28 luglio 2012

Marchionne vorrebbe forse un cartello sulle auto ?

L'industria automobilistica europea è in una crisi che non ha precedenti e la politica di sconti aggressivi messa in atto da Volkswagen «è un bagno di sangue sui prezzi e sui margini».A dirlo, in un'intervista all'International Herald Tribune, è l'amministratore delegato di Fiat e Chrysler Sergio Marchionne.«Non l'ho mai vista così difficile», dice Marchionne riferendosi, secondo il giornale, alle sfide di un settore auto europeo allo stremo, con un'eccesso di capacità produttiva e di personale impiegato, esacerbato dalla rigidità del mercato del lavoro, che minaccia gli utili da anni e che la crisi sta peggiorando. L'amministratore delegato di Fiat torna a fare appello alla Commissione europea: «dovrebbero coordinare una razionalizzazione del settore in tutte le compagnie» e «quelli che davvero non si sono mossi in questo senso sono i francesi e i tedeschi, che non hanno ridotto minimamente la capacità».Solo che la Wolkswagen, unica industri automobilistica in Europa che quest'anno chiude con un attivo mostruoso di 8 miliardi circa replica all'Ad Fiat in malo modo: «Marchionne è insopportabile come presidente dell'Acea», Associazione delle case automobilistiche europee. «Chiediamo le sue dimissioni». Lo chiede  il responsabile della comunicazione aziendale di Volkswagen Stephan Gruehsem dalle pagine del Wall Street Journal. Gruehsem ha anche detto che Volkswagen sta considerando la possibilità di uscire dall'Acea in seguito a questi commenti. Imbarazzo pure a Bruxel su questa disputa tra marche automobilistiche. Marchionne forse non si è reso conto che non investe in ricerca da un bel pò di tempo e che il calo delle vendite delle sue autovetture potrebbe dipendere da questo. E poi c'è da dire che a parità di prezzo, oggi un probabile acquirente, sceglie l'automobile che costa meno e consuma di meno. In questo periodo di crisi,le necessità delle persone sono altre caro Marchionne. La cultura dell'automobile, a volte considerata come uno status symbol, o come un giocattolo da rinnovare oppure come il simbolo della libertà di andare, viaggiare, correre non esiste più nell'immaginario collettivo. Adesso si incontra sempre più gente che dice: "L'auto è solo un peso, se potessi, ne farei a meno!" In effetti l'auto è sopratutto un peso costoso: benzina ed assicurazione che costano un occhio della testa, bolli, multe, autovelox, impossibilità di parcheggiare, autostrade e strade intasate, garages che scarseggiano per cui le auto devono sostare in strada dove vengono regolamente rigate o ammaccate da gente che poi scappa ...impunita. Insomma sempre a meno persone viene il desiderio di "cambiare la macchina". Io per esempio mi tengo la mia vecchia auto, ormai tutta piena di piccoli segni per le botte ricevute da anonimi nei vari parcheggi cittadini e al mattino, quando trovo una nuova ammaccatura non mi faccio più caso.

