18 ottobre 2011

Chieti - Quale futuro senza provincia ?


Venerdì 15 ottobre al salotto Culturale Semprevivo di Chieti in Corso Marrucino, il sindaco della città, Umberto di Primio ha relazionato su "QUALE FUTURO SENZA PROVINCIA?". La domanda spontanea che più persone si sono poste è il motivo per cui a parlare della Provincia fosse il sindaco e no il Presidente della Provincia. Il sindaco ha dato la sua risposta, a me poco convincente, che non c'era niente di strano in quanto Comune - Provincia e Regione sono enti locali, per cui ci si può sostituire. Mah! Penso che probabilmente gli ultimi avvenimenti in provincia forse hanno consigliato il presidente Di Giuseppantonio a rifiutare l'incontro. Forse perché appartiene all'UDC ? La gente è frastornata da questi compromessi territoriali che vanno contro le scelte a livello nazionale. L'UDC con il suo lider Casini, si oppone alla maggioranza del governo, ma fa accordi territoriali con il centro destra. E' solo questione di poltrone? Questa è la politica?

Dunque, a cosa servono le province?
Il relatore, Di Primio, ha giustificato la loro esistenza dimostrando che i costi che si recuperano non valgono la scelta di eliminarle. E' vero che i costi diretti ed indiretti non ridurranno i costi della spesa pubblica dello Stato, ma tenendo presente che in ogni modo senza le Provincie si può ottimamente governare, questi soldi diretti ed indiretti, fanno entrare nelle casse quattrini. Il costo diretto del personale non è indifferente: presidente - assessori - consiglieri - porta borse - segretarie - ecc. Ed i costi indiretti? Affitti - auto blu - cellulari - computer e l'elenco è tanto ma tanto lungo. Ma è la moralità di questi enti che avviliscono i cittadini. Vedi le ultime piccole province nate, ma solo per le poltrone. Monza e Brianza (MB), Fermo (FM) e Barletta - Andria - Trani (BT); Ma si è già pensato come far rientrare le province dalla finestra, se venissero eliminate, come è costume in Italia . Esiste il proverbio, “ fatta la legge gabbato lo santo”. Le vecchie Province saranno sostituite con delle nuove entità sovracomunali definite Città metropolitane. Lo stesso discorso vale per i piccoli comuni che non avendo le risorse per governare attingono i soldi dallo stato. E' sempre questione di poltrone. E che dire delle regioni e dei loro costi astronomici? Il discorso che il cittadino vorrebbe ascoltare è quello che queste migliaia di amministratori se ne andassero a casa ad iniziare da un drastico ridimensionamento dei politicanti al parlamento e senato. In tutti i modi il sindaco ha fatto dignitosamente la sua figura. Non per questo è stato scelto fra i primi dieci sindaci in Italia. Sarà gradito alle persone! Intanto sta pensando a creare un “ territorio chietino” con un bacino di servizi associati, con comuni come Guardiagrele - Francavilla - Ortona per non essere sottomessa da Pescara, in caso di unione di province. Dispiace l'aver constatato che le persone presenti all'incontro sono state molto poche. E nessun giovane! Una occasione simile bisognava sfruttarla! Si poteva cogliere la opportunità per fare domande anche non attinenti l'argomento della discussione, come è stato fatto. Avere la prima carica cittadina di fronte non succede tutti i giorni. I giovani dovevano essere presenti e gridare le loro richieste. Peccato... una occasione persa!

Luciano Pellegrini

8 commenti:

  1. Le province secondo il mio modesto parere vanno eliminate in quanto li considero alla stregua di quegli enti inutili che ciucciano soldi dallo stato e male lo spendono.

    Che l'UDC predichi bene e razzoli male in ambito locale non è cosa di oggi, tieni conto che sono per la maggior parte ex democrisrtiani.

