30 marzo 2010

Abbiamo il Sindaco


Con il 61,36% dei voti contro il 33,65% , il candidato Di Primio ha stracciato il sindaco uscente e ha ridimensionato la sua alleanza, quella eterogenea e litigiosa composta da SINISTRI sempre incazzati, annichilendola. Quel che più conta che vincendo ci ha sbarazzato di quel tal Febo che ci ha fatto fare a figura degli scemi col filobus sulla televisione nazionale e che dopo tante chiacchiere fatte negli ultimi 5 anni si affannava ad aprire cantieri e a fare lavori che mai si sarebbe sognato di fare se non ci fossero state le elezioni. Auguri pertanto al nuovo sindaco di cuore per un buon e profiquo lavoro ricordandogli di rispettare il PROGRAMMA che ci ha illustrato durante la campagna elettorale, perchè i TEATINI sono gente fiera e seria e come sono disposti a premiare chi restituirà lustro e decoro alla città di Chieti, così sono disposti a castigare chiunque li prenda in giro.

29 marzo 2010

UNO SCHERMO SUI GENERIS

Bastava riconoscere l’errore e tutto si sarebbe risolto decorosamente . Invece…! Giovedì sera, 24 marzo, comizio dell’IDV in piazza G.B.Vico. Dalla finestra del comitato elettorale del suddetto partito, situato nella piazza e di fronte alla chiesa di San Domenico, un proiettore manda l’immagine del sindaco Ricci proprio sulla facciata di questa chiesa. Alcuni cittadini indignati, si rivolgono alla Digos ed ai vigili urbani, presenti, per far notare l’accaduto. Volano parole vivaci, si accende quasi una rissa. Il solito scaricabarile fra questura e vigili urbani su chi doveva intervenire. L’ex sindaco ha messo una pezza a colori per giustificare sulla prova tecnica del proiettore che doveva essere utilizzato per la chiusura della campagna elettorale in piazza Valignani. Ma caro ex sindaco, è a conoscenza che le prove si possono fare in loco su uno schermo? Poi la tecnologia da l’opportunità di ingrandire l’immagine come si vuole. Invece, si è preferito utilizzare una chiesa come schermo, chissà a chi è venuta in mente questa soluzione! La chiesa è un luogo di culto. Penso che anche la gerarchia ecclesiastica dovrebbe far conoscere come la pensa, sicuramente è stata una scelta da “espulsione”! Caro ex sindaco, tu cattolico e praticante, a fine mandato, potevi anche essere umile e difendere l’educazione e le tradizioni che ti sono state impresse nella tua crescita.

Luciano Pellegrini

ps. Qualcuno soffriva o soffre di megalomania e non vedeva l'ora di far apparire sul muro della chiesa il suo faccione rubicondo.

26 marzo 2010

De Meis - Biblioteca

Come da più parti era stato ipotizzato e nonostante le interviste, spesso inutili, rilasciate dall'attuale direttore della biblioteca, che ci aveva illuso sulla bontà della scelta della nuova sede, questa è risultata non solo essere dislocata in una zone marginale e difficile da raggiungere, in un posto ad alto rischio frane (sotto un costone che è tenuto su da un muraglione in cemento armato) , in un ex magazzino di ferramenta riadattato in fretta e furia (forse il proprietario dei locali ha trovato il sistema di fare soldi, con l'affitto salatissimo richiesto per questa nuova sistemazione) è oggi, marzo 2010, sempre vuota e pertanto "inutile" per i giovani e per i cittadini che ne dovrebbero fare uso. Leggo che anche il Messaggero, solitamente tenero con l'amministrazione attuale di sinistra della città, ha lanciato, in un periodo in cui si grida agli sprechi inutili della politica, un accorato segnale d'allarme. Nell'articolo si legge : ".....Nella biblioteca provinciale De Meis dislocata al Teate center non c’è nessuno. Vuoti i tavoli per la lettura e la consultazione dei volumi. Spazio tantissimo, silenzio surreale. Visto e verificato con i nostri occhi in due mattine della scorsa settimana..." E si perchè i pomeriggi alla biblioteca sono pochi e se vuoi andare a consultare qualcosa devi andarci al mattino, magari quando sei impegnato in altre faccende e forse sei a scuola. Sono andato di mattina ed effettivamente, dopo aver consegnato la carta d'identità all'ingresso (assurdo neanche nel Bangladesh lo fanno) mi sono recato al secondo piano per consultare dei libri. C'erano pochissime persone ai tavoli, non più di dieci e la biblioteca sembrava immensa. L'assistente al piano, gentilissimo, dato che non ho visto un computer per effettuare delle ricerche dei testi, mi ha indirizzato su uno scaffale dove, secondo la sua esperienza, avrei trovato quello che cercavo e non si è più visto. Invece delle fotocopie degli articoli che dovevo cercare ho dovuto fare delle foto con la mia digitale. Ecco come appare a chi, come me, si reca in biblioteca: un deserto.

