02 dicembre 2010

Il Centro Sociale di Filippone a Chieti

Nel quartiere Filippone di Chieti, esiste un centro sociale. Lo gestisce un gruppo di giovani amici da sei mesi, in ricordo di Alessio Gasbarri. Alessio è stato un ragazzo sfortunato, morto in un incidente stradale investito da una vettura nel mese di Gennaio 2009. Alessio da qualche mese era uno dei gestori del Centro Sociale di via Cutelli a Filippone, per cui la ex amministrazione comunale pensò di intitolare questo centro al suo nome dedicandogli una targa in ricordo .

L'annuncio è stato dato dal Sindaco di Chieti, Francesco Ricci, e dal Consigliere Delegato ai Centro Sociali del Comune di Chieti, Franco Di Pasquale, che, nello specifico, hanno rilasciato la seguente dichiarazione: "Desideriamo comunicare che il giorno della riapertura del Centro Sociale di via Cutelli, oggi in fase di ristrutturazione, verrà scoperta una targa in ricordo di Alessio Gasbarri, alla cui memoria vorremmo dedicare lo stesso Centro".Con questo atto ufficiale, l’Amministrazione Comunale di Chieti vuole testimoniare l’affetto e la stima nei confronti del giovane Alessio. Mi sono recato al centro sociale per conoscere i gestori e visitare la struttura. Mi accoglie il segretario Pelorosso Carlo.


In quanti siete a gestire il centro sociale?
Siamo quattro: Il presidente, Riccardo Perseo- IO- il tesoriere, Simone Perseo ed il vice presidente Alioscia Gasbarri, fratello di Alessio.

Che età avete?
Siamo giovani. Si va dai 28 ai 32 anni

Avete studiato?
Simone è laureato in specialistica a Firenze in Gestione del Personale. Io, Carlo, ho il diploma di perito in Telecomunicazioni e la laurea triennale in Scienze motorie. Il presidente Riccardo lavora come tecnico presso un’azienda di manutenzione caldaie.
Alioscia è ancora iscritto all'’università.

Da quanto tempo gestite il centro?
Dal mese di Giugno. La vecchia amministrazione ha ristrutturato la palazzina con nuovi infissi, mettendo a norma gli impianti, creando un bagno per disabili ma dobbiamo pagare mensilmente un affitto di cento euro, al comune. Purtroppo l’impianto di riscaldamento è problematico. L’assessore Colantonio ci ha assicurato che a giorni riparerà la caldaia, ma siccome il piano superiore non è abitabil,e saremmo costretti a pagare una bolletta cara per i locali inutilizzati.

Avete pensato ad utilizzare qualche altra fonte di energia?
Ci abbiamo pensato, ma dovremmo investire diversi euro per acquistare per esempio stufe a fungo.

L’arredo, il pagamento delle bollette, la pulizia del locale, l’acquisto degli alimenti, come va?

Abbiamo pensato noi ad acquistare i tavoli e le sedie. Abbiamo messo un bigliardino ed un tavolo da bigliardo. Abbiamo creato una biblioteca ed acquistiamo un paio di quotidiani al giorno. Il televisore è nostro e paghiamo l’abbonamento a Premium 120 euro al mese. Paghiamo anche la SIAE cinquecento euro a semestre. Acquistiamo gli arrosticini che cuciniamo sul carbone all'’aperto ed i cornetti. Mi fa notare che hanno l’autorizzazione a cucinare.

Chi frequenta il centro sociale?
Giovani ed adulti. I giovani passano un po' di tempo con il bigliardino, gli anziani vedono la TV e giocano a carte. La sera il centro è più frequentato da persone che vedono la TV, bevono una birra e vanno a casa. Stiamo notando che vengono da vari quartieri della città e ci fa piacere.

Cosa proponete per rendere il centro più interessante?
Le idee non mancano, ma abbiamo bisogno di aiuto. Ad agosto abbiamo organizzato una serata in ricordo di Alessio. Il 7 dicembre prossimo, martedì, con inizio alle ore 21 offriamo un intrattenimento gratis: “APERITIVO IMMACOLATO"!

Diamo il buffet gratis, sono torte e biscotti che confezioneranno le nostre madri e mogli. Ci sarà musica & baldoria by Vanni, un revival anni 70/80/90. Dalle 23:00 cornetti caldi! birra e vino a prezzi popolari! Abbiamo parlato con l’assessore De Matteo per fare del doposcuola o altre attività culturali. La risposta è sempre positiva ma speriamo bene. Un amico residente nella zona su un blog su cui scrive ha lamentato l’abbandono del quartiere Veramente noi ci siamo nati e siamo ottimisti. La cosa positiva è stata la nascita del "nuovo" Centro Sociale, ben tenuto e frequentato. Ce la facciamo appena a gestire le spese. E’ vero. Ci vorrebbe più pubblicità per farci conoscere . Sfruttiamo il passa parola di amici e Facebook.

Ed i rapporti con la chiesa?
Sono buoni, ognuno sostiene le sue attività. Non esiste un interscambio, ma ci sopportiamo. Ritengo positivo questa attività che dei giovani hanno voluto intraprendere. Non è semplice portala avanti. Il comune potrebbe non far pagare l’affitto e si risparmierebbe 1200 euro l’anno. Chiesi nei cinque anni trascorsi ai giovani consiglieri del centro sinistra la conoscenza di quanto rendevano l’affitto delle sedi comunali, come la Pierantoni. Nessuna risposta. Ho rilanciato la domanda alla nuova amministrazione. Sino ad ora muti.

Quante associazioni o palestre versano mensilmente una quota di affitto?
Questo centro sociale SI:

Assessori Colantonio e De Matteo con a capo il sindaco, cercate di non deludere questi giovani con le promesse da politico. Apprezzate l’impegno l’investimento e quello che stanno facendo. Deluderli sarebbe pericoloso.



Scritto da : Luciano Pellegrini


2 commenti:

  1. da che mondo è mondo i centri sociali sono politicizzati e hanno una funzione, che spesso non condivido, ben precisa all'interno del tessuto sociale. Questo quì mi sembra più un dopolavoro, un volemose bbene e se non sapete dove annà, venite a vedervi la partita quà... Io ho vissuto l'esperienza del Leoncavallo, lavoravo in Piazza Durante a MI, a trecento metri da quel posto e ho seguitp per anni l'evolversi di quel centro, le cariche dei celerini venuti da TO, il dramma dei residenti fino al loro trasferimento in periferia. Lì non c'erano sindaci o assessori, loro occupavano e basta!

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  2. Vedi, nonno enio, chiamalo come vuoi: dopolavoro-volemese bene- non so dove andare, ma tutte queste affermazioni portano ad un risultato" togliere dalla strada i giovani". Ti sembra poco specialmente in quartieri GHETTO?
    Lascia stare la politica, anche se in genere è così. D'altronde tirare avanti la carretta come ho descritto non è facile. Sono giovani, sono LAUREATI, hanno scommesso di fare qualcosa per il quartiere e la città, si creassero altri centri sociali nei vari quartieri!
    Ti assicuro che non si parla di politica, piuttosto di calcio, ma puoi anche consumare con modica spesa. Un panino DA MURATORE riempito di molto COMPANATICO ti costa appena un euro e cinquanta cent.
    Sono giovani che si conoscono,ecco perchè vengono anche dagli altri quartieri. Non si fuma,non vai a Pescara, cacchio, cerchiamo di propagandarlo.

    Luciano Pellegrini

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