15 maggio 2015

Chieti - I PURISTI E I PORTOGHESI



Un brutto episodio accaduto questa mattina su un autobus dell’ARPA che collega Chieti a Pescara. L’autobus in questione è partito da Chieti alle ore 10.10. Alla fermata di Madonna delle Piane, sono saliti due verificatori. Un extracomunitario immediatamente ha cercato nella sua borsa un biglietto che ha mostrato al verificatore. Il biglietto era stato obliterato il 28 aprile. E’ stato invitato a scendere. Immediatamente ha avuto inizio la prepotenza, la violenza di questa persona che si è rifiutato di scendere ed ha cominciato ad offendere i passeggeri. L’autobus si è fermato ed è stata fatta richiesta ai carabinieri per intervenire. Intanto due giovani hanno preso le difese dell’extracomunitario, ma la maggioranza dei passeggeri l’ho ha invitato a scendere. Niente da fare. L’autobus è ripartito, per fermarsi a Dragonara perché è arrivata la vettura dei carabinieri. Molestando ancora i passeggeri, finalmente è sceso e si è ripristinata la calma. Da segnalare che codesta persona, nei minuti intercorsi dalla richiesta del biglietto, all'arrivo dei carabinieri, ha usato un modo di fare minaccioso, offendendo un anziano, una ragazza e me stesso, perché ho sollecitato l’arrivo dei carabinieri.

A nulla sono serviti gli inviti dei verificatori a calmarsi. Questa persona conosce molto bene i suoi diritti, ma non i doveri. Deve viaggiare gratis perché non lavora. La sua pretesa deve far riflettere.

Il suo pseudo diritto ferisce e fa male a chi lavora e paga le tasse. Purtroppo i cittadini, i verificatori, le forze dell’ordine sono perdenti, non possono fare niente verso i violenti. Queste persone non pagano la multa, viaggiano gratuitamente, occupano le case, non varcano i cancelli delle carceri. Lo spavaldo ha avuto ragione. Prenderà il prossimo autobus a ”sbafo”, senza pagare. Già odo la voce dei puristi… che anche gli italiani viaggiano gratis, specialmente in alcune regioni. E’ vero, vogliamo aumentare l’esercito dei portoghesi? Siete accontentati!

24 commenti:

  1. noi ci lamentiamo sempre che le cose in Italia non vanno come dovrebbero andare o ci auguriamo che debbano andare, basterebbe far rispettare le regole elementari che ci sono.

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  2. Chi lo difendeva perchè non si è offerto di pagare lui il suo biglietto? Almeno sarebbe stato coerente.

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  3. è evidente che di questo passo prima o poi il costo del biglietto dovrà essere aumentato, anche picchè le aziende pubbliche che gestiscono le linee hanno da assume un sacco de amici e parenti

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    1. tutta una sceneggiata, hanno visto spesso i controllori scoraggiati, non potendo fare controlli perchè spessissimo questi "signori" non hanno documenti stracciare il verbale ... e il "portoghese" prendere subito dopo l'altro autobus... non se ne esce se non si fanno rispettare le REGOLE

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  4. Se fosse successo in Germania o in Svizzera?
    Le regole e le leggi vanno rispettate!

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  5. Naturalmente do' ragione a chi dice che il portoghesismo e' incivile.

    Pero' in questo caso, come accade in mille altri casi dove si descrive qualcuno che fa qualcosa (di cattivo o di buono), a me salta all'occhio come quel qualcuno viene identificato.
    E' giusto che le persone che controllano vengano etichettate con la parola "verificatore"? Si', perche' nella storia descritta quello e' il loro ruolo. Se ci fosse stato scritto "Alla fermata di Madonna delle Piane, sono salite due persone", avremmo fatto fatica a capire il resto del post. E ci saremmo chiesti perche' mai una persona dovrebbe controllare il biglietto su un autobus di linea. Naturalmente quei verificatori sono persone che hanno una vita loro, non menzionata ne' sottintesa in questo post, ma non e' che ci interessi gran che'. Quel che ci interessa, in questo post e' che di mestiere ricoprivano il ruolo di "verificatori".

