23 dicembre 2015

Chieti - Piccola pausa per le feste


Auguro a tutti i commentatori di questo blog un Buon Natale e un Felice Anno Nuovo. Ci sentiamo l'anno prossimo. Ciao.

09 dicembre 2015

Chieti - Hanno rubato il flauto a Peter


Che la delinquenza sia dilagante in questo periodo, nella nostra regione è un fatto acclamato. Che le strade siano trafficate, da scippatori e ladruncoli da strapazzo ne è piena la cronacaq dei giornali. Che si arrivasse a rubare il flauto ad una "artista di strada", una di quelle simpatiche persone che si incontra ogni giorno nelle nostre piazze a suonare uno strumento in cambio di qualche euro, è il colmo. Questo "gran signore" con la musica e la sua storia ha commosso tempo addietro l’Abruzzo. Con il suo disperato appello ora lo indigna profondamente. Klaus Peter Diehl non ha più il suo flauto. Gli è stato rubato a Vasto. «Era la mia vita», il flautista di Colonia ha scritto su una mail inviata ieri in redazione a un giornale locale: "il Centro". «Sono tristissimo. La scorsa notte ho dormito solo un’ora», aggiunge disperato, il musicista tedesco che ha scelto la strada per essere libero, lasciandosi alle spalle un posto in una banca in Germania e anche la celebrità dei grandi concerti, perché «solo la musica può unire i popoli», come lui ama ripetere. «Erano tre stranieri, tre arabi», scrive nella mail il musicista tedesco, «mi hanno rubato la borsa per suonare in strada. Si venderanno il tablet, l’Mp3 e il flauto, e butteranno via le altre cose. Il flauto ha un valore di 5mila euro. Era la mia vita, il mio grande amico». I tre stranieri, racconta ancora Klaus Peter, lo hanno seguito in macchina, mentre ripartiva da Vasto, «mi hanno derubato mentre caricavo la bici dentro il camper.E’ impossibile non aiutare Klaus Peter:pubblico il suo indirizzo di posta elettronica diefloete@googlemail.com sperando che qualcuno lo possa aiutare o che quei tre stronzi, mossi a pietate, restituiscano il mal tolto.

30 novembre 2015

Chieti - Windows ha 30 anni


È sinonimo di personal computer per la maggior parte delle persone e in 30 anni costellati di successi, ma anche di «flop», ha raggiunto un primato schiacciante sul mercato. È Windows, il sistema operativo firmato Microsoft, portato sul mercato nel 1985 da un giovanissimo Bill Gates. Un lancio in sordina a dire la verità, condito da polemiche con la già rivale Apple, che però contribuì a rivoluzionare il mondo dei pc. E a tre decenni di distanza propone una nuova svolta che scommette tutto sulla realtà virtuale.Il 2015 per l’universo Microsoft non è solo l’anno dei grandi anniversari (i 40 anni della compagnia, i 30 del sistema operativo, le 60 candeline di Bill Gates), ma segna anche un momento di svolta per il software. Il rilancio è affidato a Windows 10, il primo sistema operativo sotto la guida del nuovo ceo Satya Nadella, che punta a realizzare un vecchio sogno: una piattaforma «unica» per i tutti i dispositivi. Non solo i più comuni pc, smartphone e tablet ma anche quelli più futuristici. Come gli Hololens, i visori che «proiettano» ologrammi. Non a caso nel futuro immaginato dalla compagnia i confini tra reale e virtuale sono sempre più labili in tutti gli ambiti quotidiani, dalle videochiamate ai progetti di lavoro. Un orizzonte cui l’azienda fondata da Bill Gates e Paul Allen non guarda sola ma in compagnia di tutti gli altri big di settore.

@nonnoenio

16 novembre 2015

Chieti - Anonymous sfida all'Isis

Anonymous, la più grande comunità internazionale di hacker e attivisti digitali, ha diffuso un video in rete, in più lingue, in cui si dice determinata a "smascherare i membri dei gruppi terroristici responsabili dell'attacco a Parigi". Contemporaneamente, Anonymous ha lanciato l'hashtag #OpParis per pubblicizzare l'iniziativa.
 
 
Non è la prima volta che gli 'hacktivist' scendono in campo contro i jihadisti dell'Isis che, peraltro, sempre di più usano la rete e i social network non solo per diffondere la loro propaganda ma anche e soprattutto per reclutare nuovi affiliati al loro gruppo. Già dopo gli attacchi di gennaio, sempre a Parigi, Anonymous aveva infatti lanciato una campagna per arginare l'attività su internet dell'Isis. Ora si compie un passo ulteriore. "Noi non ci fermeremo, noi non perdoneremo, e faremo tutto ciò che è necessario per mettere fine alle loro azioni", dice un portavoce dell'organizzazione, vestito in abito nero e con la maschera di Guy Fawkes, vero e proprio emblema di Anonymous.

@enio


05 novembre 2015

Chieti - Il colore della casta in Vaticano


Papa Francesco vive, proprio da francescano nella modernità, rinuncia al lusso papale e s'accontenta dell'essenziale, persino abitando nella discreta Santa Marta, mentre i privilegi perdurano per gli altri in Vaticano. Privilegi piccoli o grandi, ma egualmente odiosi: dall'ormai celebre attico di 400 mq del cardinal Bertone agli sconti un po' sconci di varia umanità. Sconti su benzina, sigarette, alimentari e chi più ne ha, più ne metta, di cui beneficia non già il popolo dei diseredati e figli di nessuno, i poveri per intenderci, cui il Papa s'è premurato di dare un tetto, la doccia e persino il barbiere, ma la cerchia curiale che non ha certo bisogno di risparmiare per mantenere il suo più che decoroso stile di vita. Viene facile a dirsi: c'è anche una casta del clero?. Esiste un esercito, spesso invisibile di autorità religiose? Di medio e alto livello che da troppo tempo campa non solo di spiritualità? Clero che pare non ha capito che la musica, con l'arrivo di Francesco è cambiata, come è cambiata per i credenti, i quali sono ancora alle prese con enormi difficoltà economiche, e che dovrebbero suggerire a chi dà l'esempio, di darlo fino in fondo. Non si chiede loro di  vivere non come il Francesco Santo, ché sarebbe aspirazione anacronistica e demagogica, ma almeno come il Francesco Papa che oggi siede sul trono di Pietro è doveroso. La Chiesa che guarda ai poveri non può navigare nell'oro. Non può scoprire che una parte di sé, come viene fuori da quest'ultimo scandalo con arresti, veleni e libri che documentano l'accaduto, è più esperta in operazioni finanziare che in imprese dell'anima. Non può anteporre l'aspetto affaristico agli investimenti nella fede, che sono innanzitutto preghiera, carità e misericordia.

@nonnoenio

24 ottobre 2015

Chieti - Quante balle Matteo

Ieri Eurostat ha reso noto che nel secondo trimestre 2015, il debito pubblico italiano, ha raggiunto il 136% del Pil (il valore di quanto prodotto dal Paese in un anno), superando i 2.204 miliardi di euro.E'salito ancora maledettamente. In realtà già da ieri sera il debito era già lievitato a quota 2.271 miliardi di euro, toccando la bella cifra di 36.538 euro a testa per ciascun italiano, neonati e centenari compresi. La montagna del nostro debito pubblico, tra i più alti del mondo, il più alto d'Europa dopo la Grecia, sembra un qualcosa di inarrestabile, a cui nessun governo riesce (o vuole) porvi mano. Nemmeno Matteo Renzi sembra volerlo, se guardiamo nel dettaglio la legge di Stabilità approvata settimana scorso dal consiglio dei ministri e prossima al dibattito parlamentare. I tagli alla spesa pubblica, che potrebbero dare un contributo significativo alla riduzione del debito, e soprattutto potrebbero far scendere la spesa per interessi che continua ad alimentare il debito stesso, sono pressoché quasi assenti. Il premier parla di 5,8 miliardi di spending review, ne aveva promessi 10 a inizio d'anno, il commissario straordinario Cottarelli ne aveva ipotizzati 34 per il 2016. Se pensiamo poi che, di questi 5,8 miliardi la gran parte sono sterilizzati da 3,7 miliardi di nuove spese, si capisce che di spending review il governo Renzi ne stia facendo veramente poca.Eppure solo incidendo sulla spesa pubblica si possono intaccare e risparmiare quei 70-80 miliardi che ogni anno noi italiani paghiamo solo di interessi, senza ridurre di un centesimo l'ammontare complessivo del debito. 


