contenuti nel documento allegato, parte integrante della presente “Carta degli impegni”, che propone contributi di discussione sui temi attinenti la specificità della consulta di settore;
omissis….
completare al più presto i percorsi attuativi:
1) del “Regolamento Comunale per la concessione di contributi alle associazioni
2) per i progetti di promozione culturale e di sensibilizzazione naturalistico-ambientale” approvato dal Consiglio Comunale il 14/09/2009 a seguito della proposta di iniziativa della Consulta di settore e che afferma i principi di trasparenza, di certezza e di pubblicità nella gestione delle risorse pubbliche;
3) degli interventi di ristrutturazione dei locali già individuati per
la “Casa delle Associazioni” e meglio indicati nel documento allegato;
omissis…
L’esperienza maturata dalle associazioni per gli eventi programmati, sia con progetti unitari che con appuntamenti proposti singolarmente, dimostrano che il modello appropriato per la nostra città è quello che prevede la valorizzazione del grande patrimonio culturale, architettonico e archeologico. Chieti possiede palazzi storici, musei, chiese, siti ipogei, aree archeologiche, di immenso pregio. Le iniziative proporranno la conoscenza del singolo bene e la sua godibilità anche come luogo di ambientazione di spettacoli ad esso confacenti (ad esempio presso il Teatro romano, le Terme, piazzette di quartieri storici). Immensa è la risorsa rappresentata dall’associazionismo (per capacità, creatività, vivacità, competenze). Accanto a questa risorsa vanno considerate le grandi istituzioni, nonché i vari enti di rilievo, che nella città vivono e che devono trovare un coinvolgimento diretto nella progettualità. Sul tema della politica culturale occorre tessere una rete in grado di coinvolgere, per convogliare suggerimenti, fondi e opportunità, la Soprintendenza, l’Università, le Fondazioni, le Istituzioni scolastiche, la Camera di Commercio e le maggiori associazioni di categoria. A scopo informativo, signor sindaco, il Consiglio Comunale di Chieti, con apposita delibera, ha istituito nel 2007 “La Consulta delle Associazioni” riconoscendola uno strumento di partecipazione consapevole alla vita cittadina per le associazioni che volontariamente si fossero iscritte all'Albo Comunale delle Forme Associative e del Volontariato, nonché una opportunità per la valorizzazione e la diffusione delle competenze, delle progettualità, del contributo di idee espressi dalle associazioni che operano sul territorio, favorendo la collaborazione tra le associazioni stesse e le istituzioni. Ad oggi niente è stato fatto. Più volte sono state evidenziate come lo stesso giorno ed alla stessa ora più associazioni presentano un loro programma. Quello che non garba è come qualche associazione usa finestre pubbliche per farsi propaganda… Per esempio su tre finestre della APTR in Via Spaventa ci sono manifesti propagandistici. Ma l’APTR non è un organismo pubblico apolitico?
Scritto da: Luciano Pellegrini
27 aprile 2011
1°CONCERTO DELLA BANDA "P.MALANDRA" CITTA' DI CHIETI
·Antonio Tonelli al flicornino
· Antonio Sacco al flicorno soprano
· Matteo di Matteo al flicorno tenore
· Giuseppe Barbonetti al flicorno baritono
Applausi al termine del loro pezzo da parte di un pubblico competente ed appassionato. Ma anche la seconda parte del concerto è stata scelta con maestria. TERRA FRENTANA composta dal maestro Centofanti, per anni alla direzione della banda di Chieti. IL CONVEGNO di A.Ponchelli con un duetto di solisti di clarinetto. Maura Marinucci e Andrea Cremonesi giovani e conoscitori dello strumento. UNA NOTTE SUL MONTE CALVO ,celebre ed orecchiabile armonia di M.Mussorgskij e per finire il NABUCCO di G.Verdi. Il risultato dell’armonia della banda è certamente da attribuire al maestro Leontino Iezzi che con amore e professionalità trasmette ai componenti la grinta musicale. Le prove vengono effettuate alla ex caserma Pierantoni, il palazzo della cultura, come io e tanti altri cittadini auspichiamo. Alle prossime festività del patrono san Giustino, potremo riascoltarli ed applaudirli, non in un teatro comodamente seduti e più attenti ad ascoltarli, ma in piazza dove la banda è nata per esibirsi. Dopo 6 lustri, circa trenta anni, la città di Chieti può vantarsi di una banda abruzzese, senza mortificarsi a pagare bande certamente brave ,ma pugliesi che si appropriavano del nome della nostra città. Per avere un ricambio generazionale, a programma c’è la proposta di formare una scuola per giovani che possono sostituire gli anziani,studiando gli strumenti che producono una banda. Il fatto positivo è che la maggior parte dei partecipanti alla banda è giovane. E’ prevista una una turnè negli Stati Uniti l’anno prossimo. Il motivo, tornare dopo 78 anni a riscuotere un altro successo. Un augurio di trionfi a questa banda che farà guadagnare in alto il nome della città, CHIETI!
