28 dicembre 2010

LA COMPETIZIONE ANCHE NELLA MUSICA?


In una città piccola come Chieti, è spregevole che ci si debba fare i dispetti per organizzare eventi. La logica suggerisce che unendo le forze si farebbe più bella figura. Programmare alla stessa ora, lo stesso giorno più avvenimenti, significa buttare i soldi ed essere perdenti. L’esempio?

Mercoledì 29 dicembre
Ore 19:00 Luogo: Chiesa di San Domenico al Corso (corso Marrucino 133). Concerto di Natale La zampogna di Nico Berardi in concerto. “Il soffio dell’Otre” - A cura di: Ass. Cult. Ac.T.A.

Ore 19:00 Luogo: Auditorium ‘SS. Annunziata’ (Chiesa ex – Crocelle). CONCERTO DI NATALE DEL DIVERTIMENTO BAROCCO TEATINO. A cura di: Ass. Cult. Fairy Consort

Mario Canci è Direttore artistico del Theate Musica Antiqua un gruppo che risalta gli strumenti antichi e il repertorio barocco. E’ anche co-promotore della Compagnia abruzzese di musica popolare -Musica Aprutina oltre all' ACCADEMIA dei TRANSUMANTI degli ABRUZZI – (Ac.T.A.) insieme al maestro Ubaldo Di Gregorio bravo esperto della zampogna.

Ma esiste un’altra associazione culturale della zampogna “Zampogne e Ciaramelle D'Abruzzo” che si è esibita a Chieti a metà dicembre, nell’ambito della Rassegna Internazionale “Musica e…”, proposta dall’associazione Fairy Consort diretta da Luca Dragani. Anche questa associazione fa uso di strumenti antichi e musica barocca. Questi due maestri fra l’altro hanno anche uno strumento che li accomuna, il flauto. Nei loro gruppi musicali sono impegnati valenti professionisti, la maggior parte di Chieti e sono richiesti in Italia ed all'’Estero per i concerti, mantenendo alto il nome della nostra città. Allora perché questa competizione? Non si potrebbero unire le forze? Con umiltà questi musicisti potrebbero suonare insieme, accettarsi e farebbero un figurone! Tornando alla cornamusa, zampogna, ciaramella, i due gruppi hanno i capi che pur avendo una bella differenza di età si fanno onore nell’insegnare questi strumenti. Il giovane maestro zampognaro AntonelloDi Matteo dell’Associazione Culturale Zampogne e Ciaramelle d'Abruzzo ha creato una banda di zampogne che non è molto usuale in Italia, ma in Scozia queste bande esistono da molti anni. Ha anche ideato curato e realizzato e lo sta brevettando insieme a due musicisti una Zampogna elettronica. Questa avvilente situazione ha creato malumori nei cittadini che sono costretti a fare delle scelte e partecipare ad un solo evento per la per mancanza di comunicazione fra i gruppi e l’amministrazione. Ma ci vuole tanto a programmare signor sindaco ? Questa disarmonia non pensa che appesantisce le poche risorse economiche che lei ha? Dovendo pagare queste esibizioni, almeno si potrebbero ascoltare ! Ed Allora? Stesso discorso su i tanti cori che ci sono in città. Ma questa è un’altra storia… Si potrebbe realizzare un bel coro, molto grande, ma purtroppo parecchi membri dovrebbero restarne fuori…! Anche i tanti maestri dei cori dovrebbero accettare che ce ne deve essere uno. Ed allora? Per accontentare tutti, teniamoci i cori che abbiamo. Chi ci rimette? Le nostre tasche!



Scritto da: Luciano Pellegrini

25 dicembre 2010

Guerino è andato all'estero !

Il tifoso Domenico, (Mimmo) di Luzio, cinquantenne, tabaccaio di Chieti, non ha perso l’abitudine a seguire la squadra del Chieti durante il campionato di calcio, anche in città lontane perché con il suo motorino, che ha battezzato “Guerino”, ha questa passione, direi avventura. Sempre con il suo motorino Liberty Piaggio 50cc. a 4 tempi percorre centinaia di chilometri in tante ore e con qualsiasi tempo. Prima di prendere iniziative parla con il suo motorino per non contrariarlo. Per lui è paragonabile ad una persona che lo accompagna per ore ed ore, partendo presto la mattina, per raggiungere lo stadio; a fine partita trascorrono amichevolmente altre ore per tornare a casa, a Chieti. C’è ormai un legame quasi filiale. Mimmo mi ha raccontato che per il freddo di questi giorni ha dovuto acquistare dei guanti. Li ha indossati, li ha fatti vedere al suo inseparabile “amico” e solo dopo aver avuto la sua approvazione li ha pagati. Per la prima volta Guerino è andato anche all'estero. Niente poco di meno che “alla Repubblica di San Marino”! Giornata importante perché la sua squadra, il Chieti, ha vinto! Per fare ciò hanno viaggiato per circa 20 ore sfidando la pioggia e il freddo. Guerino in queste giornate fredde e nevose ha preferito restare in garage Ma oggi inghirlandato e con il suo amico e padrone Mimmo, vestito da Babbo Natale, si è fatto fotografare in Piazza Malta. Si è creato un capannello di persone nel vederlo così sistemato. Mimmo non ha potuto fare a meno di cingersi il collo con la sciarpa Nero Verde del Chieti. Buone feste a tutti i tifosi!



