29 giugno 2012

Tutti insieme per salvare l'Euro

Il Consiglio europeo che si apre oggi a Bruxelles non sarà un vertice come tanti altri, di quelli routinari a cui siamo stati abituati che si aprivano con le più belle intenzioni, e si concludevano con un nulla di fatto. Se oggi e domani le maggiori nazioni europee non usciranno con un colpo d'ala coraggioso e potente, l'euro rischia di saltare veramente. I mercati attendono con ansia i responsi di Bruxelles: in mancanza di un atto concreto e irreversibile verso l'unione economica, fiscale e bancaria (e quindi politica), lunedì assisteremo al fuggi fuggi degli investitori dall'Europa, allo sprofondamento dei titoli azionari, al rischio di default delle banche, alla caduta della moneta, all'esplosione degli spread e ad un nuovo insostenibile svenamento della Bce e dei governi con iniezioni nel sistema di enormi capitali e liquidità che fungeranno solo da metadone per un tossicodipendente, senza incidere a medio-lungo periodo sullo stato comatoso del malato.È necessario che tutti i governi europei, tutti i parlamenti, ma anche l'opinione pubblica nel suo insieme si rendano conto della gravità e della delicatezza della situazione che, mai come oggi, rischia di portare alla dissoluzione del grande disegno ideato ed attuato da protagonisti della storia come Schuman, Adenauer e il nostro De Gasperi, all'indomani della tragedia della guerra.Da parte dei premier e dei capi di Stato che si ritroveranno oggi si richiedono coraggio, lungimiranza e soprattutto capacità di guardare oltre il proprio tornaconto personale e nazionale, perché senza qualche rinuncia odierna, qualche cedimento alla propria intransigenza, il conto da pagare sarà per tutti, anche per l'inflessibile Germania, salatissimo.

nonnoenio

14 commenti:

  1. Non so perché ma quando sento parlare di "grandi disegni" mi vengono i brividi lungo la schiena. Il giro di parole sul guardare oltre il proprio tornaconto poi è agghiacciante.

    Secondo me in questo maremoto di retorica sovietica sfugge un particolare: se domani mattina l'Italia cessa di essere una Nazione indipendente per diventare una provincia dell'Unione Europea, ci sono due opzioni:
    1. il governo dell'Unione funziona con gli stessi principi para-mafiosi e catto-comunisti dei governi italiani, quindi il dissesto finanziario si sposta semplicemente dall'Italia all'Europa, ovviamente ingigantito.
    2. il governo dell'Unione funziona con gli stessi principi dei governi tedeschi per cui i tagli che non vogliamo fare adesso ci verranno imposti dopo e quando qualcuno si lamenterà ci verrà risposto di non guardare il nostro tornaconto personale.

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  2. per cortesia quest'Europa l'euro e l'eurozona non sono il sogno dell'europa di Degasperi. L'Europa degaspariana era un alleanza cooperativa fra nazioni,l'Europa dei ciapi e dei Prodi dei Kohl e dei Mitterand crea un mercato comune dove le nazioni competono fra loro .

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  3. qualcuno oggi dice facciamo gli Stati Uniti d'Europa con una vera banca centrale politiche fiscali comuni ecc... Peccato che gli stati uniti d'america abbiano raggiunto la forma federale attuale stabile dopo 150 anni e con una sanguinosa guerra fratricida - fra l'altro - e tutto questo con omogenietà di lingua ethos di gran lunga superiore all'eurozona

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  4. I leader europei pa stiano per stringere un patto per la crescita e il lavoro, che ha l'ambizione di mobilitare circa 130 miliardi di euro, e a impegnarsi per una road map entro l'anno per la creazione di un'effettiva unione monetaria ed economica, ma sulle risposte immediate da dare alla crisi, in particolare su come aiutare Italia e Spagna a finanziare il debito con rendimenti sostenibili. Per questo Monti, che non rinuncia alla sua richiesta di uno scudo anti-spread, condiziona la chiusura di tutti i punti trattati finora, incluso il pacchetto sulla crescita, all'accordo finale sull'insieme dei temi, dunque anche sul meccanismo che tuteli i Paesi virtuosi dagli attacchi speculativi. Senza q1ueste garanzie minime l'Italia non firma nulla. Adesso si aspettano le mosse della Merkel, sempre più isolata dal resto dei paesi dell'europa, almeno da quelli in crisi...

