16 luglio 2011

Chieti - La crisi politica italiana


Questa volta le mani nelle tasche dei cittadini è stato messo e nessuno ha potuto farci niente, neanche quel "farlocco" di Bersani che ha dovuto abbozzare e stare zitto, come sempre fa da un decennio a questa parte. Davanti all'emergenza, dunque, misure d'emergenza che dovremo accettare, volenti o nolenti, proprio perché ci ritroviamo sull'orlo del baratro, quel baratro dove ci hanno portato loro. Ma se a dettare le linee di politica economica del governo, più che un programma preciso di contenimento dei costi e di rilancio dell'economia, è invece l'andamento galoppante dello spread Bund-Btp, l'indice forse più importante per valutare l'affidabilità del nostro paese sui mercati, c'è qualcosa che non va. Sotto questa spada di Damocle, la reazione italica più classica - fin dal prelievo forzoso orchestrato in gran segreto da Giuliano Amato nella notte fra il 9 e il 10 luglio 1992 - è quella di pescare ovunque, e, soprattutto, dove si è sicuri di trovare la preda. Non nelle tasche «degli italiani», per usare un'espressione cara al nostro premier, ma nelle tasche di «alcuni» italiani. Sempre gli stessi da sempre. Purtroppo non si ha riscontro sui tagli efettuati ai costi della politica ne al costo dei politici promessoci, tempo fa, per farci digerire meglio il "rospo" della manovra economica appena approvata, ieri, alla camera. È, purtroppo, un conto salato, salatissimo, quello che ci viene chiesto, o che viene chiesto, alle famiglie italiane, nel nome della stabilità finanziaria dell'italietta. Sull'altare perennemente vorace del risanamento dei malconci conti pubblici, il governo stavolta ha tagliato con un sol colpo quel poco su cui le famiglie italiane hanno potuto contare fino ad oggi in tema di agevolazioni fiscali. Un sacrificio che è stato quantificato in circa mille euro per famiglia, nel giro di due anni. È paradossale che tutto questo avvenga da parte di un governo e di una maggioranza che hanno sempre fatto del taglio delle tasse la propria bandiera e la propria parola d'ordine. Parole, appunto, perché i fatti sono altri. L'inasprimento fiscale arriva però sull'onda dell'emergenza. E l'Italia è il paese delle emergenze. Non solo perché con le emergenze si fanno dei grandi affari e dei gran soldi - dalle frane ai rifiuti, dal patrimonio artistico alle infrastrutture, passando per terremoti e alluvioni - ma soprattutto perché solo la prospettiva del disastro imminente riesce a smuovere una classe politica incapace e infingarda, come quella che da anni ci governa. C'è solo da sperare che si rivada presto a votare per poterci scegliere o tentare di sceglierci un governo che difenda una volta per tutte gli italiani, questa volta con i fatti e non solo a chiacchiere. Un governo che faccia pulizia di tutti questi "onorevoli" che ogni giorno sono costretti ad andare in tribunale a difendersi davanti a un giudice, che se va bene li accusa solo di aver derubato il suo prossimo.

nonno enio

7 commenti:

  1. MENO TASSE PER TUTTI ECCO IL GRANDE IMBROGLIO CHE DA 15 ANNI IL FURBONE CI PROPINA INTANTO CHI PAGA E' SEMPRE LA POVERA GENTE I RICCHI GUAI TOCCARLI LE PENSIONI CONTINUANO A SPOSTARLE E PER FORTUNA CHE ERA LA SINISTRA IL PARTITO DELLE TASSE VERGOGNA

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  2. ...oggi "il giornale" di famiglia intitolava ironicamente di stare attenti a Prodi (chiamato da il mortadella) il quale sta pianificando il suo rientro in politica; attenzione, dicono sempre i furbastri del giornale, all'uomo delle tasse, che tristezza... e ancora c'è in giro gente che non riesce a capire il più grande imbroglio della politica degli ultimi anni. Italiani gabbati e pure un po' fessi, ioè coglionati...

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  3. Un'analisi perfetta la tua per cui quella massa di deputati - no onorevoli, prego - nominati, lecchini e ben pagati dovrebbero soltanto tornarsene a casa.
    Fuori dalle balle!

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  4. @ il monticiano

    E sì, un'altra manovra iniqua e perversa, che colpisce i più deboli e i soliti noti restano intoccabili e pensare che se il PD fosse stato "onorevole" a quest'ora avremmo potuto abolire almeno le Province(è dagli anni 70 che se ne parla)risparmiando 14 miliardi di euro, " ma c'erano da difendere anche 40 amministratori targati PD", e così si sono fatti superare a sinistra anche dall'UDC che é tutto dire. Davvero tanti complimenti, come e stato già detto si hanno i biglietti vincenti della lotteria e si perdono pure, !!!!! andate a spiegarlo voi alla gente poi?

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  5. Sull'orlo di un baratro dove ci hanno portato loro. Questo il punto.

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  6. @Lorenzo
    Il paese va a rotoli, noi veniamo privati di tutte quelle piccole possibilità di starci dentro con lo stipendiello o la pensioncina e arrivare a fine mese senza sudare freddo e questi che fanno fanno la manovra salva italietta e ce la fanno pagare a noi? Leggiti quello che dice sto tizio che: «Licenziato dopo 15 anni di precariato in quel palazzo, ho deciso di svelare pian piano tutti i segreti della casta». Suona come una vendetta il messaggio postato da “Spidertruman”, un ex dipendente di Montecitorio che su Facebook ha creato il gruppo “I segreti della casta di Montecitorio”. Sulla pagina , che nel giro di pochissime ore ha fatto il giro della Rete ottenendo ben 31 mila iscrizioni, lui svela tutte le agevolazioni di cui godono i parlamentari. Il tutto documentato nero su bianco con tanto di foto dei documenti citati. Si va dalle condizioni speciali di acquisto riservate ai deputati che vogliono acquistare un’auto fino alle tariffe speciali Tim riservate proprio ai politici passando dai viaggi gratis per amici e parenti.... Io non faccio domande ne voglio risposte, mi limito a constatare e esprimo il mio giudizio per quanto possa valere, ma di cosa stanne certo, sono sicuro: SONO INCAZZATO NEI CONFRONTI DI QUESTI SIGNORI CHE MI GOVERNANO

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  7. Dopo avere creduto per 17 anni alle balle di un miliardario evasore, corruttore e che dichiarò il falso in tribunale(ed infatti fu condannato e poi amnistiato...e tutto ciò prima del 1994, altro che persecuzione), ora alcuni si accorgono che MENO TASSE PER TUTTI era uno spot criminale, che prendeva per i fondelli la povera gente che sperava che quel caimano risolvesse tutti i loro problemi.

    Dopo 17 anni rimane solo lo zocolo duro di quella massa(o mandria)che un tempo credeva a Babbo Natale, ora non più: chissà quante balle si raccontano nella propria testa pur di non ammettere il FALLIMENTO...

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