    Ora, io mi chiedo, perche' quel portoghese incivile e violento e' stato menzionato con la parola "extracomunitario"?
    Cosa si vuole sottintendere? Che gli extracomunitari non pagano il biglietto perche' sono extracomunitari? Non credo.
    Credo invece che ci sia dell'odio di chi scrive nei confronti della categoria. Anzi, credo che chi scrive voglia consapevolmente aizzare la discriminazione in chi legge. In questo come in mille altri casi. Anche quando si descrive dell'uomo di colore che muore affogato per salvare la bambina italiana.

    Propongo un esercizio, per chi ha riportato questo post e per chi ha commentato: provate a rileggere lo stesso pezzo, sostituendo ad ogni evenienza della parola "extracomunitario" la parola "persona".
    Non vi pare che il tutto assuma connotazioni totalmente diverse?

    Scusate, ma mi sento toccato in prima persona. Mia moglie, secondo la definizione rigorosa di "extracomunitario" (cioe' persona nata e cittadina di un Paese non appartenente alla comunita' Europea) e' effettivamente extracomunitaria. E questo genere di discriminazione razzista xenofoba e, lasciatemi aggiungere, odiosamente sottoculturata, no ho quotidiano riscontro.

    Pace a tutti.

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  6. "NE ho quotidiano riscontro" volevo naturalmente dire....

    Gia' che ci sono propongo quest'altro esercizio: Leggete questa storia che invento adesso:

    Un cameriere del ristorante Bella Napoli porta una pizza margherita al tavolo dove e' seduto un Verificatore dell'ARPA.
    Dopo una mezz'ora il Verificatore viene notato da un altro cliente del ristorante estrarre dalla tasca uno scarafaggio morto e posarlo sulla fetta di pizza rimasta, dopodiche' rumorosamente protestare contro il cameriere. Naturalmente la direzione del locale ha deciso di mettere a tacere l'episodio offrendo la cena al Verificatore dell'ARPA, che se ne e' uscito con la pancia piena senza pagare il conto.

    Non vi pare che la specifica di "Verificatore dell'ARPA" suona un po' discriminatoria nei confronti della categoria?
    Non vi viene da chiedervi PERCHE' in questa storia (che per altro ho inventato di sana pianta) l'autore ha voluto specificare che si tratta proprio di un verificatore dell'ARPA?

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  7. Allora caro Dario, sembra che hai la coda di paglia. Ti soffermi su due sostantivi, Extracomunitario= STRANIERO – IMMIGRATO e VERIFICATORE = CONTROLLORE.
    Nella mia cronaca non ho inteso discriminare la persona che non appartiene alla comunità europea. Non sono razzista, ma sono un cittadino italiano che paga le tasse ed il biglietto, in qualunque luogo in cui viene chiesto. Nell’autobus c’erano altre persone di colore, uno aveva l’abbonamento, quindi persona corretta, l’altro aveva il biglietto in mano, non vidimato… pronto per la prima occasione. Come vedi, sto usando spesso e ripetitivamente il sostantivo”persona”. Ti propongo anch’io un esercizio. Io sono una persona di pelle nera,(non offensivo è il colore della pelle della persona che voleva addirittura aggredirmi) e tu hai la pelle bianca. Come avresti reagito? Ti saresti incazzato essere sequestrato ed alla mercé di questa persona? Un altro esercizio… Nel paese di origine di tua moglie, esistono i mezzi pubblici? Certamente SI. Chi li utilizza deve pagare il biglietto? Se io utilizzassi il mezzo pubblico nella città di tua moglie senza biglietto, a cosa andrei incontro? Mi farebbero scendere con una pacca sulla spalla invitandomi a non farlo più, o pagherei la multa, o andrei in galera? In Italia, secondo te accadono certe cose, controlli? Esiste la legge, ma solo per gli italiani!
    Ho scritto anche che specialmente in alcune regioni è diffuso la moda del … PORTOGHESISMO, con tanti italiani.