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  5. Molto bene che Monti batta i piedi! In fondo la Germania con questa faccenda dello spread ci sta guadagnando un sacco di soldi... Ha distrutto la Grecia, ma per l'Italia e la Spagna ci vuole ben altro. Se l'Europa deve esistere allora che sia di tutti e non solo della Germania. E che spariscano tyutte le sue velleità teutoniche di dominazione di triste memoria.....

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  6. Fammi capire @Enio...

    Monti fa il duro e senza garanzie sul tasso di interesse non firma per avere in prestito dalla Germania i soldi per pagare gli stipendi e le pensioni. Cacchio allora si che andiamo bene, scemo io che mi preoccupavo per nulla. Siamo a cavallo.

    E immagino che a questo punto la Merkel deve essere terrorizzata dalla prospettiva di essere isolata dagli accattoni che suonano alla sua porta e che le chiedono soldi. Chi non lo sarebbe.

    Riguardo l'idea pazzesca che i problemi finanziari dell'Italia siano colpa della Germania e non del fatto che spendiamo (in ca@@ate) il 120% di quello che lo Stato ha in cassa, siamo nel campo della psichiatria. Tra un po' sarà colpa della Germania se qualcuno viene rimandato a scuola o se la commessa del supermercato non te la da.

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  7. Guarda ti che i tre fenomeni: Italia, Spagna, Grecia, se sono messi male è solo per colpa loro. Molto facile pretendere che la Germania vi paghi i debiti dopo che avete fatto per anni porcate con i conti. Siete sol boni a zugar el balon, del resto no valè er do de coppe. Per fortuna che gavè el Monti che el gà en pò de testa per el rest zerooooooooooooo!!!!!!!!!!

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    1. ... e tu, in quale Paese vivi? Mica sarai tetesko ti cermania????

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  8. Monti si limita a dire che per uscire dalla crisi abbiamo bisogno di misure sia a breve che a lungo termine, aiuti per la crescita sul breve e protezione anti spread se questo viene itilizzato contro i paesi che hanno "fatto bene i compiti a casa" e che sono sulla via del risanamento. Pare che anche la Finlandia - solitamente sulla linea rigorista della Germania - ha fatto un passo in avanti, ipotizzando l'emissione di titoli di Stato garantiti dai fondi di salvataggio europei Efsf ed Esm.Se l'idea raccoglierà l'okay della Germania, il vertice potrebbe chiudersi con un successo pieno per la linea dell'Italia entro lunedì altrimenti potrebbero essere guai per tutti.

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  9. Chi sarebbe sulla "via del risanamento"?
    L'Italia?

    Io non vedo nessun risanamento, solo inasprimento della pressione fiscale che ha prodotto effetti recessivi.

    Le aziende, dove esistevano, chiudono o si spostano altrove. Dove non esistevano, non si può fare altro che continuare con l'assistenzialismo.

    I risparmi delle famiglie a cui Monti sta attingendo per sostenere la Spesa, non si rigenerano e non sono infiniti. Ad un certo punto finiranno. Già adesso assistiamo al fenomeno per cui più aumenta la pressione fiscale meno lo Stato riesce ad incassare.

    Poi mi sembra ovvio che la manfrina dei Titoli di Stato non ha niente a che fare col "risanamento", si tratta solo di gestione della Spesa e degli interessi sul Debito.

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  10. Aggiungo:
    Direi che tutta la storia di Marchionne e della FIAT è esemplare. Marchionne gestisce non so quanti marchi e quanti stabilimenti in giro per il mondo. Da noi si legge solo della discriminazione dei dipendenti FIOM. Che va bene, è una notizia come un'altra ma possibile che a nessuno interessi quali sono i piani della FIAT in Italia? E più in generale, se ha ancora senso produrre in Italia. E cosa può fare lo Stato per incentivare le aziende a produrre in Italia.

