29 dicembre 2011
Chieti - Le Lenticchie
23 dicembre 2011
Buon Natale e Felice Anno Nuovo da Chieti
A te che di qui passi per caso e ti soffermi un pò con noi, a te che qui hai trovato una parola d'amicizia e anche a te che dietro la tua timidezza ti nascondi... Buon Natale.Buon Natale. A te che ancora sai ridere, o piangere o inseguire una speranza. A te che poco è stato dato o a te che tutto hai ricevuto. A te che il futuro fa sempre più paura e a te che invece il futuro lo vedi sempre rosa... Buon Natale. E che sia davvero un buon Natale per tutti.
BUONE FESTE DALL'ALPINISMO GIOVANILE DI CHIETI
Nella sezione CAI Majella di Chieti,è presente un gruppo di 25 giovani coordinati da un alpinista esperto e titolato del CAI, Luigi Massimo. Il lavoro e la responsabilità sono notevoli perché si opera in un ambiente diverso dalla città, la montagna. Questi ragazzi hanno sperimentato la montagna in inverno con sci da fondo e racchette; d'estate affrontando le ferrate su roccia; in primavera ed autunno godendo della flora e della fauna. Ho sperimentato in alcune uscite fatte con i ragazzi, la soddisfazione di stare insieme a loro. Sul sentiero, mentre cammini, lo sguardo è rivolto sempre avanti, verso la vetta e se la salita è ripida devi fermarti ogni tanto per un respiro.
Ti giri... e vedi dietro di te i giovani che seguono la guida e rispettano l'adulto. Capire che dietro c'è il ricambio e la “continuità” generazionale, è una gioia immensa. Questi giovani sono il futuro.
Il CAI ha questa ricchezza che la può vantare solo una associazione che annovera 320mila iscritti!
Quindi, al termine dell'anno, la cosa più naturale è stato di incontrarsi alla sede del CAI e mentre le diapositive delle attività svolte durante l'anno venivano proiettate, i giovani ed i genitori hanno festeggiato il Natale in un clima di familiarità ed amicizia. C'era gioia da parte di questi giovani ed alla fine ci siamo scambiati gli auguri.
Ad maiora, (verso cose più grandi ndr), cari giovani e buone feste!
le foto, sul link
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22 dicembre 2011
Chieti - UNA MADRE E IL CIELO D'IRLANDA
Il libro si apre con un passo del messaggio del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, indirizzato ai partecipanti alla Quinta Conferenza Nazionale del Volontariato, tenuta a Napoli il 13 aprile 2007, e ha una prefazione di Luca Doninelli, scrittore conosciuto in tutta Italia per i suoi libri sulla storia e le tradizioni di Milano. “Latte, chiodo e arcobaleno” è un libro che racconta la purezza dei bambini (simboleggiata dal latte), i loro conflitti e i problemi che sono costretti a vivere (il chiodo), ma anche la speranza (l’arcobaleno) di una vita migliore. È proprio con questo obiettivo che l’associazione, nata nel 1991 a Milano, grazie all'iniziativa di padre Giuseppe Bettoni, è impegnata con oltre 200 volontari (Milano, Roma, Firenze, San Benedetto del Tronto) con i progetti di sostegno domiciliare e ospedaliero ai bambini sieropositivi o con disagio psichico e alle loro famiglie; accoglienza in casa famiglia per mamme e bambini; prevenzione dell'HIV e animazione sociale con gli adolescenti; affido; scolarizzazione degli orfani dell'AIDS in Zambia e in Eritrea e prevenzione dell'HIV in Kenya.
“Il cielo d’Irlanda” è il titolo del racconto di Elena Mearini che, con una scrittura realistica e inedita, racconta la storia di Elsa e di suo figlio Primo, costretto a camminare con le stampelle, perché sieropositivo come lei, nato da un rapporto con Vincenzo, “boia di Sorrento”, emarginato e violento. Il racconto si sviluppa nell’alternarsi della narrazione di Elsa e quella di Primo; lei, la madre, che ci fa conoscere il suo calvario; lui, il figlio, che conta il tempo a giri di “lancette lunga e corta” che ci trasmette le impressioni di chi affronta la vita scoprendola dolorosa e piena di difficoltà come quella di essere “senza un padre” e che si crea un mondo proprio immaginando che il suo papà sia Spider Man, suo eroe del cuore. Primo ha affrontato la malattia sostenuto dalla musica, ascoltando “ Il cielo d'Irlanda”.
