In appena un meso sono arrivati in Italia circa 20 mila immigrati a bordo di barconi fatiscenti e il numero non accenna a diminuire. Adesso il problema è cosa fare di questa "marea" di profughi ? Non accennano a placarsi da nord a sud le proteste di immigrati ospitati nei Centri identificazione ed espulsione e nei Centri di accoglienza richiedenti asilo sparsi per l'Italia. E al tempo stesso proseguono a ritmo incessante gli sbarchi di nuovi migranti in fuga dalle guerre e dalla fame dei loro Paesi di origine. Anche ieri, almeno in 600 sono giunti sulle coste siciliane provenienti dai Paesi del nord Africa. Dopo la chiusura del Cie di Isola Capo Rizzuto, nel crotonese, avvenuta giorni fa dopo una rivolta scoppiata in seguito alla morte di un cittadino marocchino, ieri è stato il Cie di Gradisca ad essere protagonista, con l'evasione di sei immigrati. Altri 200, invece, sono fuggiti da una struttura nell'agrigentino, subito dopo essere sbarcati da unità della guardia costiera e della guardia di finanza che li avevano soccorsi a sud di Porto Empedocle.In Calabria, dove prosegue la visita del ministro per l'integrazione Cecile Kyenge, una trentina di ospiti del Cara di Isola Capo Rizzuto, attiguo al Cie chiuso, hanno occupato per circa due ore la statale 106 protestando contro il sovraffollamento della struttura e per chiedere il rispetto dei loro diritti.E con le proteste continuano le prese di posizioni contro i Cie. Una situazione che non sfugge al ministro Kyange che ieri a Riace, ha sottolineato come «la terra non ci appartiene ma è di tutti», aggiungendo che sul problema dei Cie «è importante aprire con il Viminale, che si occupa di queste situazioni, un fronte di discussione». Di pari passo continuano le critiche e gli attacchi al ministro da parte di esponenti della Lega Nord. Il governatore del Veneto Luca Zaia ha bollato come «propaganda» le dichiarazioni della Kyenge sulla modifica della legge Bossi-Fini...
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