23 ottobre 2015

Chieti - Parco nazionale della Majella


Dopo strade e fondali marini Google ha iniziato a mappare i sentieri di montagna. Tra i primi c'è il Parco Nazionale della Majella, che ora possiamo visitare attraverso Street View, stando comodamente seduti davanti al nostro PC. Tutto ciò è stato reso possibile grazie al programma Trekker Loan. Clicca o copia l'indiizzo seguente sul Browser :    www.edmaster.it/url/4940


@nonnoenio

14 ottobre 2015

Chieti - «Slurp», Travaglio e l'Italia che «lecca» sempre i potenti


Cosa non si farebbe per un piatto di pastasciutta. Un nuovo recital teatrale, sembra, tutto da ridere per non piangere. È quello con cui il giornalista e polemista Marco Travaglio affronterà nei prossimi mesi un lungo tour nei teatri italiani. Il titolo scelto per questo recital di Travaglio ovvero «Slurp» con l'aggiunta di un esplicativo lecchini, cortigiani & penne alla bava al servizio dei potenti che ci hanno rovinato è davvero esplicito sulle intenzioni battagliere del direttore de Il Fatto Quotidiano. Marco Travaglio, insieme dell'attrice Giorgia Salari, per la regia di Valerio Binasco, in questo recital vuole raccontare «come i giornalisti, gli intellettuali e gli opinionisti più servili del mondo hanno beatificato, osannato, magnificato, propagandato e smarchettato la peggior classe dirigente del mondo, issando sul piedistallo politici incapaci di ogni colore, ma(g)nager voraci, (im)prenditori falliti che hanno quasi distrutto l'Italia e stanno completando l'opera».

@nonnoenio

29 settembre 2015

Chieti - Il ragionier Fantozzi restaurato


Ritornano al cinema, restaurati in 2k a 40 anni dalla prima uscita del 1975, due film di Fantozzi, distribuiti dalla Eagle Pictures. La vita del ragionier Ugo Fantozzi, interpretato da Paolo Villaggio oscilla tra una famiglia mostruosa e un’azienda soffocante, nella quale il nostro eroe tenta invano di corteggiare la signorina Silvani. Indimenticabile è la scena con la signorina Silvani prima del viaggio di Fantozzi al casinò con lo spietato Mega direttore clamoroso Duca conte PierCarlo ing. Semenzara.


19 settembre 2015

Chieti - La piccola profuga «gattona»


Pigiamino con pupazzetti, bavaglino, e ricci rossi spettinati: la piccola «gattona» e si guarda intorno con curiosità, poi si siede. Non è al nido o in un giardino, neanche nella sua cameretta, ma sull’autostrada Istanbul-Edirne, davanti a un cordone di polizia. Una baby-profuga siriana di neanche un anno che aspetta, anche lei, di passare il confine tra Turchia e Grecia mentre i militari, schierati dietro gli scudi anti-sommossa, la osservano incuriositi. Qualcuno non può fare a meno di sorridere.

08 settembre 2015

Chieti - La Germania è un Paese solidale?


La Germania è un Paese solidale? Lo è stato anche con la Grecia? La solidarietà tedesca è diventata «visibile a tutti» soltanto in questi giorni se si considerala politica e la straordinaria reazione di apertura del governo e della società tedesca di fronte al dramma dei profughi. E' da lodare la capacità di Angela Merkel, «una leader che osserva molto, anche troppo, prima di agire, ma poi agisce con risolutezza», di trovare sempre «le parole giuste»: In questi giorni ha detto: "Wir schaffen es" (ce la facciamo). Questa espressione è il modo che ha per contrastare le paure della gente, è una spinta che in questi giorni funziona benissimo, in poche parole è il suo ‘yes we can’. "Non sono per una società multiculturale -continua- «dobbiamo fare di queste persone cittadini tedeschi, musulmani europei». Per contrastare il pericolo che in Germania prenda piede quella che alcuni sociologi già definiscono la «società parallela», Merkel ha deciso di dare un segnale, perché nessuno lo ha fatto. Adesso anche David Cameron si è mosso un pò. Hollande si sta impegnando di più mentre i paesi dell’Est Europa invece fanno ancora molto poco. La Germania sta superando i clichèe su se stessa: avrebbe potuto agire burocraticamente, aspettando che i formulari fossero riempiti invece, ha spalancato le porte a migliaia di persone. La sfida però sarà fare poi di questi profughi dei cittadini tedeschi. Innanzitutto dovranno imparare il tedesco, poi bisognerà trasmettere loro le capacità per inserirli nel mondo del lavoro: serve un processo di qualificazione differenziata. E dovranno far capire loro che la religione è una questione privata quindi niente Sharia.Tutto questo significa anche un enorme lavoro con molti costi, ma se dovesse riuscire alla fine sarebbe un’enorme chance per tutto il Paese. Il problema è che non lo si sa mai all’inizio con certezza... auguri Angela!


20 agosto 2015

Chieti - E se li scegliamo tutti all'estero?


L'Italia ha scelto di affidare agli stranieri la valorizzazione di alcuni dei suoi più celebrati musei pubblici. Provinciale esterofilia oppure investimento lungimirante sul patrimonio storico-artistico più vasto dell'umanità? Solo il tempo dirà. Ma intanto la scelta d'aver assegnato sette delle venti direzioni dei principali musei in Italia a professionisti provenienti dall'estero è una sfida temeraria e necessaria, oltre che il frutto di una selezione da un concorso internazionale. Ma la notizia non è che gli studiosi nominati (tre tedeschi, due austriaci, un britannico e un francese), possano avere un curriculum migliore o peggiore degli altri tredici italiani anch'essi prescelti, e quattro dei quali provenienti da importanti esperienze all'estero. Tutti, perciò, di spessore, italiani e stranieri. La novità è nel fatto che, per la prima volta, il concorso è stato aperto anche ai non dirigenti della pubblica amministrazione. E che i venti musei, finora retti quasi sempre da semplici funzionari, ora avranno un direttore di peso. Se poi l'esperimento darà buoni frutti, perché non estenderlo al governo? Forse un ministro francese agli Esteri avrebbe evitato la vergogna dei due marò sequestrati in India da tre anni e mezzo. E un ministro tedesco alla Giustizia riuscirebbe, chissà, ad applicare la certezza della pena. E uno spagnolo al Turismo magari saprebbe come farci tornare in cima per numero di visitatori. Passi pure lo straniero, se e quando ama l'Italia più degli stessi e a volte distratti italiani.


