31 agosto 2011

Usain Bolt - Suicidio o Pazzia

Suicidio, follia, assurdo. Le definizioni per la falsa partenza di Usain Bolt si sono sprecate nelle ore e nei giorni che hanno seguito l'incredibile epilogo della finale dei 100 metri dei Mondiali di Daegu. Doveva essere una gara senza storia, si è trasformata in un rincorrersi di considerazioni e analisi che hanno finito con l'oscurare anche il titolo mondiale di Blake, compagno di fatica dello stesso Bolt e a mettere nuovamente in dubbio la regola della iaaf che da un paio di stagioni non concede possibilità di errore agli sprinter sui blocchi. Attenzione sempre e comunque su Bolt, forse anche più dell'eventuale successo in un tempo normale come poteva offrire la forma del giamaicano in questo 2011. Anche l'errore si è trasformato in notizia e le copertine nonostante tutto restano sue. La nuova regola aumenta senza dubbio il rischio, ma è nota ed arcinota e per chi fa il lavoro del velocista è diventato ormai difficilissimo fare una falsa partenza, anche in gare dove la tensione è tanta. Una partenza così anticipata è poi davvero strana: non vorrei che per inseguire a tutti i costi lo show, Bolt non abbia volutamente bruciato lo starter. Troppa esperienza per cadere in un simile errore.

nonno enio

Chieti - Il muro della Maiella

Sono convinto che si possono fare altre esperienze anche ad età matura Le cose però bisogna saperle raccontare con un occhio seppur critico , ma non di parte. La politica, l'associazione ambientalista partitica , non devono occuparsi delle situazioni. Potrei rispondere come addetto stampa del CAI della Regione Abruzzo all'articolo: Dal Lavino al Pomilio , ma per correttezza, non potendomi confrontare con il presidente regionale del CAI Eugenio di Marzio, in quanto non presente per diversi giorni, replico a titolo personale come socio della sezione Maiella del CAI di Chieti. Prima di scrivere, io sono abituato a documentarmi, ad intervistare, a parlare con le persone interessate. Avrei parlato con il Presidente Regionale o con il presidente della sezione Maiella di Chieti. Avrei parlato con la forestale. Avrei parlato con l'ente parco. Avrei cercato di non nominare Legambiente, che insieme alle centinaia di associazioni ambientaliste forma una casta. Hanno un direttivo con un centinaio di nomi! Quanto costano? Ma l'ambiente ha bisogno di tutte queste sigle? O ha bisogno dell'educazione e del rispetto! A cosa servono tutti questi nomi se lo scopo è lo stesso, l'ambiente! Indubbiamente alle poltrone che poi diventano Rosse o Bianche o Nere. Per correttezza di informazione nel 2005, il 6 aprile, Legambiente sottoscrive un protocollo d’intesa con Anev, l’associazione delle imprese del vento. Inizia una collaborazione per realizzare impianti eolici in maniera armoniosa con il paesaggio...! E' sotto l'occhio di tutti come è stato deturpato il paesaggio da “ questi pali immobili...”, che non producono energia, ma hanno portato soldi a chi li ha realizzati.




L'Italia cari amici ambientalisti ed in primis Legambiente, non è una nazione ricca di vento. Quindi non dovevate mettervi in questo turbinio inutile. Tornando al discorso, se parlavo con le persone, mi sarei accorto che ciò che avevo in mente era sbagliato. Non ci azzecca LA POLITICA! Ma se la lingua batte sempre dove il dente duole purtroppo devo esprimere la mia convinzione. La Sezione Majella di Chieti è proprietaria del Rifugio Bruno Pomilio, 1890 m, in località Majelletta, al termine della strada provinciale (ex S.S. 263) che da Pretoro sale al Blockhaus. Il rifugio è attualmente chiuso. Per una controversia con il gestore che non vuole riconsegnare le chiavi, si va avanti tra querele da un paio di anni. Un “certo giorno”, nel 2003, la strada è stata chiusa e ceduta al parco, che ha costruito il “ muro della maiella”.