23 marzo 2010

Sindaco ricattato !


Ha trovato terreno fertile la presentazione di richieste da parte di associazioni, per impegnare il sindaco, una volta eletto, a rispettare le promesse. Penso, che nei programmi dei sindaci, le richieste, analizzate pubblicamente e firmate, siano già presenti. Fra l’altro, da una lettura approfondita, sono ripetizioni, perché è impossibile che il totale, “36 richieste”, possano essere tutte diverse! Per la cronaca : l’associazione culturale Chietiscalo.it, ne ha presentate nove- la Consulta delle Associazioni ne ha presentate sette- il WWF ne ha presentate dieci- la Confcommercio ne ha presentate dieci. Bene hanno fatto alcuni candidati, ad annotare i punti con i quali non si trovano d’accordo. Il contesto lo vedo come un ricatto, in quanto alcune associazioni dichiarano che “ci saranno termini rigidi entro cui operare e vigileranno affinché gli impegni solennemente assunti davanti a tantissimi cittadini siano rispettati”. Il sindaco, appena si insedierà, specialmente se nuovo, dovrà pensare a problemi molto urgenti per far ripartire la macchina comunale, primis, la nomina degli assessori. Poi, in base ai soldi che troverà, per non tassare i cittadini, potrà incominciare a “sbucciare la margherita”. Ma questo io lo farei senza assilli ne ricatti. Allora, perché queste associazioni, hanno voluto, forse, essere visibili? Un paio di mesi or sono, una associazione aveva avuto l’idea di presentare delle richieste. Probabilmente, “l’appetito vien mangiando”, altri hanno voluto seguirla, appesantendo la situazione. Chi avrà seguito la diretta venerdì 19 marzo, con la confcommercio, si sarà accorto che, dopo le prime avvisaglie di richieste sui dieci punti, appena la parola è passata ai giornalisti, la discussione è scivolata su altri argomenti, sicuramente più interessanti per il governo della città.



Luciano Pellegrini

Lavori in Corso


A pochi giorni dalle elezioni comunali, l’assessore Luigi Febo, non ha voluto smentirsi. Ha posizionato dei cartelloni di inizio lavori, al Corso Marrucino, ( v.foto), per interventi di manutenzione straordinaria per il ripristino di parti di pavimentazioni del centro storico e per la dotazione di arredo urbano. Forse per catturare qualche voto? Bisogna riconoscergli però, che ha ascoltato i cittadini ed ha rinviato i lavori a dopo Pasqua. Vi immaginate cosa sarebbe successo se iniziava l’attività come da programma, il 21 marzo? Dove transitava la processione? Chi avrebbe calmata l’ira dei cittadini? Allora, meglio far vedere che i lavori sono stati appaltati, che mantiene le promesse, ma l’inizio… si vedrà a dopo elezioni!