18 agosto 2015

Chieti - Il buon esempio dei giovani commercianti



Bene ha fatto il comune di Chieti ad annullare un evento, collaudato e che portava migliaia di persone in città. Bisogna cambiare le abitudini e per realizzare gli eventi occorre il contributo, sia dei privati che dei commercianti. Arrangiarsi con pochi soldi, invitando persone sconosciute, solo per fare cassa e non pensare alla cultura, si è perdenti.Penso che gli artisti di strada non è stato annullato perché ideato da un cittadino, ex consigliere del PD, sarebbe strumentale.Il comune paga gli eventi con i soldi delle tasse dei cittadini, ma non incassa nulla dalle persone che partecipano. Gli unici che guadagnano sono i commercianti, ben inteso, non tutte le categorie. Per l’evento annullato i commercianti hanno reclamato. Purtroppo la Confcommercio ha spalleggiato il reclamo dei commercianti, ma non hanno mai notato le serrande abbassate, le vetrine buie e le strade oscure? Perché non invitano la loro categoria a partecipare agli eventi? I due eventi svoltisi pochi giorni fa e che ha richiamato in città migliaia di persone, il concerto del gruppo musicale il Volo e del comico Enrico Brignano, vedere la città assente, i negozi chiusi, non abbiamo offerto una buona accoglienza. Queste persone torneranno a Chieti? Un commerciante del centro storico, rigidamente con la serranda abbassata, mi ha comunicato che a lui degli eventi non gliene frega niente, è contento di quello che guadagna. Per risolvere questa situazione, I giovani commercianti di Porta Pescara non si sono arresi, hanno dato il buon esempio, si sono autotassati ed hanno invitato alcuni artisti di strada. La loro idea è stata vincente, tantissima gente, anche se le persone sono state penalizzate dai lavori in corso!Ci vuole lo svecchiamento del commercio in città. La speranza è nei giovani che collaborano senza invidia, fanno squadra. Il nome dei commercianti “portoghesi” deve essere reso pubblico, così che anche i cittadini si regolano nei loro acquisti.
Luciano Pellegrini  agnpell@libero.it

13 agosto 2015

Chieti - ECOCIDIO del pianeta


Il mare Adriatico è un mare piccolo, quasi chiuso, sovraffollato, inquinato, tra la Penisola Italiana e la costa balcanica. Inizia dal Golfo di Venezia a Nord fino al Canale d’Otranto a Sud. L ARTA (Agenzia Regionale per la Tutela dell’Ambiente) e le altre agenzie regionali similari, si danno da fare per monitorare il mare, facendo prelievi ed analisi, rassicurando le persone, ma l’occhio fa la sua parte. Molto clamore ha fatto la notizia del sindaco di Pescara, Marco Alessandrini del PD, che ha nascosto ai cittadini una sua ordinanza di divieto di balneazione, firmato ma non comunicato, per lo stato del mare della città, inquinato da 25 milioni di litri di acqua di fogna e scaricato in mare a causa della rottura di una condotta. Si è difeso sulla sua scelta, motivandola che non voleva danneggiare gli stabilimenti balneari e perché era sicuro che le cose sarebbero tornate a norma. E la salute dei cittadini? Interessa poco! Infatti sono stati colpiti da gastroenteriti, dermatiti, ulcere e congiuntiviti, ma secondo il sindaco non c’è allarmismo, è tutto nella norma.



L’ARTA segnala immediatamente ai comuni interessati il superamento dei limiti dei parametri microbiologici, così che i sindaci possano emettere una ordinanza sindacale di divieto temporaneo di balneazione in riferimento al punto di monitoraggio. I sindaci devono Informare tempestivamente i bagnanti mediante segnali di divieto, attraverso il web o altri sistemi di comunicazione, ai sensi dell’art. 15 del DL 30 maggio 2008, n 116. Anche se di breve durata il sindaco di Pescara non l’ha fatto. Per depurare l’acqua marina, sono stati utilizzati 350 litri di Oxystrong. L’ Oxystrong è un disinfettante a base di acido peracetico che ha trovato largo uso nel settore sanitario , alimentare, e nel trattamento dei liquami di acqua piovana ed acque reflue, per le sue grandi proprietà antimicrobiche. Però è un forte agente ossidante e un irritante primario. Il monitoraggio delle acque di balneazione ha lo scopo di garantire la sicurezza del cittadino bagnante. I controlli hanno una frequenza mensile, da aprile a settembre. Il divieto di balneazione per una zona e la sua revoca avvengono a seguito di esito sfavorevole e favorevole di una sola analisi. In genere alla foce dei fiumi, torrenti e fossi, l’acqua è più inquinata.



Le analisi del 5 agosto sul fiume Alento non hanno evidenziato criticità, eppure c’è il divieto di balneazione, quindi è da immaginare che il divieto è per le analisi del 2014? Poiché il campionamento si riferisce ai risultati analitici dei quattro anni precedenti alla stagione in corso. Il sindaco di Francavilla al Mare, Luciani, PD,  ha collocato a Nord e a Sud del fiume Alento un avviso di divieto di balneazione, abbastanza nascosto. Invece di 350 metri come da comunicato ARTA è scritto 200 metri, ma sabato 9 agosto, nella zona di divieto, lato NORD, era pieno di bagnanti. I bagnini stavano seduti al loro posto, i concessionari di stabilimento al lavoro ed allora, chi ha avvisato i bagnanti? Però se dovesse verificarsi qualcosa, la colpa è del cittadino perché l’avviso c’è e la legge non ammette ignoranza! La Goletta Verde di Legambiente, il 19 Giugno, ha misurato in nove punti, da San Salvo a San Benedetto, lo stato di salute delle acque del mare.  Sette punti sono risultati altamente inquinati ed allora la domanda… come si fa a procurarsi LA BANDIERA BLU? Anche se dai controlli si riscontrano dati “buoni” per un’area di mare, di lago o per un tratto di fiume, non si può dire con certezza che il mare, il lago o il fiume stiano bene dal punto di vista ecologico o ambientale. Purtroppo c’è l’Ecocidio del Pianeta, (La distruzione intenzionale dell’ambiente naturale). Meno male che papa Francesco si dà da fare, ma….


Scritto da : Luciano Pellegrini
Le foto sul link: foto ECOCIDIO

11 agosto 2015

Chieti - Balzolo Rifugio Pischioli Crocetta Fonte acqua dei buoi


Una escursione che da facile anche se impegnativa si è trasformata in un sofferenza. Il sentiero inizia dal Balzolo di Pennapiedimonte CH, 800 m e l’intenzione era il rifugio Pomilio 1892 m. Il sentiero è il numero 3 della cartina del CAI, o G1. Purtroppo la giornata di sabato 8 agosto non permetteva questa lunga escursione per il caldo e l’afa, però confidando nell’acqua, che ero certo di trovare, mi incammino. La sorpresa al rifugio Pischioli (1135 m). Non c’è l’acqua perché un cretino ha tagliato il tubo e non contento, ha distrutto l’ugello cementato alla colonnina. Pazienza… seguito per l'àrë dë li prìtë (1200 m) e la Rapina, dove c’è un’altra fonte, ma… anch’essa asciutta. Incomincia a farsi serio il problema. L’acqua ce l’ho perché la porto sempre con me, più un termos con il tè freddo, ma l’acqua fresca in certe giornate è obbligatorio. Non mi arrendo perché alla sella della Crocetta (1475 m) sono sicuro che l’acqua c’è. No… neanche una goccia. Però per una mia cocciutaggine scelgo il sentiero che va al Campanaro perché a metà strada c’è la Fonte acqua dei buoi (1482 m), che raggiungo in un quarto d’ora. Tanta acqua freddissima ed abbondante. Mi disseto, mi riposo, mi rifocillo con la pizza e mortadella del forno di Marianna a Pretoro. Tante farfalle mi intrattengono 


nel silenzio più assoluto. La “ fabriciana adippe” di un bellissimo colore marrone con segmenti riempiti di palline ed altre figure. Si posano sui fiori dei cardi e succhiano il nettare. Bello, interessante vedere la lotta “alare” che fanno fra di loro per accaparrarsi il fiore, ma è una lotta senza feriti.  Anche le farfalle  “erebia ligea”, ne ho viste tante. Quindi dissetato e rifocillato, sono tornato indietro, ma il caldo si è fatto più rovente.


