09 maggio 2011

Chieti - LA POPO' E LA PIPI' DEI CANI

Chieti, con l'assessore Bevilacqua ha deciso forse di diventare finalmente una città di serie A, almeno per quanto riguarda la raccolta delle deiezioni deri cani che, oggi purtroppo, le puoi trovare dappertutto. Si è deciso di attuare (cosa in vigore in altre città da decenni) le cassettine che conterranno quei sacchetti utilissimi per la raccolta e lo stoccaggio di questo "materiale" scomodo proddotto dall'amico dell'uomo. Ecco come ci parla dell'evento, il nostro menestrello, Luciano Pellegrini:


"... Una città vivibile si riconosce anche dalla pulizia delle strade, dalla raccolta dell’immondizia, dai cestini dei rifiuti dall'’educazione dei cittadini. L’amministrazione comunale di Chieti, è operosa per migliorare l’ambiente, specialmente dalle deiezioni dei cani, ed in una nota l’assessore al Verde Pubblico e alla Raccolta dei Rifiuti Urbani, Bevilacqua, ha emesso questa nota: «Nei prossimi giorni verranno installati in città i distributori di sacchetti per la raccolta delle deiezioni canine, anche noti come “dog-toilet”. C’è un rincrudimento delle deiezioni dei cani a qualsiasi ora del giorno. Le strade, i marciapiedi, le aiuole, sono pieni di questi escrementi e dalla quantità e grandezza puoi capire la taglia dell’animale. Oltre al fastidio che da all'’occhio , se la calpesti, maledici il padrone! E’ anche vero che i vigili non possono essere presenti in quel preciso momento e nel posto dove il cane sta “ smaltendo i suoi rifiuti”. I cittadini si guardano bene dall'’intervenire perché non sai con chi hai a che fare. Quindi? Il proprietario del cane diligente porta con se una busta, raccoglie la popò e la butta…dove capita! Sarebbe interessante vedere come fa a raccogliere” la diarrea”…! Col cucchiaio? I menefreghisti invece, impertinenti,f anno fare la popò, l’abbandonano e se ne vanno. A queste persone non interessa i distributori di sacchetti. Ma il problema non è solo la popò ma anche la pipì. Infatti, quando scappa, i cani la fanno dovunque. Sulle ruote delle vetture, sugli alberi, sui muri, per terra, lasciando il bagnato e l’odore. Penso, (pur consapevole delle lamentele da parte degli animalisti, ma vorrei da loro suggerimenti e non quello del sacchetto), di proporre all'’amministrazione, un tentativo per come risolvere questa brutta abitudine. Il divieto di passeggio nel centro storico, ed in particolare la Villa e il Corso Marrucino, ai cani e padroni, dalle ore 7 alle ore 22. I trasgressori con apposita ordinanza, saranno puniti. A questo punto questi signori indecenti e zozzoni, e per il loro comportamento ci rimetteranno anche i virtuosi, andranno a spasso in periferia, dove in ogni caso vige lo stesso comportamento di persona educata, ma se è imbecille può darsi che è più facile beccarli. Ma se questa proposta non venisse accolta, allora caro assessore devi far intervenire la ditta preposta alla raccolta rifiuti e pulizia della città.

Scritto da: Luciano Pellegrini

3 commenti:

  1. finalmente ci siamo arrivati anche noi ! non siamo i primi e non saremo gli ultimi nel disporre all'interno delle mura della città queste "benedette" cassettine contenenti i sacchetti per la raccolta delle deiezioni dell'amico dell'uomo. Staremo a vedere se la cosa avrà un seguito o sarà la solita propaganda elettorale da parte di un assessore lungimirante. Bisogna far seguire come sempre al periodo di prova i "fatti" le cosiddette salatissime multe per i trasgressori di queste disposizioni (ordinanze).

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  2. A Londra sono previste sanzioni pesanti: chi è sorpreso a non raccogliere le feci del proprio cane subisce una contravvenzione di 500 sterline, pari a 775 Euro. Più clementi a San Francisco, negli Stati Uniti, dove vige l'obbligo della paletta con multe da 100 dollari (intorno ai 115 Euro), mentre a Seattle, sempre oltreoceano, si devono raccogliere le deiezioni del proprio pet anche dal giardino di proprietà entro le 24 ore dalla "deposizione". Sono sorte imprese che assicurano il servizio di raccolta a domicilio: nel paese del liberismo, anche le deiezioni canine diventano un business. Una proposta originale viene dalla cittadina inglese Bruntingthorpe: il locale consiglio comunale aveva ideato di "testare" tutte le deiezioni dei cani rilevandone il DNA, registrare il nome del proprietario per poi, raccogliendo le cacche sparse in città, identificare agevolmente il trasgressore per sanzionarlo. A Trento già dal 1992 vengono posizionati distributori per l’erogazione gratuita, all’ingresso di parchi e giardini pubblici, dei sacchetti-paletta per la raccolta delle deiezioni. Nel ’93 è nata la prima campagna pubblicitaria di sensibilizzazione dei cittadini all’uso della paletta, riproposta periodicamente. L’iniziativa funziona discretamente bene. Anche perché il Comune non si limita a minacciare multe, ma mette a disposizione dei cittadini dei servizi concreti.

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  3. Sono pienamente d'accordo con le normali regole di civiltà, sacchetti, palettine e sanzioni, anche salate, ma vietare l'ingresso ai cani in qualsiasi luogo pubblico, sia parco o centro cittadino, è un'esagerazione... Spesso ci si dimentica che il mondo intero non è a solo uso e consumo dell'essere umano, appartiene anche agli animali, pertanto anche loro hanno diritto di calpestare ogni suolo esattamente come noi...Pensateci

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