Scritto da: Luciano Pellegrini

24 dicembre 2010

Ian Anderson

Mercoledì 24 novembre. Ore 21. Sono all'ingresso del Palazzetto dello Sport, mi hanno regalato per il mio compleanno un biglietto per assistere ad un concerto di Ian Anderson. Voi mi direte ma chi è sto tizio, ma per me che compio 63 anni, è stato il mito della mia giovinezza, più che i Beatles. Il PalaResia si presenta in versione quasi teatrale, con il palco rivolto verso una tribuna, parterre e gradinate, noi spettatori, posti prenotati, siamo tutti ordinatamente seduti. E' la cornice giusta per un leader, grande cantante, compositore e flautista del celebre gruppo rock dei Jethro Tull, che fa tappa in città con una nuovissima e sofisticata band, stravolgendo ampiamente i canoni prestabiliti. Il palco è volutamente scarno: quello a cui stiamo per assistere, non è semplicemente un concerto, e non è neppure l'autocelebrazione di una vecchia, rockstar anagraficamente compromessa (63 anni, come me, suonatissimi e per il mestiere che fa, potrebbero essere tanti), ma è uno spettacolo musicale di altissimo livello. Qui stasera siamo quasi in duemila. Famiglie intere (intese come genitori, figli e nipoti!) sono quì per un "giullare" di corte particolarmente dotato, capace di entrare nella storia del rock ma di non rimanerne prigioniero, e in grado di stravolgere canoni stilistici prestabiliti. Un anfitrione brusco, questo sì, ma accogliente e sincero. La casa di Ian Anderson non è la Scozia, dove è nato, né l'Inghilterra, nazione che l'ha «adottato»: la Heimat di questo sorprendente musicista è il palco. Fra un brano e l'altro, si prodiga con maestria nella contestualizzazione del brani: atteggiamento apprezzabile, se si prende in considerazione il vasto repertorio. Anderson si presenta con il suo caratteristico look: bandana in testa, gilet su maglietta stropicciata, blue-jeans e calzatura in pelle nera. La nuova band merita una menzione: il giovane Florian Opahle, ventisette anni di chitarrismo virtuoso di matrice metallara, John O'Hara alle tastiere e all'accordeon (fisarmonica elettrificata, già nei Jethro Tull), il bassista David Goodier, ed il batterista di scuola jazz Scott Hammond. L'acustica risulta di pregio già dal primo brano: una suonata natalizia riarrangiata in chiave rock/progressive, dove trovano spazio fraseggi strumentali contraddistinti da un tecnicismo mai autocompiacente. La prima mezz'ora di concerto si muove su queste dinamiche, dove il carisma di Anderson fa da cornice ad un suono ricco e contaminato, in cui ogni componente della band trova lo spazio per esprimersi al meglio. Intorno alle 21.35, salgono sul palco i quattro musicisti di Budapest dello Sturcz Quartet (un classico quartetto d'archi da camera), che eseguono due brani dei Jethro Tull riarrangiati da O'Hara, oltre a due pezzi con l'intera band. C'è spazio anche per «Preludio in Do maggiore» di J.S. Bach, e per il celebre brano «Bourée», rivisitazione di Anderson di una composizione dello stesso Bach. Dopo un quarto d'ora di pausa, il gruppo torna sul palco assai carico, con il front-man capace di offrire al pubblico uno spettacolo da vero giullare, comprendente anche la famosissima posa «della gambetta alzata». In un repertorio vastissimo, trovano spazio due classici dei Jethro Tull, Aqualung e Locomotive breath, come brano di chiusura, durante il quale il pubblico batte il tempo con mani e piedi, coinvolto da una performance di altissimo livello, che ha unito generazioni ed epoche, annullando, per due ore abbondanti, illusori confini generazionali, geografici e musicali.Sono uscito all'aria fresca e mi sentivo un ragazzetto catapultato negli anni settanta che fischiettando allegramente si avviava verso casa.Un bel regalo per una meravigliosa serata, se vogliamo un pò diversa per un compleanno, che io ho molto apprezzata, da parte dei miei più cari amici, che contraccambierò con una bella bevuta in barba agli anni che passano e che mai più ritorneranno indietro.

L'albero di natale in Piazza Malta

Anche a Piazza Malta c’è un albero di Natale. L’amministrazione comunale ha pensato di rispettare questa usanza, ma il posto scelto non è stato dei più felici. L’abitudine dei commercianti e contadini è quella di scaricare in questo spazio la loro “monnezza”. L’albero è stato abbellito con nastri, palline e anche il lampione gli da una illuminazione speciale, ma i regali a terra? Cassette, sacchi, buste, carta, frutta, infatti i piccioni ne hanno approfittato per sfamarsi. I più contenti di questa situazione erano loro! Speriamo almeno che la nuova società faccia veramente la raccolta differenziata e non dove “coio coio”. Già avevo denunciato la ditta Tema che non la faceva, anzi metteva tutto insieme nell’autocompattatore per i rifiuti. E’ anche vero che mancano da sempre i bidoni per la raccolta differenziata. La colpa di questa monnezza è del cittadino, ma i contadini e commercianti sono stati istruiti? Chi vigila? Provo a stabilire con una critica costruttiva un colloquio con l’amministrazione, suggerendo delle soluzioni quasi a costo zero per la risoluzione dei problemi. C’è il menefreghismo più assoluto, anche a spostare un bidone!