Non consiglio questa escursione in questo periodo, è un rimprovero verso me stesso, specialmente se non si trova l’acqua. Speriamo che la fonte al Pischioli possa essere riparata al più presto e che anche le altre fontane possano erogare questo liquido.

Tempo di percorrenza: 5 ore
    Difficoltà: EE - Per escursionisti esperti
    Lunghezza: 10 km
    Dislivello: in salita 750 m

Scritto da:Luciano Pellegrini
 

02 agosto 2015

Chieti - Animali abbandonati



In coda per un posto al canile. In Italia, in estate, l'abbandono di animali domestici raggiunge punte massime del 25-30 per cento, per un numero totale di 50 mila cani e 80 mila gatti «scaricati» dai propri padroni. In provincia di Chieti, il fenomeno è contenuto, ma non assente. Dall'inizio della bella stagione non è insolito incontrare questi animali vagare spersi aggli angoli delle strade di periferia naturalmente tutti senza microchip che lasciano presupporre un abbandono estivo.


24 luglio 2015

Chieti - Contro le trivellazioni in mare

Singolare protesta di Greenpeace in tutta Italia contro la ricerca e l’estrazione di idrocarburi nei mari che circondano la penisola. Partono oggi da 23 città i pullman turistici della «Renzi PetrolTour» con destinazione, appunto, i mari del Belpaese, «petrolizzati» dal governo. Con il premier - spiega l’associazione in una nota - uomo solo al volante, «che invita gli italiani a salire a bordo per andare ad ammirare le nostre coste punteggiate di trivelle, ascoltare le esplosioni degli air gun, fotografare le piattaforme di estrazione al tramonto, farsi ammaliare dal luccichio delle chiazze di greggio a pelo d’acqua». Da Milano a Palermo, da Roma a Bari, da Genova a Napoli, i volontari di Greenpeace hanno animato le piazze italiane con grandi sagome colorate a forma di pullman, con il brand di un immaginifico tour operator: «Renzi PetrolTour». Ai passanti, i contestatori hanno distribuito un volantino simile a un depliant turistico, con cui «Renzi in persona invita gli italiani a scoprire le ‘nuove meravigliè del Mediterraneo disseminato di trivelle e trasformato in una sorta di Texas marino». Il mare «che conosciamo e amiamo, uno dei beni più preziosi per l’Italia, rischia di essere sfigurato per poche gocce di oro nero che giacciono sotto i suoi fondali: quantità marginali per i consumi del Paese ma occasione di profitto per una manciata di aziende», dichiara Andrea Boraschi, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace.



Greenpeace ricorda che fra il 3 e il 12 giugno il Ministero dell’Ambiente ha autorizzato «ben undici progetti di prospezione di idrocarburi in mare con la tecnica dell’air gun. Nove di questi riguardano i mari pugliesi, ma l’area concessa ai petrolieri copre tutto l’Adriatico e parte significativa dello Ionio. Nelle settimane precedenti era stata la volta delle acque abruzzesi: grazie ai decreti già emanati, nei prossimi mesi, a pochissimi chilometri al largo della «Costa dei Trabocchi», potrebbero essere realizzati un nuovo pozzo di ricerca e fino a dieci nuovi pozzi di estrazione. 

15 luglio 2015

Chieti - Dove ci sta portando sto vecchio?

Dove ci sta portando sto vecchio, a fare la fine della Grecia? Il debito pubblico sfonda i 2.200 miliardi e tocca, in valori assoluti, un nuovo record. La montagna del debito, come sempre, appare difficilissima da scalare a metà anno e a maggio c'è sempre un picco dovuto alla stagionalità. Ma il ritmo di crescita è elevato: a fine mese si è attestato a 2.218,2 miliardi e dall'inizio dell'anno ha segnato un incremento del 3,9% in termini assoluti. Facile il conto dei consumatori che calcolano un valore di circa 37.000 euro per ogni cittadino italiano. L'andamento del debito dall'inizio dell'anno, con un incremento di 83,3 miliardi pari al 3,9%, si confronta in ogni caso con una ripresa dell'economia ancora tiepida. È chiaro, guardando i dati dei primi cinque mesi, che il rapporto debito-Pil è salito.


14 luglio 2015

Chieti - I 2 PROGETTI PER ARRIVARE ALLA FELICITA'

«Ricordati di sognare sempre». Il monito è al centro di un convegno che ha proposto al pubblico con un obiettivo non da poco: "Arrivare alla felicità ". L'appuntamento si è tenuto venerdì 12, alle ore 17.30, nella Sala "Luigi Capozucco" del palazzo dè Mayo. L'iniziativa è stata promossa da Miteg (Eco-gourmet in movimento), dal centro studi Aics "Spezioli" e da Argalam (Associazione regionale dei giornalisti agro alimentari del Lazio Abruzzo e Molise). L'incontro è stato anche l'occasione per lanciare due nuove iniziative. La prima coniuga la bellezza del territorio, il paesaggio, il patrimonio artistico all'enogastronomia di qualità e far nascere in questo modo il movimento italiano del turismo ecogastronomico, «che vuole favorire la promozione di un turismo ecosostenibile», come ci spiegava Ugo lezzi, uno degli organizzatori, "aperta all'Expo Milano 2015" e con riferimento anche alla enciclica di Papa Francesco "Laudato si'", che non guasta. La seconda iniziativa, invece, lanciava il progetto di fare della villa comunale teatina un vero e proprio parco della felicità, così come illustrato dal periodico, da lui magistralmente diretto: "La Voce dei Marrucini" del mese di giugno 2015, che è stato distribuito a tutti i partecipanti il convegno, con un inserto dedicato al progetto in questione, con la cinvolgente immagine alla "Arcimboldi" di moderna ispirazione. E' stato il presidente dell' Argalam, Donato Fioriti, a moderare gli interventi, tra cui quello di Giovanni Rossi, presidente onorario di Miteg-Unaga e past presidente della federazione nazionale della stampa, di Mario D'Alessandro, presidente del Movimento per la tutela del vino cotto d'Abruzzo, di Enzo Giammarino, direttore Confesercenti Abruzzo, di Mario Serpillo, presidente nazionale Uci, di Giorgio Davini, agronomo di fiducia di Slow Food, di Francesco Stoppa, docente dell'università " Gabriele d'Annunzio" ed esperto di tradizioni popolari, di Giacomo Pace del consorzio aglio rosso di Sulmona, e di Andrea Padovani, presidente Aics Abruzzo. Le conclusioni sono state poi affidate a Efrem Tassinato, presidente nazionale del circuito Wigwam.La cosa che si notava era comunque l'assenza del sindaco Di Primio appena rieletto e quella dell'assessore alla cultura di Chieti. Nell'augurare a Ugo Iezzi il successo per la sua iniziativa a tarda sera, soddisfatti, ci siamo congedati

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11 luglio 2015

Chieti - Da imprenditore a Barbone di Stato


A Chieti oggi abita un teatino arrabbiato per la situazione economica attuale e decide di farsi crescere una folta barba per diventare il “Barbone di Stato”, come forma di protesta contro il Governo. Si chiama Francesco Giannini l'imprenditore che ha iniziato questa forma di protesa asserendo: “lo Stato ci sta riducendo tutti barboni, perciò io anticipo le loro mosse diventando "il Barbone di Stato”. Dice poi che stufatosi della crisi e delle tasse sempre più pesanti da pagare, della burocrazia, che non fa svolgere con efficienza nessun lavoro; fa paragoni a 15 anni fa, quando le aziende dell’edilizia del suo settore erano il doppio di oggi. Tira in ballo il concetto base enunciato dall’economista, Giacinto Auriti, per risolvere l’attuale crisi economica nazionale. Espone il suo concetto, che l’unico modo è uscire dall’euro, recuperando il signoraggio sulla moneta, cioè ridare al popolo sovrano la proprietà della moneta circolante (sovranità monetaria). Oggi oltre ad occuparsi di tenere in funzione i costosi macchinari una volta ogni tanto scrive un "lunario" a mano di rara bellezza e interesse che distribuisce agli amici passeggiando per il corso Marrucino, regalandotelo e qualche volta accetta pure un caffè. Il laureato Francesco Giannini, oggi si definisce un transumante lapicida ( un migrante, un nomade,un artigiano che esegue incisioni e iscrizioni su pietra ), ed ha trasmesso la sua inquietudine in questa sua particolare forma di protesta. A me non resta che augurargli un mare di bene.

