03 settembre 2012

Chieti - Madonna del Freddo

Madonna del Freddo o Madonna della Neve o Zona P.E.E.P.(Piano di Edilizia Economica Popolare) al  Centro Levante. Queste denominazioni individuano il popoloso quartiere, di circa 2500 abitanti, insediati nella zona. Il titolo di Madonna del Freddo è di origine popolare, mentre la versione ufficiale è quella di Santa Maria della Neve, perché la città di Chieti, anticamente era spesso investita da abbondanti nevicate e per questo motivo era nata una sentita devozione per questa Madonna. Una leggenda racconta che un giovane molto povero, percorrendo i terreni nella zona che sto evidenziando, fu colto da malore accompagnato da febbre alta. Più si copriva e più sentiva freddo! Supplicò la Vergine di aiutarlo, il miracolo si compì e guarì. Con i risparmi del suo lavoro e per la riconoscenza alla Vergine, edificò una cappella dedicata alla Madonna del Freddo, protettrice anche contro le febbri malariche. Questa chiesa come tutte quelle realizzate nei contadi è molto venerata e sempre manutentata da parte di benefattori. Infatti, una parte rilevante della città di Chieti è costituita dal suo contado, a testimonianza dell’importanza dell’economia agricola che sempre ha caratterizzato la sua vita. Numerose sono le contrade che la coronano, e ognuna di esse si raccoglie intorno ad una chiesetta quasi sempre intitolata alla Vergine. La chiesa è sotto la giurisdizione della parrocchia di Sant’Anna. Purtroppo, oggi la sua posizione non centrale crea problemi ai fedeli a frequentarla, anche se la domenica viene celebrata una messa. Quando iniziarono i lavori per la costruzione delle case PEEP al Centro Levante, perché esposto ad Est,si pensò anche alla costruzione di una chiesa. Tanto è vero che esiste la gettata di cemento per il progetto di questa chiesa ora abbandonato, ricoperta da erbacce, con buche pericolose che possono procurare gravi infortuni alle persone che calpestano questa area non chiusa e protetta! Sembra che per motivi di “gelosia”, forse per il passaggio di molti residenti alla nuova parrocchia, qualcuno… non ha voluto. Piuttosto che pensare alle” anime…” si pensa al potere parrocchiale! Mi ha evidenziato un residente, Renato De Nardis, che hanno difficoltà a seguire le liturgie alla chiesa di Sant’Anna, ad iniziare dal catechismo, per il motivo che i genitori devono accompagnare i loro figli per questo obbligo e riprenderli nell’arco di un’ora. Sei costretto o a prendere il mezzo pubblico o la vettura personale. Molti però siamo anziani e la maggior parte non possediamo l’autovettura. Un esempio… La domenica abbiamo chiesto al parroco della parrocchia di Sant’Anna lo spostamento della messa delle otto, alle otto e mezza…il motivo? Il primo autobus urbano che passa per il quartiere, arriva al piazzale Sant’Anna, dove c’è la chiesa, alle otto e mezza, quindi quasi al termine della celebrazione. Purtroppo il servizio pubblico della Panoramica prevede in tutto l’arco della giornata festiva solo sei corse…i dirigenti della Panoramica pensano che nei giorni festivi i residenti del quartiere Madonna del Freddo non abbiano il diritto di usufruire del mezzo pubblico? Il parroco non ha accettato lo spostamento della messa! Eppure l’otto per mille che i contribuenti italiani donano alla chiesa cattolica serve anche per la costruzione delle chiese! Il quartiere è assai vivo. C’è la farmacia comunale, negozi, scuola elementare, palestre, ed un parco giochi ben realizzato con panchine, giochi, fontana. Esiste un sacrario militare con mezzi bellici, un’enorme fontana a forma di braciere e un’accogliente gradinata, ma gli ingressi sono chiusi! I residenti mi hanno riferito che la scelta è stata motivata affinché i proprietari dei cani“ caconi” non possano entrare per fertilizzare il terreno. Così ci sono ingressi “camuffati” da cespugli dove si può entrare, e dove entrano anche i cani! Quindi la scelta fatta dall’amministrazione comunale è solo un paravento, probabilmente per nascondere qualche inefficienza! L’associazione culturale “ Camminando Insieme” che risiede nel quartiere, è molto attiva e propone molti svaghi  nel tempo libero. Si realizzava sino a pochi anni fa un bel presepe, ma il locale è stato acquistato dalla farmacia comunale per cui non si attua più. Sta nascendo un comitato di quartiere, penso sia positivo, come mi ha riferito Alberto Marrone che fa parte del complesso musicale “ Bandiera Gialla”. Mi ha raccontato che a fine Luglio organizzano una festa popolare con bancarelle, giostre, con lo scopo di far incontrare e conoscere i residenti. Si esibiscono band musicali di giovani del quartiere e naturalmente il suo gruppo musicale sempre pieno di gente. Questo comitato di quartiere avrà lo scopo di evidenziare agli amministratori della città i problemi che sto descrivendo cercando di ottenere la risoluzione. Altro inconveniente il verde non curato!

        Scritto da: Luciano Pellegrini

        Le foto su questo link:FOTO



2 commenti:

  1. non conoscevo la storia del quartiere e delle beghe per la costruzione della chiesa, ma ero a conoscenza del parco con residuati della II guerra mondiale, avendolo fotografato e messo sul mio blog, senza aver risposta alla mia domanda:" E' per cfaso la riserva di armi dell'ex sindaco di sinistra in attesa delle votazioni ?" Sai, visto il film di Peppone e Don Camillo e del carro armato nel fienile mi era venuto un dubbio. Il posto che conserva queste "armi" è vasto e pieno di erbacce, lo si scorge appena sullo stradone prima di arrivare alla Caserma dei Vigili del Fuoco di Chieti, andando al mare a Francavilla... ormai di stranezze nella nostra città se ne scorgono tante che non ci si fa più caso... Un assessore che raccogli due vecchie biciclette nella fontana della stazione, cartelli di limitazione di velocità dopo gli incroci, mancanza di segnaletica verticale e orizzontale... ormai siamo allo sfascio e sono fermamente convinto che l'anno prossimo andrà sicuramente peggio. In altri comuni hanno già messo a bilancio le multe, quì da noi si vedono raramente i vigili nelle strade giacchè tutti vogliono fare i "pianisti" sulla tastiera dentro qualche ufficio. Chieti sta diventando sempre più un paesono e fra non molto non avrà più neanche i negozi... in alcuni bisogna fare il mutuo per accattarsi un vestito... quello in piazza del Pozzo jne è un esempio... il titolare fotte e poi chiagne.

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  2. per far fare le cose agli amministratori più che organizzare bancarelle e band musicali, bisogna andare a rompergli i coglioni in comune, telefonare in continuazione e intasargli di risposte il sito del comune, ed essere in tanti, urlanti e minacciosi come hanno fatto gli operai sardi.Più si è e più si ottiene da sti mangiapane a ufo. Devono sentire che il "popolo" è incazzato per spingerli a fare le cose e non a chiacchierare solo in cvampagna elettorale.

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