24 gennaio 2011

Il Calice della discordia


Vi ricordate dello Huge Wine Glass di Toyo Ito, il calice inaugurato il 14 dicembre 2008 e imploso il 16 febbraio 2009 e lasciato li forse a mostrare come, in una amministrazione spensierata, si possa sperperare soldi pubblici. I Pescaresi, gente spiritosa quanto basta, hanno organizzato in questi giorni il "Toyo mon Amour", una mostra - provocazione per riportare il fatto all'attenzione di tutti. Sono stati scelti 20 artisti abruzzesi che interpretano a loro modo il "calice rotto" di Toyo Ito. E' questo lo spirito di "Toyo mon Amour", la mostra allestita dal graphic designer Luca Di Francescantonio, in collaborazione con l'agenzia di comunicazione culturale "Mente Locale", con la partecipazione dei 20 artisti.

4 commenti:

  1. il monumento nella centralissima Piazza Salotto a Pescar è un monumento all'inefficienza e allo spreco. E' lì spaccato e imbracato, monito per le generazioni future su come non si debono spendere i soldi, sopratutto se questi sono dei cittadini.

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  2. «Il rapporto tra Pescara e l'architetto Toyo Ito, progettatore della scultura in piazza Salotto "Huge Wine Glass", che dopo poco più di 60 giorni ha ceduto agli sbalzi di temperatura spaccandosi – spiega l'ideatore Luca Di Francescantonio – è un rapporto particolare, a volte difficile, a volte apprezzato. Un rapporto che ci ha portato a ispirarci e proporre quella che, partendo da un esempio di rapporto locale, intende abbracciare una tematica più vasta a livello culturale: che rapporto può esistere tra l’arte contemporanea e l’Abruzzo? Quanto può essere valorizzata o apprezzata? Quanto può essere definita nei giusti spazi? E, in vista dei futuri cambiamenti della piazza: quanto Pescara e l’Abruzzo hanno un respiro "contemporaneo"?». Esponenti dell'arte, della critica e della politica si sono pronunciati sulla delicata questione della ricettività abruzzese nel campo dell'arte contemporanea in una tavola rotonda moderata dal direttore del Museo di arti contemporanee di Nocciano Ivan D'Alberto. Al dibattito, dal titolo "L'Arte in Abruzzo: è e sarà Contemporanea?", sono intervenuti Eugenio Cancelli (architetto, designer e docente di Storia dei Costumi e della Moda presso il Master universitario in Economia e Gestione della moda a Penne), Enzo De Leonibus (artista e direttore del Museo Laboratorio di Città Sant'Angelo), Antonio Zimarino (storico dell'arte), Andrea Mammarella (docente della Facoltà di architettura – Università "G. d’Annunzio") e Mauro Bianchini (gallerista). A "Toyo mon Amour" partecipano: Erica Abelardo, Ettore Altieri, Nicola Antonelli, Marco Appicciafuoco, Arkilabo, Marco Cardone (artemad), Pedro H. Cavuti, Colleen Corradi Brannigan, deZignStudio, Davide Di Ilio,Vittoria D’Incecco, Claudio Gaspari, Ray K, Eva Laudace, Danilo Maccarone (artemad), Michele Montanaro, Adele Pratt, Pamela Testa, Serena Vizioli, Zo_Loft.

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  3. Oddio che obbrobrio!

    Buona settimana!

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  4. @Kylie
    lo so che noi abbiamo Cascella, uno dei più grandi, ma il comune di pescara ha scelto questo giapponese (amato e odiato dagli artist)per avere qualcosa all'avanguardia che proiettasse la città verso il "futurismo"... un calice rosso colato in una struttura di plexiglass trasparente (a simboleggiare il vino rosso, montepulciano, delle nostre terre). Il tutto dopo 60 giorni si è spaccato e in attesa di stabilire chi è il colpevole (quello che dovrebbe rimborsare i soldi spesi per l'obbrobrio)il "calice" è imbracato in una scatola metallica per evitare altri danni, questa volta si è voluto salvaguardare la salute dei pedoni e dei turisti che d'estate affollano la città.

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