Scritto da: Luciano Pellegrini

22 dicembre 2010

Peppino Di Iorio

L’artista presepista Teatino Peppino di Iorio, specialista nella lavorazione della canna vegetale, (arundo donax), seguita a riscuotere successi ,farsi conoscere ed apprezzare in Italia per le realizzazioni natalizie che crea .


Nel Natale 2010 sta esponendo in diverse città:
1. Roma a piazza del Popolo-Palazzo Bramante, espone 8 presepi.
2. Lanciano (CH) presso l’Auditorium Diocleziano.
3. Urbino presso la biblioteca della chiesa di San Francesco.

Espone tre presepi.
4. Fermo XI edizione della mostra di Arte Presepiale
5. Denice (AL) VI edizione Mostra Internazionale di Presepi.

Espone un albero di Natale in cartapesta. E’ l’unico rappresentante dell’Abruzzo.
6. Porto Sant’Elpidio (FM). Mostra concorso “Presepiando”.
7. Chieti chiesa di san Domenico. Espone dieci Presepi.
8. Massa Martana (PG) mostra dei presepi d’Italia.

Espone l’ultima sua realizzazione. Una nuova fantasia del Trabocco.
In occasione della illustrazione della 35° edizione della Mostra dei 100 Presepi, nel Palazzo Bramante (Piazza del Popolo - Roma - dal 26 novembre al 6 gennaio), il Maestro Giuseppe Di Iorio ha incontrato il cardinale Giovanni Lajolo , presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano e del Governatorato del Vaticano. Era presente la direttrice, Mariacarla Menaglia , della Mostra dei 100 Presepi.



Scritto da: Luciano Pellegrini

Amato Popolo


Amato popolo è il Vostro Silvio Napoleone che vi manda questo messaggio. A causa di un legittimo impedimento - l´onomastico della cugina della venticinquesima morosa di mio figlio - non ho potuto partecipare alla sanguinosa battaglia presso la cittadina russa di Smeimisir che si è rivelata una vera e propria Waterloo. Il mio fidato gran maresciallo Previten, esaurite le munizioni consistenti in 67 miliardi depositati su conti cifrati esteri, è stato sconfitto dalla coalizione comunista guidata dal duca di Prodington e io sono stato segregato con la mia piccola corte in una sperduta isoletta dell´oceano. La lotta d´altronde era impari; le mie truppe dotate di 66 televisioni e 99 giornali contro un paio di quotidiani così ostili e prevenuti che - quando un ammiratore della mia folta capigliatura mi ha chiamato "ciuffone" - dei miserabili pennivendoli hanno scritto nei loro articoli "buffone". Sull´ala sinistra inoltre la mia cavalleria ha dovuto sostenere l´assalto della Magistratura bolscevica pronta ad incolparmi per quello che, nelle mie intenzioni, era un semplice e innocente scambio di favori con alcuni giudici: tu mi aggiusti la sentenza e io ti aggiusto il conto in Svizzera. Ora sono qui sorvegliato da carcerieri prussiani nella loro stretta divisa di ordinanza bianca a mezze maniche con una strana scritta sul berrettino "Ospedale psichiatrico S. Elena". Premetto che ultimamente dormo sempre, ma mi solleva il fatto che sono contornato dai miei più fedeli amici come Vespen (che mi è sempre a fianco con un tabellone e mi incita, non so perché, a disegnare con un pennarello ponti, tangenziali e gallerie) e Schifen a cui purtroppo, da quando è caduto il riporto, sono venute meno le non già brillanti facoltà intellettive. Passo ore e ore in lunghi conversari con gli altri prigionieri politici e tra questi il mio preferito è Alessando il Grande. Nottetempo ci troviamo e, con la scusa di giocare a Risiko, ci spartiamo il globo terraqueo; io lo frego sempre lasciandogli i paesi del Medio Oriente pieni di pozzi di materiale nero appicicaticcio e maleodorante e mi tengo ben strette le miniere di carbone della Ruhr e del Galles perché scommetto che questo sarà il principale materiale di riscaldamento per i prossimi millenni. Alcuni prigionieri sono invece molto maleducati e si mettono a ridere in modo volgare quando mi vedono in perfetta tenuta da guerra con in capo il mio elegante elmetto traforato a due manici, neppure fosse uno scolapasta. Concludo questo mio messaggio con una esortazione; state attenti cittadini perché il pericolo rosso è dappertutto. Aiuto! I comunisti mi hanno sorpreso a complottare con Nerone e mi vogliono far fare una doccia gelata.

21 dicembre 2010

A Chieti 2 grossi eventi

Due grossi avvenimenti in questi giorni a Chieti per chiudere in bellezza l'anno 2010 e introdurci nel 2011... 1°, si rialza stasera il sipario del Teatro “Marrucino” per la lirica, alle ore 21, per replicare poi domani alla stessa ora e vanno in scena due atti unici di Gaetano Donizetti. Si tratta appunto dell’opera comica “Rita” e dell’opera buffa “Il campanello” per la regia di Giovanni Anfuso; direttore d’orchestra Francesco Ledda e maestro del coro Fabio D’Orazio. Sicuramente, vista la fame di spettacoli di qualità e visto il successo strepitoso avuto col Nabucco, un pò di sere fa, nonostante ci fosse stata all'ingresso la contestazione degli ormai ex musicisti del Teatro con distribuzione di volantini. Ci sarà sicuramente il tutto esaurito, con 450 posti già prenotati.


