28 novembre 2012

Chieti - La Fiaccolata dei diversi


300 o 400 o 500 aderenti alla fiaccolata per Chieti Provincia, sono numeri che hanno scarso peso, la realtà è che i partecipanti alla manifestazione sono stati scarsi. Venerdi 23 novembre alle ore 17 ci siamo dati appuntamento a Chieti Scalo per manifestare a favore di Chieti Provincia. La mia speranza era che certamente saremmo stati tanti, tantissimi. Ho notato l’assenza del presidente della provincia Di Giuseppantonio, ma era a Pescara con l’onorevole Casini, l’assenza dei consiglieri ed assessori della provincia, l’assenza del senatore Legnini, l’assenza di tanti consiglieri della maggioranza e opposizione, l’assenza del consigliere delegato allo scalo Di Fabrizio, l’assenza dei tre assessori al comune dell’UDC, l’assenza dei "pensionati dello struscio" al Corso Marrucino, l’assenza dei commercianti, l’assenza dei giovani e studenti. Mi sono chiesto se eravamo noi, pochi partecipanti, ad essere “ i diversi”. Meno male che ci sono province forti, con politici di peso, che faranno valere in parlamento le ragioni per evitare che le loro province vengano cancellate. Con la forza così misera che abbiamo mostrato e con il peso politico… nullo, cosa possiamo sperare? Fortunatamente c’erano tanti giovani ultras della squadra di calcio che con i loro cori hanno rallegrato, vivacizzato, il corteo. Ai lati della strada c’era poca gente che invece di partecipare ed inserirsi è rimasta passivamente ad assistere la sfilata, come ad una processione.Pur avendoli più volte invitati, non hanno voluto partecipare. Gli scaligeri,(abitanti di Chieti Scalo), non hanno avuto voglia neppure di affacciarsi alle finestre per rendersi conto, per curiosità, cosa stava avvenendo. La fiaccolata è così arrivata a Piazzale Marconi. Il comitato ha scelto di bloccare la Strada Statale Tiburtina Valeria e i manifestanti hanno girato attorno alla fontana. Veramente le vetture non hanno avuto problemi, perché hanno evitato di transitare per la piazza scegliendo percorsi alternativi. Solo un paio di autobus si sono fermati perché non possono cambiare itinerario. Alle 19.30 la fiaccolata è terminata e tutti a casa. Ho voluto fare una verifica e farmi la classica “ vasca” su corso Marrucino. Tutto come le altre sere… pensionati in gruppo a passeggiare, studenti e giovani seduti al bar in piazza G.B.Vico, bar semivuoti con gli spassoni” fuori a parlare. Questa è la forza del capoluogo di provincia?

Scritto da:  Luciano Pellegrini



Le foto sul link: Manifestazione

25 novembre 2012

Chieti - Una volta esisteva il ricambio



Una volta esisteva il ricambio. Si comprava un prodotto e quando questo finiva si era sicuri, con una spesa contenuta, di poterlo sempre rimpiazzare. E c'era chi viveva aggiustando le cose o fornendo pezzi di ricambio. Andando più indietro nel tempo si trova che in passato persino le camicie da uomo le vendevano con colletto e polsini di ricambio. Quando, dopo anni d'uso, gli originali erano ormai lisi, si rinnovava il capo con quelli di riserva. Spesso però c'era un altro inconveniente: a causa dei numerosi lavaggi, al momento del ripristino la camicia si presentava scolorita. Per evitare che questo succedesse, le esperte passavano alle neofite il suggerimento di lavare periodicamente anche i ricambi. Certo, il lavoro aumentava, ma tanto quello era il tempo in cui l'impegno casalingo della donna non aveva limiti. Per quanto poi riguardava piatti e bicchieri, si poteva stare abbastanza tranquilli. Se ne rompeva uno? I rimedi per il danno erano presto assicurati, perchè si sapeva di poterlo sostituire senza difficoltà. I negozi erano facilmente in grado di offrirne di nuovi in cambio. Nei loro capaci magazzini non c'era tanta varietà, ma gli oggetti classici, magari sepolti nella polvere, si trovavano sempre. Adesso, quando va bene e si riesce ancora a trovare quell'articolo, la sfumatura non è la stessa, oppure si recupera una misura diversa da quella che si cerca. Da un po' di tempo, all'inizio dell'anno scolastico, c'è il problema dei libri di testo. Non è più possibile farli passare al fratello minore perché sono un'edizione vecchia. Poi si scopre che l'aggiornamento riguarda solo la didascalia di alcune foto. C'è forse una moda anche per i libri di scuola? Fortunatamente per quanto riguarda i detersivi va un po' meglio: il ricambio a volte c'è. Ma poi un bel giorno ci si accorge che il nuovo flacone non si avvita più sulla solita bottiglia: il produttore ha deciso che dobbiamo rinnovarci. Oppure è la massiccia pubblicità, unita all'illusione di avere risultati migliori, che ci induce al cambiamento. Così ci si adegua, ci si aggiorna, si sostituisce, si butta via. E si fa lievitare il cumulo di rifiuti. Questo è il consumismo, base dell'economia occidentale

