Un grande politico oggi è entrato nella nostra storia. E' venuto a mancare Pannella un mio paesano, un teramano doc. Nessuno direbbe di lui che è stato un voltagabbana. Per lui l’importante era far vincere le sue idee. Certo non è stato un politico convenzionale: farsi arrestare per aver fumato uno spinello in pubblico (successe nel 1975) non è da tutti. Anche la sua vita privata è stata fuori dagli schemi: «Sono legato da 40 anni alla mia compagna Mirella, ma ho avuto tre o quattro uomini che ho amato molto. E con lei non c’è stata mai nessuna gelosia». Nessun figlio dalla moglie; ma forse più d’uno, per sua stessa ammissione, sparsi in giro per l’Italia, frutto dei suoi amori giovanili. I successi li ha costruiti con due armi: le sue parole e il suo corpo.Era lui il «signor Hood» di una canzone che gli aveva dedicato Francesco De Gregori: «con due pistole caricate a salve e un canestro pieno di parole». Con la sua ars oratoria (al limite della logorrea) ipnotizzava chi lo ascoltava. Ma era con la forza del suo corpo che lanciava le idee radicali fuori dal recinto della politica, per farle viaggiare lontano. «Invece di mostrare i muscoli mostri la tua magrezza. Guardate Gandhi. Lui però quando digiunava stava al letto, io non mi fermo un attimo», spiegò in una recente intervista al Fatto quotidiano, dalla quale traspariva anche tutto il suo narcisismo.
@nonnoenio
A me di Pannella hanno sempre affascinato l'intelligenza, la cultura, l'umanità, l'amore per la libertà, la sua grinta leonina, il suo battersi fino in fondo per le sue idee, la sua onestà intellettuale. Lui si ispirava a Gandhi. E, devo dire, un po' lo è stato. Ha ottenuto, come lui, le cose senza la violenza ed è stato un merito per lui che ha lottato fino all'ultimo per questo. Tante sono state certamente non condivisibii ma quanto mi piacerebbe che tanti politici fossero un po' come lui. Ha creduto nelle sue idee e per quelle si è battuto. Giuste o sbagliate che fossero mi inchino di fronte ad un uomo così coraggioso. Ce ne fossero come lui a destra ed a sinistra. Anzichè certi meschini "mestieranti" della politica "politicante".
RispondiEliminapenso che si sentirà la mancanza di un personaggio così carismatico.
RispondiEliminaNessun italiano può dire d’aver condiviso tutte le battaglie di Giacinto Pannella detto Marco. Ma tutti gli italiani possono dire d’avere condiviso, durante il suo lungo peregrinare in politica, almeno una delle tante e controverse sfide che lo storico leader dei radicali proponeva col candore dei suoi grandi occhi blu e l’irriverenza della chioma bianca, ormai, che lo rendeva un po’ guru e un po’ guerriero. Il guerriero della non violenza, pronto a sacrificare non la vita degli altri, ma la sua per obiettivi spesso impopolari. Sempre, però, ispirati dalla buona fede e da principi, come succede con quei navigatori solitari e controcorrente che fanno dell’altrui incomprensione, o addirittura indignazione, la forza per farsi ancor più valere e contestare. È impossibile, allora, e forse anche ingiusto, fare la classifica, adesso che Marco Pannella non c’è più, delle sue intuizioni e delle sue follie. Stabilire, per esempio, se l’impegno nazionale per i diritti civili, a cominciare dal divorzio nel 1974, meriti d’essere ricordato prima delle mobilitazioni internazionali per la fame nel mondo o contro la pena di morte, bandiere di un italiano fuori dal comune che poi sventolavano nell’universo. Oppure se il rispetto che s’è guadagnato da tutti i Papi -proprio lui, l’anti-clericale-, dipendesse da un senso di misericordia che Pannella dimostrava per gli ultimi, fossero essi carcerati o emarginati, i poveri e non i ricchi, Caino anziché Abele
RispondiEliminaGli dobbiamo tutti molto, credo noi donne in particolare, perche'ha svecchiatto questo paese, almeno in parte, dall'ignoranza.
RispondiEliminaUn grande, pieno di iniziative importanti, che non potremo dimenticare per la sua tenacia
RispondiEliminaUn caro saluto,Enio,silvia
dietro un grande uomo ci vuole una grande donna e se lui l'avesse avuta probabilmente i lavoratori, i veri miseri della nostra società, avrebbero avuto qualcosa di concreto di cui ricordarlo.
RispondiEliminaVeramente anch'io ne ero obnubliato, anche se mio padre mi aveva abituato a guardare le mani dei miei idoli e mi commosse fino a quando, assoldato dal nano in uno dei suoi governi si scagliò contro l'art.18, ma come, nun hai mai lavorato in vita tua e parli de articolo 18??? Invece de approfittà der governo per far attuare il referendum del 1995 fatto da lui e vinto da tutti noi sulla privatizzazione della rai, te vai a scaglià contro er 18??
Ma è chiaro che cor nano ar governo la rai nun se poteva privatizzà e fu così che murdoch se mise sur satellite e er bobbolo continua a pagà la tassa sulla televisione pe' potecce sistemà parenti ed amici di chi sa usare le chiacchiere, i parolai insomma
È in corso a Roma, in piazza Navona, il saluto a Marco Pannella, il leader radicale scomparso l'altroieri all'età di 86 anni.Dopo i primi interventi dal palco, durante i funerali laici di Marco Pannella, si suona musica dal vivo in piazza Navona.Mirella Parachini, compagna storica del leader radicale, aveva precedentemente spiegato che Pannella non avrebbe voluto pianti al suo funerale ma allegria e musica.«L’unico modo per onorare Marco Pannella è guardare alle battaglie in corso:alle carceri, all’amnistia, a come morire in modo dignitoso, a come vivere insieme. L’insegnamento per me più grande è stato il suo senso delle istituzioni, la politica intesa come impegno non come affare, la politica intesa come impegno gioioso, come scelta e non come martirio».
RispondiEliminaUn ritratto sacrosanto di un uomo "diverso", al quale tutti gli italiani dovrebbero essere grati.
RispondiEliminaCristiana
PS. Tranne i Lorenzi, ovviamenta
Non condividevo molte delle sue idee ma ho sempre apprezzato la sua coerenza, la sua politica fatta di autentica passione: magari ce ne fossero ancora di politici così! Politici che non cambino idea come cambiar calzini, che non si vendano per una poltrona, che siano intelligenti e sappiano parlare e portare avanti le loro idee anche quando è difficile farlo...
RispondiEliminaLo apprendo da te perché qui in Francia nessuno ne ha parlato. Condivido pienamente il tuo parere sull'uomo e sul politico. Ciao.
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