14 giugno 2010

Il mistero di Santa Rosa

Morì per un’embolia cardiaca all’età di 19 anni. È stato un ricercatore dell’Università di Chieti, Ruggero D’Anastasio, a svelare dopo 700 anni il mistero della morte di Santa Rosa da Viterbo, la cui mummia incorrotta è custodita nel monastero della città laziale. «Il corpo della giovane - ha detto - che avevamo già analizzato in precedenza e che appartiene a una ragazza di 18-19 anni, porta i segni di un'embolia cardiaca, che probabilmente è stata causa della sua morte». Lo studio è stato pubblicato su "Lancet". Lo studio ha permesso di «confermare alcune delle scoperte precedenti e alcune delle tradizioni sulla Santa tramandate nel corso dei secoli». Smentendo invece la teoria secondo la quale a uccidere la giovane sia stata la tubercolosi. «Esaminando la radiografia del cuore, che era stato separato nel 1924 dalla mummia, abbiamo scoperto la presenza di un diverticolo ventricolare, una deviazione del setto comunemente associata a una rara malattia, la sindrome di Cantrell». Non solo, il cuore della mummia mostra i segni di quella che può essere stata la causa della morte: una massa di carattere fibroso, «probabilmente un trombo, che - dice il ricercatore - è stato molto probabilmente fatale» alla giovane».

1 commento:

  1. non sono nuovi casi del genere nella storia della chiesa, solo che allora non potevano essere indagati, viste le scarse conoscenze che si avevano. E pensare che si accorgevano del sesso dei sacerdoti solo da morti; il caso della Papessa, tale Jolanda Angelicus e di S. Marina che si scoprì essere femmina (pur avendo vissuto a lungo in un convento come frate, cambiando il suo nome da Marina a frate Marino)solo quando la lavarono il corpo suo defunto, secondo le usanze dei Cenobiti.Fra Marino era una donna!!!!

    RispondiElimina