12 novembre 2010

I giornalisti della prov di Chieti


I Giornalisti della provincia di Chieti non contano niente. Il 13 e 14 Novembre per il rinnovo del sindacato in Abruzzo devono andare a votare a Pescara. La lista ''Giornalisti abruzzesi'', (tranne una… provincia!) - unica presentata, candita giornalisti delle province di Pescara- l’Aquila - Teramo. E Chieti? Neppure un seggio dove poter andare a votare in vista delle elezioni del 13 e 14 novembre '10. I giornalisti di Chieti, ma anche di Lanciano, Vasto, Ortona, Guardiagrele, dovranno emigrare come sempre a Pescara. Come ha fatto presente il giornalista teatino Nino Germano, “Una provincia, di fatto, annullata da chi dovrebbe rappresentare l'interesse di tutti”. Più volte ho criticato Stefano Pallotta, presidente del Consiglio regionale dell’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo, sull'oscuramento che Chieti ha sui giornali locali. Stessa segnalazione ai direttori delle televisioni pubbliche e private. Non è successo niente. Dal calcio - alla politica- alla cronaca, Chieti è dimenticata!

Eppure giornalisti professionisti, cito i teatini Germano e Barone, potrebbero impegnarsi di più per far emergere la loro città. Invio sempre i miei articoli a tutti, ma Chieti… dorme! D’altronde non è la città della camomilla? I sindaci, tutti, ed il presidente della Provincia, tranne qualche timido tentativo, perchè non si ribellano? Reclamare che a Chieti non ci sono seggi, a cosa fatta, non serve a niente. D’altronde nella città non esistono più: la redazione del Messaggero - del Tempo, ha chiuso il quotidiano la Cronaca. Nella provincia ci sono emittenti televisive e radiofoniche importanti. Ma tutte parlano di Pescara. L’anziano Lodovico Petrarca, pescarese, Segretario uscente e ricandidato, ex cronista di cronaca nera, (Mi ricordo questa persona quando realizzava servizi sulla cronaca nera con un suo modo di fare gesticolante e con una espressione secondo lui di super uomo), potrebbe ritirarsi a vita privata e dare la possibilità a giovani di emergere. Ma ripropongo la domanda. Possibile cari giornalisti della Provincia di Chieti che non potete fare niente in questa, purtroppo, lobby?

Voglio ricordare che mi sono schierato più volte a vostro favore per segnalare l’assunzione, anche se a tempo determinato, di giornaliste provenienti da fuori regione, come se in Abruzzo mancassero. Non sono belle, professionalmente uguali o meno preparate delle nostre, specialmente una giornalista che per il suo timbro di voce è inascoltabile. Ma tant’è.



Luciano Pellegrini

2 commenti:

  1. Non sò come sono messi i giornalisti della piccola provincia di Chieti, ma in generale gli stessi sono messi male oggi. Vengono assunti del free lancer che scrivono su ordinazione degli articoletti che vengono loro commissionati (con un max di parole, ne ho esperienza personale diretta)e vengono pagati a "botta" con emissione da parte del ricevente di fattura su cui viene alla fine dell'anno (facendo il 730) applicata ritenuta fiscale. Così si pagano le notizie quasi gratis perchè lo scrivente rilascia ritenuta d'acconto subito e poi successiva ritenuta sul 730. Molti evitano di imbarcarsi in simili "cretinerie" o si limitano come fanno la maggior parte ( e io li chiamo giornalai )e sviluppare articoli che premdono dall'ANSA senza muovere il "culo" dalla sedia e avere eventuali spese aggiuntive di viaggio!!!!! Se ci metti che le notizie su Chieti, sia che le leggi sul Tempo o sul Messaggero o sul Centro sono le medesime (trattate tutte con lo stampino)basta comperarne uno e hai tutta la situazione sottomano.

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  2. Questo far emergere il problema potrebbe essere l'inizio per cambiare le cose, no?

    Un abbraccio e buon week end!

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