    P.S. Nel mio articolo… Da segnalare che codesta persona, (quindi ho usato il sostantivo che a te piace)… nei minuti intercorsi dalla richiesta del biglietto, all'arrivo dei carabinieri, ha usato un modo di fare minaccioso, offendendo un anziano, una ragazza e me stesso, perché ho sollecitato l’arrivo dei carabinieri.

    LUCIANO PELLEGRINI

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  8. Luciano Pellegrini, secondo me hai tu la coda di paglia.
    Mi dispiace autocitarmi, ma e' d'obbligo perche' mi sa che a te e' sfuggita proprio la prima frase del mio primo messaggio: "Naturalmente do' ragione a chi dice che il portoghesismo e' incivile.".

    Io non discuto il fatto che tu condanni quella persona che:
    1) non ha pagato il biglietto
    2) si e' comportato in modo arrogante e minaccioso rispetto gli altri passeggeri e i due controllori.

    Discuto invece il fatto che tu hai identificato quella persona con l'attributo "extracomunitario", il che indica chiaramente che identifichi in quella parola attributo che definisce quella persona.
    La tua coda di paglia e' dimostrata dal fatto che ti sei incazzato con me perche' te l'ho fatto notare.

    Nel paese di mia moglie (che, almeno riguardo questo tema, e' molto piu' civile dell'Italia), sicuramente i controllori, l'autista e i passeggeri si sarebbero comportati in modo ben piu' severo nei confronti di chi non paga il biglietto, e ancora piu' severo se si comporta male con altre persone rispettose delle regole.
    Ma nessuno, e sottolineo NESSUNO, avrebbe etichettato quella persona come straniero in un contesto come quello da te descritto, dove il fatto di essere straniero non comporta alcun elemento informativo rilevante. Uno stronzo che non paga il biglietto e' stronzo perche' non paga il biglietto, nel paese di mia moglie, non perche' e' straniero, nel caso in cui lo fosse. E se qualcuno commentasse "hey, tu, straniero, devi pagare il biglietto!", ebbene credo che nel paese di mia moglie ci siano gli estremi per una citazione di carattere penale.

    Nel paese di mia moglie.

    DARIO CASTELLI

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  9. Naturalmente ho utilizzato la parola "straniero" perche', non essendo un paese della Comunita' Europea, nel paese di mia moglie la parola "extracomunitario" non ha molto senso...

    ;-)

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    1. Hai usato la parola "straniero" perchè questa è un modo generico di definire un individua che proviene da un paese estero, ma nel linguaggio comune e in quello dei media il termine "extraconunitario" è generalmente usato per indicare una persona immigrata in Europa e proveniente da paesi economicamente disagiati. Se si vuole attribuire ad esso un significato più letterale , sono extracomunitari, coloro che non godono di una cittadinanza diretta, cioè per nascita o per elezione, di uno stato membro dell'unione europea, ad esempio, sia un cittadino svizzero, sia anche ogni cittadino extraeuropeo, ad esempio proveniente dagli Stati Uniti d'America sono da considerarsi extracomunitari. Il buon Luciano, avendo visto questo ragazzo di colore sullo stesso suo autobus lo ha chiamato nel suo scritto "extracomunitario" dopo gli accadimenti descritti. Da noi a Chieti ce ne sono pochi, molti di più ce ne sono nella vicino Pescara. Questi "signori" spesso dediti alla vendita dei loro oggetti si riforniscono davanti alla stazione centrale di Pescara e tramite gli autobus di città si recano lungo tutta la costa Adriatica a "lavorare" e spesso salgono su questi mezzi privi di biglietto. O meglio non obliterano i biglietti alla macchinetta messa alla salita dell'autobus. Nessuno dice niente, ma quando vengono "cuccati" dai controllori si inventano sempre le solite storie, scendono tranquillamente e, o si fanno la strada a pedi o tentanomiglior fortuna sull'autobus successivo. Non ho mai visto uno di essi minacciare gli altri passeggeri, e dire che di autobus ne prendo spesso, si limitano a scendere e a sedersi sotto la pensilina. Si vede che sull'autobus il 28 aprile era salito un personaggio facile all'ira e all'oscuro delle elementari regole del vivere civile.