    Perché se ci mettiamo una pietra sopra e cioè partiamo dal presupposto che una azienda non avrà mai nessuna convenienza a produrre in Italia, è inutile che discutiamo di qualsiasi altra cosa, non ci resta che ricominciare con l'emigrazione di massa.

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  11. ...e da quando, bontà vostra, la Fiat ha un "piano" di sviluppo che ci riguarda? Tu, i giornali comunisti proprio non li vuoi leggere!! In Italia, secondo l'italo-canadese (sintomatico che sia un sangue misto... ha conservato il peggio di ciò che possono esprimere gli italioti) se facciamo rispettare le leggi dello Stato (leggi sentenza Pomigliano), facciamo folclore!! Meglio la Cìna, dove gli operai costano 1/4 dei nostri, non esiste la Fiom e neanche lo Statuto dei Lavoratori, si accontentano di un pugnetto di riso, zitti e mosca!!! Perché, se si azzardano a parlare, lì mica c'è libertà d'opinione o si può scioperare!! Se ti va bene, vai in galera! Curioso, però, che certi individui critichino e temano (anche da noi) i "regimi" comunisti e, poi, non fiatano quando i nostri imprenditori vanno a "delocalizzare" in quegli stessi paesi comunisti dove non esiste alcuna libertà!

    Un'ultima chicca: il Marchionne delocalizza in Cina e poi, tra un annetto, importerà le automobiline cinesi anche da noi... vendendole ad un prezzo come se fossero prodotte qua da noi: 14 - 15mila euro!! Forte così: tutto profitto!!!! E che gli operai si fottano, loro ed i loro "diritti"!!

    Facciamo come i cinesi, un pugnetto di riso, in 10 in un appartamento e... tutti i Marchionne nostrani saranno contenti!!!

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  12. Ciao Enio e buona serata. Quali saranno gli "effetti" del recente vertice europeo, lo vedremo nel tempo ma già ora, forse, è possibile farsi un'idea. E' stato detto che la cancelliera ha perso! Effettivamente sembra, ripeto sembra, sia terminata l'era del predominio tedesco sulle questioni riguardanti la crisi dell'EU. Sarà vero? Intanto, al ritorno a casa, il Parlamento della cancelliera ha votato il fondo salva stati nella versione originale (ossia quella che non prevede aiuti diretti alle banche ma ai governi) e non quella approvata a Bruxelles (che prevede il contrario). Poi, c'è la nuova vigilanza europea sulle banche... ma ci vorrà almeno un anno per realizzarla. Quindi, l'ESM di Monti deve ancora realizzarsi e bisognerà mettere d'accordo 17 parlamenti. Ancora: sempre il Parlamento tedesco ha approvato il fiscal compact ossia il vincolo di bilancio in Costituzione... una regola voluta dalla cancelliera e che tutti gli stati europei devono approvare (noi, l'abbiamo già fatto e mo.... so cazzi!!). Diciamo che dobbiamo solo sperare che la sbornia del dopo vertice dei mercati finanziari, duri! Nel frattempo, la Spagna ha ottenuto i finanziamenti per ricapitalizzare le proprie banche ma, ciliegina sulla torta, dovrà inserirli nel bilancio dello Stato... ossia, paga il popolo spagnolo! Così anche Cipro. Continuiamo, inoltre, ad essere sorvegliati dalla troika Fmi, Bce e Ue e... tra un anno, ne riparliamo!!

    Nel frattempo, nostra signora la ministra piangente dice che "il lavoro non è un diritto" mentre l'italo canadese che va in giro in maglioncino ma ha tanti di quei soldi che ci si potrebbe ricostruire l'Aquila e i paesi emiliani distrutti dal terremoto afferma, a proposito della sentenza del Tribunale di Roma che impone la riassunzione dei lavoratori licenziati perché iscritti alla Fiom, che il nostro è "tipico folklore italiano"!

    Tutto come al solito!! No, dimenticavo... il tuo blog è frequentato da un tedesco che ricorda a "noi" che... abbiamo fatto debiti!!

    Magnifico!!

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  13. E' passato un anno nulla è cambiato. Buttiamo fuori sta leadership di incapaci, NESSUNO ESCLUSO

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