Invece, “Una madre” di Agnese Pellegrini prende spunto dalla storia di una bambina seguita da Archè, morta a 3 anni e mezzo per una malattia rara, e della sua famiglia, che ha vissuto il disagio della piccola sperimentando la sofferenza e l’emarginazione di cui sono vittima le persone colpite da malattie rare. Nato da storie vere, questo romanzo corale narra il coraggio di esistenze al limite. Più di una docufiction, (combinazione cinematografica di documentari e finzione ndr), Latte, chiodo e arcobaleno è il percorso di persone capaci di vincere il disagio e raccontare il dolore, la lotta, la speranza di una vita (con)dannata. Dopo mesi di interviste in collaborazione con l’associazione Arché gli autori hanno saputo, senza ipocrite finzioni, creare un libro ricco di umanità. L’ umanità che nasce dall’ascoltare in silenzio: l’umanità di chi deve credere nella bellezza della vita. Nonostante tutto.
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21 dicembre 2011
CHIETI - UN EVENTO SENZA PUBBLICO
20 dicembre 2011
Chieti - Presepi in Canna
ROMA: dal 25 Novembre 2011 all'8 Gennaio 2012 per la "36a Edizione della Mostra dei Presepi" – Piazza del Popolo- Palazzo Bramante
PESCHE (Isernia): dal 4 Dicembre 2011 al 6 Gennaio 2012 per il "XII Concorso dei Presepi nel Presepe" nel Centro Storico
DENICE (Alessandria): dal 6 Dicembre 2011 all'8 Gennaio 2012 per la " Mostra Concorso dei Presepi Artistici" presso l'Oratorio di San Sebastiano
LANCIANO (Chieti): dal 7 Dicembre 2011 all'8 Gennaio 2012 per la " XXI Rassegna Riscopriamo il Presepe" presso l'Auditorium Diocleziano
ALBEROBELLO (Bari): dal 10 Dicembre 2011 al 6 Gennaio 2012 per la " XI Edizione della Mostra Nazionale dei Presepi Tradizionali e Artistici" presso il Museo del territorio – Casa Pezzolla.
PORTO SAN ELPIDIO (Fermo):dall'11 Dicembre all'8 Gennaio 2012 per la "II Edizione della Mostra concorso-Presepiando- presso Villa Baruchello.
ASCOLI PICENO: dal 25 Dicembre all'8 Gennaio 2012 per il " 36° Concorso e Mostra - Città di Ascoli- presso la Chiesa di San Giacomo della Marca.
Di sicuro, la tecnica, la pazienza, l’amore, l’inventiva, il genio, che fanno di questo artista l’arma vincente dei suoi successi, gli daranno soddisfazione anche questo anno.
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Chieti - Se l'albero è ammalato ?
Mi giunge all'orecchio che a Palazzo Martinetti Bianchi, sede del museo d'arte Costantino Barbella, l'imponente cedro del libano visibile al centro del cortile, era stato abbattuto dal vento.
Tutto vero...! A metà altezza il tronco era spezzato. Questo Cedro aveva una bellezza particolare per l'altezza, circa 25 metri, per il diametro del tronco, per i rami . Quindi un albero in buona salute!? Non è così, perché l'interno del tronco è marcio. Per questo motivo non esisteva più la forza per sostenere tutto il peso e reagire alla forza del vento. Il cortile dove questo cedro faceva la sua bella presenza, è molto frequentato dalle persone durante la giornata per gli uffici , per il museo, per il teatro e viene utilizzato anche come parcheggio per le vetture che trovano un posto gratis. La fortuna è stata che questo tronco si è spezzato la notte e solo una vettura parcheggiata ha subito i danni. Meno male! La parte superiore del cedro si è appoggiata sul tetto dell'ala del museo Barbella e dell'ex ristorante Venturini. Il resto dei rami e del tronco hanno occupato una vasta superficie del cortile. Ora cosa si deciderà? Abbatterlo del tutto o meglio curarlo? Speriamo che la forestale e gli esperti agronomi decidano la migliore soluzione, ma se dovesse essere abbattuto bisognerà piantarne un altro! Intanto mi sono recato alla villa comunale per controllare un altro cedro della stessa altezza e diametro. Il vento non ha procurato danni, ma...è sicuro o anche esso è vuoto all'interno?