CHIETI - RAFFAELE DEL PONTE L'ARTISTA DIMENTICATO
Ma almeno un DUBBIO è stato risolto. Ho chiesto a molte persone se erano a conoscenza se in città ci fosse una via dedicata all'’artista. Sullo stradario di Chieti non esiste, ma alla fine, dai e ridai, ecco che la strada o laghetto appare. LARGHETTO RAFFAELE DEL PONTE. Perbacco, qualcuno tanti ma tanti anni fa ci ha pensato! Però questo angusto spazio non da importanza a questa persona. Si trova su via Ravizza…Risalendo dall'’incrocio fra via Porta Napoli e via Zecca, sulla sinistra ,dopo pochi metri, c’è una fontana ed un piccolo ma piccolo largo: questo è intitolato a Del Ponte. Ma la targa è tutta arrugginita e si fa difficoltà anche a leggere. Cara amministrazione, non pensate di dedicargli una via, una piazza che abbia più interesse? Al villaggio mediterraneo per esempio…! Siete a conoscenza di quante persone in questi giorni ha chiesto notizie sull'’autore dei simboli della processione? Ma anche l’arciconfraternita deve fare la sua parte! Vogliamo che la processione del venerdì santo sia riconosciuto come patrimonio culturale immateriale dell'Unesco Bisogna ricordare chi definirà questa approvazione. Un ruolo importante ce l’ha Raffaele del Ponte. Purtroppo sia sui libri, sia sulle brochure, solo piccoli accenni sull'’artista. La maggior parte dei cittadini non è a conoscenza che una vasta superficie della volta della Chiesa di Santa Chiara a Chieti è occupata dal classico pannello dipinto nella prima metà dell’800 dal pittore teatino Raffaele del Ponte che vi ha raffigurato, con linee e colori ossequienti della poetica neoclassica il “ Miracolo dell’Assunzione della Vergine”. L’invito è a guardare questa opera. Dopo la sua morte,gli amici e gli estimatori lo hanno commemorato con uno splendido obelisco di pietra calcarea elevato nel cimitero comunale. L’ho descritto e mostrate le foto… Non so chi deve intervenire sulla manutenzione del monumento al cimitero: il comune - i parenti se esistono - l’arciconfraternita ? ma qualcosa sà da fare…. Inoltre bisogna comunicare ai giornalisti della carta stampata più correttezza nelle informazioni, specialmente ad un quotidiano locale, che in questi giorni ha commesso più di un imprecisione sulle notizie fornite. Il maestro di cappella dell'Arciconfraternita è Peppino Pezzulo e non Pezzu-llo! Il coro è diretto dal M° Loris Medoro, che non è aiutante di nessuno. Addirittura gli hanno cambiato anche il cognome “ Fortuna” che anche se ben augurale non è il suo…Purtroppo, anche se tutti i componenti dell’arciconfraternita siamo stati informati a manifestare un comportamento rigido ed appropriato all'’evento, per la tristezza e relgiosità ,nonostante la ripresa di diverse televisioni, ma in special modo per un DVD da inviare per il riconoscimento della processione come patrimonio culturale immateriale dell'Unesco,diversi maturi sciocchi non ce l’hanno fatta se non salutano e stringono la mano invece di essere concentrati, seri, attenti e cantare con impegno. Anzi, molti alla fine della processione se la sono svignati invece di salire in cattedrale. Quindi Raffaele del Ponte deve riacquisire il suo valore e all’arciconfraternita spetta di organizzare meglio alcuni “paletti”.
