26 aprile 2011

Chieti - Esempi di raccolta differenziata


Ribadisco che se la raccolta porta a porta non decolla nella nostra città, Chieti, la causa principale è del cittadino. Posso collaborare come cittadino a segnalare situazioni allarmanti all'’amministrazione comunale, ma in ogni caso siamo noi disobbedienti che non collaboriamo. Indubbiamente anche l’amministrazione non è senza peccato… A Filippone, in due giornate distinte, ho trovato la situazione visibile nelle foto. Ma anche nella centralissima via Spaventa, sugli scalini di una ex compagnia telefonica, non è piacevole trovare scatole ed altro. Nella immondizia ho recuperato un indizio che potrebbe far risalire al colpevole. Bisogna interrogarlo sul motivo per cui non si adegua alle disposizioni. Concludendo, bisogna iniziare a controllare meglio, risalire agli imbecilli e far loro pagare la multa. Sarebbe un deterrente per quelli che hanno la stessa idea.

Luciano Pellegrini

4 commenti:

  1. il problema caro Luciano è continuare nella raccolta differenziata, perchè è risaputo che dopo i primi entusiasmi per la novità la gente torna alle sue brutte abitudini e se nessuno li convince (dialoghi costruttivi da parte dell'assessore) o li costringe (multe salatissime a chi sgarra - in certi condomini, in altre città venivano comminate 50 euro di multa per ogni sccchetto controllato fuori norma)con deterrenti quali multe salate. L'assessore si vanta che a Chieti siamo al 40% ma io non ci credo, in alcuni quartieri siamo ancora a 0%. C'è solo d'augurarsi che le cose migliorino perchè la discarica ai Casoni sta andando ad esaurirsi e la gente che vive li vicino, causa la puzza che emana l'impianto, ormai obsoleto e fatiscente, sente una gran puzza e con l'avvicinarsi dell'estate avrà poco da stare allegra.

    RispondiElimina
  2. quello dei casoni è un tasto dolente, una ferita aperta e mai richiusa. In ogni città che si rispetti questi impianti operano con una depressione verso l'interno per evitarre che le puzze e i miasmi si riversino verso l'esterno costringendo le popolazioni nelle vicinanze di questo eco-mostro a rinchiudersi in casa e a sperare che cambi il vento, quì invece li si continua a prendere per i fondelli. Nessuna centralina a rilevare cosa si emette in atmosfera, nono stante le richieste sono state rivolte al sindaco in maniera esplicita più volte.... cosa fanno in risposta, danno un questionario da riempire agli abitanti su cui va registrato ora, intensità della puzza e giorno... da non credersi, sopra lu cotte l'acqua vullite... svegliateve e spaccate tutto, questi vi stanno coglionando e non d'adesso...

    RispondiElimina
  3. per la serie: come vi prendo per il culo, riporto un passo letto oggi su "Il Centro" di Chieti... " Nel quartiere proseguono i disagi dovuti alla discarica e all'impianto di Tmb a marchio Deco. Continua, poi, lo stucchevole scaricabarile di responsabilità tra le istituzioni. Alla lettera della Asl del 29 marzo che, in soldoni, ha invitato l'amministrazione comunale ad installare con una certa urgenza "un congruo numero di centraline fisse e mobili per il monitoraggio della qualità dell'aria," ha risposto nei giorni scorsi l'ingegner Giuseppe La Rovere. Il dirigente del VII settore ha replicato alla Asl chiedendo di "conoscere quali devono essere i parametri chimici da monitorare". Inoltre La Rovere ha ricordato all'azienda sanitaria che "l'amministrazione non è in grado né di esperire a breve un appalto né tanto meno di acquistare una centralina in quanto non conosce quali devono essere e quali caratteristiche devono avere i rilevatori..."Da non credersi come se l'impianto (scalcagnato e puzzolente della DECo, fosse l'unico in Italia e provenisse da Marte... caxxo ma come hanno fatto in Trentino, in Lombardia o Piemonte a monitorare avendo anche loro avuto e risolto gli stessi problemi, Facevate più bella figura dicendo: ne teneme li quatrine arrangeteve!

    RispondiElimina
  4. alla richiesta dei cittadini, al sindaco, di garantire loro un'aria respirabile lui non ha trovato niente altro da dire che estenderà l'esenzione del pagamento della tassa sui rifiuti in un'area di 1500mt, rispetto agli ottocento di oggi, barattando la loro salute con dei miserabili soldi. Non ha dato garanzie sui controlli che verranno effettuati all'esterno con centraline di sua proprietà per convalidare o contestare i dati forniti dalla ditta che gestisce questo puzzolentissimo impianto. Ha detto che verranno spesi 90mila euro per aggiornare una vecchia centralina da utilizzare in città. Niente a che vedere alla richiesta degli abitandi dei Casoni, anche se l'aria su da noi sul colle è avvelenata dagli scarichi delle macchine, sopratutto nell'area antistante la chiesa della TRINITA'... dove sostano tante persone specialmente il mattino.

    RispondiElimina