nonnoenio

20 luglio 2012

Boso, leghista DOC al "capo" Bossi



Per rendersi conto di cosa era la Lega Nord bisogna rifarsi ai personaggi che via via vi hanno militato e sopratutto stare a sentire per un paio di minuti cosa va dicendo in questi giorni Boso, quello che quando qualcuno, all'interno del partito, accennava di votare contro qualche mozione del capo, minacciava i "poveretti" di prenderli a calci nel culo... "Umberto dice che vuol star lontano da Roma e fare la guerra sulle Alpi? Condivido in pieno! Venga su da me che lo aspetto, l'ho invitato in settimana, così si allontana dai veleni e dai falsi amici che lo aizzano dicendogli che lui è ancora il capo": lo ha detto all'Ansa il leader degli indipendentisti leghisti, il trentino Erminio Boso. "Leggo in queste ore delle cose stravaganti - spiega Boso, che in questo periodo estivo vive in una baita in montagna - Certamente anche io a Umberto gli dico "ciao capo". Ma perchè gli voglio bene e perché tutti nella Lega gli vogliono bene. Diverso è chi lo aizza a dire che lui è ancora il capo. Perché adesso il capo è Maroni, lo ha deciso democraticamente un Congresso ed è stato lo stesso Umberto a indicare Bobo". "Se Umberto, come spero, vien su da me - conclude Boso - ci facciamo delle belle girate nei boschi. Spegne il telefonino per qualche giorno, sta lontano da pressioni e da uomini e donne che gli danno la cicuta. E così ritira fuori quella carica di inventiva che tanto serve in questo momento e mette un valore effettivo, di idee e di creatività, nel suo ruolo di presidente. Stando lontano dai battibecchi buoni solo a riempire pagine di giornali nel vuoto estivo. Il suo passato è troppo grande per perdersi in certe sciocchezze"

nonnoenio

19 luglio 2012

Catastrofe in Val di Stava


Oggi ricorre l'anniversario della catastrofe in Val di Stava che fu il più grave disastro al mondo dovuto al crollo di discariche a servizio di miniere e, con 268 morti e ingenti distruzioni. Rimane a tutt'oggi una delle più gravi catastrofi industriali e ambientali mai verificatesi, seconda in Italia solo al disastro del Vajont. Alle ore 12 e 22 minuti e 55 secondi del 19 luglio 1985, crollano due bacini di decantazione dei rifiuti semi-fluidi della miniera di fluorite di Prestavèl, nella Val di Fiemme. La massa fangosa inizia la sua corsa distruttiva con un tremendo boato e investe dopo pochi secondi il sottostante abitato della frazione di Stava e poco dopo quello del paese di Tesero. I 180.000 metri cubi di materiale fuoriuscito trascinano via con sé 53 case, 3 alberghi, 6 capannoni, 8 ponti, centinaia di alberi e fa 268 vittime, tra le quali molti turisti rientrati per il pranzo. Dei 10 condannati giudicati colpevoli, dopo 7 anni di processi, dei reati di disastro colposo e omicidio colposo plurimo, nessuno ha mai scontato la pena detentiva. Purtroppo anche questa è Italia !

nonnoenio

13 luglio 2012

Torna Silvio e Moody's declassa l'Italia ?

Sarà anche una banale coincidenza, però... Però ieri, a poche ore dall'annuncio, ufficializzato da Fabrizio Cicchitto, che Silvio Berlusconi intende tornare in campo e candidarsi a premier per l'ennesima volta (vuole dare il colpo di grazia, ha sintetizzato più di un osservatore), l'agenzia di rating americana Moody's ha tagliato di due scalini il rating sui titoli di Stato italiani, portandoli a Baa2 da A3, mantenendo un outlook negativo. A pesare sulla scelta, anche « anche il clima politico, specialmente con l'avvicinarsi del voto della prossima primavera, è fonte di un aumento dei rischi ». Come «padre nobile» del partito - ruolo che si era autodato a metà novembre appena dopo aver ceduto la mano a Mario Monti e al governo dei tecnici - Silvio Berlusconi ha resistito appena sei mesi. Anche perché, dentro un partito che solo la sua figura era riuscita a tenere più o meno insieme, ora si vedono crepe sempre più grandi.E così, come annunciato mercoledì da Angelino Alfano, il «delfino» che molto probabilmente dovrà attendere ancora un giro per tentare il tuffo verso Palazzo Chigi, il cavaliere si rimette in campo. E se a livello nazionale tutti i colonnelli del Pdl, anche a malincuore, giurano eterna fedeltà al capo, nel popolino, la mossa di Berlusconi convince molto meno. In parecchi esprimono perplessità sull'uscita mediatica. Anche dentro il partito le opinioni sono parecchie e contrastanti. Leonardi è invece convinto che la mossa di Berlusconi sia quella giusta. «Lui sa quello che fa e se decide così ritengo che quello sia il bene per il partito. Del resto ha ancora il carisma e il traino per portare il Pdl alla vittoria elettorale. << Alfano è un grande segretario, ma solo Berlusconi può fare una differenza in certi momenti»....  Meno male che Silvio c'è...

nonnoenio

04 luglio 2012

E il Movimento 5 stelle cresce !