nonnoenio

23 novembre 2012

Chieti - Mario Monti non è candidabile



E' inutile tirargli la giacchetta sia da destra che da sinistra: Mario Monti non è candidabile... I senatori a vita non possono essere candidati alle elezioni perché sono già parlamentari; pertanto «il senatore a vita» Mario Monti «non può essere candidato da nessun partito». Da Parigi, al termine della sua visita di Stato, Giorgio Napolitano prova a liberare l'attuale premier dalla morsa di chi lo vuole spingere a candidarsi o dare il nome a una lista; e di chi, al contrario, desidera che Monti si «faccia da parte».Tuttavia non è possibile escludere che l'attuale premier possa tornare alla guida del prossimo governo ma questo dipenderà dai partiti e soprattutto dall'esito del voto. A regolare questo processo sarà il «successore» di Napolitano. Lo stesso presidente della Repubblica sottolinea la parole «successore», con una apertura implicita all'ipotesi di variazione della data di scadenza del mandato in base a quella del voto.

nonnoenio

21 novembre 2012

Chieti - SAN MARTINO FESTA DEI CORNUTI O DELL'ABBONDANZA?



 San Martino, la festa dei cornuti! Assolutamente NO… è la festa dell'abbondanza rappresentata da una cornucopia, da qui il banale errore interpretativo. La Cornucopia è il corno dell'abbondanza, simbolo di benessere, fertilità, fecondita’ e felicita’. Il significato popolare di cornuto indica la vittima del tradimento erotico. A rigore di termini il “cornuto” dovrebbe essere l’altro, chi tradisce..., (essendo le corna simbolo tra l’altro di potenza virile). Le corna simboleggiano potenza, luce (nella tradizione giudeo-cristiana), aggressivita’. La ricorrenza nel mese di Novembre è spiegata  perché anticamente si celebravano, proprio a novembre, 12 giorni di sfrenata festa pagana, di tipo carnevalesco, durante i quali avvenivano spesso gli adulteri. I mariti traditi venivano fatti oggetto di scherno e di una vera caccia, sia pur simulata, nella quale essi dovevano interpretare il ruolo del cervo, animale dalle ricche e ramificate corna. San Martino di Tours fu uno dei santi più popolari dell'Europa occidentale, tanto che molte chiese e parecchi comuni presero il suo nome. E' considerato il patrono dei soldati e la sua festa si celebra l'11 novembre. La tomba del santo si trova nella cripta della basilica di San Martino,  a Tours,  comune della Francia, punto di partenza per la visita dei famosi Castelli della Loira. Secondo la leggenda a sua sorella  piacevano parecchio i giovanotti. Martino, per controllarla a vista, la voleva sempre con sé anche durante le predicazioni, tanto da trasportarla sulle spalle se lei si stancava di camminare. Una volta, la sorella chiese al santo che aveva urgenza di appartarsi dietro ad una siepe per “sbrigare un bisognino”. Dietro la siepe c’era un bel giovane a cui la donna aveva dato appuntamento…e consumarono l’incontro. Dopo qualche tempo, Martino, con la sorella sulle spalle, cominciò a sentire un peso sempre più gravoso perché quella ingrassava. Infine s’accorse che stava per diventare zio. Per questo motivo il santo simboleggia chi è costretto a sopportare i tradimenti, quindi è il protettore dei mariti infelici. Un’altra famosa leggenda è quella dell'estate di San Martino che, dal punto di vista meteorologico, corrisponde  ad un periodo particolarmente mite. Narra la leggenda che Martino incontrando un viandante infreddolito, aveva tagliato il suo mantello in due per dividerlo con l'amico. Venne successivamente ricompensato da Dio con una bella giornata di sole.