La villa comunale è molto più frequentata del cortile del palazzo Martinetti Bianchi sia dalle persone adulte che bambini. Quindi è meglio prevenire e controllare per evitare pericoli.
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12 dicembre 2011
Il perchè di questo sciopero
08 dicembre 2011
Mentire al fisco da adesso è reato
07 dicembre 2011
Chieti - Il tema delle fogne
Io ero già a conoscenza di questo fenomeno e mi ripromettevo di parlarne fra non molto. Purtroppo noi siamo già stati avvertiti diverse volte dall'Europa, che sa come vanno le cose quì con le immondizie (il caso eclatante di Napoli ha fatto varie volte quest'anno il giro del mondo) e le fognature nostrane. A rischio ci sono la salute delle persone e l'integrità dell'habitat marino del belpaese. Nel nostro Paese sono almeno 143 le città che non sono ancora collegate ad un impianto fognario adeguato,(a Montesilvano, dove palazzoni alti nove piani, costruiti a pochi metri dalla battigia, ci sono ancora i pozzi neri e d'estate è uno spasso il camminamento serale) e sono prive di impianti per il trattamento secondario o non hanno la capacità di gestire le variazioni stagionali di carico delle acque reflue. Sulle acque reflue siamo fuorilegge da 13 anni ed è indegno che il settimo Paese più industrializzato al mondo debba aspettare l’ultimatum dell’Europa per adeguarsi alla normativa. Secondo l’associazione ambientalista è in gioco la qualità della vita degli italiani e dell’ambiente e per questo va attivata una task force tra governo, enti locali e i gestori del servizio idrico per realizzare subito gli interventi più urgenti. In caso contrario l’Italia spenderà inutilmente in multe il denaro che potrebbe utilizzare per realizzare gli impianti di trattamento. E in una situazione, come quella attuale, dove si raccattano anche gli euri, per il salvataggio della "baracca Italia" ditemi voi come faremmo. La stagione balneare è alle porte e come dimostra da 25 anni l’esperienza di Goletta Verde la mancata depurazione è la principale responsabile dell’inquinamento lungo la costa. Questa estate se n'è avuta ampia dimostrazione, tappando gli scoli a mare, quando di fronte ad Ortona è scoppiata una di queste fognature, riversando decine e cecine di metri cubi d'acqua di fogna nel mare Adriatico, terrorizzando i bagnanti per settimane e causando annullamenti di prenotazioni e calando gli albergatori nel buio dell'"inferno" economico. Per costoro io dico : ben gli stà perchè chi è causa del suo male piamga se stesso, ma mi è dispiaciuto per tutte quelle persone che si sono viste rovinare le vacanza.
N.B. Per le foto cliccare sul link:FOTO
Chieti - Le Luminarie
Purtroppo due festoni appesi offrono una brutta immagine alla realizzazione. L'evento del 21°Chieti film festival è già terminato dal 21 novembre. Perchè non è stato rimosso? L'evento su, Garibaldi e l'Unità d'Italia scade il 29 gennaio 2012. Sarebbe una bruttura se non venisse rimosso. Il costo per l'amministrazione comunale è zero. Deve solo coordinare il lavoro! Il dirigente del comune perchè non ha pensato a queste cose?
Come al solito ci sono le solite polemiche. Il consigliere comunale Alessandro Marzoli critica la Giunta Di Primio perché dimentica il Natale. Io come cittadino rimprovererei i commercianti che non cacciano un soldo per creare interesse all'evento. E' facile volere la botte piena e la moglie ubriaca. Cosa fanno i commercianti per attirare i cittadini ed i turisti? Quanti negozi sono rimasti aperti alla manifestazione del Chocofestival ? Stessa situazione al Maggio Teatino ,alla Settimana Mozartiana, agli Artisti di Strada. Menefreghismo ed assenteismo totale.
