11 settembre 2013

Chieti - Troppi bambini rom, troppi stranieri in classe


Troppi bambini rom, troppi stranieri in classe, meglio cambiare scuola: l'hanno pensata così  i genitori di due elementari, una nel bergamasco e l'altra nel novarese. La cronaca lo registra lo stesso giorno in cui Papa Francesco ha lanciato forte il suo appello all'accoglienza, a «non avere paura delle differenze», ad aprire i conventi chiusi per ospitare i rifugiati. Nel novarese, a Landiona, 600 abitanti, la grana è scoppiata proprio il primo giorno di scuola. I bimbi rom iscritti sono 25, ma quelli che frequentano le lezioni sono molti di meno. Gli italiani sono solo una dozzina. La decisione di ritirare i bambini è un fatto di una gravità assoluta perchè questa storia getta discredito su tutto il paese( ...ma loro dicono:" non siamo razzisti" ). Si è trovata una soluzione «salomonica», invece,  per la prima elementare di Costa Volpiano, nel bergamasco: gli alunni stranieri, esattamente 14, saranno smistati in due sezioni. I genitori dei sette italiani, infatti, quando hanno visto la composizione della classe, hanno protestato. In tutti i casi le motivazioni, almeno quelle pubblicamente espresse dei genitori, sono legate all'apprendimento scolastico che temono sia compromesso per i loro figliuoli dalla presenza di piccoli stranieri e, peggio ancora, di piccoli nomadi. A nulla valgono le rassicurazioni degli operatori scolastici, le buone esperienze già compiute, che vedono spesso i bambini marocchini o albanesi o romeni avere un interesse per la scuola, una capacità di concentrazione e di comportamenti più disciplinati in classe."Il troppo storpia", recita un vecchio detto. L'Italia con l'accoglienza senza regole a quel troppo c'è già arrivata. Per la necessaria integrarazione di coloro che ci sono già, bisognerebbe fermare i nuovi che vorrebbero arrivare. Non possiamo ospitare l'intero medio oriente. Mio nipote aveva un rom e tre stranieri in classe. Ci sono sempre stati problemi di comportamento, danni e genitori stranieri totalmente assenti. Non andavano nemmeno a fine anno a ritirare la pagella.......

nonnoenio

8 commenti:

  1. Finiremo come in USA... le scuole pubbliche piene di stranieri e poveri con i tornelli e metaldetector

    all'entrata, gli italiani della media/alta borghesia nelle scuole private... vedrete..

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  2. me pare strano me pare, perchè proprio al nord per decenni hanno accolto i figli dei terroni e mo' ci vorrebbero dare ad intendere che questi miseri disgraziati siano ancor peggio dei terroni?

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    1. Al nord hanno accolto per decenni i terroni? E le posizioni razziste e anti-meridionali dei primi del novecento, quando dal sud depresso migravano verso il nord prospero e industrializzato che sono? Barzellette? E quel criminologo veronese di nome Cesare Lombroso che cercava di dimostrare come i caratteri fisici degli individui del sud Italia fossero indicativi di una insita propensione a delinquere e studiava i briganti meridionali, che è? Una favola? Diciamo che nel prospero nord e, in genere, in tutto il Paese non sono mai mancati i razzisti. Ieri erano i terroni ed oggi sono i migranti ed i figli dei migranti.

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  3. In un modo o nell'altro la pagano sempre i bambini.

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    1. nelle mie zone le prime elementari hannocirca il 50% di stranieri in classe. Se tutti ragionassero come i genitori di queste scuole:
      - si rischierebbe di non avere il numero legale per formare una classe prima;
      - ancora peggio, si inserirebbe nelle menti innocenti dei bambini l'idea che "i bambini italiani sono diversi da i bambini stranieri".

      In sostanza, non vi sarebbe integrazione nemmeno nelle future generazioni. Siamo un Paese multietnico ormai, dobbiamo rendercene conto.

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  4. Non è giusto per nessuno, né per gli italiani né per gli stranieri. La convivenza è sempre difficile anche per gli adulti.

    Buona giornata!

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  5. credo che rendersi conto di essere una società multietnica sia uno choc per il paese, specie in quell'area del partito delle lega ma è cosi i fatti parlano da soli.

    L'italiano non è razzista, ma ha paura del diverso, ha paura di perdere l'identità.

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  6. Condivido ogni virgola della critica mossa in questo post a quella che è, indubbiamente, una forma di razzismo e della peggior specie perché viene esercitata nei confronti di inermi bambini.

    Ma d'altronde, saremmo nella situazione in cui siamo se non avessimo il cervello bacato?

    Ciao Enio, buona serata.

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