2°, un altro grosso evento è l'arrivo di una pista di pattinaggio sul ghiaccio in piazza San Giustino. Una delle attrattive ludiche di questo scorcio dell’anno che sta finendo. La sistemazione è ormai completata e l’apertura è prevista per domani, mercoledì 22 e dovrebbe funzionare fino al giorno dell’Epifania, 6 gennaio 2011. La pista è sistemata sul lato del municipio e misura 25 metri per 15. Voluta e sponsorizzata dalle associazioni di commercianti e artigiani, con un contributo del Comune. Si tratta di una novità assoluta per la città che dovrebbe richiamare parecchio pubblico, soprattutto bambini e giovani provenienti magari anche dai centri vicini.


20 dicembre 2010

Tutto come prima - Via Toppi


Sarà perché a Natale siamo più buoni, sarà perché l’amministrazione vuole fare un regalo ai commercianti del rione Trivigliano, ( Santa Maria), ma i birilli sono spariti, per la precisione ne sono rimasti tre che proteggono l’albero di Natale fuori la farmacia.

La zona pedonale stabilita di realizzare in Via Toppi e via degli Agostiniani, il 01 ottobre in una riunione pubblica presso l’Auditorium Sant’Agostino, non va giù ai commercianti ed alcuni residenti. E’ chiaro che tutto è tornato come prima. Vetture parcheggiate, pedoni a pericolo di essere investiti dai veicoli, passeggini che avanzano a zig e zag, gas di scarico. Il vice sindaco che aveva promosso una riunione per far conoscere l’idea dell’amministrazione sulla “pedonalità” della zona, accettata dalla maggioranza dei cittadini presenti, si è sciolta come la neve. Dopo la danza dei contenitori pieni di acqua che venivano spostati per ricreare

lo spazio a favore dei commercianti, l’amministrazione ha iniziato a tentennare, a prendere tempo. Aspettiamo i finanziamenti di privati per le telecamere e per le fioriere. Ma non era più logico non far fessi i cittadini, non illuderli, se prima non si prendevano delle soluzioni? Ora, cari amministratori che figura avete fatto?





Scritto da: Luciano Pellegrini

19 dicembre 2010

Buon Natale e Buon Anno

Buon Natale e Buon Anno a tutti. Buon Natale e Buon Anno a chi ha appeso il pupazzo di Babbo Natale sui balconi e sui tetti, in quella postura che non si capisce se il vecchio si sta arrampicando per rubare, o mira al tetto per suicidarsi. Spero che il prossimo anno, vengano dichiarati illegali, altrimenti dopo la liberazione dei nani da giardino sarà il caso di fondare un movimento di liberazione dei Babbi Natale. E Buon Natale e Buon Anno anche a quella annunciatrice RAI che col ditino ci spegne il video ogni sera, anche se, visti i programmi, non c'era bisogno di scomodare una Miss Italia per farcelo spegnere. Buon Natale e Buon Anno anche a quei ragazzi che girano col cavallo dei pantaloni così basso che sembrano essersi appena alzati da una seduta di gabinetto, sperando che rinsaviscano e si vestano in maniera più tradizionale. Buon Anno e Buon Natale anche a te che ti fermi a leggere il mio Blog e qualche volta lasci anche un commento...

@nonno enio

18 dicembre 2010

Maltempo e difficoltà produzione in Sevel e Honda


Atessa (Chieti) 17 dicembre 2010 - È ripresa regolarmente la notte scorsa la produzione nello stabilimento Sevel di Atessa (Chieti), e fabbriche dell’indotto, dopo lo stop del turno di ieri pomeriggio deciso dalla direzione aziendale a causa dei disagi dovuti alla forte nevicata. In ogni caso oggi si registra un alto tasso di assenteismo, si parla del 50 per cento, sempre dovuto alla difficoltà per molti lavoratori di raggiungere il sito produttivo della Val di Sangro. L’intero comprensorio frentano, dalla costa all’Alto Sangro, registra infatti pesanti difficoltà di traffico a causa del ghiaccio sulle strade. Sempre in Val di Sangro oggi secondo ed ultimo giorno di cassa integrazione alla Honda costretta ugualmente ieri a bloccare le linee per il mancato arrivo di camion con i pezzi necessari alla produzione.

Scritto su: tuttiassunti.it

17 dicembre 2010

Sciata in riva al mare

Il clima sta cambiando. Si passa dal caldo torrido a temperature gelide in pochi giorni. Sta nevicando anche a quote assurde, in riva al mare. Giovedì a Francavilla al Mare, la temperatura era al disotto dello zero e c’erano 20 cm di neve sulla spiaggia. Un invito a nozze sciare a pochi centimetri dall'’acqua del mare con l’onda che accarezza lo sci. Ed i pupazzi di neve che guardano il mare?

