Centinaia di profughi africani approdano ad Amburgo, inviati dall'Italia, che paga fino a 500 euro a testa e dispensa in fretta e furia documenti di soggiorno per indurre gli stranieri a lasciare il Paese. L'accusa, in termini sferzanti, arriva dagli enti addetti all'immigrazione della città-Stato, dove già si annuncia l'intenzione di rimandare gli stranieri indietro. Mentre il governo tedesco precisa di essere in contatto con quello italiano, con cui c'è un dialogo aperto sul tema. Roma si sarebbe già mostrata disposta a riaccogliere i profughi che non abbiano diritto a soggiornare in Germania. Caso urticante, comunque, nei rapporti italo-tedeschi, già provati dalla crisi dell'euro. E non inedito. Nel marzo scorso infatti, il ministro dell'Interno della Baviera attaccò duramente la prassi italiana di spingere gli immigrati che arrivavano sulle sue coste altrove, dopo un fermo di 6 stranieri di origine africana e irachena, che provenivano dal Belpaese. Sotto accusa è una circolare del ministero dell'interno italiano di febbraio (governo Monti) che prevedeva una «buonuscita» di 500 euro per gli immigrati che lasciano i centri di accoglienza allestiti in via provvisoria per l'emergenza profughi provocata dalle rivolte della primavera araba nel 2011. Un provvedimento che riguarda 13 mila persone; (di profughi in Italia, 3 anni fa, ne arrivarono 62 mila). Come al solito i furbetti italioti, ci provano sempre a lavarsene le mani e risolvere i problemi sempre alla solita maniera, ma stavolta gli è andata male. Resta da stabilire su quali basi la Germania sancisce i "diritti" in base ai quali dei profughi possono o meno soggiornarvi? Sono forse razzisti? O sono forse più furbi di noi italioti che ci facciamo infinocchiare dalla marea di immigranti irregolari e non sempre animati da buoni propositi di ricercare un lavoro per diventare della persone oneste?
nonnoenio