 Nella tradizione abruzzese, San Martino è il protettore del vino e si narra una leggenda sulla sua vita per spiegare questa attribuzione. La figura del santo non ha niente a che vedere con il Santo venerato dalla chiesa. Martino era uno che si ubriacava sempre, un ubriacone. Una sera d'inverno era caduta un po' di neve, faceva molto freddo e Martino era stato in una cantina e si era ubriacato. In quei giorni la moglie era incinta e stava per partorire. Mentre egli tornava a casa, gli venne uno scrupolo nell'anima. Disse fra sé e sé: Se torno a casa e vado a coricarmi accanto a quella poveretta, così intirizzito dal freddo come sono e  ubriaco, la faccio soffrire. Per questa sera dormo giù nella nostra cantina. E così fece. Entrò nella sua cantina e si accovacciò in una nicchia scavata dentro il muro, proprio dietro una grande botte. La notte, a causa del freddo, morì! Quando la sua anima giunse davanti a Dio, riconoscendo che lui era morto per non fare del male alla moglie, Dio lo fece santo. Invano la moglie lo aspettò…, del marito non ebbe più notizie! Dal giorno della scomparsa cominciò ad accadere un fatto miracoloso: da quella grande botte che lei teneva in cantina, più vino espelleva e più ce ne ritrovava! La notizia nel frattempo si propagò. Vennero il prete e la gente dal paese per vedere quel miracolo. Il prete volendo sincerarsi, osservò bene la botte, sotto e sopra, davanti e dietro e che trovò? Vide il corpo del santo dentro la nicchia e dalla sua bocca era spuntata una vite e questa vite era entrata dentro la botte. E quando guardarono dentro la botte, videro che questa vite aveva fruttificato  l'uva che diventava vino da sola. Allora dissero: "Solo un santo può fare un miracolo come questo!" E vi costruirono una chiesa. Ecco perché San Martino è il patrono del vino. Altra usanza..., quando si lavora il pane o si fanno i dolci, si utilizza questa frase: San Martino lo accresce. Questa frase è un porta fortuna per favorire una buona lievitazione da parte del santo dell’abbondanza... Martino!



A Chieti il 10 Novembre, presso la ex scuola elementare di contrada  SS. Salvatore, Lu Ramajette che fa parte del  Laboratorio Tradizioni d’Abruzzo, ha festeggiato  l’inizio del nuovo ciclo annuale delle attività. Lu Ramajette è un’associazione che ricerca, pratica e ripropone le tradizioni popolari dell’Abruzzo. Il significato del nome rappresenta uno speciale mazzolino di fiori di campo raccolti nel mese di Giugno che viene regalato ad una persona alla quale si vuole particolarmente bene, per proporle di divenire compare  oppure comare. Se la persona gradisce questo legame si diventa compari di fiori, chiamato anche compari di S. Giovanni. Alle ore venti, una cinquantina di amici ci siamo ritrovati in questa ex scuola per dar inizio alla “ festa dell'abbondanza”, tutto rigidamente riscoperto e tramandato con gli abiti tradizionali, i tegami, le ricette. Ho iniziato ad assaporare e gustare i cibi proposti. “ La Chechécce  nghe li fasciule, ( la zucca con i fagioli)”, poi la “cipullàte, savesècce e ventrèsche nghe la pizz’ d’  randìgne, (la cipollata con salsicce, pancetta e la pizza di granoturco)”, a seguire “lu  ‘bbaccalàne ‘mbasctellàte, con lu bastardone, ( il baccalà fritto con la pastella e peperoni secchi dolci), quindi “lu pane ònte nghe l’òje nòve, ( il pane unto con l’olio nuovo). Non può mancare “lu cazzarelle”, ( peperoncino piccante)”. E’ faticoso mandare giù…queste “lecchenizie…”, ( squisitezze), ma ci pensa il vino novello rosso. La cena continua con “Lu melone… tajjàte”, ( il melone tagliato a cubetti) e “Le cose doce fatt ‘a la casa…li dulce”, (crostata con marmellata di scrocchiata…E’ la marmellata di uva nera…, i dolci con la ricotta, li cazzune,( è un dolce fatto con le patate a forma cilindrica, fritta e guarnito con lo zucchero). Mai ne ho mangiate di questa levatura… Per finire..., “le carracìne maritàt’ ”,( i fichi secchi riempiti con le noci) - dù casctàgn’, cici e fave abbruschilìte ,( castagne, ceci, fave abbrustolite)”. E’ necessario, irrinunciabile bere un paio di bicchieri di “lu vine nòve… vine rosce alla cannata”, (vino alla brocca) e lu cafè. A questo punto iniziamo a cantare accompagnati da lu dubotte,(strumento caratteristico, una specie di organetto), tamburelli, nacchere, chitarra,  e lu vurre vurre, ( un tamburo con un’asta al centro che con movimento verticale emette un suono cupo con una sola nota). L'ambiente è caldo e si danno inizio ai balli, anche questi rigidamente legati alla tradizione, e folklore … Le ore passano, ogni tanto, dopo aver cantato e ballato, per riposarci, con la gola secca che richiede un altro bicchiere… di vine nòve rosce o meglio bevuto nghe lu cuppine…mestolo…. Alla fine della serata un saltarello e l’immancabile quadriglia. Il locale immerso nella campagna, l’amicizia,l’ambiente, la serenità, l’essere convinti che la storia e le usanze della tradizione, il cibo, il vino, il canto, il ballo..., sono tutti principi per distrarsi dalla noia e abitudini quotidiane.