06 luglio 2015

Chieti - Il senso della vita


L´infanzia è un periodo della vita: è la vigilia d´ogni cosa. È la speranza. Ma come abbiamo scoperto diventando adulti, non prelude effettivamente a nulla. È solo aspettativa. Nel "Sabato del Villaggio" Leopardi mostra che non esistono piaceri e riposi, ma soltanto speranze di piaceri e speranze di riposi, che la domenica s´incarica di deludere. Per dirla in rima e papale, è meglio la vigilia del Natale. Avete mai notato che da piccoli siamo sempre felici, e poi invece quando cresciamo diventa tutto più grigio? Che dipenda dall´altezza? Probabile, infatti se ci fate caso Berlusconi sorrideva sempre e Fassino al contrario era sempre arrabbiato.

@nonnoenio

02 luglio 2015

Caro nipotino ti scrivo


Caro nipotino mio dolcissimo. Sei ancora molto piccolo, ma ho deciso di scriverti questa lettera perché quando sarai più grande potrai capire le ragioni per cui l’Italia si trova nelle condizioni che stai vivendo. Siamo nel terzo millenio, il mondo è attraversato da guerre e cambiamenti epocali. Tutto quello per cui hanno vissuto i vostri nonni, mio padre e mia madre, sta andando in frantumi, siamo nel pieno del declino dell’Occidente. Oggi sta accadendo qualcosa che è destinato a cambiare il futuro. Voglio raccontartelo. L’Italia è in costante pericolo, abbiamo un debito pubblico enorme che già pesa sulle tue esili spalle, abbiamo bisogno di riforme che mettano le nuove generazioni - te e tutti quelli come te - al riparo dalla bancarotta e in grado di essere migliori di noi. Per farlo servirebbe una classe dirigente forte, coraggiosa, giusta. Purtroppo questa oggi non lo è. Il Parlamento, espressione di quella conquista che è la democrazia, è diviso, frantumato, sordo e cieco. Le opposte fazioni si sono spartite il vostro futuro e hanno deciso che la soluzione del problema passa attraverso una politica economica e sociale dove lo Stato decide tutto, controlla tutto e tassa tutto. Le rivolte che fecero nascere le democrazie furono contro l'oppressione fiscale. Le monarchie crollarono, le colonie inglesi d’America si ribellarono alle gabelle del re. Ottenendo la libertà. Secoli dopo, nel 2015, è stato deciso che il conto del debito italiano lo deve pagare un gruppo di cittadini onesti che dichiara sempre i propri redditi e versa le tasse. Un grande italiano del Novecento, Prezzolini, direbbe che sono i fessi che pagano per i furbi. Ora ci hanno chiesto altri sacrifici, lo chiamano contributo di solidarietà, e pagheremo ancora di più: due miliardi e mezzo di euro in due anni. Siamo patrioti, lavoriamo sodo, siamo creativi, amiamo l’intelligenza, vogliamo lasciare una testimonianza del nostro passaggio sulla terra. Molti, come tuo nonno , vengono dal nulla, hanno studiato, sofferto, accettato il rischio, viaggiato, cambiato tanti posti di lavoro, messo a frutto il talento. Lo Stato ha deciso che tutto questo non va esaltato, ma punito, tassato e chiuso in un recinto di mediocrità. Cari bambini, volevo dirvelo, non è questa l’Italia che ho sognato per voi.

@nonnoenio

21 giugno 2015

Chieti - Immigrati o Clandestini ?


L'Italia purtroppo continua ad essere invasa dagli immigrati – che arrivano e pretendono di usare il nostro territorio per andare verso i Paesi del Nord-Europa, i quali non li vogliono - e che, invece, se rimangono qui, non essendosi integrati e non avendo un lavoro, si trasformano in criminalità. Non sappiamo come uscirne, stretti fra gli interessi corporativi a utilizzare gli immigrati come manodopera a basso prezzo, imposti dalle organizzazioni cattoliche e da quelle di una sinistra affarista, e i costi che la loro stessa presenza impone a tutti. Chi ha interesse a che arrivino questi immigrati? Certamente un disastro questa invasione che stiamo vivendo che non può non essere motivato solo da interessi economici. Questi interessi debbono essere certamente diversi e molteplici e nebulosi ai più. Il loro utilizzo come mano d'opera a basso costo non credo sia possibile, ormai da noi ce n'è da vendere, la maggior parte della popolazione giovanile e non infatti è disoccupata. Forse sono gli aiuti statali all'integrazione che fanno gola a molti: agli albergatori che affittano le stanze agli immigrati, alle cooperative che accudiscono i clandestini  alla mafia, visto che tutto è pagato con soldi pubblici. A roma anno fatto dei bei soldi prima di essere scoperti. In tempi di spending review dobbiamo proprio buttare via così il nostro denaro? Renzi dopo che aver distrutto il PD, per diventarne segretario ora sta distruggendo il Paese, dopo esserne immeritatatamente diventato presidente del Consiglio. Chiede ogni giorno l'aiuto dell'Europa ma questa sembra tirare per le lunghe per poi rifiutarla. L'Inghilterra non vuole immigrati, la Francia li blocca a Ventimiglia, anzii ne rimanda anche di suoi, beccati sul territorio francese, quand'è che incominciamo a controllare seriamente chi ha le condizioni per essere accolto come rifugiato politico e chi deve essere riaccompagnato subito a casa ? Non è che a causa del buonismo italico ci stanno prendendo per i fondelli?

19 giugno 2015

Chieti - Sballottaggio

Il programma suggerito al sindaco di Chieti, Di Primio, che Mario D'Alessandro, giornalista e poeta dialettale, ha messo in versi


Sballottaggio

Dalle urne dei teatini,
moderati cittadini,

esce fuori confermato
il già Sindaco avvocato,

e per l’altro, l’architetto,
si è sgonfiato il bel progetto.

Di Primio, Di Primo scritto,
risultato è di profitto,

perché poi primo è arrivato,
qual Sindaco confermato.

Con gli auguri e i complimenti
per futuri grandi eventi

per  ridare alla città
più rispetto e dignità;

ed ai giovani il futuro
col lavoro almen sicuro;

al turismo nuove mete;
al commercio cose liete;

grandi cose alla Cultura
con sagacia e con premura;

un  più roseo destino
al Teatro Marrucino;

e più cura anche ambientale
alla Villa Comunale;

di tutela anche interventi
per i tanti monumenti;

ridar lustro repentino
anche a Piazza San Giustino

che seduto sul suo seggio
si lamenta del parcheggio;

maggior considerazione
per le “vasse” e la Stazione ;

e ridare alla Pescara
belle sponde ed acqua chiara;

alle strade dare smalto
rifacendo un po’ d’asfalto,

ripulire un po’ di muri
dagli obbrobri imperituri;

abbassar tasse e balzelli
che ci fan più poverelli;

preoccuparsi degli anziani
nel presente e nel domani;

ed offrire anche ai bambini
parchi gioco e bei giardini;

fare pure di Teate
un richiamo dell’estate,

dell’autunno e primavera
come ognuno aspetta e spera;

nell’inverno, con la neve
pronti sian gli spazzaneve;

e i trasporti, ora un po’ lenti
siano resi più efficienti,

soprattutto per chi va
a ospedale e università.

