13 dicembre 2010

Palazzo Sanità - Toppi

Scendendo da Via Toppi, si scorge la bella torre del palazzo Sanità di Toppi a Chieti. Soffermandomi con maggiore curiosità, mi sono accorto che in Via dei Tintori, questo palazzo ha un altro aspetto. Sembra terremotato! La storica Torre con merli gigliati, (forse in ossequio alla dinastia angioina) del palazzo del barone Lelio Sanità , già Toppi (storico teatino del 1600), prestigioso edificio nobiliare del ‘700, ma le cui origini risalgono al XIV secolo compreso il cortile e il raffinato portale di via dei Tintori. Nel 1647, il palazzo fu incendiato a seguito di un tumulto popolare. Scamparono all'incendio la torre, il portale e la corte di via dei Tintori. Nel sec. XVII, Giuseppe e Niccolò Toppi resero notorietà alla famiglia con le loro opere letterarie. Nel sec. XVIII,Diodato e Agatopo Toppi ricoprono cariche pubbliche cittadine. Nel 1720 fondano con il marchese Federico Valignani, storico e poeta, la colonia arcadica "Tegea",il cui motto era: “Matris nomina servat”,( mantiene i nomi della madre) -perchè dicevano che tegeate, la colonia tegea, veniva dal nome di un paese della Grecia, con conseguente incremento dello sviluppo del patrimonio artistico.La città acquistò un respiro più ampio che trovò campo in realizzazioni economiche e sociali di rilievo, grazie anche alla nascita delle vie ferrate e alla stazione dello Scalo, vero volano delle potenzialità presenti nella valle. A loro si deve la trasformazione del palazzo nelle forme attuali. Mons. Asterio Toppi l'ultimo rappresentante della famiglia, ha tenuto a battesimo l'abate Ferdinando Galiani. Questo notevole palazzo nobiliare ha più fronti, realizzati in epoche e stili diversi. La facciata prospiciente Porta Pescara si presenta con linee classicistiche, in armonia con la poetica arcadica cui aderirono i committenti Diodato e Agatopo Toppi. Il fronte di via degli Agostiniani, invece, risulta più banale, con ripensamenti ottocenteschi. Chiaro e lineare il portale a bugne lisce del tardo '500. L'androne, a volta ribassata, è ornato da un affresco che riproduce lo stemma di famiglia.Dopo il piccolo cortile si sviluppa l'originale scala a doppia rampa con colonne doriche e plastici stucchi settecenteschi.Le sale più basse del primo piano e del piano nobile sono decorate da interessanti affreschi allusivi agli stemmi della famiglia Toppi e Sanità.L'ala di via dei Tintori ostenta un ricco portale in pietra del 1400, a bugne piatte con intagli. L’ingresso al palazzo è l’elemento architettonico di maggior pregio di una facciata evidentemente laterale.Questo portale è quanto rimane dell’antico edificio rinascimentale andato distrutto nel corso dei tumulti del 1647.Trattasi di un bel monumento in pietra di armoniche proporzioni , reso prezioso dalle bugne tagliate a punta di diamante ed incise con ricercati motivi floreali. Sembra che un solo condomino, quello più importante, direi ricco… non voglia contribuire alle spese di manutenzione del palazzo. Ma l’amministratore del condominio ha tutte le carte in regola per poter imporre questa manutenzione. Per la messa in sicurezza della facciata sono responsabili civilmente e penalmente tutti i condomini. Tuttavia il Sindaco può emettere una ordinanza contingibile ed urgente anche se non è presente una segnalazione dei VV.FF. se sussiste una situazione di "degrado" per il ripristino del decoro ai sensi del vigente Regolamento Edilizio. Tale procedura è utilizzata in particolare per edifici in centro storico o comunque fronteggianti la strada. La richiesta di ordinanza può indifferentemente pervenire anche dalla Polizia Municipale o da un singolo cittadino, l'importante è che sussista una evidente violazione del Regolamento Comunale in materia di mantenimento del decoro delle facciate degli edifici. La fortuna è che il palazzo fu consolidato con tiranti quando fu costruito. Anticamente se ne faceva uso intelligentemente. Infatti i palazzi dell’Aquila che non sono crollati durante il terremoto avevano questa rinforzatura. Peccato che le lesioni del muro ormai senza più intonaco non fanno risaltare la bellezza del portale in via dei Tintori. Si può fare qualcosa?



Scritto da : Luciano Pellegrini

2 commenti:

  1. caro Luciano, vedo che da un pò di tempo vai anche tu giù al TeateCenter alla BibliotecaFerramenta per aggiornarti sulle beltade di Chieti... peccato che sia scomodo (il pomeriggio, unica Biblioteca italiana, aperta solo il martedì e giovedì dalle 15 alle 18... pazzesco e ti chiedono anche la carta d'identità..)e pochissimo frequentato.

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  2. Speriamo che l'amministrazione imponga a questa persona a collaborare alle spese di condominio.
    Purtroppo descriverò altri palazzi BELLI della nostra città in stato COMATOSO.

    Luciano Pellegrini

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