Purtroppo c’erano un paio di quad che hanno rovinato il manto bianco ed il silenzio del luogo. Queste vetture giocattolo con ruote molto larghe sono il divertimento di adulti , ma anche giovanissimi. Devo però essere sincero che mi hanno fatto comodo. La neve, dal fiume Alento ai Funghi, era asciutta e veloce, poi è diventata più acquosa e quindi pesante. La traccia dei quad l’ho sfruttata per procedere con meno fatica.


Può essere una leggerezza quello che sto raccontando. Ma il fuggire dai tromboni e bla – bla - bla della politica, dai programmi delle televisioni indecenti ed immergersi al rumore armonioso ed intonato dell’onda che si infrange sulla riva, può ricaricarti e godi della natura.



Scritto da: Luciano Pellegrini

15 dicembre 2010

IL TAGLIO DEGLI ALBERI


In genere gli alberi vengono potati così si rinforzano, non si ammalano, crescono più alti e le foglie sono più folte. Tagliarli è un grave danno all'ambiente ed alla fauna che ne faceva uso. Api ed uccelli. Oltre all’ambiente che ne traeva vantaggi dalla clorofilla che gli alberi creano. Ma non sempre purtroppo si pensano a queste cose! Dalle foto si nota il taglio che hanno fatto alle ACACIE nella ex Caserma Pierantoni



Scritto da: Luciano Pellegrini

14 dicembre 2010

FURBI E FESSI n°5 - PIERANTONI

Sono rimasto incredulo nel venire a conoscenza che ci sono persone apparentemente disinteressate ai problemi del quartiere, che poi ti ritrovi attivi sulle sorti di stabili abbandonati. Mi riferisco alla notizia riportata dal messaggero dell’otto dicembre : Due proposte strategiche per Chieti: la salvaguardia del Quartiere Santa Maria e un progetto sulla gestione dei rifiuti. Se ne parlerà domani 9 dicembre alle 18,30 all’Auditorium Le Crocelle, in un incontro aperto, organizzato dai membri del Raggruppamento temporaneo di artigiani e commercianti del Quartiere Santa Maria (RaTAC).
Proprio qui, negli ultimi anni, il degrado è stato crescente con la chiusura di vari esercizi pubblici e la presenza sempre più visibile di storici monumenti ormai fatiscenti.Anche se è da più di venti anni che si parla della Pierantoni e dell’Istituto del Santissimo Rosario in Largo Sant’Agata, come disse Totò:Tomo Tomo, Cacchio Cacchio arrivano nuovi ideatori. Se si riesce a fare qualcosa per la città ed in particolare per il quartiere, io e penso anche i residenti non siamo gelosi. Anzi, ben vengano proposte, basta realizzarle.


Paliamo di un’altra trovata che i furbi hanno realizzato in questi giorni.Il cancello in ferro, quello dopo il portone di ingresso alla ex caserma Pierantoni e che molti non si erano accorti che esisteva, è stato chiuso.Sono entrato ugualmente e la sorpresa è stata nel constatare che l’interno è pieno di vetture.A parte il fatto che non si è mai capito quante persone risiedono all'’interno ed a quale diritto, non si è a conoscenza quanto incassa il comune dai suoi immobili, molti dei quali abitati da associazioni sconosciute, ma è impossibile che circa trenta vetture sono di proprietà dei residenti. Ed allora? Questa trovata di chiudere il cancello a chi giova?Naturalmente ai furbi!



Scritto da: Luciano Pellegrini

Fotovoltaico su scuole cittadine

Chieti, ultimati tre impianti fotovoltaici su scuole cittadine finanziati dalla Giunta Ricci. Il Capogruppo dell'Italia dei Valori al Comune di Chieti, Bassam El Zohbi, annuncia che sono stati ultimati tre impianti fotovoltaici su scuole cittadine, promossi e finanziati dalla Giunta Ricci con i contributi del Ministero dell'Ambiente. Altri tre impianti sono stati ammessi ai cofinanziamenti regionali e saranno realizzati nel corso del 2011. Gli impianti già completati sono: impianto fotovoltaico da 18,72 kWp sulla Scuola Media Chiarini in via G. C. Spatocco; impianto fotovoltaico da 16,92 kWp sulla Scuola elementare in via Arniense; impianto fotovoltaico da 18,72 kWp sulla Scuola Materna in via G.Ravizza. «Ogni impianto – spiega El Zohbi – fornisce energia pulita a costo zero e produce, grazie al conto energia, un ricavato che azzera i costi a carico del Comune con un'eccedenza di €3.000 annui per le casse dell'Ente». Gli altri tre impianti in progetto sono: impianto fotovoltaico sulla scuola materna in via F. Masci; impianto fotovoltaico sulla scuola Cesarii in via Paolucci; impianto fotovoltaico sulla scuola materna elementare in via Pescara. El Zohbi rivolge «un ringraziamento al dirigente del settore Ambiente Ing. Giuseppe La Rovere, al Responsabile settore Energia Dott. Lorenzo Cinquino e ai loro collaboratori per il loro impegno e professionalità. Come ex assessore all'ambiente ho cercato di creare le basi per un ambiente più sano e una città più pulita. Pertanto auspico che la giunta guidata dal Sindaco Di Primio voglia portare avanti l'ambizioso progetto di realizzare impianti fotovoltaici su tutti gli edifici pubblici mantenendo l'idea di Chieti città sempre più virtuosa ed ecosostenibile.

13 dicembre 2010

Il trucco c'è ma non si vede !