 
Scritto da: Luciano Pellegrini


Le foto sul link: Foto della Festa

16 novembre 2012

Chieti - A Giulià, scialla...


A Otto e mezzo, programma che va in onda su La7, condotto da  Lilli Gruber, che chiede a Giuliano Amato, se pensa di ridursi una pensione di oltre 15 mila euro netti al mese, spropositatamente alta, rispetto a qualsiasi pensione di un comune mortale oggi in Italia; Amato risponde: «Non capisco la domanda». Lui da quell'orecchio non ci sente ed è convinto di esserseli meritati tutti quegli euri che mensilmente gli vengono accreditati . Queste affermazioni stanno facendo il giro della Rete rendendo "felici" un fottio di persone. Portando queste ed altre pensioni d'oro, ad un tetto massimo di 5000 euro (e non mi sembra poco), il risparmio che se ne otterrebbe, sarebbe di 7 miliardi di euro annui, quasi quanto una manovra economica di qualche anno fa. Amato... lo abbiamo ancora tra i piedi insieme a tanta gente come lui! Vi ricordo, per rinfrescarvi la memoria, che nel 1992 costui dispose un prelievo coatto di 111.000 lire dai conti correnti delle aziende per ripianare i buchi provocati anche dal suo partito il PSI. Almeno stattene a casa e non andare in TV a prenderci per i fondelli... che schifo

nonnoenio

14 novembre 2012

Chieti - I diffamatori a mezzo stampa rischiano da oggi il carcere


A Sallustri, ieri, è andata maluccio e forse i suoi 14 mesi di carcere se li farà tutti. Lui pare che abbia detto, da strafottente qual'è: «Mi auguro che eseguano la sentenza, perchè io non ho nessuna intenzione di appartenere ad una casta. Un normale cittadino verrebbe arrestato: invito la Magistratura a non frapporre indugi».Tutto questo perchè l'Aula del Senato, con il voto segreto chiesto dalla Lega e firmato dall'Api, ha detto «sì» al carcere per i cronisti che diffamano a mezzo stampa. I voti a favore sono stati 131, 94 i contrari e 20 gli astenuti. L'ok bipartisan della Camera Alta sul ddl diffamazione fa andar sotto il governo, che aveva dato parere contrario all'emendamento del Carroccio, che prevede il «carcere fino a un anno o la multa» per chi diffama, e boccia il secondo accordo di maggioranza che era stato raggiunto sul testo la settimana scorsa. Ma, soprattutto, fa venir meno l'obiettivo principale del provvedimento: evitare il carcere al direttore de «Il Giornale» Alessandro Sallusti, com'era intento dei due relatori...

nonnoenio

12 novembre 2012

Chieti - Monti: "Se serve io ci sarò"