I partiti non riescono più a filtrare la volontà dei cittadini. Né a intercettare il consenso né a gestire il dissenso. Sono trascorsi vent’anni da Tangentopoli ma le speranze che dal terremoto giudiziario nascesse la Seconda Repubblica, più giusta e più libera, sono ormai completamente disperse. Le strade dei partiti e dei cittadini anziché avvicinarsi e convergere si sono allargate a dismisura. E mentre la politica degradava, la crisi economica ne mostrava inesorabilmente anche l’incompetenza. Le nuove circostanze hanno costretto gli esponenti di maggioranza e minoranza a lasciare il campo ai "tecnici". Certamente a malincuore ma intimamente convinti di poterla spuntare, di riuscire a restare in sella in attesa che il ciclone del malcontento si esaurisca e gli elettori tornino all’ovile. invece sono comparsi gli attivisti 5 Stelle. Tutti i movimenti di rottura, per affermarsi, hanno bisogno, almeno all’inizio, di forti provocazioni per smuovere una società adagiata su consolidate cattive abitudini. Movimenti che intercettano una psicodinamica di gruppo per cui quelli che hanno accettato per anni idee e comportamenti che hanno sfidato il ridicolo e il burlesque, aizzati e sospinti da una forza opposta cambiano d’un tratto di campo. Beppe Grillo è riuscito a realizzare questa metamorfosi. Un fenomeno nuovo e diverso o un film già visto? Una forma di giustizialismo o le premesse per un diverso e migliore ordine sociale ed economico? Si vedrà. Grillo intanto ha cominciato ad aggregare persone, soprattutto giovani. A delineare un quadro alternativo, convinto che con la Rete si possano cambiare le cose: superare le barriere imposte dall’informazione tradizionale e costruire un’intelligenza collettiva in grado di mettere alla berlina i partiti tradizionali.Io vedo questo movimento raccogliere favori da parte di quegli elettori indecisi, quegli elettori spaventati degli attuali governanti e di tutti quegli elettori di centro, di destra e di sinistra che non si riconoscono più nei tradizionali e famelici partiti di oggi.
nonnoenio

Chieti - Vallone Fagnano


Una strada comunale nel totale abbandono, Vallone Fagnano .
 
Arteria usata come percorso più rapido dagli automobilisti ma... oggi, con un vasto insediamento abitativo. Ci sono un centro sportivo –ristoranti –pizzeria - officine. La strada molto trascurata e con larghezza non regolare per il traffico veicolare, non ha segnaletica orizzontale né verticale. I guard rail con i catarifrangenti potrebbero aiutare la guida di notte in quanto non esiste illuminazione. A tal proposito è “risibile” la realizzazione di buche cementate ai bordi della strada con all’interno già provvisti con il tubo corrugato per inserirci i fili della luce ed i pali per illuminare la strada.

Ora non sono più visibili perché l’erba li ha ricoperti, ma se qualcuno ci passa sopra, perché invisibili, cosa può succedere? Per allargare la strada penso che i proprietari del terreno che hanno le coltivazioni a raso con l’asfalto della strada, non concederanno il permesso… Si potrebbe espropriarlo…ma, passeranno anni!?

Perciò, la condizione di questa strada, a pochi metri dal raccordo autostradale e dal centro abitato del Tricalle, ma dimenticato dall’amministrazione comunale, si manifesta con il Malumore e le critiche dei residenti che pagano le tasse.