SOLUZIONE DISSENNATA QUELLA DI CHIUDERE LA STRADA !

La Provincia di Chieti non fa più manutenzione alla strada ed i mezzi non possono più transitare, tranne quelli di soccorso. Ma il rifugio Pomilio esiste? Anzi è stato anche ristrutturato completamente nel 2007. Questo rifugio è un punto di riferimento importante per le escursioni. Ma serve anche per i turisti della domenica che si fermano per mangiare, godono del panorama e tornano a casa. Però, grazie a questa decisione dell'ente Parco Maiella, tutto è diventato più difficile. Oggi si può arrivare con la vettura sino al rifugio, facendo finta che non esiste il divieto. Ma l'escursionista che deve affrontare lunghi percorsi, deve soffrire. Sia perché il rifugio è chiuso e quindi non può né mangiare e né pernottare, sia per la strada chiusa ,che fra andata e ritorno dal rifugio alla madonnina del block house, minimo occorrono due ore ,che sommate al tempo per arrivare per esempio a Monte Amaro, hanno fatto desistere molti a questo impegno. La struttura esterna si sta sfaldando, ma anche l'interno non è messo meglio. La non lungimiranza del parco ha portato all'abbandono della zona . Ed ecco che le persone maleducate, i coglioni, hanno fatto diventare una discarica un pezzo di montagna. Ci vorrebbe controllo da parte della forestale..., ma è difficile prendere e multare questi incoscienti.

L'ambientalista del NO ha dato coraggio a questa chiusura. Se le persone percorressero i sentieri montani non si meraviglierebbero della sporcizia che trovano. Ma questo è un vezzo tutto italiano.


Scritto da: Luciano Pellegrini

29 agosto 2011

Chieti - Visita all' Ipogeo


Sabato 27 e domenica 28 agosto 2011, a Chieti, nella fascia oraria dalle 20.30 alle 22.00, i volontari dell’Associazione di Speleologia “Cars” (Centro Appenninico Ricerche Sotterranee) di Chieti, dell’Associazione Culturale “Teate Nostra” e “Scopriteate“ hanno programmato una visita agli ipogei cittadini in Via dei Tintori.

Per questa visita gratuita bisognava presentarsi nei suddetti orari ed i visitatori sono stati accompagnati dai volontari di queste associazioni.

Però qualcosa, forse la stanchezza o il caldo torrido serale, ha fatto perdere tanti punti a questa manifestazione.

Due volontari dell'Associazione Teate Nostra hanno rifiutato l'ingresso a quattro giovani!

E' vero che si sono presentati circa dieci minuti oltre le ore 22, ma quello che ha dato fastidio ai giovani è che si usano favoritismi, specialmente oggi.

Una persona fra le tante,faceva“ la fila...”

Sono arrivati in ritardo dei suoi amici che però sono stati fatti entrare!

Alla rimostranza giusta di un escluso, codesto è stato apostrofato come “ scostumato”.

Ma cari amici, perché ci conosciamo, anche se avete offerto questo servizio gratuitamente, ma mi informerò perché è difficile oggi con zero risorse che ci siano persone zelanti, ma questo va a tutto vostro onore, non è possibile usare due pesi e due misure.

Che educazione avete offerto a questi giovani? Eppure avete “ i capelli bianchi”!

Manifesterò il mio disappunto all'amministrazione comunale e NON per difendere e dare ragione a mio figlio che è uno DEGLI ESCLUSI, perché in ogni modo il fatto è accaduto, ma affinché certi FAVORITISMI non si ripetano.

A titolo personale mi meraviglio come nella mia città dove esistono associazioni di speleologi, molte persone sono geologi, si deve ricorrere ad una associazione esterna, CARS, con sede Legale ed Operativa a Lama e Taranta Peligna,per questa manifestazione.