Luciano Pellegrini

12 marzo 2010

Ancora sul TUNNEL

Il comitato che è sorto, da una parte, per contestare la maniera come viene realizzato il TUNNEL, che permetterà di portare gente dal parcheggio al Terminal degli autobus in centro città, ci prova in tutti i modi per far sentire le loro ragioni e principalmente richiama l'attenzione dei costruttori su delle crepe che si sarebbero formate sui muri delle loro abitazioni e dall'altra i tecnici del comune e dell'impresa che giurano che i lavori sono fatti a regola d'arte e che non c'è nulla da temere. Pertanto la palla è rimessa al centro e per adesso sembra che le due fazioni siano ancora 0 a 0. Intanto io ricevo e pubblico questo scritto di Luciano Pellegrini che mi fa il punto sulla situazione..... "Dopo lo stop a largo Barbella dei lavori per la realizzazione del tunnel , fatto eseguire dalla sovrintendenza, perché era necessario procedere ad un ulteriore accertamento, mediante sondaggio, l’attività è ripresa regolarmente. La richiesta a seguito di una segnalazione di un cittadino per la presunta presenza di strutture ipogee romane, con una cisterna di epoca successiva, documentate da un elaborato grafico del 14 aprile 1958, in previsione della costruzione dei gabinetti sotterranei che sono ancora presenti sull'’area. Si sono eseguiti dei “saggi” con esperti al di sopra delle parti convocati per risolvere la controversia. Si è così messo da parte definitivamente la presenza di reperti e criticità strutturali alle abitazioni. Tutto questo è stato illustrato in una conferenza stampa, all'’aperto, presenti l’assessore Luigi Febo, il comitato di quartiere largo Barbella, Teresio Cocco, la ditta costruttrice. La ditta e l’assessore hanno riconfermato la totale sicurezza per la tutela del cittadino , l’utilizzo del tunnel tutta la giornata da parte di chiunque con sorveglianza di personale, e l’accessibilità di portatori di handicap. L’opera, s' ha da fare , per cui d’accordo o contrari, il tunnel va avanti!
Luciano Pellegrini......"

09 marzo 2010

Di Primio sindaco !


Se il colle piange, dopo un quinquennio di sinistra sciupona e poco attenta ai problemi reali dei cittadini, lo Scalo non ride e bene ha fatto il candidato del Pdl a partire per la sua campagna elettorale da Chieti Scalo. Il candidato sindaco del Pdl Umberto Di Primio ha scelto la città bassa, Chieti scalo, per presentare la lista del Pdl. Un’occasione per attaccare il centrosinistra sulla “Città giardino” «trasformata nella città del cemento».Città giardino” era lo slogan scelto dal sindaco Ricci nell’ultima campagna elettorale per sintetizzare il progetto di sviluppo dello Scalo, «ma tra Colle dell’Ara e il Villaggio del Mediterraneo», ha detto Di Primio, «è successo il contrario. Noi non siamo contro l’imprenditoria, ma una cosa è costruire, un’altra è concentrare tutto nelle mani di pochi soggetti. E ora ci ritroviamo palazzoni che non si fanno più neanche in Russia». Con le sue parole ha voluto far sentire ai cittadini che LUI sta dalla nostra parte e a differenza di altri che ci facevano arrivare le decisioni dall'alto, lui dialogherà con tutti e cercherà di ridare a Chieti quella posizione di centralità che le compete, togliendola dall'equivoco di città metropolitana, relegata ai margini di una realtà che è solo dei giornali, ma che a noi e alla nostra storia, non appartiene.


05 marzo 2010

Un amministratore mod(N)ello!

Ve lo ricordate, quando col megafono ordinava ai dipendenti in sciopero di rientrare e di mettersi a lavorare ? Vi ricordate quando si prese del buffone ? Beh! questo signore è ancora in giro e la sua clinica è stata dichiarata fallita, i suoi dipendenti sono senza stipendio da tanti mesi ormai e lui cosa fa oggi, cerca di imboscare i beni di famiglia, quei beni acquistati risparmiando forse sui soldi degli stipendi! Veri e propri tesori nascosti in questi giorni stanno tornando rapidamente alla luce, e quelli di cui da gran tempo si favoleggiava senza riscontri. E’ il caso della villa-bunker in costruzione, poi fatta improvvisamente demolire nell’area della clinica Villa Pini, in contrada San Salvatore di Chieti. La dimora che avrebbe dovuto diventare la nuova residenza-fortezza della famiglia Angelini fatta letteralmente sparire dalla vista, un rustico in cemento armato su due piani, con relativo sotterraneo, anche questo eliminato in circostanze da chiarire. Si è trattato di un episodio su cui non è stata fatta ancora chiarezza e che, nei prossimi giorni, richiederà nuove ispezioni, questa volta di natura urbanistica, da parte del Comune di Chieti. Anche perché sembra che la demolizione sia avvenuta senza la necessaria autorizzazione municipale. Bunker e accaparramento sfrenato di beni di lusso. E’ l’altra faccia della luna, quella opulenta e dissipatrice di ricchezze, che fa da contraltare alla disperazione di migliaia di famiglie abruzzesi che oggi pagano le conseguenze del dissesto del gruppo sanitario teatino. Lavoratori e lavoratrici arrivati al 339º giorno senza stipendio, che ancora oggi non vedono all’orizzonte la possibilità di una ripresa dopo la mancata risposta della Regione alla riapertura dei crediti destinati alle attività di cura e assistenza dei malati. Famiglie in lotta per la sopravvivenza, che stanno perdendo case e affetti dopo oltre dieci mesi di mortificazioni. Quando finiranno di operare in Italia questi lestofanti che campano solo sul lavoro e sulla pelle altrui ?