Sul suo futuro dell'Italia, Monti, non si pronuncia, ma si sa che il professore intenderebbe continuare a dire la sua anche dopo le elezioni del 2013. In un'intervista al trimestrale francese "Politique Internationale" afferma candidamente che «nell'ipotesi in cui risultasse impossibile costituire una maggioranza, io ci sarò. E se sarà necessario continuerò a governare gli italiani». Con l'azione del suo esecutivo, aggiunge, «spero di aver contribuito a rendere gli italiani meno tolleranti rispetto a nepotismo, corruzione, e evasione fiscale», pratiche «indegne di un Paese sviluppato membro del G7». Nel suo intervento di ieri il premier ha elogiato invece la maturità degli italiani. «Ho fatto una scoperta positiva da questa esperienza, dura per chi governa e durissima per chi è governato. Che non è impossibile dire la verità agli italiani e che è possibile che la capiscano». A noi riconosce poi lo «sforzo collettivo» compiuto, di cui lui non ricorda «molti precedenti nella Repubblica».
nonnoenio

08 novembre 2012

Chieti - Allarme pensioni


La Corte dei Conti avverte. «Copertura pensionistica solo per tre anni». Troppi disoccupati e tanti «precari» mettono in crisi il sistema italiano. Enti previdenziali in «rosso» e la magistratura contabile bacchetta l’istituto: «Servono correttivi e urgentemente». La cassa integrazione è in crescita a ottobre del 19,3% rispetto a settembre e del 20,6% rispetto a ottobre 2011. Pensioni più basse per tutti e rischio povertà in futuro per le fasce più deboli della popolazione (giovani e donne) che a causa del lavoro precario (e di retribuzioni basse) avranno in futuro assegni previdenziali troppo leggeri: la Corte dei Conti lancia l'allarme previdenza sottolineando che la riforma del governo Monti (ma iniziata da Maroni e Tremonti) ha sicuramente introdotto nel sistema maggiore equità con il legame più stretto tra assegno e contributi versati, ma ha abbandonato il principio dell'adeguatezza previdenziale. Il deficit patrimoniale più consistente è quello del Fondo pensioni lavoratori dipendenti nel suo complesso (117,9 miliardi di euro). «Appaiono indifferibili almeno nel breve e medio periodo, sino al pieno funzionamento del sistema contributivo - sottolinea la Corte, - misure di risanamento delle gestioni in dissesto, oltre che di quelle in forte squilibrio, tra le quali meritano segnalazione i trattamenti pensionistici degli enti disciolti e le pensioni dei dipendenti delle Ferrovie dello Stato». Nei primi 10 mesi del 2012 sono stati autorizzati 895 milioni di ore di cassa (+10,1% sul 2011) e si va verso lo sfondamento di quota un miliardo di ore all'anno.

Chieti - La Fontana dell'Augello




Il 2 luglio di quest’anno ho pubblicato un articolo sulla fonte dell’augello a Brecciarola. Successivamente ho cercato di trovare la disponibilità da parte delle associazioni ambientaliste, che è stata accettata , per portare avanti la risoluzione dei problemi relativi alla fonte. A distanza di quattro mesi, domenica 4 novembre, il Comitato “Pro Fonte degli Uccelli“, formato da esponenti della Consulta delle Associazioni del Settore Cultura, Beni Culturali e Ambiente e da abitanti della popolosa Frazione di Brecciarola, hanno dato vita ad una manifestazione per la riscoperta delle antiche Fonti d’acqua di Chieti. Alle ore 15 ci siamo dati appuntamento sul cortile della fontana. L’Organizzazione “ fai da te” è stata impeccabile, con gruppo elettrogeno, gazebo, fornacella, castagne, vino novello, pane e olio. Per rendere più “agreste” la manifestazione, l’associazione Camminando Insieme, con i loro abiti tradizionali, ha animato il pomeriggio con il suono del dubotte, tamburello, canti, balli e con una quadriglia finale coinvolgendo il numeroso pubblico. I relatori, Nicoletta Di Francesco del WWF di Chieti- Ezio Burri docente presso l'Università dell'Aquila e Presidente della Federazione Speleogica Abruzzese - Cinzia Di Vincenzo presidente della consulta delle associazioni, hanno illustrato con cenni storici la storia della fontana, le iniziative intraprese e future, per la sistemazione della fontana,ed è stata recitata anche una poesia di Mario D’Alessandro.
 