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  10. Enio, mi dispiace, ancora non ci siamo capiti.
    Volendo ci potremmo mettere a parlare dei problemi dell'immigrazione, della poverta', della vendita ambulante non autorizzata, dell'utilizzo dei mezzi di trasporto abusivi. Ma non e' di questo che parlavo.
    So che forse sono andato fuori tema con i miei precedenti commenti, ma credo di essermi spiegato bene. Io non obietto in alcun modo il giudizio che viene fatto nell'articolo nei confronti di chi utilizza il bene pubblico senza pagarne il prezzo, ne' tanto meno il giudizio che viene dato da chi dimostra prepotenza minacciando violentemente persone innocenti, la cui colpa e' quella di essere rispettose delle regole e di richiedere che anche gli altri le rispettino.
    Non lo discuto.

    Ho usato la parola "straniero" perche' era utile definire uno straniero nel mio discorso. Se avessi dovuto parlare della ragazza a cui ho pagato la spesa al supermercato, avrei usato la parola "cassiera". Se avessi voluto parlare di chi non ha pagato il biglietto sull'autobus avrei utilizzato il termine "portoghese". Se avessi voluto definire il signore che mi ha venduto un etto di prosciutto avrei detto "salumiere". E' utile riferirsi al ruolo che le persone ricoprono quando si sta parlando di quelle persone nell'attivita' di ricoprire quel ruolo.

    Discuto invece la tendenza xenofoba, razzista e ignorante di chi utilizza la parola "extracomunitario" per definire una persona quando il suo stato di extracomunitario non ha niente a che vedere con l'argomento del contendere. Il neologismo "extracomunitario" e' stato coniato per riferirsi agli immigrati in modo politically-correct. Tuttavia col tempo ha assunto connotazioni dispregiative, proprio perche' e' stato utilizzato in modo improprio, per definire atteggiamenti ritenuti negativi. E' in altre parole diventato un'etichetta per definire non tanto lo straniero extraeuropeo immigrato, ma una categoria inesistente di persone identificate proprio tramite l'atteggiamento xenofobo.

    Se io all'arrivo in un aeroporto di una citta' europea trovassi due file, una con scritto "cittadini comunitari" e l'altra "cittadini extracomunitari", non lo riterrei discriminatorio, perche' e' essenziale in quel contesto distinguere tra le due categorie, visto che le procedure per l'ingresso nel paese sono diverse. Mi e' capitata la stessa cosa negli Stati Uniti, dove ho dovuto fare la fila riservata ai non statunitensi, e non mi sono sentito discriminato.

    Nelle descrizioni segnaletiche della polizia e' frequente trovare definizioni tipo "nero", "caucasico", "mediorientale"... non e' discriminatorio, perche' quelle definizioni sono essenziali per lo scopo secondo il quale sono state espresse.

    continua....

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  11. ...continua

    Se io ti dicessi "ieri sono andato al cinema con un mio amico ciccione", tu tendenzialmente ti chiederesti perche' io ho specificato "ciccione". Magari ti aspetteresti di trovare la spiegazione a questa domanda nel prosieguo della storia (tipo per esempio, "ha dovuto protestare perche' il suo sedere non entrava nei sedili eccessivamente stretti del teatro"). Se invece nella storia non esce il motivo per cui ho voluto specificare "ciccione", magari te lo immagini da solo... chesso', che per esempio io ho voluto fare compagnia a quell'amico obeso come gesto di bonta' perche' in genere e' emarginato per la sua patologia. Se io do' un pezzo di informazione in un racconto si presuppone che quel pezzo di informazione sia utile. Se dico che un extracomunitario non ha pagato il biglietto, consapevolmente o inconsapevolmente sto giudicando quella persona in quanto extracomunitaria, non in quanto ha pagato il biglietto.