04 marzo 2010

Cuccato col tesoro nel sacco !


Centotrenta operatori della clinica Villa Pini aspettano che qualcuno, sindacati, curatore fallimentare, procura gli faccia avere un pò di quei dieci stipendi lavorati e mai avuti in busta paga per andare avanti e LUI che fa, invece di vendersi tutto e col ricavato pagare i debiti, tenta di imboscare quanta più roba gli riesce. Oggi, un tesoro, quello che stava per essere portato via. Una montagna di oggetti di valore, che ha lasciato stupefatti anche gli uomini della finanza, chiamati dai vicini di casa, prontamente intervenuti per bloccare e sequestrare. Quello che si sono trovati inaspettatamente davanti erano: quadri di grande valore, tappeti preziosi, monili d’oro, mobili finemente intarsiati, porcellane e capi d’abbigliamento. La montagna di opere d’arte, del valore di milioni di euro comprendeva anche il famoso dipinto del Tintoretto da 50 milioni, che se venduti all'asta serviranno per recuperare una bella quantità di soldi per pagare parte dei debiti che costui ha con i lavoratori della sua azienda, che da 10 mesi, tirano la cinghia essendo senza stipendio. Il tesoro dell'imprenditore che è stato indagato per bancarotta, scovato ieri mattina in viale della Liberazione a Chieti, è stato posto sotto sequestro dalla finanza. Un rinvenimento rocambolesco. Tutto inizia alla prime luci dell’alba di ieri quando alcuni residenti notano, nella tranquillissima via teatina, un insolito movimento di furgoni. Rumori di accelerazioni in retromarcia, frenate brusche, un fracasso di saracinesche di ferro. Cosa mai poteva esserci in quel vecchio deposito della Fiat? Qualcuno ipotizza un furto e poco dopo arriva una pattuglia dei carabinieri. Furgoni bloccati, perquisiti e subito balza la sorpresa. Gli automezzi sono carichi di oggetti d’arte e beni preziosi. Nella rimessa accatastati ancora tante altre cose di valore. Arrivano i finanzieri e scatta il sequestro. Dentro la rimessa c’è il tesoro sfuggito alla procura della Repubblica di Chieti che ha indagato Angelini per bancarotta. Eppure il deposito era proprio sotto le abitazioni in viale Europa dell’imprenditore della sanità. Adesso i lavoratori hanno una speranzella in più di avere qualche soldo per sfamare le proprie famiglie. Aveva ragione quella signora durante gli scioperi ad apostrofare questo "signore" col suo reale "nome", qualificandolo, sbagliando, come "buffone": almeno quello fa ridere, QUESTI ha fatto piangere e disperare centinaia di lavoratori. Bisognerebbe applicare anche per COSTUI le leggi che si applicano per i possedimenti dei MAFIOSI, che vengono prima sequestrati, poi venduti e tutto quello ottenuto andrebbe ridistribuito, in questo caso alla classe più debole, i lavoratori di VILLA PINI


01 marzo 2010

Il futuro del Teatro Marrucino


I Teatini credono che chiunque andrà a fare il sindaco della città dovrà affrontare tra i tanti problemi di questa città anche quello del Teatro Marrucino e dei suoi dipendenti, il primo perchè è un pezzo di storia della città di Chieti, la più bella nel tempo e il secondo problema è la conservazione di un centotrenta posti di lavoro e di tante famiglie ad essi collegate. "... Anche ieri tanto pubblico nell’atrio e fuori del Teatro per sostenere le maestranze del Marrucino per «salvare la lirica». E’ il secondo appello degli orchestrali alle istituzioni e alle forze politiche perché la stagione possa riprendere. Protagonisti della protesta sono stati «gli ottoni dell’orchestra» che hanno suonato per «i concerti che non saranno eseguiti», ovvero lo slogan scelto, da due settimane da musicisti, tecnici e il personale amministrativo rimasti senza lavoro. Le iniziative intraprese «vogliono essere semplicemente una richiesta di aiuto affinchè la Regione rifinanzi la legge regionale 40 del 2001 attualmente azzerata»..."
Meditate futuri sindaci della città di Chieti... e sopratutto agite!