 


Cerco di dare ulteriori informazioni sulla fontana. Molte persone, pare…, che siano a conoscenza di fatti che però non mettono per iscritto… forse per paura di cosa? Per esempio… la cabina di sottopressione del gas era istalla nel cortile. Un certo giorno, mese ed anno, con un sindaco ed assessore di cui non fanno il nome, la cabina è stata spostata all’interno della fontana. Scelta schizofrenica, ma ci saranno state le autorizzazioni! Ora si è deciso che la cabina verrà spostata fuori, meno male…l’arte dei pazzi…! Altra decisione è quella di pulire la fontana e manutentarla, esiste però qualche difficoltà per i soldi! Inoltre è stato chiesto di recintare il cortile con paletti, per evitare l’accesso alle vetture. Resta il problema principale, che una fontana senza acqua non è una fontana .L’acqua, bene pubblico, nel rispetto della legge italiana,non può essere intercettata, interrotta, captata. Ancora voci, raccontano che, ogni tanto si crea a fianco della fontana, un rigagnolo di acqua, come se ad un certo punto, l’acqua a monte della fontana,che ha riempito qualche cosa..., trabocca… e quindi scorre verso il basso. Perché queste persone ben informate non chiariscono questa situazione con un esposto? Diverse persone di una certa età, hanno raccontato la loro fanciullezza, quando si recavano alla fonte, anche di notte e facevano la fila per fare il bucato. L’acqua non c’era in casa…Il primo lavatoio serviva per insaponare, il secondo per sciacquare, il terzo per abbeverare gli animali ed i carrettieri che passavano. Serviva anche per cucinare, per bere, era acqua fresca e ottima di sapore. Poi…all’improvviso…l’acqua è sparita! Se questa acqua è utilizzata per esempio per altri scopi, Io propongo una soluzione semplice per risolvere il problema. Prima cosa, bisogna ripristinare il corso naturale all’acqua della  sorgente che uscirà nuovamente dalla fontana. Successivamente, l’acqua che esce dall’ultima vasca per scaricarsi nella fogna, può essere aspirata con una pompa, che non deve disturbare l’ambiente con il rumore e l’ingombro e può essere mandata a monte ed utilizzata per gli scopi... che qualcuno conosce. La speranza è che il Comitato Valpescara non faccia spegnere questo entusiasmo ottenuto nella  dimostrazione e sia a tempestare l’amministrazione comunale per il rispetto degli impegni presi.
 
Scritto da: Luciano Pellegrini
 
Le altre foto al link: Fontana


07 novembre 2012

Chieti - Obama, Four More Years


Il presidente in carica è confermato per altri quattro anni di mandato, grazie a un successo conquistato con grande agonismo negli Stati indecisi, Ohio e Florida in testa. Obama si aggiudica almeno 275 grandi elettori, secondo i conteggi, assicurandosi la Florida e l’Ohio, i due Stati chiave che sin dall’inizio erano visti come l’ago della bilancia di questa tornata elettorale. Obama: "Torno alla Casa Bianca più determinato". Barack Obama ce l'ha fatta, non sarà un presidente da un solo mandato, l'incubo che lo ha perseguitato in questi mesi di durissima campagna elettorale. Sarà lui a guidare l'America per i prossimi quattro anni. "Four More Years": è stato ancora una volta uno slogan vincente a trascinarlo alla vittoria, come il 'Yes We Can' del 2008. "Finirò quello che ho iniziato. Il meglio deve ancora venire", esulta rivolgendosi ai sostenitori in delirio: da Chicago, dove si trova il suo quartier generale, a New York, dove Time Square è gremita di gente in festa. Fino a Washington, dove la folla esulta davanti alla Casa Bianca. Proprio come quattro anni fa. Romney lo sconfitto, dando esempio di grande democrazia gli fa, subito dopo aver perso, i suoi auguri: "Auguro al presidente, alla First Lady e alle loro figlie ogni bene. Questi sono tempi molto difficili per la nostra grande Nazione". Il presidente rieletto sa che non sarà facile far fronte alle promesse ancora rimaste inevase. Gli americani gli hanno riconsegnato un Congresso spaccato, con la Camera ai repubblicani e il Senato ai democratici. Ma tende la mano e promette di lavorare per trovare "quei compromessi necessari per portare il Paese avanti". Auguri mister Obama!