    Quell'extracomunitario avra' avuto i capelli neri, oppure biondi, oppure era calvo... Eppure nel racconto non e' stato detto "un calvo ha esibito un biglietto gia' vidimato". All'autore di quel pezzo non sarebbe mai venuto in mente di esprimersi cosi'. Non gli sarebbe mai venuto in mente di definirlo per il colore della sua maglia, per la statura, per la forma del suo naso, per la sua fede calcistica ("E' salito sull'autobus uno juventino senza biglietto"). No, ha pensato bene di definirlo per la sua cittadinanza di un paese extraeuropeo. Non suona un po' strano? Voglio dire che non ha pagato il biglietto e finisco per dire che e' extracomunitario. Non pare a nessuno un po' tendenzioso?

    Purtroppo viviamo in una cultura in cui il razzismo e' accettato, se non incitato. Per questo quel racconto non appare strano a chi non e' discriminato. Discriminare non e' considerato immorale?

    E qui la smetto, perche' credo di aver gia' espresso chiaramente il punto (come mi e' solito, con troppe parole)

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  12. Purtroppo queste persone, sempre più accampano dirititti e la situazione generale del Paese, è destinata a precipitare nel tempo, visto che i nostri governanti sembra pensino solo a lucrare con sporchi giochi politici....
    Buona serata Enio,silvia

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  13. Ecco vedi, Enio? Un lettore un po' disattento che abbia letto il post e il commento di Silvia de Angelis qui sopra, per esempio, potrebbe pensare che quest'ultima, con l'espressione "queste persone" abbia voluto indicare gli extracomunitari.
    E che quindi i governanti lucratori farebbero meglio ad adottare politiche di respingimento piuttosto che attuare i loro sporchi giochi politici.
    Il che non ha niente a che vedere con il significato fintamente dichiarato dall'autore nel suo commento piu' sopra.

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  14. forse intendeva riferirsi al fatto che alcuni politici (vedi la rappresentante del PD nel veneto che consiglia ai pensionati di adottare uno di questi disperati perchè secondo lei a un pensionato possono far comodo 35 euro al giorno) o associazioni caritatevoli ci guadagnano da questo stato di cose.

    Poi mette in guardia e quì sono daccordo, da questa situazione che prima o poi esploderà in Italia in maniera eclatante ( già a Padova ci sono comitati pro respingimenti o a Roma dove la gente non ne può più di queste persone vedendo giornalmente l'aumento dei furti negli appartamenti e lo spaccio di sostanze stupefacenti).

    In Inghilterra il nuovo governo appena insediato adotterà un inasprimento sull'immigrazione (sequestro dello stipendio e allontamento dall'UK se si viene cuccati a lavorare in nero, multe salatissime alla ditta che applica questo trattamento , nessuna tolleranza se ti scade il permesso di soggiorno e non lo rinnovi in tempo...) e c'è solo d'augurarsi che queste politiche non abbiano un effetto a cascata sulle altre nazioni dell'UE, altrimenti gli immigrati (extracomunitari- vedi la definizione mia di sopra)rischiano, per troppo buonismo, di restare per sempre in Italia.

    Tu sai, perchè lo hai scritto in un tuo post nel 2014, che per la dignita' di un individuo non è tanto il lavoro che la nobilita, ma il poter contare su uno stipendio, che differenza la sua occupazione dalla condizione di schiavitù, per poter dar seguito alla possibilità di far diventare qualche sogno in realtà.Questi signori (extracomunitari) sfruttati, vedi la raccolta dei pomodori in campania o disoccupati per campare o ricorrono alle associazioni caritatevoli (CARITA) o si mettono a delinquere.

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  15. A me pare che ci stia mettendo in guardia da "queste persone", non certo dai comitati pro respingimenti.
    A me pare che si stia facendo una grandissima confusione. Dalle notizie sembra che i romani ce l'abbiano con quelli che stanno nei campi rom, che sono cittadini rumeni, e quindi comunitari.
    Mi pare che anche tu stia facendo un po' di confusione. I cittadini extracomunitari con regolare permesso di soggiorno, sono ancora cittadini extracomunitari.