Può capitare di avere una riunione in una zona anche fuori regione. Sono un sostenitore dei mezzi pubblici. E’ indifferente se su rotaia o ruote. La città da raggiungere è Avezzano domenica 12 dicembre alle ore 9.30. La scelta non è difficile, basta consultare gli orari e scegliere il mezzo. Il treno non ha orari che mi soddisfano, L’ARPA di domenica non fa questo servizio. Ecco che trovo il Consorzio Prontobus che effettua una corsa che fa per me. Parte alle 7.50 da Chieti Scalo ed arriva ad Avezzano alle 9.20.Perfetto. Però prima di partire preferisco contattare questo consorzio, siamo in Italia e tutto può accadere e chiedo conferma. La risposta è che non POSSO SCENDERE AD AVEZZANO. Perbacco e perché? L’ARPA non vuole! NON ABBIAMO IL PERMESSO DI FAR SALIRE A CHIETI E DISCESA AD AVEZZANO O VICEVERSA. POSSIAMO SOLO FAR SALIRE MA CON TERMINE DEL VIAGGIOPER FIUMICINO O CIAMPINO, CIOE’ ALL'AEROPORTO! Da non credere. L’autobus passa da Avezzano, ma sono sequestrato, non posso scendere! In un paese libero, democratico e con le tante liberalizzazioni che si sono fatte, si imponogono ancora delle scelte.Ben venga la concorrenza! Si possono ottenere servizi e prezzi migliori. Invece…! Però anche la nuova compagnia di treni Arenaways è costretta ad operare solo sulla linea torino milano, garantendo ai viaggiatori pulizia quotidiana, comfort e sicurezza. Ogni carrozza sarà dotata di sedili ergonomici, schermi LCD e prese di corrente per ricaricare computer e telefonini ed utilizzare il notebook. Sul convoglio ci sarà anche un'area shopping con prodotti alimentari del territorio e una carrozza speciale dove sarà ospitata l'area desk biglietteria e informazioni. Sembra di viaggiare con i treni…delle ferrovie dello stato!


Le ferrovie dello stato hanno imposto questo limitato collegamento. Vi immaginate se tali treni svolgessero servizio in tutta Italia e fuori? Probabilmente le ferrovie dello stato fallirebbero. L’ARPA, Azienda regionale prepotentemente impone le condizioni. E’ chiaro che avviserò il comune- la provincia- la regione il ministro le associazioni dei consumatori. Ma come si fanno a sopportare questi soprusi. Ma ci fosse stato qualcuno che avesse reclamato, un paese di pecoroni! Concludendo, sono costretto ad utilizzare la vettura…! Quindi cari viaggiatori di mezzi pubblici siete avvisati!



Scritto da : Luciano Pellegrini

Palazzo Sanità - Toppi

Scendendo da Via Toppi, si scorge la bella torre del palazzo Sanità di Toppi a Chieti. Soffermandomi con maggiore curiosità, mi sono accorto che in Via dei Tintori, questo palazzo ha un altro aspetto. Sembra terremotato! La storica Torre con merli gigliati, (forse in ossequio alla dinastia angioina) del palazzo del barone Lelio Sanità , già Toppi (storico teatino del 1600), prestigioso edificio nobiliare del ‘700, ma le cui origini risalgono al XIV secolo compreso il cortile e il raffinato portale di via dei Tintori. Nel 1647, il palazzo fu incendiato a seguito di un tumulto popolare. Scamparono all'incendio la torre, il portale e la corte di via dei Tintori. Nel sec. XVII, Giuseppe e Niccolò Toppi resero notorietà alla famiglia con le loro opere letterarie. Nel sec. XVIII,Diodato e Agatopo Toppi ricoprono cariche pubbliche cittadine. Nel 1720 fondano con il marchese Federico Valignani, storico e poeta, la colonia arcadica "Tegea",il cui motto era: “Matris nomina servat”,( mantiene i nomi della madre) -perchè dicevano che tegeate, la colonia tegea, veniva dal nome di un paese della Grecia, con conseguente incremento dello sviluppo del patrimonio artistico.La città acquistò un respiro più ampio che trovò campo in realizzazioni economiche e sociali di rilievo, grazie anche alla nascita delle vie ferrate e alla stazione dello Scalo, vero volano delle potenzialità presenti nella valle. A loro si deve la trasformazione del palazzo nelle forme attuali. Mons. Asterio Toppi l'ultimo rappresentante della famiglia, ha tenuto a battesimo l'abate Ferdinando Galiani. Questo notevole palazzo nobiliare ha più fronti, realizzati in epoche e stili diversi. La facciata prospiciente Porta Pescara si presenta con linee classicistiche, in armonia con la poetica arcadica cui aderirono i committenti Diodato e Agatopo Toppi. Il fronte di via degli Agostiniani, invece, risulta più banale, con ripensamenti ottocenteschi. Chiaro e lineare il portale a bugne lisce del tardo '500. L'androne, a volta ribassata, è ornato da un affresco che riproduce lo stemma di famiglia.Dopo il piccolo cortile si sviluppa l'originale scala a doppia rampa con colonne doriche e plastici stucchi settecenteschi.Le sale più basse del primo piano e del piano nobile sono decorate da interessanti affreschi allusivi agli stemmi della famiglia Toppi e Sanità.L'ala di via dei Tintori ostenta un ricco portale in pietra del 1400, a bugne piatte con intagli. L’ingresso al palazzo è l’elemento architettonico di maggior pregio di una facciata evidentemente laterale.Questo portale è quanto rimane dell’antico edificio rinascimentale andato distrutto nel corso dei tumulti del 1647.Trattasi di un bel monumento in pietra di armoniche proporzioni , reso prezioso dalle bugne tagliate a punta di diamante ed incise con ricercati motivi floreali. Sembra che un solo condomino, quello più importante, direi ricco… non voglia contribuire alle spese di manutenzione del palazzo. Ma l’amministratore del condominio ha tutte le carte in regola per poter imporre questa manutenzione. Per la messa in sicurezza della facciata sono responsabili civilmente e penalmente tutti i condomini. Tuttavia il Sindaco può emettere una ordinanza contingibile ed urgente anche se non è presente una segnalazione dei VV.FF. se sussiste una situazione di "degrado" per il ripristino del decoro ai sensi del vigente Regolamento Edilizio. Tale procedura è utilizzata in particolare per edifici in centro storico o comunque fronteggianti la strada. La richiesta di ordinanza può indifferentemente pervenire anche dalla Polizia Municipale o da un singolo cittadino, l'importante è che sussista una evidente violazione del Regolamento Comunale in materia di mantenimento del decoro delle facciate degli edifici. La fortuna è che il palazzo fu consolidato con tiranti quando fu costruito. Anticamente se ne faceva uso intelligentemente. Infatti i palazzi dell’Aquila che non sono crollati durante il terremoto avevano questa rinforzatura. Peccato che le lesioni del muro ormai senza più intonaco non fanno risaltare la bellezza del portale in via dei Tintori. Si può fare qualcosa?



