29 marzo 2010

UNO SCHERMO SUI GENERIS

Bastava riconoscere l’errore e tutto si sarebbe risolto decorosamente . Invece…! Giovedì sera, 24 marzo, comizio dell’IDV in piazza G.B.Vico. Dalla finestra del comitato elettorale del suddetto partito, situato nella piazza e di fronte alla chiesa di San Domenico, un proiettore manda l’immagine del sindaco Ricci proprio sulla facciata di questa chiesa. Alcuni cittadini indignati, si rivolgono alla Digos ed ai vigili urbani, presenti, per far notare l’accaduto. Volano parole vivaci, si accende quasi una rissa. Il solito scaricabarile fra questura e vigili urbani su chi doveva intervenire. L’ex sindaco ha messo una pezza a colori per giustificare sulla prova tecnica del proiettore che doveva essere utilizzato per la chiusura della campagna elettorale in piazza Valignani. Ma caro ex sindaco, è a conoscenza che le prove si possono fare in loco su uno schermo? Poi la tecnologia da l’opportunità di ingrandire l’immagine come si vuole. Invece, si è preferito utilizzare una chiesa come schermo, chissà a chi è venuta in mente questa soluzione! La chiesa è un luogo di culto. Penso che anche la gerarchia ecclesiastica dovrebbe far conoscere come la pensa, sicuramente è stata una scelta da “espulsione”! Caro ex sindaco, tu cattolico e praticante, a fine mandato, potevi anche essere umile e difendere l’educazione e le tradizioni che ti sono state impresse nella tua crescita.

Luciano Pellegrini

ps. Qualcuno soffriva o soffre di megalomania e non vedeva l'ora di far apparire sul muro della chiesa il suo faccione rubicondo.

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