Per correttezza hanno anche una sede a Chieti, in via Gran sasso, ma cambia poco...

Anche l'Associazione Culturale Scopriteate si avventura come l'associazione Teate Nostra in questa attività.

Non c'è fine di lucro, ma l'unione fa la forza?

Mi ha fatto riflettere L’Associazione Culturale ScopriTeate che, sarà un caso, ma dalla fine dell'amministrazione Ricci non hanno più aggiornato il loro curriculum sul sito web fermo al 17 maggio 2009.

Ma anche il blog è fermo al 25 novembre 2010,

Eppure negli anni scorsi sia dal comune che dalla provincia ha avuto diversi finanziamenti!

Care associazioni,cerchiamo di fare buon volontariato, ma prima cosa è obbligatorio rispettare le persone e se hanno ragione non “ arroccarsi” per avere dimostrare che non avete torto, ma per la loro educazione riconoscete che si può anche sbagliare!



Scritto da: Luciano Pellegrini



24 agosto 2011

I centesimi io li butto via ! Niente spiccioli.

Tra le curiosità pubblicate in questi giorni su Internet, quella che mi ha colpito di più è stata quella riguardante un prete e il motivo di una sua predica ai fedeli convenuri alla messa domenicale. Niente spiccioli nel piatto delle offerte. Il parroco di Atella, un paesino in provincia di Potenza, dice no con forza ai centesimi e, dall’ambone, ha ammonito i suoi fedeli: “No alle monetine di rame. Sono inutili, le butto via”. L’iniziativa del sacerdote ha già dei proseliti: il fruttivendolo di un paese non lontano, San Fele, ha infatti deciso di livellare i prezzi di frutta e verdura per far scomparire i centesimi più piccoli. La guerra ai centesimi, in particolare alle monetina da 1 e 2 cent, è scoppiata già da tempo in tutta Italia e non solo. Una grande catena di supermercati, da ormai qualche anno, li ha eliminati arrotondando per difetto il conto finale. Ora anche la Chiesa entra in battaglia e, dal cuore della Basilicata, lancia il suo anatema, come svela La Gazzetta del Mezzogiorno. Contrastate le reazioni degli abituali frequentatori della parrocchia di Santa Maria ad Nives. Le parole di don Domenico Traversi non hanno fatto breccia nel cuore di qualche fedele: saranno anche fastidiosi, quegli spiccioli in rame, ma sono pur sempre soldi.


nonno enio



18 agosto 2011

Chieti - 2011 Boom di tatuaggi

Sulla spiaggia, sotto il sole ci si spoglia, per andare a fare il classico tuffo o la passeggiata sulla battigia e ci si accorge che molti, anzi moltissimi sono i corpi disegnati con i caratteristici tatuaggi. Coperti da disegni orientali dai molteplici colori oppure dalle ormai classiche scritte monocromatiche di color nero, senza scordare le più attuali iconografie maori e polinesiane. Sono questi i soggetti maggiormente richiesti dai giovani nel momento in cui decidono di adornare la propria pelle con un tatuaggio. Io sono stato sempre contrario a questa pratica esibizionistica, ma devo dire che in parecchi se li fanno e spesso ricorrono a figure che richiamano gli intramontabili e policromatici draghi, farfalle o fiori in un'innovativa accezione di bellezza ed eleganza che si adatta armoniosamente alle linee dei giovani corpi. Chi li sfoggia per seguire una moda ed emulare, almeno per quanto concerne la superficie cutanea, i mediatici modelli di calciatori e veline, chi, invece, li interpreta come una vera e propria decorazione per abbellire il proprio corpo, ricercandone l'assoluta originalità ed esclusività attraverso l'elaborazione di un progetto grafico ad hoc. Certo è che oggi la pratica del tattoo è diffusa in modo piuttosto capillare e a detta di Vittorio, un personaggio stranissimo conoscito per caso a Francavilla, che da dieci anni lavora con ago e colore, pare che oltre il 70% degli italiani nasconderebbe sotto maglietta e pantaloncini estivi un piccolo segno distintivo. In effetti, sebbene la scelta sia sostanzialmente soggettiva, pare che ad accogliere con maggior frequenza il tatuaggio siano le zone del corpo meno esposte al contatto visivo esterno, quali spalle, schiena, petto, cosce. E se, fino ad una decina d'anni fa, «sfregiare» la propria immagine estetica con disegni di varia forma e natura era prerogativa di galeotti e marinai, il panorama attuale di chi sceglie di decorare il proprio corpo con un tattoo è nettamente diverso: dall'operaio al professionista, dalla casalinga allo studente. In gran parte le richieste provengono dai giovani di età inferiore ai 30 anni, con particolare interesse da parte del pubblico femminile.

