14 marzo 2022

Allora era bello andare a scuola


 Chieti 1955, scuole Nolli, terza elementare. Allora era bello andare a scuola, oggi invece un po’ meno: pigiama party alla scuola materna, tre lingue in prima elementare, corsi di arti circensi, musica, gare di sci, la media del nove. Ai bambini, oggi, viene chiesto di essere sempre più intelligenti, dotati, abili e capaci. Troppo desiderare, troppo avere, troppo sapere, troppe soglie buie varcate in anticipo, con corpo fragile, senza corazza e senza la spada giusta. E'  più facile vantarsi della luce dell'intelligenza del proprio figlio piuttosto che della zona d'ombra dove si muove la consapevolezza. E così i bambini oggigiorno si trovano prima o poi ad imbattersi nell'indifferenza, nella delusione e nel fallimento senza strumenti per poterli affrontare. Umiliati e feriti a morte non riescono a reggere lo sguardo dell'altro, si blindano nel rifugio solitario e meditano la vendetta. E così il web diventa uno specchio senza confini e senza regole, un luogo dove cancellare il disonore e la vergogna, dove si può apparire e scomparire senza regole e responsabilità.

2 commenti:

  1. e classi rigorosamente divise in maschili e femminili per non distrarre dallo studio elargito generosamente dai governanti

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  2. mi pare che in molti casi le settimande dei ragazzi siano troppo piene, caselle solo da riempire

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