    Che i giovani non ci fossero, non è una novità, certi discorsi inutili ( e quello del sindaco lo era) non interesseranno mai una popolazione di ragazzi (che vengono presi sia dai governi nazionali che da quelli locali sempre per i fondelli)che preferiscono fare altre mainfestazioni di protesta che sentirsi dare le solite risposte poi mai mantenute.

    La nuove generazioni hanno altri problemi uno tra tutti la ricerca di un posto di lavoro che permetta loro di sopravvivere e costruirsi un futuro quindi dele chiacchiere del politicante di turno se ne fottono bellamente.

    Anch'io non sarei venuto, primo perchè l'argomento non riguardava in nessun modo il sindaco secondo perchè è di scarso interesse. Quindi una riunione inutile, forse politica o forse fatta per controllare se la posizione avuta nel gradimento dei sindaci in Italia fosse veritiera... Io dico ampiamente USURPATA.

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  2. mò vulesse sapè c'ha fatte stu sindeche dicchiù di chill'atre, proprie niente. Ha avuta le furtune d'arreva a lu mumente juste e gle la messe arrete! Lu filibbus nen parte manche nche le vusse, la biblioteche sta sempre a casa didd'Iddio li parchegge scarseggene, mo manche lu poste pe lu mercate ncè sta chiù? Ma ne me facete ride chesse e nu parlapreste e baste!

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  3. Anch'io sono per la eliminazione delle provincie,
    altrimenti con che coraggio chiederci altri sacrifici?

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  4. @costantino

    vedi c'è provincia e provincia (quella delle regioni autonome partecipano attivamente alla vita dei cittadini, affitti di case a canone agevolato per i bisognosi che dimostrano di esserlo con un documento ICEF - redditometro della famiglia - oppure integrano con soldi propri iniziative per aiutare la rioccupazione di tutte quelle persone che avendo perso il lavoro necessitano di essere accompagnate alla pensione), mentre la nostra è alla continua ricerca di soldi dallo stato per poter fare un minimo di attività sul territorio, spendendo i due terzi del denaro per pagamenti stipendi (gente che a forza di grattarsi le palle ha le croste in loco)per far viaggiare le auto-blu (tutte di grossa cilindrata)o per attivare tutti quei meccanismi di scambio voti per poter galleggiare in ambito polito il più a lungo possibile. In Italia è ora che ci diamo una regolata e che mettiamo al primo posto (con i soldi risparmiati abolendole)l'occupazione dei giovani e il rilancio di uno straccio di produzione. Altrimenti non c'è FUTURO e noi tutti prima o poi saremo destinati al fallimento...

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  5. @Teatino

    sulla carta, solo sulla carta, senza aver minimamente accennato dove andranno a prendere i soldi,ristruttureranno la vecchia sede della Biblioteca De Meis, quella che nell'altra ristrutturazione è crollata miseramente sutterrando centinaia e centinaia di libri, poi lasciati a marcire, in attesa che la magistratura decidesse il da farsi (tutt'ora si stanno cercando i responsabili e non si parla minimamente di pagamento di penali a distanza di 5 anni)sotto l'acqua e sotto le intemperie di due stagioni. Questa è una delle vergogne della Provincia di Chieti e non è certamente la sola!

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  6. Le competenze delle province sono risicate. Chi dalla Provincia viene in mobilità in Comune rimane sconvolto da ritmi e mole di lavoro. Sarà un indicatore pure questo?

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  7. Il sindaco farebbe meglio a mettere ordine nella sua giunta adesso che l'UDC ha deciso di starne fuori, si ripropone la stessa situazione che si ha a livello nazionale ?

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  8. @Kylie

    ma tu lavori in comune? certo che in Provincia c'è poco da fare !

    @Gus
    è il candidato del FLI che si è distaccato dall'attuale maggioranza l'UDC non abbandona mai la poltrona fintanto che questa è comoda (incarichi e visibilità)e in silenzio fa i casi suoi qualunque sia la giunta che appoggia. Tecnica da prima repubblica quando loro si chiamavano DC, massimo utile con minimo sforzo...

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