24 luglio 2015

Chieti - Contro le trivellazioni in mare

Singolare protesta di Greenpeace in tutta Italia contro la ricerca e l’estrazione di idrocarburi nei mari che circondano la penisola. Partono oggi da 23 città i pullman turistici della «Renzi PetrolTour» con destinazione, appunto, i mari del Belpaese, «petrolizzati» dal governo. Con il premier - spiega l’associazione in una nota - uomo solo al volante, «che invita gli italiani a salire a bordo per andare ad ammirare le nostre coste punteggiate di trivelle, ascoltare le esplosioni degli air gun, fotografare le piattaforme di estrazione al tramonto, farsi ammaliare dal luccichio delle chiazze di greggio a pelo d’acqua». Da Milano a Palermo, da Roma a Bari, da Genova a Napoli, i volontari di Greenpeace hanno animato le piazze italiane con grandi sagome colorate a forma di pullman, con il brand di un immaginifico tour operator: «Renzi PetrolTour». Ai passanti, i contestatori hanno distribuito un volantino simile a un depliant turistico, con cui «Renzi in persona invita gli italiani a scoprire le ‘nuove meravigliè del Mediterraneo disseminato di trivelle e trasformato in una sorta di Texas marino». Il mare «che conosciamo e amiamo, uno dei beni più preziosi per l’Italia, rischia di essere sfigurato per poche gocce di oro nero che giacciono sotto i suoi fondali: quantità marginali per i consumi del Paese ma occasione di profitto per una manciata di aziende», dichiara Andrea Boraschi, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace.



Greenpeace ricorda che fra il 3 e il 12 giugno il Ministero dell’Ambiente ha autorizzato «ben undici progetti di prospezione di idrocarburi in mare con la tecnica dell’air gun. Nove di questi riguardano i mari pugliesi, ma l’area concessa ai petrolieri copre tutto l’Adriatico e parte significativa dello Ionio. Nelle settimane precedenti era stata la volta delle acque abruzzesi: grazie ai decreti già emanati, nei prossimi mesi, a pochissimi chilometri al largo della «Costa dei Trabocchi», potrebbero essere realizzati un nuovo pozzo di ricerca e fino a dieci nuovi pozzi di estrazione. 

15 luglio 2015

Chieti - Dove ci sta portando sto vecchio?

Dove ci sta portando sto vecchio, a fare la fine della Grecia? Il debito pubblico sfonda i 2.200 miliardi e tocca, in valori assoluti, un nuovo record. La montagna del debito, come sempre, appare difficilissima da scalare a metà anno e a maggio c'è sempre un picco dovuto alla stagionalità. Ma il ritmo di crescita è elevato: a fine mese si è attestato a 2.218,2 miliardi e dall'inizio dell'anno ha segnato un incremento del 3,9% in termini assoluti. Facile il conto dei consumatori che calcolano un valore di circa 37.000 euro per ogni cittadino italiano. L'andamento del debito dall'inizio dell'anno, con un incremento di 83,3 miliardi pari al 3,9%, si confronta in ogni caso con una ripresa dell'economia ancora tiepida. È chiaro, guardando i dati dei primi cinque mesi, che il rapporto debito-Pil è salito.


14 luglio 2015

Chieti - I 2 PROGETTI PER ARRIVARE ALLA FELICITA'

«Ricordati di sognare sempre». Il monito è al centro di un convegno che ha proposto al pubblico con un obiettivo non da poco: "Arrivare alla felicità ". L'appuntamento si è tenuto venerdì 12, alle ore 17.30, nella Sala "Luigi Capozucco" del palazzo dè Mayo. L'iniziativa è stata promossa da Miteg (Eco-gourmet in movimento), dal centro studi Aics "Spezioli" e da Argalam (Associazione regionale dei giornalisti agro alimentari del Lazio Abruzzo e Molise). L'incontro è stato anche l'occasione per lanciare due nuove iniziative. La prima coniuga la bellezza del territorio, il paesaggio, il patrimonio artistico all'enogastronomia di qualità e far nascere in questo modo il movimento italiano del turismo ecogastronomico, «che vuole favorire la promozione di un turismo ecosostenibile», come ci spiegava Ugo lezzi, uno degli organizzatori, "aperta all'Expo Milano 2015" e con riferimento anche alla enciclica di Papa Francesco "Laudato si'", che non guasta. La seconda iniziativa, invece, lanciava il progetto di fare della villa comunale teatina un vero e proprio parco della felicità, così come illustrato dal periodico, da lui magistralmente diretto: "La Voce dei Marrucini" del mese di giugno 2015, che è stato distribuito a tutti i partecipanti il convegno, con un inserto dedicato al progetto in questione, con la cinvolgente immagine alla "Arcimboldi" di moderna ispirazione. E' stato il presidente dell' Argalam, Donato Fioriti, a moderare gli interventi, tra cui quello di Giovanni Rossi, presidente onorario di Miteg-Unaga e past presidente della federazione nazionale della stampa, di Mario D'Alessandro, presidente del Movimento per la tutela del vino cotto d'Abruzzo, di Enzo Giammarino, direttore Confesercenti Abruzzo, di Mario Serpillo, presidente nazionale Uci, di Giorgio Davini, agronomo di fiducia di Slow Food, di Francesco Stoppa, docente dell'università " Gabriele d'Annunzio" ed esperto di tradizioni popolari, di Giacomo Pace del consorzio aglio rosso di Sulmona, e di Andrea Padovani, presidente Aics Abruzzo. Le conclusioni sono state poi affidate a Efrem Tassinato, presidente nazionale del circuito Wigwam.La cosa che si notava era comunque l'assenza del sindaco Di Primio appena rieletto e quella dell'assessore alla cultura di Chieti. Nell'augurare a Ugo Iezzi il successo per la sua iniziativa a tarda sera, soddisfatti, ci siamo congedati