    Ora vado a rivedere il post che citi del 2014, che non mi ricordo piu'. Ma sono sicuro che non faccio affatto distinzione tra cittadini di serie A (italiani, ricchi, bianchi) da cittadini di serie B (extracomunitari, poveri, neri).
    La delinquenza e' un fenomeno che si accentua tra le fasce povere della popolazione, naturalmente, perche' e' una attivita' che puo' portare un certo reddito. Se uno e' ricco e' meno interessato, quindi. Se e' ricco ha accesso a beni e servizi sufficienti per vivere e ne avanza, quindi chi glielo fa fare di delinquere?
    Non mi azzarderei pero' a giudicare moralmente chi e' povero perche' potrebbe non essere delinquente. E se anche lo fosse un po' lo giustificherei.

    In buona sostanza, per concludere in bellezza il discorso quando arrivera' l'era postfascista del terzo millennio e saranno promulgate le leggi razziali per deportare mia moglie, credo mi trasferiro' nel suo piu' civile paese, popolato da persone non razziste come questo qui.

    Mia moglie, che parla abbastanza bene l'italiano, ma ogni tanto qualche termine tecnico le sfugge, mi chiedeva l'altro giorno il significato di "populismo". E' difficile da definire, ma le consigliero' una lettura empirica di questo blog.

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    1. vedi dario... questa purtroppo è ormai una guerra tra poveri e di poveri che non riguarda più l'estracomunitario o il rom che ha tutto e a sbafo, altrimenti minaccia e sbraita se gli viene chiesto di pagare il biglietto dell'autobus, ma di gente bianca in una citta grande come Roma, senza alcun mezzo per sostentarsi, con un sindaco facilone non avvezzo neanche lontanamente a risolvere questi o altri problemi della sua città... A Casale San Nicola, periferia nord di Roma, sono giorni che donne, anziani e bambini dormono in tende per chiedere al Comune e al sindaco Ignazio Marino di destinare l'ex scuola privata Socrate a loro e non ai migranti che a breve arriveranno. Questo è il primo campo profughi per cittadini italiani, in Italia. Il cartello all'ingresso dell'accampamento di circa 50 famiglie romane racconta una storia di italiani in difficoltà che si di vedono scavalcati dai migranti... C'è gia chi consiglia a sti poveracci del campo profughi italiani sul cosa fare. "...Prendere, senza documenti, un vecchio barcone e, in un giorno di mare piatto, andare al limite delle acque territoriali. Chiamare la guardia costiera e farsi "salvare" (proprio come fanno i migranti), quindi quando saranno magari poi sbarcati, rifiutarsi categoricamente di essere identificati e dichiararsi profughi di uno stato in guerra qualsiasi del nord africa, la Libia per esempio. Passerere un po' di tempo in un CIE, poi fare una manifestazione, magari bruciando un pò di materassi et voilà otterrete ospitalità in un albergo a tre stelle nel luogo preferito. Si raccomanda poi caldamente, di richiedere un cellulare, vestiti nuovi con cui cfambiarsi, un televisore LCD e relativa parabola satellitare magari con SKY incluso.....

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  16. vedi dario, non so da dove provenga la tua signora ne me ne importa ai fini del discorso ma se le consigli di leggere in maniera "empirica" questo blog ti dò la mia definizione di "POPULISMO".... cara signora, attenendoci dunque al significato proprio e originario di questo termine, non vi troviamo assolutamente niente di negativo o di criticabile, se ci riferiamo al suo significato originale quello che ne da l'enciclopedia Treccani riferendosi al populismo Russo, mentre quando chicchessia usa questa parola oggi, conferendole un significato dispregiativo, confondendola magari di fatto con un’altra parola, che in realtà è “demagogia“ si sbaglia di grosso. Chi detiene oggi il potere vuole che la popolazione venga “tenuta lontana dalla gestione degli affari pubblici”. Io invece ritengo al contrario che “la popolazione tutta dovrebbe essere partecipe e non spettatrice”. Io per populismo intendo quindi una concezione della politica che riavvicini i cittadini alla cosa pubblica e che questa dia la priorità agli interessi della popolazione tutta anziché a quelli ristretti di una esigua élite di privilegiati, la cosa perciò non è solo positiva, ma ha un nome preciso: “democrazia”.

