15 febbraio 2011

Tributo a Marco Pantani


Sono già trascorsi 7 anni. Era il 14 febbraio 2004 e Marco Pantani veniva trovato morto nella stanza 5D del residence Le Rose di Rimini. Il campione, il “Pirata” delle due ruote, l’ultimo italiano ad aver vinto il Tour de France nel 1998. Un successo raddoppiato, sempre nello stesso anno, con la vittoria del Giro d’Italia. Ma quel giorno di San Valentino finisce la vita del più amato protagonista del ciclismo moderno. A 34 anni, l’ebbrezza e gli onori della popolarità e subito dopo l’ascesa. Inizia tutto nel 1999, quando dopo la Tappa di Madonna di Campiglio del Giro d’Italia la sua corsa viene arrestata. Ematocrito troppo alto, bisogna accertare se si tratti di doping. Addio al Giro d’Italia, ecco la discesa di Pantani, la corsa verso il precipizio che lo porterà alla morte. Sempre meno allenamento e più nottate “brave”, i locali, la cocaina, l’isolamento e la fuga dalla famiglia, da chi lo amava, perché il dolore tende a procurare altro dolore, è un circolo vizioso e contaminatore. La depressione, l’attacco dei media, i tribunali . “Sono stato umiliato per nulla. Per quattro anni sono in tutti i tribunali, ho solo perso la mia voglia di essere come tanti altri sportivi, ma il ciclismo ha pagato e molti ragazzi hanno perso la speranza della giustizia”. L’autopsia parlerà di edema polmonare e cerebrale conseguente a un’overdose di cocaina. Ma anche di ferite al naso e al collo, come se qualcuno avesse picchiato Marco. Da quel giorno Tonina, la mamma del campione, si batterà per avere giustizia, sempre più convinta che la morte del proprio figlio abbia un colpevole. Forse Marco Pantani era un personaggio “scomodo”, troppo mediatico, troppo popolare, troppo ambizioso. Una morte ancora da chiarire in maniera definitiva, tanti i dubbi. “Gli ultimi giorni di Marco Pantani” è il titolo del graphic novel che Rizzoli Lizard publica in occasione del settimo anniversario dalla morte dell’idolo del ciclismo. Gli autori sono il trapanese Marco Rizzo, giornalista e sceneggiatore di fumetti, e Lelio Bonaccorso, insegnante presso la Scuola del Fumetto di Palermo. Una coppia creativa sempre più orientata alla narrazione per immagini di storie di grandi uomini e donne, tanto da aggiudicarsi il Premio Giancarlo Siani ed il Premio Pino Zac con “Peppino Impastato, un giullare contro la mafia”.


8 commenti:

  1. Grande Pirata, eroe di mille emozioni...il resto non mi interessa, il problema non era lui ma il suo mondo, il mondo del ciclismo che a 7 anni dalla sua morte dovrebbe condannare il dominatore degli ultimi anni Contador, ma non lo fa, cosa che invece ha fatto con Marco Pantani!!

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  2. Grande la tua forza di volontà incompresa per pochi vili motivi,giustizia sportiva non c'è stata,oltre il blabla di convenienza, ha scritto bene la tua mamma e la documentazione "TUTTO PANTANI" di Bergonzi e Vicennati attraverso CD-Video della Gazzetta dello Sport è un documento che fa ONORE alla tua vita sportiva ed umana...Grazie Pantani Marco di esserci stato!!!!!!!!

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  3. ho ancora in mente quei giorni tristi...

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  4. Ciao grande Marco, campione immenso come il tuo cuore, quel cuore che ci ha fatto sognare quando a 200 battiti scalavi le Dolomiti o quando dalla partenza attaccasti la maglia gialla al tour de France. E in ricordo delle tue imprese, batte ancora Marco, in ognuno di noi !

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  5. Un calimero troppo ingenuo per contrastare la vita. E' vero, quello che faceva Pantani e' nulla in confronto di quanto sempre fatto da Armstrong, o di quanto fanno ora gli spagnoli come Contador. Marco era un ragazzo fragile, e non ha saputo tenere testa alla fama. Le donne lo cercavano solo perche' famoso e per spillargli soldi. "La fece" da stupido, poteva gestirla meglio, lo sorpresero in maniera ingenua. Pago' per una serie di situazioni mal gestite. Un ciclista piu' scafato, come qualcuno dei nostri di oggi, mai sarebbe caduto cosi' scioccamente. I nosri sono faine in confronto al pollo Pantani. Spiace veramente che sia finita così.

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  6. lo sai che il residence dov'è morto no esiste più ? Io vado spesso a Rimini e lì cercano di cancellare mentre a Cesenatico c'è una foto in ogni albergo !

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  7. @giardigno85

    e già, li cercano di cancellare perchè potrebbe fare cattiva pubblicità alla cittadina di mare!

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  8. Era un uomo fenomenale....era il pirata....!

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