Scritto da: Luciano Pellegrini
26 aprile 2011
Chieti - Esempi di raccolta differenziata
Ribadisco che se la raccolta porta a porta non decolla nella nostra città, Chieti, la causa principale è del cittadino. Posso collaborare come cittadino a segnalare situazioni allarmanti all'’amministrazione comunale, ma in ogni caso siamo noi disobbedienti che non collaboriamo. Indubbiamente anche l’amministrazione non è senza peccato… A Filippone, in due giornate distinte, ho trovato la situazione visibile nelle foto. Ma anche nella centralissima via Spaventa, sugli scalini di una ex compagnia telefonica, non è piacevole trovare scatole ed altro. Nella immondizia ho recuperato un indizio che potrebbe far risalire al colpevole. Bisogna interrogarlo sul motivo per cui non si adegua alle disposizioni. Concludendo, bisogna iniziare a controllare meglio, risalire agli imbecilli e far loro pagare la multa. Sarebbe un deterrente per quelli che hanno la stessa idea.
Luciano Pellegrini
25 aprile 2011
Roma - Insegna come Auschwitz al Pigneto
23 aprile 2011
Chieti - La crisi non ferma i viaggi di Pasqua
22 aprile 2011
Chieti - Vennerdì Ssante a Cchjiete
Certo di fare cosa gradita invio la poesia: Vennerdì Ssante a Cchjiete composta dal giornalista MARIO D'ALESSANDRO.
L'occasione è per inviare gli auguri di Pasqua.
I
écche le strade s’ariempie de ggente,
da dendr’a San Ggiustine ggià se sente
le prime note de lu “Miserere”.
Annante và lu Gunfalone nere,
ca de la morte dà presentimente,
le ‘ncappucciate avanze a passe lente,
mentre vòle ne ll’arie na preghiere.
Le trìpude ggià stà tutt’appicciàte
e lève fiamme rusce ne la notte,
l’Angele appàre da Vija Pollione,
de le sìmbule s’ahàpre la sfilàte,
vè le Confraternite, a frotte a frotte,
ca Criste Morte porte ‘n processione!
Quanta ggente à ‘rvenute da luntàne,
pe’ ssunà pure st’anne lu viuline,
passènne pe’ le strade cittadine,
p’accumpagnà’ lu cante piane piane.
Ecche le Lance e le ‘nsegne romane,
mo vè lu Halle sopr’a na culonnine,
lu Sasse nghe la curone de spine,
lu Volte Sante gnè na filigrane.
“Amplius lava me” lu Core mo’cante,
mentre la Scale vè nghe pinze e fiele,
écche la Croce nghe lu teschie passe,
lu Criste Morte vè sopra nu mante,
tutte cuperte da nu bbelle vèle,
mentre “Miserere” ‘ntòne le bbasse.
III
Tutte de nere la Madonne vè arrète
e nu fazzòle bbianche ‘n mmane porte,
pecché piagne lu Fijje sé che è mmorte,
l’Addulurate vestite de sète!
Stu dulore è nu mistere segrète,
ca nen po’ truvà nisciune cunforte,
sole la fede ca Criste è risorte,
coma c-i-ànne annunciate le prufète.
La ggente ‘ngenocchie se fà la croce,
lu cante de pène addòsele mute,
e nu grìccele sente pe’ la schjine,
tutt’attorne nen se sente na voce,
ugnune lu Criste Morte salute,
quesse è lu Vennerdì Ssante teatine.
Da sècule n’ome fà sta tradizione,
piene de religgiose devuzione.
Il Gallo
Alcuni simboli della Processione
Il Sasso
I
ecco le strade si riempiono di gente
da dentro a San Giustino già si sentono
le prime note del “Miserere”.
Innanzi va il Gonfalone nero,
che della morte dà presentimento,
gli incappucciati vanno a passo lento,
mentre vola nell’aria una preghiere.
I tripodi già stanno tutti accesi
e levano fiamme rosse nella notte,
l’Angelo appare da Via Pollione,
dei simboli si apre la sfilata,
vengon le Confraternite a frotte,
che portan Cristo Morto in processione!
II
Quanta gente è tornata da lontano,
per suonare anche quest’anno il violino,
passando per le strade cittadine,
per accompagnare il canto piano piano.