In Via Pollione alcuni negozi hanno pensato loro a creare il clima natalizio. Perché gli altri negozi non prendono esempio?
Allora caro Marzoli, perché non fai opera di convincimento verso questa categoria assente nei confronti della città? Può darsi che avrai più carisma. Ben venga!
06 dicembre 2011
Chieti - NIMBI
La inciviltà e menefreghismo dei cittadini aggrava la situazione. Ci sono dispetti e la non partecipazione ad accettare una nuova gestione dei rifiuti. Nessun condominio gradisce i bidoni nell'androne del palazzo, dove è possibile. C'è da precisare che per questa scelta è impossibile trovare la persona che ogni giorno porta fuori il bidone che verrà raccolto e successivamente il mattino lo rientra. Nei condomini dove non ci si conosce, non ci si saluta, figuriamoci se un condomino si prende la responsabilità di fare questo servizio. Una idea è quella di consegnare la chiavi del portone alla ditta incaricata del ritiro, anche se bisogna pensare a un metodo rapido come trovarle, ma non è impossibile e non costa niente. Si risolverebbe la pacchianata di vedere tutti i bidoni sui marciapiedi.
La soluzione vincente è l'isola ecologica già installata in tanti comuni. Un'isola ecologica, o eco piazzola, è un'area recintata e attrezzata per la raccolta differenziata dei rifiuti. Inoltre ha un impatto ambientale quasi nullo sul territorio. Nella nostra città, Chieti, dove il sistema è basato sulla raccolta differenziata porta a porta e i rifiuti vengono ritirati in base a un calendario preciso, l'Isola Ecologica ha una importanza fondamentale per il cittadino. Luoghi dove creare queste isole ce ne sono, per cui bisogna solo realizzarle. La risposta dell'amministrazione sarà: Non ci sono i soldi!
05 dicembre 2011
Chieti - E' nata "TERRA MAJA"
Nel centro storico di Chieti, nel quartiere di Santa Maria, un giovane appassionato di montagna e della natura, ma anche della buona musica, quella seria, ha aperto un locale ” Wine bar e prodotti Bio” con il nome :Terra Maja. La dea Maja secondo la leggenda ha dato il nome alla Majella. Nel locale si possono acquistare prodotti biologici, biodinamici e le relative bevande. L'insegna del locale è alquanto originale, scolpita su legno e posizionata in verticale a lato dell'ingresso. Cerchiamo di impadronirci del significato di questi vocaboli: Prodotti biologici: provenienti da coltivazioni non trattate chimicamente e non manipolate geneticamente. Biologico: bios, che significa vita e logos, che significa conoscenza, cioè :bisogna acquistare la conoscenza della vita. Il termine "agricoltura biologica" indica un metodo di coltivazione e di allevamento che ammette solo l'impiego di sostanze naturali, presenti cioè in natura, escludendo l'utilizzo di sostanze di sintesi chimica (concimi, diserbanti, insetticidi). Per salvaguardare la fertilità naturale di un terreno, gli agricoltori biologici utilizzano materiale organico e, ricorrendo ad appropriate tecniche agricole, non lo sfruttano in modo intensivo. L’agricoltura biologica è la produzione certificata di alimenti freschi e gustosi. BIODINAMICO: Da ottant’anni l’Agricoltura Biodinamica lavora per la fertilità della terra e la qualità degli alimenti col risultato di avere terreni fertili e vitali e prodotti salubri. All'inizio del secolo, alcuni agricoltori vedevano con preoccupazione i primi segni di degenerazione e debolezza che accompagnavano l'applicazione dei moderni metodi di coltivazione e in particolar modo il crescente uso di concime chimico. L'ispiratore dell'agricoltura biodinamica, l'austriaco Rudolf Steiner, negli ultimi anni della sua vita(1925),considerò come un unico sistema il suolo, e la vita che si sviluppa su di esso .La teoria biodinamica di Steiner ha a che vedere col compostaggio e con le fasi della Luna. Per la sicurezza del cliente esiste un marchio per tali prodotti. E' una foglia stilizzata, fatta di stelle su sfondo verde, che rappresenta il logo del biologico europeo ed è riportato sulle confezioni dei prodotti esposti nei scaffali dei negozi europei.