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11 luglio 2015

Chieti - Da imprenditore a Barbone di Stato


A Chieti oggi abita un teatino arrabbiato per la situazione economica attuale e decide di farsi crescere una folta barba per diventare il “Barbone di Stato”, come forma di protesta contro il Governo. Si chiama Francesco Giannini l'imprenditore che ha iniziato questa forma di protesa asserendo: “lo Stato ci sta riducendo tutti barboni, perciò io anticipo le loro mosse diventando "il Barbone di Stato”. Dice poi che stufatosi della crisi e delle tasse sempre più pesanti da pagare, della burocrazia, che non fa svolgere con efficienza nessun lavoro; fa paragoni a 15 anni fa, quando le aziende dell’edilizia del suo settore erano il doppio di oggi. Tira in ballo il concetto base enunciato dall’economista, Giacinto Auriti, per risolvere l’attuale crisi economica nazionale. Espone il suo concetto, che l’unico modo è uscire dall’euro, recuperando il signoraggio sulla moneta, cioè ridare al popolo sovrano la proprietà della moneta circolante (sovranità monetaria). Oggi oltre ad occuparsi di tenere in funzione i costosi macchinari una volta ogni tanto scrive un "lunario" a mano di rara bellezza e interesse che distribuisce agli amici passeggiando per il corso Marrucino, regalandotelo e qualche volta accetta pure un caffè. Il laureato Francesco Giannini, oggi si definisce un transumante lapicida ( un migrante, un nomade,un artigiano che esegue incisioni e iscrizioni su pietra ), ed ha trasmesso la sua inquietudine in questa sua particolare forma di protesta. A me non resta che augurargli un mare di bene.

06 luglio 2015

Chieti - Il senso della vita


L´infanzia è un periodo della vita: è la vigilia d´ogni cosa. È la speranza. Ma come abbiamo scoperto diventando adulti, non prelude effettivamente a nulla. È solo aspettativa. Nel "Sabato del Villaggio" Leopardi mostra che non esistono piaceri e riposi, ma soltanto speranze di piaceri e speranze di riposi, che la domenica s´incarica di deludere. Per dirla in rima e papale, è meglio la vigilia del Natale. Avete mai notato che da piccoli siamo sempre felici, e poi invece quando cresciamo diventa tutto più grigio? Che dipenda dall´altezza? Probabile, infatti se ci fate caso Berlusconi sorrideva sempre e Fassino al contrario era sempre arrabbiato.

@nonnoenio

02 luglio 2015

Caro nipotino ti scrivo


Caro nipotino mio dolcissimo. Sei ancora molto piccolo, ma ho deciso di scriverti questa lettera perché quando sarai più grande potrai capire le ragioni per cui l’Italia si trova nelle condizioni che stai vivendo. Siamo nel terzo millenio, il mondo è attraversato da guerre e cambiamenti epocali. Tutto quello per cui hanno vissuto i vostri nonni, mio padre e mia madre, sta andando in frantumi, siamo nel pieno del declino dell’Occidente. Oggi sta accadendo qualcosa che è destinato a cambiare il futuro. Voglio raccontartelo. L’Italia è in costante pericolo, abbiamo un debito pubblico enorme che già pesa sulle tue esili spalle, abbiamo bisogno di riforme che mettano le nuove generazioni - te e tutti quelli come te - al riparo dalla bancarotta e in grado di essere migliori di noi. Per farlo servirebbe una classe dirigente forte, coraggiosa, giusta. Purtroppo questa oggi non lo è. Il Parlamento, espressione di quella conquista che è la democrazia, è diviso, frantumato, sordo e cieco. Le opposte fazioni si sono spartite il vostro futuro e hanno deciso che la soluzione del problema passa attraverso una politica economica e sociale dove lo Stato decide tutto, controlla tutto e tassa tutto. Le rivolte che fecero nascere le democrazie furono contro l'oppressione fiscale. Le monarchie crollarono, le colonie inglesi d’America si ribellarono alle gabelle del re. Ottenendo la libertà. Secoli dopo, nel 2015, è stato deciso che il conto del debito italiano lo deve pagare un gruppo di cittadini onesti che dichiara sempre i propri redditi e versa le tasse. Un grande italiano del Novecento, Prezzolini, direbbe che sono i fessi che pagano per i furbi. Ora ci hanno chiesto altri sacrifici, lo chiamano contributo di solidarietà, e pagheremo ancora di più: due miliardi e mezzo di euro in due anni. Siamo patrioti, lavoriamo sodo, siamo creativi, amiamo l’intelligenza, vogliamo lasciare una testimonianza del nostro passaggio sulla terra. Molti, come tuo nonno , vengono dal nulla, hanno studiato, sofferto, accettato il rischio, viaggiato, cambiato tanti posti di lavoro, messo a frutto il talento. Lo Stato ha deciso che tutto questo non va esaltato, ma punito, tassato e chiuso in un recinto di mediocrità. Cari bambini, volevo dirvelo, non è questa l’Italia che ho sognato per voi.

@nonnoenio