Ecco le Lance e le insegne romane,
or viene il Gallo sopra una colonnina,
il Sasso con la corona di spine,
il Volto Santo come una filigrana.
“Amplius lava me”, il Coro ora canta,
mentre la Scala vien con tenaglie e fiele,
ecco la Croce con il teschio passa,
il Cristo Morto viene sopra un manto,
tutto coperto da un bel velo,
mentre “Miserere” intonano i bassi.
III
Tutta di nero la Madonna vien dietro
e un fazzoletto bianco in mano porta,
perché piange il Figlio suo che è morto,
l’Addolorata vestita di seta!
Questo dolore è un mistero segreto,
che non può trovar nessun conforto,
solo la fede che Cristo è risorto,
come ci hanno annunciato i profeti
La gente in ginocchio si fa la croce,
quel canto struggente ascolta muta,
e un brivido sente per la schiena,
tutt’intorno non si sente una voce,
ognuno il Cristo Morto saluta,
questo è il Venerdì Santo teatino.
Da secoli si fa questa tradizione,
piena di religiosa devozione.
Tra veje e suonne
Passe nnanze passe sacchengoje,
ngnè tiembe che ndè tiembe pe s' emboje.
Tra veje e suonne arcoje le penziere,
ngimà stu monne, ch'è sempre cchiù 'nafiere.
M'arvolde arrete e lu nuove che sso truvate,
è devendate viecchie e malandate,
ngnè che le suongne nzimbre a le speranze,
ngnà l' enne passe se le porte nnanze.
Pe nen perdì lu juorne che fenisce ,
lu sole argorre fine addò sparisce
e ngnà m'arveje dope l'ammurlite,
m'artrove arcumijè 'na no va vite.
Sacchengoje: si susseguono Ngnè: come S'emboje: si ferma Arcoje: raccolgo
Nzimbre: insieme Ammurlite: l'imbrunire Arcumije: ricominciare
Mamma Rose
Mammà Rò!
Chilla rose de frange
che ssi piantate,
ngnè le penziera miè,
pe cchilla case,
appiede a chelle scale
st' arradecate.
Se gele, s' arnove,
sfiurisce e s' arenfiore.
A chi t'ha chenesciute
e che te recorde ancore,
arvive le recuorde
che lu tiembe schelore
ma nen cancelle.
A Mà!
Chella porta chiuse,
ma recorde quande volde,
passenne,
nen me so fermate!
E mò che me sende stracche
me vulesse repusà nu poche,
ndè trove cchiù,
Mà!
Pecchè te ne si jite.
Rose de frange: oleandro
Terre amate
Me so partute da sta terre avare,
ngerche de furtune dellà dda mare.
Me so purtate, nghe la giuvenezze,
recuorde de l'amore e 'na carezze.
Lundane da stu sole e sta muntangne,
nghe bbona sorte arride lu 'uadangne,
me manghe, tra le tande cose belle,
nghe libertà la facela favelle.
Lu vande, è l'ngengne e l'ardemende,
a piatte ngime stienghe d'aregende,
de lu straniere sende lu renduozze,
e nu uajuoppe ngh' ore dentre abbozze.
Me sende ngnonde a te, o terre amate,
che né penziere e suonne a ma landate,
ngnè nu curdone ngnongne nu bardasce,
a core de la mamme quande nasce.
...la facela favella: padronanza della lingua uajuoppe: groppo ngnonde: legato.
p.s naturalmente è inutile sottolineare che questo non è dialetto teatino!!!! Ho allegato una
piccola traduzione di alcuni vocaboli utilizzati nelle poesie
21 aprile 2011
Chieti - A proposito di Caricatura
Chieti - L’amministrazione comunale anticipa la segnalazione del cittadino
Ognuno, almeno per una volta ha parcheggiato e si ricorderà delle maledizioni inviate all'’autore di questo “ scherzo”. C’era difficoltà ad entrare, ad uscire a non urtare le vetture. Per la inclinazione delle righe, le vetture più grandi uscivano fuori, non c’era possibilità di transitare. Tutto questo per incassare più soldi da parte del gestore. Avevo già pronto il suggerimento con le misure delle piazzole da disegnare, ma l’assessore Colantonio mi ha preceduto. Sono contento e gli automobilisti ancor di più perché non costretti a manovre azzardate. Ora le strisce sono orizzontali in modo da favorire le manovre. C’è spazio per entrare ed uscire. Fra i parcheggi ci sono corsie di transito larghe. Ci voleva tanto a pensare ai cittadini invece di fare cassa?