nonno enio


Chieti in strada, presenze record

Le vie del centro cittadino, da corso Marrucino all'antica pescheria di via Arniense passando per piazza Malta, sono state invase da migliaia di famiglie, giovani e gruppi di persone provenienti dalle località marine limitrofe, che hanno scelto di passare tre giorni nel capoluogo teatino per assistere alla magia degli artisti di strada. Quest'anno i Buslers accreditati per la sesta edizione del Chietinstrada sono stati 133 tanto che da quest'anno, la manifestazione, ha strappato anche il prestigioso patrocinio del ministero dei beni artistici e culturali. Migliaia di persone con il naso all'insù per assistere alle acrobazie mozzafiato degli Eventi Verticali sul campanile di San Giustino, centro storico pieno come un uovo, la città si è riscoperta anche quest'anno, enorme teatro e nelle sue piazze si sono esibiti gruppi di professionisti gratuitamente. La gente che ha passeggiato per il corso in queste tre sere è stata tantissima nonostante le note difficoltà nel trovare parcheggio e il blocco persistente della Scala Mobile e la perenne latitanza dei lavori all'ascensore che dovrebbe in un futuro, speriamo non lontano, la zona Terminal col centro della città. Ho visto pertanto macchine parcheggiate dappertutto nei dintorni della nostra città prendere d'assalto i pulman navetta messi a disposizione dal comune. I negozi quest'anno aperti in buon numero questa volta e hanno avuto anch'essi il loro bel da fare, pienissima una gelateria lungo il corso e una pizzeria al trancio nei pressi delle Poste centrali. Ha riscosso poche adesioni, alla Villa Comunale, l'offerta, tra l'altro a caro prezzo, da parte del locale "Casina dei Tigli", di piatti a base di pesce, i tavoli aggiunti giornalmente in gran numero, erano desolatamente vuoti. E' piaciuta acnhe l'idea dei mercatini allestiti sul secondo tratto di corso Marrucino e su viale IV Novembre. Devo dire che ho passato una bellissima serata, tutta all'insegna della compagnia degli amici e del divertimento offerto gratuitamente dagli artisti. Un arrivederci al prossimo anno e un grosso grazie alla Giunta comunale che anche quest'anno, nonostante il periodo di crisi, ha permesso, con il suo contributo, la realizzazione di questa bella manifestazione.

nonno enio


13 agosto 2011

A Chieti, vita con la minima e ferie impossibili


C'erano una volta le caldi estate teatine,e ci sono ancora! quelle degli anni ‘50 e ‘60, quando la vita aveva un altro sapore e per divertirsi bastava un cinema o una balera. Quando i turisti a Francavilla a Mare erano ancora pochi ed il traffico, le rotatorie, gli incolonnamenti, i tunnel lunghi e corti non esistevano proprio. C'erano una volta, ora non ci sono più. Dieci, cento, mille ultrasettantenni: quanti sono? Non è il numero che conta, bensì la qualità della loro vita. Che trascorre silenziosa, discreta ma sempre uguale. Le mattinate passate a fare la spesa ed i mestieri in casa, i pomeriggi e le sere alla Villa Comunale. Per stare in compagnia, per non darla vinta alla solitudine. «Chi ha la badante può uscire per una passeggiata - spiega la sora Bice,mentre agli altri, visto che il Comune non fa niente per noi, manco quello e riescono ad animare le giornate guardando la televisione, con le finestre aperte, sperando che no narrivino le zanzare a guastare tutto riempiendoli di bozzi da grattarsi. Poveri vecchi, oggi sempre più soli...