In cinque anni si può fare
tutto quel che qui compare.

E se questo non avviene
tutti noi ne avrem le pene.

                   (Mario D’Alessandro)

17 giugno 2015

Chieti - Ruby Rubacuori, testimonial di liquori dell’Elba “Sconsigliati ai minori”


Che i liquori siano vietati ai minori si sa. Sarà per i suoi presunti trascorsi ad Arcore che la Smania Liquori ha scelto lei Karima El Mahroug, meglio conosciuta come Ruby Rubacuori,per la pubblicità? Sta di fatto che la bella Ruby pubblicizza un amaro prodotto all’Isola d’Elba. I primi manifesti sono apparsi a Portoferraio con Ruby in abito lungo su una spiaggia e un bicchiere in mano.Lo slogan riprende le vicende giudiziarie che hanno visto Ruby protagonista: “Liquori dell’Elba Smania. Sconsigliati ai minori di 18 anni”. Ruby, 22 anni, è diventata la testimonial dell’azienda dell’Isola d’Elba, specializzata nella produzione di liquori tipici locali. Ma la sua notorietà è dovuta al processo che ha visto l’ex premier Silvio Berlusconi accusato di prostituzione minorile e concussione aggravata, per le serate organizzate ad Arcore nel 2010.

L’ex cavaliere è stato poi prosciolto. Lo slogan gioca sulla rima: “Ruby Rubacuori per Smania liquori”

@nonnoenio

16 giugno 2015

Chieti - VIABILITÀ MENO SBARRE PIU' PROGETTI

Una delle parole che ricorre di più in questi anni è «blocco». Bloccare possiede una serie di inquietanti sinonimi che, ad elencarne solo qualcuno, fanno mancare l'ossigeno: cingere, circondare, asserragliare, isolare, assediare. Molti vogliono bloccare il traffico in entrata, alcuni quello in uscita dalle grandi città, altri i prezzi, il paniere, gli orari... Questa sindrome da fortezza una serie di ragioni ce l'ha: troppi pendolari, troppe auto, carovita alle stelle. Vista di sbieco, nasconde tuttavia un'innegabile nevrosi. Il traffico, ad esempio: qualunque città media europea vive assedi ben più vigorosi dei nostri, tempi di attesa almeno doppi, improbabili eventualità di parcheggio. Saperlo, lo sappiamo. Chiunque vada ovunque in auto fuori da questo paese dei campanelli vi torna, dal punto di vista automobilistico, felice. Medesima sensazione per le «polveri» (delle Acciaierie e no), i rumori, la folla. Per la vita, l'arte, le opportunità, le iniziative, la moda ecc. non è così, ma questa, come diceva il poeta, è un'altra storia. Questa nostra nevrosi da blocco ci porta a vivere malissimo le normali (altrove) difficoltà del pendolare che avendo magari scelto di spendere qualcosa in meno per la casa accetta (sempre altrove) di spendere un poco di tempo in più sulla strada; e ancora, di pretendere che gli unici passi d'accesso alla città, vie pensate per il traffico, diventino all'improvviso passeggiate. E via elencando. Questa nevrosi è a tal punto penetrata in ogni angolo della nostra vita da non vederne gli aspetti più pericolosi. Il «blocco», per cominciare. Dovrebbe avere un'accezione strettamente legata alla temporaneità. Si blocca una cosa per poco tempo, nelle emergenze. Di più, si soffoca. Viene invece sempre più invocato «strategicamente», al pari di una autentica soluzione. Tanto che se ne sono appropriati anche i consigli comunali, provinciali e le rispettive giunte. Che di questa sindrome sono invece in parte responsabili: sono stati costruiti ben dentro il centro storico della città «tutti» gli uffici provinciali, le università, le ripartizioni strategiche e infine i parcheggi e ora si pretende che la gente non vi possa arrivare. Quando qualcuno, anni fa, aveva proposto di costruire centri direzionali e atenei nei quartieri, gli avevano dato del matto. In verità la sindrome da blocco nasconde una carenza: quella della politica. Non ci serve un blocco del traffico o dei prezzi. Ci serve, e presto, una «politica» del traffico e dei prezzi. Meno sbarre e più progetti. In alcuni casi più coraggio: nello scegliere, creando ragionate priorità; nel dire ai cittadini, ad esempio, che non tutte le strade possono diventare giardini: alcune devono essere dedicate a chi si sposta. Ma anche questo appartiene al mondo, a volte complicato, della politica. Il rischio, a continuare così, è che si blocchi anche lei.


14 giugno 2015

Chieti - Biancofiore minaccia di lasciare Forza Italia !

Cose da non credere: persino una berlusconiana di ferro come la deputata altoatesina Michaela Biancofiore starebbe per lasciare Forza Italia.Lei che aveva perso il "suonno e a fantasia" per il buon Silvio. La notizia è stata pubblicata ieri dal Corriere della Sera, che annuncia come l'onorevole Biancofiore sarebbe pronta a lasciare gli azzurri per trasferirsi nel Gruppo misto, proprio lei che è da sempre considerata una fedelissima di Berlusconi fin da quando mise il primo dentino e iniziò a muovere i primi passi sulla scena politica proprio con Forza Italia. Secondo la ricostruzione del Corriere, a esasperare la bellae Biancofiore, portandola all'estrema decisione di lasciare il partito di Berlusconi, sarebbe il fatto di aver capito di essere stata completamente esclusa dal giro di fedelissimi che a Palazzo Grazioli circondano il presidente del partito e di cui una volta faceva parte anche lei. L'episodio che avrebbe fatto traboccare il vaso sarebbe stata la convocazione del comitato di presidenza per l'approvazione del bilancio 2014 senza invitare la deputata bolzanina che era sempre avvenuto, invece, in passato. Un affronto che è stato ritenuto intollerabile.

@nonnoenio

11 giugno 2015

Chieti - Ergastolo per l'ideatore di Silk Road


Massima sanzione a New York per l'ideatore di «Silkroad», rete illegale del deep web. Quando si parla di pericoli della rete o delle insidie del web, il pensiero va alle vittime dei comportamenti illeciti che proliferano in internet e a quei navigatori che, occasionalmente oppure quali frequentatori abituali, vengono appunto «irretiti» in commerci illegali, promesse illusorie di facili arricchimenti, compravendita di merce illecita, pratiche sessuali riprovevoli e molto altro ancora di tutto quello che è presente nel web e nel deep web. I pericoli della rete tuttavia riguardano anche chi quei traffici illeciti li gestisce o addirittura li ha escogitati e architettati. È il recente caso di Ross W. Ulbricht, il 30enne ingegnere statunitense, bachelor of science in fisica alla University of Texas con un master alla Pennsylvania State University. Ulbricht, giudicato colpevole in febbraio da una «giuria di suoi pari», è stato infatti condannato il 29 maggio 2015 all'ergastolo dal tribunale federale di New York per sette capi d’accusa, dal riciclaggio di denaro sporco al traffico di droga, a reati informatici. Operando con lo pseudonimo di «Dread Pirate Roberts», ha accumulato in commissioni un patrimonio di milioni di dollari effettuando in tre anni un milione e mezzo di transazioni con la moneta virtuale bitcoin. Fondatore di «Silkroad», sito considerato «il mercato nero del web» che vantava un fatturato mondiale da 200 milioni di dollari, Ulbricht vendeva illegalmente farmaci, narcotici, armi, documenti falsi e non solo. Il 13.7% del suo mercato era costituito dalla vendita di marijuana, 9% di droghe illegali, 7.3% di prescrizioni mediche, 2.6% di cocaina, 1.6% di metilenediossimetanfetamina (ecstasy), 1.5% di eroina. E ancora: beni piratati e servizi digitali di hackeraggio, formazione iniziale per hacker e un'intera categoria dedicata all'erotismo.