Scritto da: Luciano Pellegrini
Chieti - Conferenza stampa Processione
Mercoledì 20 aprile il sindaco di Chieti ha convocato una conferenza stampa alle ore 12, nel suo ufficio, per illustrare la processione del venerdì santo. Presenti due emittenti locali, Rete 8 ed Antenna 10, oltre ad alcuni giornalisti: Messaggero - Centro - Radio Delta. Il sindaco ha evidenziato che saranno raddoppiate le corse del bus navetta dal parcheggio del Palatricalle al CentroCittà. La prima corsa partirà alle ore 17.30 e l’ultima corsa alle ore 22.30. Le corse si intervalleranno ogni 15 minuti. Il sindaco ha sottolineato che ha creato due ordinanze. Una per l’assoluto divieto di sosta nelle strade interessate al passaggio della processione e l’altra per il divieto di vendita di qualsiasi cosa, in quanto venerdì non è una festa qualunque. C’è un progetto di istituire una settimana santa per far riscoprire le usanze della tradizione, unendo la via crucis, i canti con la processione e le altre manifestazioni che in questa settimana si svolgono presso le altre chiese. Interessante è anche puntare sul turismo religioso che apporterà benefici anche al commercio. Il governatore Obletter ha rimarcato la presenza della BBC, “British Broadcasting Corporation” che è la più grande e autorevole società radiotelevisiva del Regno Unito con sede a Londra. Parteciperà Diarmaid MacCulloch, professore di Storia della Chiesa presso la Facoltà di Teologia del Saint Cross College, Oxford. Diarmaid Ninian John MacCulloch è nato il 31 ottobre 1951 nel Kent , Inghilterra ed è professore di Storia della Chiesa presso l' Università di Oxford (dal 1997) e yellow (ex Senior Tutor) di S. Croce College, Oxford (dal 1995). Si è unito al Gay Movimento cristiano nel 1976. Dal 1978 fino al 1990, MacCulloch era un tutor a Wesley College di Bristol , e ha insegnato Storia della Chiesa presso il dipartimento di Teologia presso l' Università di Bristol.
Ha interrotto il suo insegnamento per diplomarsi ad Oxford inTeologia.
Nel 1987 fu ordinato diacono nella Chiesa d'Inghilterra e tuttavia, in risposta ad una mozione, prima del Sinodo generale del 1987 da parte del reverendo Tony Higton riguardo la sessualità del clero, ha rifiutato l'ordinazione al sacerdozio .
Le immagini e testo che verranno riprese dalla BBC,illustreranno come la tradizione cristiana ha profonde radici nella storia millenaria della cultura popolare e religiosa inglese, oggi in parte rintracciabili nella più antica processione italiana, quella teatina, iniziata, sia pure in forma diversa da quella attuale, nell'anno 842. La processione teatina è una espressione significativa, rimasta intatta fino ai nostri giorni. Il documentario, oltre a toccare aspetti propriamente antropologici, vuole essere un viaggio a ritroso nella più antica tradizione religiosa europea, vedi Chieti. Il Governatore ha evidenziato che in piazza Matteotti ci sarà l’incontro dei musici e coristi dell’arciconfraternita con i diversamente abili e nell’occasione la processione si fermerà per permettere al coro ed orchestra di cantare una strofa. Si è soffermato a ringraziare il volontariato per l’opera che fa e la Panoramica che trasporta gratuitamente le congreghe dai loro luoghi di residenza. Indubbiamente organizzare questo evento formato da circa 1000 persone,non è semplice, ma la fatica e l’impegno non hanno peso in questa giornata. Per pianificare un simile evento occorrono parecchi soldi, circa 250 mila euro che dovranno essere chiesti non solo al comune ma anche ai privati. Secondo me i commercianti, che sono i principali fruitori di tutte le persone che parteciperanno alla processione, dovrebbero contribuire senza farsi pregare.
Scritto da: Luciano Pellegrini