Esiste anche il marchio Demeter di TUTELA DELLA QUALITA’ BIODINAMICA che contraddistingue l’alta qualità del metodo agricolo biodinamico e ovunque uno vada nel mondo lo può trovare. Nel 1927,alcuni agricoltori che coltivavano la loro terra seguendo i principi della biodinamica, decisero di tutelare i loro prodotti e le loro aziende. Pensarono a Demetra, dea della fertilità e della terra. IL MARCHIO DEMETER CONGLOBA I DUE MARCHI-BIOLOGICO E BIODINAMICO,perché il biodinamico presuppone che il prodotto è prima biologico. AIAB - Associazione Italiana per l'Agricoltura Biologica è un ente di certificazione e il marchio viene apposto su prodotti che hanno requisiti più restrittivi della regolamentazione comunitaria obbligatoria Reg. (CE) 834/07.
C'è richiesta da parte della gente per questi prodotti . Come abbiamo appreso, la coltivazione biologica deve seguire criteri imposti.Il terreno selezionato bisogna lasciarlo decantare per 2 anni. Deve avere degli spazi per non essere contaminato dai terreni confinanti.Il prodotto raccolto segue una filiera breve che garantisce la qualità del prodotto. La commercializzazione è ugualmente rigida, ma agile.I prodotti biologici vengono confezionati in piccole quantità e pesi per garantire la freschezza, ma anche per diminuire gli sprechi. Il “ benessere” fa gettare via tonnellate di cibo per un importo paria a circa 300 euro/anno per famiglia. Il costo dei prodotti biologici è più rilevante dei prodotti simili coltivati con concimi chimici,sia per la resa minore e sia per il maggiore impegno. Pur non volendo fare terrorismo su questa scelta, bisogna ragionare e tenere i piedi per terra. La ricaduta delle polveri sottili e delle piogge acide sul terreno contribuiscono a rendere questa coltivazione biologica compromessa a causa del pianeta inquinato. E' in atto la riunione a Durban, a città del capo in Sudafrica, dal 28 novembre al 9 dicembre 2011 per l'annuale Conferenza mondiale dell'ONU, per discutere del clima. Sui media non se ne sta parlando abbastanza per l'importanza che assume l'argomento. Forse la carta stampata sta fornendo più informazione. La situazione attuale è complessa e parlare su questo argomento nella crisi globale in cui viviamo, può sembrare anacronistico. Il consumismo ha rifiutato il progetto di kioto. Le maggiori nazioni, Stati Uniti, Europa, Canada, Giappone, Australia, Federazione Russa, ecc.,si sono tirate indietro dal finanziare la ricerca sul clima.Dovevano impegnarsi a ridurre le loro emissioni del 5,2% rispetto a quelle del 1990, nel periodo 2008-2012. La crisi finanziaria mondiale ha bloccato - anzi, ha fatto retrocedere - molti degli sforzi che si stavano facendo per ridurre le emissioni di gas a effetto serra: nessuno vuole più prendere impegni, costa troppo! Solo l' Europa dovrebbe sobbarcarsi questi costi, ma vista la situazione economica certamente non ce la fa.Questo è il motivo Perché è fallito il Patto sul clima.
E la Strategia 20-20-20 ? A dicembre 2008 l'Unione Europea ha approvato il pacchetto europeo "clima-energia", conosciuto anche come strategia "20-20-20" in quanto prevede entro il 2020:
- il taglio delle emissioni di gas serra del 20% - la riduzione del consumo di energia del 20% - il 20% del consumo energetico totale europeo deve essere generato da fonti rinnovabili: eolica, solare, biomassa, geotermica, aero termica, idro termica, energia oceanica, idroelettrica, i gas di discarica, i gas residuati dai processi di depurazione e i biogas.