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  17. mi è sucesso la stessa cosa in bar sosta di un autogrill dell'autostrada, facevo la fila per pagare ed era molto lunga era domenica ma con con pazienza mi sono messo in fila, un extracomunitario con la borsa visibilmente piena di materiale preso lì, passa e fa scattare l'allarme del dispositivo antitaccheggio.
    Con mio sorpresa non ho visto nessuno intervenire a quel punto quando è il mio turno alla cassa del supermercato chiedo spiegazioni, la signora mi dice, cosa vuole che corra dietro a tutti quelli che rubano...
    Pagando la mia colazione mi sono sentito uno stupido, perchè io devo pagare?
    Non è razzismo il mio, ma nessuno a me ha mai regalato nulla, ma neanche ho mai preteso che qualcun altro lo facesse per me, ma quello che non mi piace è l'atteggiamento arrogante di chi pretende servizi, se non puoi viaggiare stai casa, se io non ho i soldi non mi muovo, se non ho i soldi per andare al ristorante non ci vado ma non avere i soldi non è una ragione per mangiare a sbafo, scusa se mi sono dilungato

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  18. Enio,
    Hai ragione, non conoscevo la definzione corretta del termine "Populismo". Ora me la sono andata a cercare su Wikipedia, che dice piu' o meno quello che tu hai trovato sulla Treccani.
    Il fatto e' che mia moglie mi ha chiesto delucidazioni ascoltando una notizia al TG: quella parola era utilizzata nel senso di "demagogia".
    Credo pero' che nemmeno "demagogia" definisca perfettamente quella accezione di "populismo".
    A me pare che, quando dicono "populismo", cio' che intendono sia la tendenza a dare al popolo risposte semplificate a domande complesse. Le risposte cosi' costruite, spesso accuratamente congeniate, per la loro semplicita' hanno appeal nel popolo (mediamente poco colto), indipendentemente dal loro grado di verita'.
    Penso che l'uso del populismo (consentimi l'uso di questo termine secondo questa definizione - lo faccio solo perche' non ho un termine che la esprima meglio) sia molto dannoso (forse il male peggiore) nella nostra societa', perche' in primo luogo reprime la ricerca della verita', atrofizzando il pensiero, in seconda istanza snatura il modello del mondo, riducendo tutta la gamma cromatica ad un solo bianco e un solo nero.

    Nel racconto del post si parla di un extracomunitario che fa il portoghese su una corsa del bus, e si comporta da violento contro alcuni altri passeggeri quando viene esortato a scendere. Ma non si intende esattamente quello.
    Nel racconto del post si intende invece parlare degli extracomunitari che fanno i portoghesi sulle corse del bus e si comportano da violenti quando vengono esortati a scendere. Infatti nei commenti del post, come era ovvio che sarebbe successo, sono stati riportati altri episodi accomunati a questo solo perche' anche in essi gli extracomunitari fanno la parte dei cattivi nei confronti degli "WASP" de' no' artri.
    Ora, io potrei portarti esempi di extracomunitari che fanno la parte dei buoni, ma anche questi esempi avrebbero lo stesso problema: non si tratterebbe di episodi raccontati per dovere di cronaca, ma di esempi assunti a prototipo della relata'. Ogni individuo invce e' diverso, se lo intendi come individuo. Mentre ogni categoria e' diversa se la intendi come categoria. Se dici "un extracomunitario" intendi una categoria. Se dici "una persona" intendi invece un individuo (appartenente alla categoria delle persone, naturalmente).
    Insomma, quello che chiunque leggerebbe nel post, e cio' e' dimostrato nei commenti qui sopra, e' che si e' stufi di questi extracomunitari che si comportano male e pretendono di avere il diritto di farlo. Non e' cosi'?
    Poi possiamo anche fare una classifica delle categorie piu' o meno sfigate e piu' o meno sfavorite dalla politica, ma non c'entra niente con quello che sto dicendo.

