07 dicembre 2011

Chieti - Il tema delle fogne

Il buon Luciano, sempre attento alle cose che capitano nella nostra regione, in questi giorni è insolitamente prolifico di segnalazioni e in un suo post mi segnala: "..Dalle foto puoi vedere come è ridoto IL MARE A FRANCAVILLA E PESCARA! in questi giorni, quando nessuno si cura delle nostre spiagge, Giorni fa, nella mia abituale passeggiata sull'arenile da Francavilla a Pescara, non ho potuto non riflettere, impressionarmi e fotografare il mare inquinato da chiazze gialle, schiumose e maleodoranti. Per le persone addette ai controlli è una cosa normale visto che d'inverno, evitano di effettuare controlli e parecchie fognature scaricano a mare il loro liquame. E' il sintomo che il nostro pianeta sta morendo. Il blocco del traffico non serve a niente. Occorrono più controlli... e che questi vengano fatti seriamente".

Io ero già a conoscenza di questo fenomeno e mi ripromettevo di parlarne fra non molto. Purtroppo noi siamo già stati avvertiti diverse volte dall'Europa, che sa come vanno le cose quì con le immondizie (il caso eclatante di Napoli ha fatto varie volte quest'anno il giro del mondo) e le fognature nostrane. A rischio ci sono la salute delle persone e l'integrità dell'habitat marino del belpaese. Nel nostro Paese sono almeno 143 le città che non sono ancora collegate ad un impianto fognario adeguato,(a Montesilvano, dove palazzoni alti nove piani, costruiti a pochi metri dalla battigia, ci sono ancora i pozzi neri e d'estate è uno spasso il camminamento serale) e sono prive di impianti per il trattamento secondario o non hanno la capacità di gestire le variazioni stagionali di carico delle acque reflue. Sulle acque reflue siamo fuorilegge da 13 anni ed è indegno che il settimo Paese più industrializzato al mondo debba aspettare l’ultimatum dell’Europa per adeguarsi alla normativa. Secondo l’associazione ambientalista è in gioco la qualità della vita degli italiani e dell’ambiente e per questo va attivata una task force tra governo, enti locali e i gestori del servizio idrico per realizzare subito gli interventi più urgenti. In caso contrario l’Italia spenderà inutilmente in multe il denaro che potrebbe utilizzare per realizzare gli impianti di trattamento. E in una situazione, come quella attuale, dove si raccattano anche gli euri, per il salvataggio della "baracca Italia" ditemi voi come faremmo. La stagione balneare è alle porte e come dimostra da 25 anni l’esperienza di Goletta Verde la mancata depurazione è la principale responsabile dell’inquinamento lungo la costa. Questa estate se n'è avuta ampia dimostrazione, tappando gli scoli a mare, quando di fronte ad Ortona è scoppiata una di queste fognature, riversando decine e cecine di metri cubi d'acqua di fogna nel mare Adriatico, terrorizzando i bagnanti per settimane e causando annullamenti di prenotazioni e calando gli albergatori nel buio dell'"inferno" economico. Per costoro io dico : ben gli stà perchè chi è causa del suo male piamga se stesso, ma mi è dispiaciuto per tutte quelle persone che si sono viste rovinare le vacanza.


N.B. Per le foto cliccare sul link:FOTO

Scritto a due mani: enio $ Luciano Pellegrini

3 commenti:

  1. effettivamente quella schiuma gialla e puzzolente fa un pò schifo, ma noi più che segnalarlo oggi, non possiamo fare altro.

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  2. si può sempre cercare di rintracciare che inquina e scarica liquami nel mare aperto e multarli in maniera tale che in futuro passerà loro persino il pensiero di rifarlo.

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  3. Caro Enio,volevo inserire un commento all'articolo:Chieti - Il tema delle fogne

    Ma una volta scelto “ anonimo” e clicchi,posta commento...scompare lo scritto.

    Dovrebbe uscire la serie di numeri e lettere...

    Pazienza

    Ciao


    Luciano Pellegrini


    Mandalo pure in yahoo.com e te lo inserisco io. Ho notato che qualche volta Explore combina casino con Blogger, prova ad usare Firefox

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