Scritto da : Luciano Pellegrini

12 dicembre 2010

Orti gratis !


In questi giorni in cui tutti ci lamentiamo che non si arriva a fine mese per i costi che giornalmente si è costretti a sostenere per la spesa, sopratutto per l'acquisto delle verdure e che se non si va a farla al mercato contadino di piazza Malta a Chieti, è bella pesasnte. Senza scoraggiarsi a Villamagna (CH) hanno inventato una iniziativa a dir poco geniale. Hanno messo al bando e affidato dietro richiesta scritta, diciotto orti di 100 metri quadrati da consegnare gratuitamente alle giovani famiglie di Villamagna che si trovassero in difficoltà economiche. È il progetto “Adotta un orto gioioso” che sarà presentato il 5 dicembre prossimo alle ore 17 a Villamagna presso l’auditorium San Francesco. L’iniziativa è stata promossa dall’associazione “L’arca di Francesca” nell’ambito delle proprie finalità istituzionali volte al miglioramento della qualità della vita dei bambini, degli adolescenti e delle famiglie, in partenariato con il comune, il Centro di servizio per il volontariato della provincia di Chieti e la Confederazione italiana agricoltori. “Adotta un orto gioioso” prevede un bando per l’assegnazione dei terreni che scade il 30 dicembre, consultabile sul sito del comune (clicca quì) oppure sul sito dell’associazione. Alle famiglie sarà data la possibilità di coltivarli per beneficiare dei frutti e trarne così sostentamento. L’eccedenza di prodotti potrà essere venduta e il ricavato utilizzato per i bisogni dei nuclei familiari. Un orto sarà riservato alle scuole materne ed elementari del comune di Villamagna. Al termine della presentazione del progetto è previsto un concerto del “Trio Curti” - soprano, fisarmonica, pianoforte - che servirà per raccogliere fondi da destinare alla sistemazione dei terreni: realizzazione di recinti e di strade sulle quali raggiungere gli orti medesimi. Una domanda io la faccio al Signor Sindaco di Chieti e ai Signori assessori: " Quando quì da noi una iniziativa altrettanto meritevole? Vi comunico intanto che di terreni incolti ce ne sono parecchi e che vicino alla chiesa della Madonna degli angeli c'è giust'appunto un terreno dove quest'anno non sono stati raccolte neanche le olive lasciate marcire sulle 4 piante che ci sono... tanto per così piccole quantità non ne valeva proprio la pena! Cosa si aspetta ad espropriare e ad affidare in gestione a gente capace e volenterosa?

11 dicembre 2010

IL TIKET AL PONTE SUL MARE A PESCARA


Questa mattina, sabato 11 dicembre, con un cielo terso anche se la temperatura era frizzante, ho fatto la abituale corsa dal fiume Alento al fiume Pescara e ritorno. All'’inizio del “Ponte sul Mare” noto una persona con la giacca da cantoniere stradale. Senza fermarmi intravedo di sfuggita che in mano ha un blocchetto ed un tariffario. Chiedo come battuta se c’era il tiket da pagare. La risposta è stata affermativa; un suo collega alla fine del ponte mi avrebbe fornito i dettagli. Già immaginavo un articolo di fuoco contro l’amministrazione comunale della città. D’altronde oggi per fare cassa si pensa a tutto! Alla fine del ponte nessun operatore. Mah! Torno indietro perplesso. Sulla rampa in discesa questo operatore ferma un ciclista, per spirito di corpo altri ciclisti si fermano. Che bello, penso, inizia una discussione tutto materiale per me. Fra il serio ed il faceto, mi intrometto, scatto delle foto, mi qualifico ed a questo punto il gioco è fatto. Devono smascherarsi, la troupe al completo esce da una vettura usata come base operativa per le riprese e ridendo, stringendomi cordialmente la mano mi dice di lavorare in una agenzia che realizza gli smile…e che vengono ritrasmesse su rete 8 ogni mercoledì alle ore 21 e la domenica alle ore 19. Tanto buon umore che fa bene in questo periodo.