Scritto da: Luciano Pellegrini

02 luglio 2012

A Chieti, la movida o la strascinata?


Sabato 30 giugno ore 22,30 di una giornata afosissima e caldissima a Chieti si soffoca anche di notte. Decido per una puntatina su in città destinazione la Villa Comunale, piena di verde e sicuramente più fresco che sul balcone di casa mia. Parcheggio la macchina in piazza San Giustino, nonostante i numerosissimi cartelli di divieto su tutta la piazza, che ammoniscono multa e rimozione forzata, per sosta non autorizzata, su tutta la piazza. Parcheggi, sono in compagnia e poi quì da noi non si vede un vigile di giorno, figurarsi di notte alle 22,30 e con sto caldo afoso. Scendo per via Pollione e incontro al Pozzo i primi gruppi di persone che tornano da una vasca giù per il corso, tutti sudati, con le lingue di fuori, camminano silenziose, fanno fatica persino a parlare. Il corso è lungo e il pavimento rilascia tutto quel calore che ha assorbito durante la giornata, Caronte oggi si è fatto onore e l'ha arroventato ben bene. L'umidità tocca livelli mai visti, si notano tutti i negozi e i punti ristoro chiusi e completamente al buio, poi questi hanno il coraggio di parlare di crisi stracciandosi le vesta. Lungo il tragitto solo 2 distributori di bibite automatiche e file di giovani in attesa della lattina fresca. In piazza Vico qualche giovane è seduto ai tanti tavolini senza consumare nulla a far casino. Caldo terribile ho tutta la maglietta sudata e avanzo lentamente, respirando anche a fatica a causa dell'umidità che ne raddoppia l'entità. Arrivo in piazza della Trinità, macchine parcheggiate in doppia e tripla fila tanto che si fà persin fatica a passarci in mezzo con l'autovettura.  Alla gelateria vicino alla chiesa, quella col gazebo, non c'è seduto nessuno a causa del rischio di finir proprio bollito. Dalla gelateria a fianco della edicola dei giornali, esce qualcuno col cono e una signora guarda sconsolata le sue due pallin finite per terra liquefatte, mentre la sua amica cerca di ingurgitare le sue, prima che facciano la stessa fine. Verso la Villa le persone aumentano di numero e i branchi si fanno più numerosi e vocianti, vuoi vedere che quaggiù lungo i viali alberati c'è il fresco? Non è così il caldo c'è anche quì e c'è gente col culo appoggiato alla Fontana Monumentale che butta acqua e parecchia gente sparsa sui sedili di cemento che il proprietario della Casina dei Tigli non ha ancora monetizzato, per fortuna. Questo individuo qualche risultato l'ha ottenuto, in barba a quelli che giustamente protestavano, è riuscito a far spostare il monumento di Chiarini e al suo posto ha installato un bel palco con due disperati musici che con sto caldo tentano di fare musica e un cantante che scimmiotta, inascoltato, Renato Zero; qualche persona è seduta ai tatissimi tavolini, che aumentano a macchia d’olio e son convinto che  se lo lasciano fare fra un pò avrà ricoperto tutta la Villa Comunale. Questi pochi disperati mangiano o meglio dire beveno un gelato. Questo signore quì a Chieti, dove tutti si lamentano: i negozianti perchè c'è il Megalò e perdono clienti, i bar perchè i giovani se ne vanno a Pescara a fare una vera e propria Movida, ha trovato l'America e fa i suoi bei guadagni intascando quei pochi spiccioli che restano in tasca alla fine del mese ai suoi concittadini. Ho visto tutto quello che c'era da vedere in questo fine settimana, la Movida cittadina è sempre una stanca Strascinata e posso tornarmene a casa, tant'è che mi sto rendendo conto che giù da me in via Majella si è alzato un lieve venticello e vedrai che anche stanotte io riuscirò a dormire.

nonnoenio