19 gennaio 2015

Chieti - Le scarpe rosse


Era una bella bambina, aveva undici anni.
Non scriveva poesie ma sapeva che i folletti
si nascondono nei tronchi degli alberi.

cercava con gli occhi una fata,
vide, invece, le scarpe rosse...

con una mano le coprì la bocca,
la tenne giù con il suo peso
ed entrò nel suo corpo.

Le scarpe rosse la inghiottirono;
imparò ad amarle
come una lumaca ama la propria casa
ma le ginocchia sono ancora di ghiaccio.

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Consacriamo la coppa di sangue caldo
in acido di bestemmia
per gli strati d'ossa innocenti,
piccole mani inchiodate
alle croci appuntate in cielo
da carnefici mai staccati
dal capezzolo dell'ignominia.

1 commento:

  1. grazie Donatella per questa meravigliosa e tremenda poesia, di una attualità terrificante

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