17 febbraio 2010

Bagno pubblico

Alla Villa Comunale di Chieti o usavi la "fratta" o andavi alla Casina dei tigli a fare la pisciatina se ti scappava, con un costo di un caffè di 80 centesimi e noi si aspettava un paio di turche con tanto di acqua corrente per non essere accusati di atti osceni in luogo pubblico nel primo caso e in caso di prostata ingrossata, parlo del secondo caso, rimetterci un paio di euro per una passeggiata... Loro, pensa e ti ripensa hanno fatto, non un pisciatoio ma un bilocale con terrazzo panoramico, con tanto di inaugurazione solenne con taglio della fascia e quant'altro per queste occasioni importanti... poi subito lucchetto al cancello in attesa di tempi migliori... forse ce lo dobbiamo guadagnare, votando in una certa maniera e per una certa persona se no si ritorna a pisciare nella fratta. Il caso del nuovo pretenzioso bagno realizzato alla villa comunale( foto scattata novembre ) da almeno una settimana è sempre chiusa. Quindi risulta perfettamente inutile, come inutili sono stati i soldi spesi per realizzarla. Il problema è sempre lo stesso: non conta solo costruire, bisogna pure gestire e su questo secondo aspetto l’amministrazione municipale teatina è estremamente carente. La saggezza popolare dice che la gatta frettolosa fa i figli ciechi, ma l’attuale amministrazione municipale sembra non saperlo. Eppure quel bagno pubblico, mausoleo con il cancello impietosamente chiuso rappresenta un segnale da non trascurare. Quindi alle votazioni del 28 marzo 2010 sappiatevi regolare...

1 commento:

  1. spesso manca la carta per tanto prima di sedervi accertatevi che ci sia!

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