nonno enio


10 agosto 2011

Borse, un disastro:Piazza Affari a -6%

Martedì nero sui mercati. Piazza Affari ripiomba in profondo rosso, dopo la cauta iniezione di fiducia della vigilia. L’indice Ftse Mib ha segnato un -6,65% a 14.676 punti, mentre l’All Share ha ceduto il 6,07%.

Milano è maglia nera d’Europa, ma anche gli altri listini del Vecchio continente accusano perdite pesantissime e Wall Street procede con gli indici che cedono oltre i tre punti percentuali. A Piazza Affari, la giornata si è aperta in forte rialzo con il Ftse Mib a +2,60%, ma, in meno di un’ora, gli indici hanno bruciato tutti i guadagni scendendo sotto -1%. Sul paniere principale, a picco tutto il comparto finanziario, segnato da raffiche di sospensioni per eccesso di volatilità, durante la parte finale della seduta. Male gli industriali e gli energetici. Parmalat e Tod’s gli unici titoli che chiudono in rialzo.
nonno enio

09 agosto 2011

Chieti - Sagra della cipolla piatta a Fara Filioum Petri

Il sei e sette agosto si è realizzata la sesta edizione della sagra della cipolla piatta a Fara Filioum Petri.

Sette gli stand gastronomici, tutti gestiti dalle contrade locali, dislocate nelle piazze più suggestive del paese che hanno offerto una varietà dei menù ed ottima qualità dei piatti proposti il cui ingrediente principale è la cipolla.

La cipolla appartiene alla famiglia delle Liliacee, viene coltivata in ogni parte del mondo e rappresenta uno degli aromi più utilizzati nelle cucine di tutto il mondo.

Esso è un prodotto dell’orto molto antico, utile in cucina e ricca di proprietà terapeutiche.

Fara è una parola di origine longobarda indicante un gruppo, costituito da famiglie e da individui imparentati, in cui era diviso il popolo.

Lo stanziamento dei Longobardi avveniva per fare veri e propri organismi politici-militari, il cui nome indicava anche il territorio abitato dal gruppo.

Vi è inoltre la devozione longobarda a santa Fara.

Ne sono testimonianza i vari comuni che ancora oggi in Italia portano questo nome.

Il nome del paese originariamente era solo "Fara".

Varie sono le tesi sulla successiva aggiunta di "Filiorum Petri".

Una delle più accreditate è quella che la fa risalire alla presenza di monaci celestini nel convento di Sant'Eufemia.

Questi monaci infatti si facevano chiamare "Figli di Pietro" (Pietro era il nome del fondatore, san Pietro Celestino).

Per distinguere il paese dalle altre "Fare" si iniziò a chiamarlo Fara dei Figli di Pietro.

La cittadina è famosa anche per le Farchie e Festa di S.Antonio abate che si celebra dal 10 gennaio - 17 gennaio.

Torniamo alla sagra della cipolla.

La cipolla piatta di Fara Filiorum Petri ha una lunghissima tradizione di coltivazione, tanto da essere scherzosamente definita "Fara cipollara" dagli abitanti dei paesi limitrofi.

La cipolla piatta di Fara è un ortaggio autoctono perché appartiene solo a questo luogo.

I contadini sono i proprietari dei semi.