@nonnoenio

04 giugno 2015

Chieti - Immigrati, italiani e razzismo


Ci siamo sempre immaginati una realtà che così non è: che noi italiani siamo nella stragrande maggioranza tutt’altro che egoisti, che ci dimostriamo cordiali con le minoranze etniche, che siamo disposti ad aiutare chi è in difficoltà a prescindere dal colore della pelle e dal suo credo religioso. E giù con gli esempi, i soldati italiani benvoluti perfino quando sbarcavano per aggredire l’Albania o la Grecia, le mille vicende positive di integrazione di immigrati, le benemerite attività di decine di Onlus attive in Africa o nelle favelas sudamericane, i barconi stracarichi che si dirigono verso le nostre coste perché “voi ci accogliete bene”. La solita retorica. Continuado ad arrivare immigrati sulle nostre coste per essere ridistribuiti nei vari centri di accoglienza in Italia, gli italiani si scoprono i più razzisti d'Europa, perchè il 61% degli italiani non vorrebbe i musulmani già presenti sul territorio nazionale, contro il 56% dei polacchi e il 42% degli spagnoli. L'86% è anti-Rom. I dati del Pew Global Attitudes Survey. Chi sa perfettamente che le cose stanno diversamente e sfruttare la cosa politicamente è Matteo Salvini, che non ha avuto alcuna remora a impostare la sua ultima campagna elettorale sulla paura dei diversi, a cominciare dai Rom, e sulla difesa del molto che ci resta, concupito a suo dire dalle orde di neri e arabi che spiaggiano sulle coste siciliane: sta costruendo un innegabile successo politico sul neorazzismo italiano raddoppiando checche se ne dica il bottino di voti della Lega Nord già alle votazioni regionali svoltesi nei giorni scorsi. Personalmente, invece, ritengo urgenti interventi nazionali ed europei che agiscano sul terreno culturale ed economico per contrastare il neorazzismo dilagante, soprattutto in Italia.

@nonnoenio

29 maggio 2015

Chieti - Registi di politiche inique: Renzi e Boeri


L’Inps, il più grande ente previdenziale pubblico d’Europa affidato a Boeri sta diventando una succursale della previdenza complementare e privata, in palese conflitto d’interessi; elude qualsiasi serio contrasto al diffuso lavoro «nero» e «sommerso»; non interviene contro la spaventosa elusione contributiva delle imprese “esterovestite”, a cui concede cassa integrazione e mobilità senza alcun controllo sul loro stato economico-finanziario.


Questo perverso ed iniquo sistema di politica al servizio dei benestanti e della finanza non può essere tollerato. Il governo Renzi non ha in alcun modo scalfito gli alti livelli di disoccupazione, soprattutto femminile e giovanile, generando in compenso nuove insicurezze nei confronti degli occupati; non ha rimosso le nuove povertà, il degrado, lo stato d’indigenza di buona parte della popolazione; non ha aumentato le pensioni, anzi si sta contrapponendo alle decisioni della Corte Costituzionale sulla restituzione dei tagli attuati dal governo MONTI; ha ridotto drasticamente il sostegno ai senza reddito/lavoro, negando il reddito di cittadinanza.

@nonnoenio

26 maggio 2015

Chieti - Multiculturalismo, modello fallito ?


Dopo la cancelliera tedesca Angela Merkel anche il primo ministro britannico la settimana scorsa ha dichiarato «fallito» il multiculturalismo, come approccio politico di fronte al fenomeno immigrazione. Il presidente francese ha subito ribattuto con lo slogan «Un islam in Francia e non un islam di Francia», dichiarando ormai superato il multiculturalismo nelle politiche degli stati europei. E alle stesse conclusioni erano giunti gli olandesi, popolo per antonomasia portato all'indifferenza multiculturale, e alla tolleranza di tutto e del contrario di tutto sotto lo stesso cielo. Per decenni in Europa si è creduto che la risposta da dare all'immigrazione e all'arrivo di milioni di stranieri, portatori di altre culture, altre religioni, altre visioni della vita, della donna, del diritto e della libertà individuale, fosse quello di accogliere dentro di sé le diversità, lasciandole diversità. Anzi, favorendo il mantenimento delle specificità, dando vita a tante comunità parallele, impermeabili l'una all'altra, dotate di un proprio codice culturale, linguistico, normativo e valoriale, diverso e «altro» da quello del Paese che li ospitava e in cui avevano deciso di vivere. Il risultato è stato quello di creare ghetti, avulsi dalla realtà circostante, incapaci di interagire e di integrarsi, ma soprattutto fabbrica di sradicati o di integralisti intolleranti, pronti ad uccidere la figlia piuttosto che assuma costumi e modi di vivere occidentali. Una riflessione su quale modello di integrazione adottare ci tocca quindi da vicino, sapendo che ormai siamo di fatto una nazione multietnica.

@nonnoenio

15 maggio 2015

Chieti - I PURISTI E I PORTOGHESI



Un brutto episodio accaduto questa mattina su un autobus dell’ARPA che collega Chieti a Pescara. L’autobus in questione è partito da Chieti alle ore 10.10. Alla fermata di Madonna delle Piane, sono saliti due verificatori. Un extracomunitario immediatamente ha cercato nella sua borsa un biglietto che ha mostrato al verificatore. Il biglietto era stato obliterato il 28 aprile. E’ stato invitato a scendere. Immediatamente ha avuto inizio la prepotenza, la violenza di questa persona che si è rifiutato di scendere ed ha cominciato ad offendere i passeggeri. L’autobus si è fermato ed è stata fatta richiesta ai carabinieri per intervenire. Intanto due giovani hanno preso le difese dell’extracomunitario, ma la maggioranza dei passeggeri l’ho ha invitato a scendere. Niente da fare. L’autobus è ripartito, per fermarsi a Dragonara perché è arrivata la vettura dei carabinieri. Molestando ancora i passeggeri, finalmente è sceso e si è ripristinata la calma. Da segnalare che codesta persona, nei minuti intercorsi dalla richiesta del biglietto, all'arrivo dei carabinieri, ha usato un modo di fare minaccioso, offendendo un anziano, una ragazza e me stesso, perché ho sollecitato l’arrivo dei carabinieri.

A nulla sono serviti gli inviti dei verificatori a calmarsi. Questa persona conosce molto bene i suoi diritti, ma non i doveri. Deve viaggiare gratis perché non lavora. La sua pretesa deve far riflettere.

Il suo pseudo diritto ferisce e fa male a chi lavora e paga le tasse. Purtroppo i cittadini, i verificatori, le forze dell’ordine sono perdenti, non possono fare niente verso i violenti. Queste persone non pagano la multa, viaggiano gratuitamente, occupano le case, non varcano i cancelli delle carceri. Lo spavaldo ha avuto ragione. Prenderà il prossimo autobus a ”sbafo”, senza pagare. Già odo la voce dei puristi… che anche gli italiani viaggiano gratis, specialmente in alcune regioni. E’ vero, vogliamo aumentare l’esercito dei portoghesi? Siete accontentati!

03 maggio 2015

Chieti - La Fornero bocciata


Governo a caccia di 5-6 miliardi di euro, dopo la sentenza della Corte costituzionale che ha bocciato il blocco della rivalutazione delle pensioni superiori a tre volte il minimo (circa 1.500 euro lordi al mese) introdotto dalla riforma Fornero per il 2012 e il 2013. Sono in molti a indicare nel tesoretto da 1,6 miliardi di euro, trovato dal governo nelle pieghe del Def, una prima possibile soluzione. «I soldi vanno restituiti e possiamo dire addio al tesoretto», dice il presidente della Commissione Lavoro della Camera, Damiano, chiedendo al Governo di aprire un tavolo sul tema della previdenza per «non doverlo affrontare un pezzo alla volta».Il «buco» però rischia di essere anche più grande: secondo lo Spi-Cgil, i risparmi per le casse dello Stato derivanti da questa norma sono stati di circa 8 miliardi di euro in due anni. E salgono a 9,7 miliardi di euro, in quattro anni, con lo stop alla rivalutazione deciso dal governo Letta.