nonnoenio

05 novembre 2012

Chieti - SPROVINCIALIZZATO INGIUSTAMENTE, CERCA ASILO IN ASCOLI PICENO E SUCCESSIVAMENTE IN LAPPONIA

 IO SOTTOSCRITTO MARRUCINO PICENO DOC, SPROVINCIALIZZATO INGIUSTAMENTE, CHIEDO AL SIGNOR PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI MARIO  MONTI (CI PUO’ DIRE DI QUALE PROVINCIA IN DEROGA E’?) CHE LA PORZIUNCOLA TEATINA DI CASA MIA VENGA TRASFERITA, IPSO FACTO, IN BASE AD UNA INTERPRETAZIONE ULTERIORE E CITERIORE (AUM-AUM) DEL COMMA MASTELLIANO DELLA LEGGE DI RIORDINO DELLE PROVINCE, CHE GIUDICARE INUTILE E PROVOCATORIO E’ SUPERFLUO E NON DEGNO DI UN BOCCONIANO PER DI PIU’ TECNICO, PROVVISORIAMENTE IN ALTRO TERRITORIO CHE GUARDA A NORD E NON A EST (LEGGI PORTO DI PESCARA). IL TUTTO MOTIVATO DA PROFONDISSIME RAGIONI STORICHE ED AFFETTIVE, LEGATE A MIO NONNO UGO MANCINELLI, NATIVO DI ASCOLI PICENO E DISCENDENTE DI UN FAMOSO GUERRIERO DEL CENTRO ADRIATICO, CON CAPPELLONE, IL CUI MONUMENTO SI TROVA PRESSO IL MUSEO  ARCHEOLOGICO NAZIONALE DELLA SCIPPATA CITTA' DI CHIETI, DA CHI SEMBRA IGNORARE STORIA E GEOGRAFIA ITALICA E ABRUZZESE. .


 CHIEDO, PERTANTO, CHE VENGA EMANATO UN DECRETO, AD PERSONAM, SENZA EMENDAMENTI MASTELLIANI, DEROGHE MONTANE, VALUTAZIONI DI INUTILI COMMISSIONI DI AUTONOMIE LOCALI ORMAI ANNULLATE, COME DIMOSTRATO DALLO ZERO ASSOLUTO DELLA REGIONE ABRUZZO NEL SUO CONSIGLIO DEMOCRATICAMENTE ELETTO, MA IN NOME DELLE CASTE CANCELLATO DALLE SUE FUNZIONI, PER UNA RIPROVINCIALIZZAZIONE SPAZIALE, VISTA LA COLLOCAZIONE IN PERFETTO ALLINEAMENTO COLLINARE DELLA MIA ABITAZIONE, CONFINANTE CON IL CIELO D'ITALIA, IN ASCOLI PICENO. FACCIO PRESENTE CHE, IN CASO DI DINIEGO GOVERNATIVO, SARO' COSTRETTO AD AGIRE  MEA SPONTE, NON SENZA L'AIUTO EXTRASENSORIALE DI MIO NONNO DI CONCERTO CON UNA CERTA SIGNORINA DI NOME SIBILLA, AL FINE DI SPROVINCINCIALIZZARMI DEFINITIVAMENTE DA TUTTI I RIORDINI ED INCIUCI ITALICI VARI, ANCORA PIU' A NORD, DOVE PIU' NORD NON SI PUO', PER L'APPUNTO  IL POLO NORD, PER DIVENTARE CONCITTADINO, IN LAPPONIA, 


DI BABBO NATALE CERTAMENTE MENO BISOGNOSO DI REVISIONI DI SPESE PAGATE DAI CITTADINI DEL BEL (?) PAESE, GIA’ CARICATI DA MONTI DI TASSE A VANTAGGIO DEGLI IMPUNITI EVASORI FISCALI.




FACCIO ALTRESI' PRESENTE CHE IL MIO EVENTUALE CAMBIO DI DIMORA NON SIGNIFICA, PERO', RINUNCIA ALLA BATTAGLIA PER CHIETI PROVINCIA NEL RISPETTO DEI REQUISITI DALLO STESSO GOVERNO TECNICAMENTE INDICATI. ANZI.


Scritto da:       UGO IEZZI   TECNICO PATAFISICO NON BOCCONIANO