Non riesco a capire come possano essere utili due ragazzine
in un contesto come quello siriano che richiede conoscenze e preparazione non
improvvisabili. Insomma non si può partire con la stessa leggerezza con la
quale si parte per una vacanza! Detto questo siccome lo Stato si fa carico, in
questi casi, anche del pagamento del riscatto troverei di conseguenza giusto
che lo stesso Stato si «chiamasse fuori» quando non sussistano determinate
condizioni. I volontari, con le loro organizzazioni, dovrebbero provvedere in
proprio a tutelarsi con un'assicurazione qualora succedessero incidenti,
sequestro compreso. Lo Stato non può permettersi di fare il soccorritore, con esborsi
abnormi, impiegabili in ben altri contesti sociali che non in sovvenzioni al terrorismo.
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gli americani, sopratutto i giornalisti, se vanno in zone di "guerra" debbono farsi una assicurazione perchè nessuno pagherà per una loro eventuale liberazione... e loro lo sanno
RispondiEliminaMai avuto alcun dubbio che queste due ben sapendo che razza di idioti abbiamo al governo, si siano messe d'accordo per un finto rapimento, per rimpinguare le casse dei terroristi loro amici e quello schifo di pseudo ministro degli esteri è anche andato a prenderle come eroine, con tanto di baci e abbracci, mentre scendevano la scaletta dell'aereo che ha mandato a prenderle. Dire che questo governo di abusivi fa schifo è un'eufemismo.
RispondiEliminaNuove norme per chi va nei paesi a rischio? Una sola regola, non si paghino più riscatti, abbandonando un sistema che moltiplica i rapimenti e pone in pericolo la vita di chi va a lavorare in zone calde. Del resto per evitare i sequestri nel bel paese è in vigore la norma che vieta il pagamento del riscatto, arrivando fino al sequestro dei beni dei familiari. Quindi per i rapimenti italiani non è ammesso il pagamento privato, mentre per quelli all'estero, da parte di islamici, interviene lo stato con i soldi dei contribuenti, per giunta anche quando si tratta di fanciulle in cerca di avventure e assolutamente irresponsabili. Con l'ulteriore aggravante che siamo forse l'unico paese che paga, mentre gli altri se ne guardano bene, ma poi - quando ed appena possono - colpiscono di rimessa.
EliminaA parte che qualche belinata a 20 anni l'abbiamo fatta tutti, poi sono d'accordo sull'assicurazione, che la faccia anche chi fa il bagno con il mare mosso o chi va in montagna con condizioni meteo sfavorevoli o chi per suo diletto alleva serpenti, che poi l'antidoto tocca andarlo a prendere con un aereo in Svizzera (fatti noti).
RispondiEliminaCompletamente d'accordo con te sulle sssicurazioni private, ma non credo che le compagnie siano disposte ad accettare di fare una polizza per chi si reca in paesi a rischio. Non pagare il riscatto (sia in denaro che con liberazione di prigionieri) vuol dire la morte certa dell'ostaggio e penso che, se si trattasse di un mio familiare, farei fatica a conservare lo stesso punto di vista. Complimenti per il post precedente. Io sono per la castrazione chimica. Buon fine settimana.
RispondiEliminain America è obbligatorio e costa una cifra... altrimenti te ne stai a casa tua... sai quanta beneficenza avremmo potuto fare in Italia con 12 miliodi euro ?
EliminaOK! Ma forse i 12 milioni finivano nelle tasche di qualche politico. Ciao;
EliminaStiamo calmini Enio,
RispondiEliminaqui si discute di vite umane.
Se ora non c'è assicurazione, bisogna scriverne, parlarne ed anche indagare su eventuali truffe, ma mai far mancare eventuali aiuti.
Questo è il mio umile parere.
Ciao e buona Domenica.
daccordo con te, ma comcorderai che queste quì erano due dilettanti allo sbaraglio... più in gita fdi piacere che effettivamente per fare beneficienza o aiutare il prossimo
Eliminavallo a dire al giapponese che hanno decapitato ieri !
RispondiEliminaio sono convinto invece che se uno vuol fare beneficenza o aiutare i suoi simili ci sarebbe parecchio da fare anche da noi e se è vero che hanno speso 12 milioni per riportarle indietro... se ne poteva fare tanta