@nonnoenio

25 aprile 2015

Chieti - Il 25 aprile è la data della nostra biografia collettiva


Anche se la storia non è maestra di vita, è innegabile che in questi ultimi anni lo spirito unitario e patriottico della Resistenza sia stato messo a dura prova da più parti. Da chi intendeva mettere sullo stesso piano i partigiani e i giovani di Salò. Da chi pretendeva che tutti i resistenti avessero un solo colore, una sola ideologia, un'identica motivazione. Da chi negava che nella lotta di Liberazione fossero stati commessi degli errori e anche dei crimini, e li giustificava in nome di una cinica e abominevole ragion di partito. Da chi equiparava i partigiani, tutti i partigiani, a ribelli, a sbandati senza morale. Eppure, oggi è risaputo che la Resistenza non appartiene a questa o quella parte, non è patrimonio di una fazione: la Resistenza è di tutti. La Resistenza fu opera di comunisti e monarchici. Degli uomini di Giustizia e Libertà e degli internati militari. Dei contadini e degli operai. La Resistenza fu un'impresa corale, imperfetta come tutte le imprese umane, ma fondamentale nel senso letterale del termine: è nella Resistenza che la Repubblica trova le sue fondamenta, le sue motivazioni, il suo riscatto, dopo un Ventennio di politica scellerata, violenta e autoritaria. Senza la memoria comune della Resistenza, l'Italia perderebbe la sua ragion d'essere. Spero che i giovani teatini, quelli che fra  qualche anno saranno comandati a governare questa città vogliano raccogliere l'eredità dei nostri nonni e bisnonni, che salirono sulle montagne, che nascosero gli ebrei e gli antifascisti in soffitta, che rifiutarono di giurare fedeltà al Duce. Loro avranno l'onere e l'onore di ricordare e di far diventare i partigiani degli eroi. Non perché siano stati uomini perfetti, ma perché decenni fa, negli anni forse più bui della nostra storia, capirono qual'era la parte del Bene e la scelsero, senza badare né alla propria convenienza né alla propria incolumità.... 

@nonnoenio

22 aprile 2015

Chieti - Voja de lavorà saltami addosso....


Sembra una barzelletta, in una italia senza lavoro e con i giovani spesso a spasso ma l'80% di essi dice no al lavoro all'Expo. L'offerta di lavoro era chiara, piuttosto allettante e rivolta ai giovani under 29: 600 posti per un periodo di sei mesi, stipendio tra i 1.300 e i 1.500 euro netti al mese. E il posto di lavoro non era certo banale: l'Expo. A questo punto ci si potrebbe immaginare una «caccia al posto», migliaia di domande, richieste, curriculum inviati a fronte di pochi posti. Invece no, anzi: la notizia è l'esatto contrario. Otto giovani su dieci hanno rifiutato il posto. Dopo una prima fase di analisi dei curriculum il 46% dei selezionati ha rinunciato. E anche nella seconda fase, a un passo dalla firma del contratto, altri ripensamenti. Alla fine circa l'80% dei ragazzi ha detto no quando sarebbe bastato solo firmare il contratto.Chissà, forse perché il lavoro era a tempo determinato, forse perché avrebbe occupato tutta l'estate, forse perché anche sabati e domeniche sarebbero stati «persi», forse perché lo stipendio non era abbastanza elevato (si parla di oltre diecimila euro in sei mesi, tra l'altro in un posto senza dubbio affascinante come l'Expo), ma la realtà dei fatti, come riporta il Corriere di oggi, è che 8 su 10 hanno detto no.Valli a capire sti giovanotti... io durante le vacanze facevo carte false per andare a lavorare allo zuccherificio di Chieti Scalo per soli due mesi, per guadagnare qualche liretta....
@nonnoenio


11 aprile 2015

Chieti - L'Italia dei furbetti


Ammalato per la caserma dell’Aeronautica Militare di Treviso, ma in piena forma per partecipare e vincere il campionato mondiale di Mountain Bike: così un maresciallo dopo essere stato rinviato a giudizio lo scorso anno è stato condannato dal Tribunale Militare di Verona a 1 anno e 3 mesi di reclusione e rimozione dal grado, per simulazione di infermità e truffa. In particolare, sottoposto a luglio 2013 a controllo d’idoneità al servizio presso l’infermeria del 51  Stormo di Istrana, si è presentato all’ufficiale medico mostrando una leggera zoppia, lamentando dolore alla gamba riferendo, che era programmato un intervento chirurgico alla vena safena per fine luglio e aggiungendo di non essere in grado di poter riprendere servizio,ottenendo, in tal modo, un ulteriore periodo di 15 giorni. Ma nel periodo di convalescenza ha partecipato a varie competizioni agonistiche di ciclismo, specialità Mountain Bike: alla «24 H della Serenissima» svoltasi a Barbarano Vicentino che prevedeva una durata di 6 ore di corsa e 142.8 km di percorso vincendo la gara; poi in Folgaria per l’assegnazione della Coppa del Mondo di Mountain Bike, classificandosi primo  nella categoria «Gentlemen»; e, infine, alla Coppa Colli Euganei arrivando terzo.

@nonnoenio

05 aprile 2015

Chieti - Il piccolo Tibet d'Abruzzo con gli sci da fondo escursionismo


Campo Imperatore, il piccolo Tibet d'Abruzzo. E’ un altopiano situato a circa 1800 m . circondato dalla catena del Gran Sasso con la vetta più alta degli Appennini, la vetta occidentale del Corno Grande, 2914 m . L’alpinista Fosco Maraini paragonò l’Altopiano, anche se in piccola scala, alla valle di Phari Dzong in Tibet, a 4200 m . d'altezza, uno dei luoghi più gelidi e desolati del mondo, sulla via di collegamento tra l’India e Lhasa, la principale città del Tibet. Abbiamo scelto di sciare, con gli sci da fondo escursionismo, dai Prati della Cretarola al lago Racollo. Poi la fiumara che arriva alla via dei laghetti del monte Prena, 2561m.


Il lago Racollo lo abbiamo raggiunto iniziando a sciare dai Prati di Cretarola, Piano dell’Ospedale, Canyon della Valianara, Grotta della Valianara. La piccola grotta della Valianara ora è incantevole con le enormi stalattiti di ghiaccio. Poi la fiumara, superando alcuni stazzi innevati.
 
Lunghezza: 24 km a/r
Dislivello: 250 m
Tempo: 6,00 h

Scritto da : Luciano Pellegrini
Le foto sono al link: Il piccolo Tibet

30 marzo 2015

Chieti - Una passeggiata ogni giorno per vivere più a lungo


Buone notizie per i pigroni di tutto il mondo! Secondo uno studio del Medical Research Council of Epidemiology, dell'Università di Cambridge, basterebbero 20 minuti di passeggiata ogni giorno per vivere più a lungo. Gli stessi esperti hanno scoperto che chi affronta quotidianamente qualche minuto di allenamento ha fino al 30% di possibilità in meno di morire prematuramente.Stiamo parlando di esercizi di bassa intensità, non di sforzi incompatibili con la vita stressante di chi lavora ogni giorno. Addirittura una breve camminata sembrerebbe essere sufficiente a evitare l'incorrere di diversi tipi di malanni. In poche parole quindi: basta muoversi un pò. Il discorso ovviamente, vale soprattutto per chi è sovrappeso.

@nonnoenio