Da qualche anno i produttori del posto hanno rintracciato le antiche sementi e hanno permesso così di riprenderne la coltivazione, facendo in modo che questa antichissima varietà di cipolla non si andasse estinguendo

Sono in corso iniziative per il riconoscimento di denominazione di origine protetta (dop) da parte della Camera di Commercio.

Per la crescita della cipolla occorre un terreno sabbioso e/o argilloso, e molta acqua.

Dunque con queste caratteristiche la crescita e la coltivazione del famoso bulbo è ottimale.

Le cipolle vengono ancora tolte dal terreno a mano, il che garantisce al bulbo un trattamento di tutto rispetto.

Il bulbo, costituito dall’ingrossamento della parte basale delle foglie, che si inseriscono le une sulle altre.

E' una cipolla bianca, dolce, dal gusto particolare, carnosa,profumata.

Esistono esemplari dal peso di un chilogrammo.

Si narra che anticamente per innaffiare questo ortaggio, che vuole molta acqua, i contadini prelevavano l'acqua con una pala.

Versavano questa acqua sulle cipolle e forse la forza che proveniva da questa operazione violenta, ha fatto si che l'ortaggio si sviluppasse in larghezza.

Ho avuto la fortuna di visitare uno stand gastronomico della contrada “ Giardino”,ridiscendendo da una escursione in montagna.

Sono entrato invogliato da diversi odori, profumi provenienti dall'interno fra cui primeggiava la cipolla.

C'erano una decina di donne ognuna impegnata alla preparazione dei menù.

La prima cosa che vedo una padella con le uova e la cipolla.

La classica frittata, piatto povero,ma il più conosciuto ed apprezzato che devi per forza gustare.

Un pentolone dove bolliva la cipollata, “acqua-olio-sale-pomodoro e la cipolla”.

Su un altro fuoco si realizzava la “cipollata cace e ove”.

Eppoi un ragù invogliante per condire la pasta.

Ovviamente l'ingrediente principale è la cipolla.

Nello stand c'erano due assessori che tolti gli abiti classici da ufficio, indossavano su abiti comuni un bel “z'nale, zinàle: grembiule” per non sporcarsi ed aiutavano alla preparazione dei piatti.

Fabio Cellucci assessore alle associazioni e tradizioni e l'assessore ai servizi sociali Pierdomenico Antonietta.

Ho chiesto notizie sulla sagra e così sono venuto a conoscenza che ci sono in paese 16 contrade di cui solo la metà partecipano.

Il motivo è che ci vogliono un bel po' di persone che prendono parte gratuitamente, ma che sappiano cucinare, avere uno spazio dove installare la cucina...per preparazione dei piatti.

Se si è in pochi, non ce la fai.

L'assessore Cellucci che fa parte della giunta del sindaco Domenico Bucciarelli (Lista Civica Fara Domani) dal 08/06/2009 (1º mandato),di tendenza centro-sinistra, mi ha informato che è intenzione dell'amministrazione comunale incrementarne la coltivazione e la commercializzazione, anche attraverso contributi agli agricoltori e il riconoscimento del marchio IGT, indicazione geografica tipica”.

Crisi a parte, curiamo pubblicità, diritti SIAE e l’acquisto diretto delle cipolle dai coltivatori di Fara. Queste vengono selezionate da professionisti agronomi e tecnici, prima di essere cedute gratuitamente alle varie associazioni”.

Purtroppo in Abruzzo è assente una promozione turistica che faccia conoscere in Italia ed all'estero le tante tradizioni che i paesi festeggiano.


