La storia non è nuova. È da almeno nove anni che l’esecutivo sbaglia a fare previsioni. Se avesse sempre indovinato, il nostro Pil dal 2007 ad oggi sarebbe cresciuto di almeno il 14% in più, il 2% all’anno. Un sogno. E per il 2017 ? Il Def, il Documento di Economia e Finanza, prevede un rotondo 1%. Ma molti autorevoli istituti, dalla Banca d’Italia al Fmi fino all’Ufficio parlamentare del Bilancio, hanno già dichiarato il loro scetticismo e hanno previsto una crescita più contenuta, sia pure di pochi decimali. Gli ennesimi «gufi» renziani, o c’è qualcosa di più? Chi ha ragione? Partiamo da alcuni dati. L’economia mondiale, nella seconda parte dell’anno, ha ridotto i suoi ritmi di crescita. Lo scenario internazionale non promette nulla di buono e proliferano tensioni ed emergenze. Due fra tutte: ripresa del terrorismo e migranti. Non vanno meglio le cose nel Vecchio Continente. Nei prossimi mesi l’Europa sconterà l’effetto Brexit: l’uscita della Gran Bretagna dall’Ue potrebbe costare fino a mezzo punto di Pil. A farne le spese saranno soprattutto i Paesi che esportano di più verso l’Inghilterra, come l’Italia. A questo occorre poi aggiungere almeno altre due variabili negative. Finora la Bce ha sostenuto l’economia inondando i mercati con miliardi di euro. Una pioggia che nei prossimi mesi diminuirà o sparirà del tutto. Con un effetto immediato sui tassi di interesse e, quindi, sugli oneri dei Paesi più indebitati. Il riferimento all’Italia è fortemente voluto. C’è poi da affrontare l’emergenza del credito. Le banche, dopo otto anni di recessione, hanno accumulato centinaia di miliardi di sofferenze. Una situazione che rischia di ridurre fortemente i margini per gli investimenti. E, allora, come mai il governo è così ottimista?
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da nojos ci sarà come sempre
RispondiEliminachiù pil pe' tutti
è ottista fino al prossimo referendum, poi se vince il si, ci faranno conoscere il vero valore del PIL o come dice fracatz la quantità del pilo...
RispondiEliminaxLuca .... Renzi, con i suoi difetti, dovremmo tenercelo caro. Ha messo nell'angolo la sinistra sempre veteromarxista stile Dalema e Bersani, sempre antimpresa, tasse e spesa pubblca, i ricchi piangano. La alternativa Grillo, arruffapopoli da tv, mette i brividi solo a pensarci, La destra è spappolata, ha promesso una rivoluzione liberale di cui non ha fatto vedere neppure l'ombra e ora siamo a "facciamo un programma" vent'anni dopo. Sul loquace Salvini, tanto propenso a gridare e insultare quanto incapace di serie proposte, meglio tacere...
RispondiEliminaTroppi partiti che litigano fra loro in Italia e troppi benefici ai parlamentari...poi a farne le spese sono sempre lavoratori(quelli fortunati che hanno un lavoro, naturalmente) e pensionati....oltretutto sembra che la musica non possa mai cambiare! Un saluto,Enio, silvia
RispondiEliminaTutti i politici sono ottimisti quando sono nella maggioranza. Gli altri criticano. Anche qui, Hollande è forse convinto che farà altri cinque anni e continua a dire che tutto sta migliorando. Poi di un colpo Alstom pensa di chiudere un sito di costruzione con 450 dipendenti a spasso ed il governo trova come soluzione di ordinare personalmente la costruzione di diversi TGV. E dopo ? Quando nel 2017 cambierà, forse, il presidente ed il governo, cosa succederà? Anche i francesi sono responsabili di quello che gli capita.
RispondiEliminaPS - Essendo italiano io non voto per la presidenza.
quoto luca
RispondiEliminaIo ti rispondo con un semplice e tondo...bo`!
RispondiEliminaBuona giornata Elio, abbraccio.
speriamo che ci sia più lavoro e, quindi, condizioni umane migliori.
RispondiEliminaAzzardo un'ipotesi: svendite da campagna referendaria?
RispondiEliminaCiao Enio