16 novembre 2015

Chieti - Anonymous sfida all'Isis

Anonymous, la più grande comunità internazionale di hacker e attivisti digitali, ha diffuso un video in rete, in più lingue, in cui si dice determinata a "smascherare i membri dei gruppi terroristici responsabili dell'attacco a Parigi". Contemporaneamente, Anonymous ha lanciato l'hashtag #OpParis per pubblicizzare l'iniziativa.
 
 
Non è la prima volta che gli 'hacktivist' scendono in campo contro i jihadisti dell'Isis che, peraltro, sempre di più usano la rete e i social network non solo per diffondere la loro propaganda ma anche e soprattutto per reclutare nuovi affiliati al loro gruppo. Già dopo gli attacchi di gennaio, sempre a Parigi, Anonymous aveva infatti lanciato una campagna per arginare l'attività su internet dell'Isis. Ora si compie un passo ulteriore. "Noi non ci fermeremo, noi non perdoneremo, e faremo tutto ciò che è necessario per mettere fine alle loro azioni", dice un portavoce dell'organizzazione, vestito in abito nero e con la maschera di Guy Fawkes, vero e proprio emblema di Anonymous.

@enio


4 commenti:

  1. ahahahahahah, bombe via internettte
    da dove vengono i miliardi dell'isis??????
    Se l'occidente deve sacrificare vite dei suoi figli, allora se i suoi degni caporioni sono in buona fede, invece di bombardare a tappeto sui civili per ammazzare qualche mercenario assoldato dall'isisi, lo occidente deve conquistare tutti i territori dove esistono pozzi di petrolio e difenderli dai veri barbari.
    Poi, con i soldi della vendita del petrolio deve farsi carico di ri-costruire le città, stendere acquedotti europa-africa (non si capisce perchè ci sono i gasdotti e non gli acquedotti) e distribuire pacchi viveri agli indigenti che ne hanno bisogno. Questa è un punto della politica estere del partito degli under 70.000 che abbiamo stabilito nell'ultima riunione del comitato

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    1. Basterebbe un minimo di logica non di alta intelligenza strategica: il territorio europeo non è adeguatamente controllato. Di più ampie zone sono colpevolmente lasciate nelle mani di persone quantomeno sospette, questa è una responsabilità seria. Ma il fatto gravissimo è l'atteggiamento di base dei governi europei nei confronti dell'Islam in generale; su questo aspetto non c'è nessuna vera idea efficace, nessuna analisi decente, nessuna azione che abbia come priorità la difesa della nostra civiltà. E' su questo che abbiamo perso la guerra, perchè abbiamo da decenni dato una patente di parità civile ad un mondo che con noi non ne ha mai avuto... e adesso paghiamo.

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  2. il problema dell'ISIS è complesso, oltre ad avere il coraggio di non comperare petrolio sottocosto dal califfo, bisogna che le nazioni non forniscano loro più armi facendo finta di niente quando poi ci si riunisce nei meeting delle nazioni.

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  3. E così, quella firmata "Luca" sarebbe una riflessione logica per spiegare un fenomeno dove non sarebbe necessaria "alta intelligenza strategica"?

    Complimenti vivissimi e sentiti per averla manifestata!

    Non mi ritengo dotato di "intelligenza strategica" e, abitualmente, provo a formare la mia logica, documentandomi. Per farlo, evito come la peste nera i notiziari televisivi Mediaset o Rai nonché la maggior parte dei quotidiani italiani.

    Ecco, secondo la mia logica, se controllassimo veramente e sanzionassimo severamente gli stati "democratici e civili" che vendono armi agli "stati canaglia", violando l'embargo verso quei paesi (noi compresi), sapendo benissimo che sono quegli stessi "stati canaglia" ad armare i terroristi, forse avremmo meno problemi in casa nostra.

    Inoltre, se la smettessimo di leccare il culo a certi paesi sauditi o degli emirati arabi, in cambio di petrolio, visto che sono paesi che anche gli asini sanno che foraggiano i terroristi islamici, ieri di Al Qaeda o oggi dell'Is, forse avremmo meno problemi in casa nostra.

    Poi, se la smettessimo di leccare il culo al presidente turco Erdogan per avere le basi da cui far partire gli aereoplanini che costano miliardi, dotati di "missilini intelligenti" che costano miliardi, con i quali bombardare l'Is in Siria, quando quello stesso presidente bombarda e gasa i curdi che combattono l'Is al posto nostro, forse avremmo meno problemi in casa nostra.

    Se, poi, la smettessimo di comprare petrolio da quei paesi che acquistano lo stesso petrolio dall'Is, ecco io penso che avremmo meno problemi in casa nostra.

    Se, ancora, la smettessimo di addestrare ed equipaggiare militarmente gente araba in funzione anti Is (a febbraio nello Yemen, i nostri servizi segreti militari) che, poi, passano armi e bagagli nelle fila dell'Is, ecco, forse avremmo meno problemi in casa nostra.

    Se, poi, come accaduto per l'attentato alla redazione del Charlie Hebdo, una delle redazioni più minacciate al mondo e "presidiata" da un solo poliziotto, ci domandassimo perché al Bataclan, uno dei più minacciati locali di Parigi, c'erano solamente due poliziotti, ecco, secondo me avremmo meno problemi in casa nostra.

    E infine, se ci domandassimo perché, come per il Charlie Hebdo furono ignorati gli avvertimenti dei servizi segreti israeliani, anche per gli attentati di venerdì 13 novembre sono stati ignorati gli avvisi dei servizi segreti siriani, ecco, secondo me avremmo meno problemi in casa nostra.

    Ecco, secondo la mia logica la "patente di parità civile" la toglierei a chi sblatera di "difesa di civiltà".

    Ciao Enio, buona serata.

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