IO SOTTOSCRITTO MARRUCINO PICENO DOC, SPROVINCIALIZZATO INGIUSTAMENTE, CHIEDO AL SIGNOR PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI MARIO MONTI (CI PUO’ DIRE DI QUALE PROVINCIA IN DEROGA E’?) CHE LA PORZIUNCOLA TEATINA DI CASA MIA VENGA TRASFERITA, IPSO FACTO, IN BASE AD UNA INTERPRETAZIONE ULTERIORE E CITERIORE (AUM-AUM) DEL COMMA MASTELLIANO DELLA LEGGE DI RIORDINO DELLE PROVINCE, CHE GIUDICARE INUTILE E PROVOCATORIO E’ SUPERFLUO E NON DEGNO DI UN BOCCONIANO PER DI PIU’ TECNICO, PROVVISORIAMENTE IN ALTRO TERRITORIO CHE GUARDA A NORD E NON A EST (LEGGI PORTO DI PESCARA). IL TUTTO MOTIVATO DA PROFONDISSIME RAGIONI STORICHE ED AFFETTIVE, LEGATE A MIO NONNO UGO MANCINELLI, NATIVO DI ASCOLI PICENO E DISCENDENTE DI UN FAMOSO GUERRIERO DEL CENTRO ADRIATICO, CON CAPPELLONE, IL CUI MONUMENTO SI TROVA PRESSO IL MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DELLA SCIPPATA CITTA' DI CHIETI, DA CHI SEMBRA IGNORARE STORIA E GEOGRAFIA ITALICA E ABRUZZESE. .
CHIEDO, PERTANTO, CHE VENGA EMANATO UN DECRETO, AD PERSONAM, SENZA EMENDAMENTI MASTELLIANI, DEROGHE MONTANE, VALUTAZIONI DI INUTILI COMMISSIONI DI AUTONOMIE LOCALI ORMAI ANNULLATE, COME DIMOSTRATO DALLO ZERO ASSOLUTO DELLA REGIONE ABRUZZO NEL SUO CONSIGLIO DEMOCRATICAMENTE ELETTO, MA IN NOME DELLE CASTE CANCELLATO DALLE SUE FUNZIONI, PER UNA RIPROVINCIALIZZAZIONE SPAZIALE, VISTA LA COLLOCAZIONE IN PERFETTO ALLINEAMENTO COLLINARE DELLA MIA ABITAZIONE, CONFINANTE CON IL CIELO D'ITALIA, IN ASCOLI PICENO. FACCIO PRESENTE CHE, IN CASO DI DINIEGO GOVERNATIVO, SARO' COSTRETTO AD AGIRE MEA SPONTE, NON SENZA L'AIUTO EXTRASENSORIALE DI MIO NONNO DI CONCERTO CON UNA CERTA SIGNORINA DI NOME SIBILLA, AL FINE DI SPROVINCINCIALIZZARMI DEFINITIVAMENTE DA TUTTI I RIORDINI ED INCIUCI ITALICI VARI, ANCORA PIU' A NORD, DOVE PIU' NORD NON SI PUO', PER L'APPUNTO IL POLO NORD, PER DIVENTARE CONCITTADINO, IN LAPPONIA,
DI BABBO NATALE CERTAMENTE MENO BISOGNOSO DI REVISIONI DI SPESE PAGATE DAI CITTADINI DEL BEL (?) PAESE, GIA’ CARICATI DA MONTI DI TASSE A VANTAGGIO DEGLI IMPUNITI EVASORI FISCALI.
FACCIO ALTRESI' PRESENTE CHE IL MIO EVENTUALE CAMBIO DI DIMORA NON SIGNIFICA, PERO', RINUNCIA ALLA BATTAGLIA PER CHIETI PROVINCIA NEL RISPETTO DEI REQUISITI DALLO STESSO GOVERNO TECNICAMENTE INDICATI. ANZI.
Scritto da: UGO IEZZI TECNICO PATAFISICO NON BOCCONIANO
da Teatino Doc il nostro concittadino Jezzi UGO esprime con questo scritto ironico il suo grande disappunto per la fusione delle province di Pescara e di Chieti (e si, secondo lui ha importanza anche la dicitura: Provincia di Pescara e Chieti)e l'ordine con cui si verrà a rinomare con capoluogo a Pescara in quanto, non aveva i requisiti per avere una sua Provincia, ma capoluogo perchè ha un numero di abitati superiore a Chieti. Ritenendosi a torto sprovincializzato, si appella a Monti con questa spiritosa sua richiesta....
RispondiElimina@Lorenzo
RispondiEliminaleggo che sono tutti alquanto incazzati di "accorparsi" per formare Provincie sempre più grosse nella speranza di risparmiare. Se è vero, come diceva il mio vicesindaco Di Paolo che nel mio comune c'è un solo impiegato efficiente e 3 che vanno a "spalla", io avei insistito per l'eliminazione d tutte e Province, per avere un effettivo risparmio sul personale e sugli affitti dei locali adibiti a uffici. Avrei scontentato TUTTI, ma avrei certamente risparmiato tanto. Come ebbi a dire in passato io avrei trasferito alcuni compiti della Provincia ai comuni capoluoghi delle ex Province sfruttando la forza lavoro comunale, magari riqualificandola e meritocrizzandola con stipendi adeguati ed eliminando gli amici degli amici e i parenti assunti fino alla terza generazione. Una volta sistemate le Province sarei subito passato a riformare anche le Regioni altro spreco italico e covo di ladri prezzolati che hanno fatto danni ingenti all'Italia tanto se non in misura maggiori delle peggiori mafie italiche.Una volta beccati, carcere, restituzione del mal tolto, con interessi Equitalia e qualche anno nei servizi sociali e interdizione perenne dai pubblici uffici o dal concorrere a cariche sociali.Bisogna togliere tutti questi soldi alla politica e farla tornare come era una volta.Fare politica insomma come vocazione per valorizzare le proprie idee o quelle di un partito per il bene dei cittadini che ti votano, non come adesso che li AFFAMANO.
Avolte ritornano.
RispondiEliminaAlcuni anni fa l'evento, da queste parti, fu lo scorporo della provincia di Verbania da quella di Novara.
Oggi, al contrario, la novità è l'accorpamento delle provincie di Novara e di Verbania.
Cosa ci riserverà il futuro?