Scritto da: Luciano Pellegrini



05 agosto 2011

Chieti - I politici ignorano ancora Internet


Il rapporto fra politica e Internet, in Abruzzo a Chieti così come in Italia, rispetto ad altre realtà nazionali più all'avanguardia, è ancora abbastanza limitato. Molti dei nostri politici continuano a ragionare immaginando un marketing unilaterale anziché aprirsi a un mezzo di comunicazione bidirezionale che consenta all'elettorato di partecipare attivamente contribuendo con feedback, pareri, critiche e consigli. Oggi pertanto per ringraziare chi si è adoperato per il rifacimento delle STRISCE PEDONALI in Via Maiella, scolorite da tempo, mi debbo rivolgere all'assessore incaricato tramite chietiscalo.it. Se il politico, l'ammistratore, l'assessore avesse avuto un BLOG suo personale, lo avrei fatto direttamente tramite Internet, Visto il grande numero di utenti internet, sempre in continua crescita, credo che la rete possa davvero contribuire a rendere concreta l'idea di una politica davvero partecipata in cui i cittadini elettori abbiano davvero voce in capitolo e un peso sempre maggiore. Certo, il contatto umano rimane fondamentale, però anche questo nuovo strumento potrebbe essere di grande aiuto. La potenza rappresentata da questo mezzo è enorme perché consente la partecipazione delle persone in qualsiasi momento, senza alcuna limitazione temporale e da ogni luogo, eludendo quindi ogni limitazione geografica. La rete è fatta di persone che creano relazioni, elaborano idee e dibattiti con altri soggetti. Un politico che prende questa strada è un politico lungimirante che vuole davvero mettersi in gioco. È una persona desiderosa di instaurare una comunicazione sincera e alla pari con il proprio elettorato e con la società civile, dove entrambe le parti possono dire la loro e confrontarsi. La presenza poi dei commenti dimostrerà quanto questo modo, al tempo stesso moderno e tradizionale, di fare politica possa essere vincente. Questa è l'intuizione vincente di una politica che nei fatti, e non solo nelIe parole, ha sinceramente voglia di ritrovare la fiducia e la partecipazione di tutti alla costruzione del futuro delle nostre città, mettendosi in gioco senza paura.

nonno enio


02 agosto 2011

A Chieti, ridurrano le spese della politica ?


Finalmente la casta si dà un taglio. L’ufficio di presidenza di Montecitorio ha messo a punto un piano di risparmi e riduzioni.

Ma ieri, mentre uno dei questori della Camera illustrava la proposta di bilancio, in Aula c’erano soltanto 11 deputati.

Evidentemente gli altri 619 inquilini di Montecitorio non erano granché interessati. Oggi si voterà il documento.

Secondo le previsioni il bilancio di Montecitorio sarà approvato all’unanimità. Eppure ieri a discutere dei costi della politica e, soprattutto, del modo di battere l’antipolitica, avvicinando gli onorevoli alla società civile, sono stati quattro rappresentanti dell’opposizione, quattro della maggioranza, due questori (Colucci e Mazzocchi) e il vicepresidente Leone.

I tagli ci sono, per carità, e questo è il risultato principale ma chi si illudeva che la manovra anticasta potesse catalizzare l’interesse dei deputati è rimasto deluso.

In ogni caso nel triennio 2011-2013 il bilancio dello Stato potrà beneficiare di una minore richiesta di dotazione da parte della Camera pari a 75 milioni di euro e di restituzioni di somme pari a 76 milioni di euro. In totale, più di 150 milioni.

Adesso, dopo l'esempio datoci da Napolitano, quando i nostri assessori, il sindaco e i rappresentanti della Provincia e della regione Sbruzzo seguiranno l'esempio ?

A Chieti son sicuro non se ne parlerà mai, mancando la trsparenza necessaria (stipendi netti o lordi degli amministratori della città), nessuno ha mai pensato di pubblicarli sul sito del comune o su Internet.

Questo nuovo mezzo di comunicazione di cui potrebbero far tesoro, interpellando in tempo reale i cittadini per conoscere se il loro operare viene apprezzato o no e far loro risparmiare, in caso di parere negativo, i soldi per la prossima campagna elettorale. E' tempo che questi signori , se non possono dialogare tramite il sito del Comune, si dotino di un "blog" personale e mediante questo dialoghino col prossimo.
nonno enio