    Avrei mille episodi da raccontare in cui mia moglie si e' sentita emarginata solo perche' ha caratteristiche somatiche diverse dall'autoctono medio. Il che, ammetterai, e' proprio quello che si intende con la parola "razzismo". Caratteristiche che la fanno apparire per quello che, incidentalmente, e': una extracomunitaria. Potrei raccontare, ma, per pudore, preferisco evitare.
    Spazzatura come questo post e alcuni dei suoi commenti non fanno che nutrire l'atteggiamento razzista nei confronti dell'extracomunitario e, in ultima analisi, di mia moglie. Non per il contenuto, ma per il modo in cui e' raccontato. E se la cosa fosse involontaria, allora sarebbe anche peggio, perche' significa che questo razzismo e' talmente radicato che non ci si accorge nemmeno di adoperarlo.

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    1. vedi dario il discorso scade ora sul filosofico e questo non è certamente il volere del mio blog, che tratta di fatti che accadono giornalmente nella mia città Chieti e in italia. Io spesso mi avvalgo di un valido collaboratore attento e meticoloso:Luciano Pellegrini che non è il solito opportunista capitato quì per caso; è un giornalista "free" che scrive su diverse testate, sia online che sul cartaceo (devi fidarti perchè e fai una ricerca su google li puoi trovare). Non è che io pubblichi senza leggere, sopratutto se i post mi vengono inviati da altri. Solitamente valuto il loro contenuto e pubblico se sono convinto e penso le medesime cose, se non pubblico qualcosa di questo "autore" glie lo notifico sia di persona o tramite mail. Avrai visto perciò anche dalle mie risposte, spesso ridondanti, cosa ne pensi al riguardo e sottoscrivo ogni commento. Ti dirò di più, ho dovuto cancellare ed eliminare tutti quelli offensivi (pochi per la verità, solo 4). In uno si consigliava al controllore di ricorrere ad un nodoso bastone per invogliare il "tipo" a scendere dall'autobus e andare per la sua strada dopo avergli rifilato delle "mazzate", negli altri di stampo razzista si usavano epiteti pesanti e soluzioni estreme che non riporto. Nessuna di queste però consigliava di controllare il "permesso di soggiorno" di questo "signore" e se sprovvisto munirlo di un foglio di rimpatrio e rimandarlo nel luogo da cui era partito. Noi di problemi oggi ne abbiamo, grossi purtroppo, veniamo governati da un governo non eletto, di sinistra per giunta, che si limita ad aumentarci le tasse e ad imporci oneri abbastanza pesanti per uscire da una crisi non voluta certamente da noi, aumentandoci le tasse e se non bastasse anche le accise che nel vedere certe situazioni (piccole se vogliamo) che sommandosi a tutte le altre simili in Italia e non poter dire neanche la "nostra" ci fa girare un pò le scatole. Tutti oggi stanno aspettando, avendo ora finalmente una legge elettorale consona, di andare a votare,per penalizzare fortemente questi faccendieri della politica e ripristinare un governo che abbia tutti i carismi per governarci in futuro.Io avrei espresso per intero il mio pensiero e dal mio scritto si capisce che non sono affattto contento dell'andazzo in Italia. Io sono stato sempre per il rispetto delle regole per chicchessia calchi il suolo italico e sopratutto in caso di mancanze evidenti della certezza delle pene.

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  19. E' tutto coerente. Hanno distrutto prima l'identità nazionale (sotto i colpi della subcultura di massa globalizzata), ora l'identità etnica. Domani quella sessuale. L'uomo che vogliono (è un vecchio pallino illuminista) deeve essere senza cultura, senza radici, senza razza, senza storia, senza sesso. Fluido, manipolabile, guidato da pulsioni, senza valori né principi. E' l'annientamento della personalità umana che supera i tentativi di Mao o Stalin. Avanti con l'annientamento etnico dell'Italia...

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