Buone risate!


Scritto da : Luciano Pellegrini

10 dicembre 2010

FURBI E FESSI - VIA SAPONARI

Avevo scelto di non scrivere per un certo periodo. Per non scrivere non devi uscire altrimenti vedi, quindi scrivi e ti incazzi. Diversi cittadini mi hanno chiesto il motivo di questa “mia assenza”, forse interessati di scoprire i suggerimenti che vengono presentati all'amministrazione affinché trovino la soluzione. Ciò mi ha lusingato, ma essendo stato minacciato di querela per un articolo scritto, mi sono detto: ma chi me lo fa fare? I cittadini dovrebbero essere più presenti agli avvenimenti della città e rispondere sui blog su quello che viene detto. Anche se la risposta dell’amministrazione è: Non abbiamo soldi. Può essere vero, allora basta dire che è inutile che segnaliamo, si ringrazia per i suggerimenti, ma non si farà più nulla. Però, caro Sindaco, non pensa che sarebbe ben accettato dai cittadini se ognuno di voi rinunciasse al compenso che prendete, soldi dei cittadini, anche perché siete giovani e seguitate a fare il vostro mestiere, la maggior parte come liberi professionisti? Non pensate che ogni mese gli oltre 30 mila euro che prendete possono servire ad altro? Inoltre, signor Sindaco, lo sa che potrebbe avvalersi dei lavoratori LSU, (lavoratori socialmente utili), che purtroppo si trovano in una situazione di probabile perdita del posto di lavoro , ma ora prendono i soldi dall'INPS e possono lavorare, perché lo prevede la legge? Probabilmente per loro può essere positivo essere impiegati ad operare in varie attività dell’amministrazione senza sentirvi dire: non abbiamo soldi-non abbiamo personale. Torniamo all'argomento di oggi. Fa parte ancora del filone: FURBI E FESSI

Anticipo che ne seguiranno altri, ma per non essere invasivo li pubblicherò un po’ alla volta. Non c’è urgenza, tanto i problemi non verranno risolti. Anzi non li considerate proprio, preferite tenervi “ la zavorra”. Via Saponari. Ricordo negli anni cinquanta era fatta tutta di terra e quando nevicava ci divertivamo a fare la “ scivolarella” mettendo sotto il sedere o la borsa della scuola o un pezzo di plastica. Poi furono realizzate delle scale sino a quando ha preso la forma attuale. I residenti erano penalizzati perché non potendo utilizzare la vettura e dovevano arrivare alle loro case a piedi. Ora c’è una comoda strada ed una scalinata. Quindi tutto bene? NO perchè nuovamente ci sono i FURBI ED I FESSI. Perché i cittadini devono essere diversi? Ma i FESSI non pagano le tasse? I residenti dia Via Saponari hanno diritto a parcheggiare gratuitamente…! Cacchio, ma allora perché questa regola non viene estesa a tutte le vie della città? Giorni fa un amico, E.M. aveva parcheggiato la vettura perché impegnato in una riunione. Alcuni residenti, furbi-diversi- raccomandati-lo hanno aspettato e dai a litigare. Noi siamo i proprietari ed abbiamo diritto a parcheggiare!

Questa mattina ho fatto un sopralluogo: Il posto riservato ai disabili era occupato da una vettura senza avere la patacca di trasporto invalidi. Su una ventina di vetture, almeno cinque non avevano la autorizzazione di residente, (ma quante ne sono state rilasciate in città), lo sai lei assessore Viola? Ora mi spiego il motivo dell’aiuto che danno altri dirigenti alla polizia municipale! Salta all'occhio un’altra bruttura. In via Carlo Madonna, vicino l’ingresso della ex scala mobile, la via è bloccata da una catena. Però ci sono parcheggiate tante vetture. Meno male! Da dove entrano? Ma da Piazza Falcone e Borsellino, al Terminal. Allora non si può regolamentare questa situazione, o si aspetta che un giorno i vigili fanno tutte queste multe?

All' inizio di via S. Olivieri, da largo Cavallerizza, sul marciapiedi a sinistra scendendo,parcheggiano una quindicina di vetture. Avete tracciato la linea continua. Anche qui, meno male perché non danno fastidio. Ma il marciapiedi del parcheggio Pierantoni è diverso? Perché ci parcheggiano I FESSI per prendersi la multa? Alla prossima puntata!



Scritto da : Luciano Pellegrini

04 dicembre 2010

Correva l'anno 1966 e avevamo circa 18 anni


La foto quì spra è stata scattata davanti alla palestra dell'ITIS di Chieti e pertanto mancano le femminucce della nostra classe (allora facevano ginnastica a parte) . Il primo della fila in basso accosciato è Marconi subito dopo c'è Conte, con la maglia bianca si vede Tatasciore e per finire Malizia. Della prima fila in piedi riconosco solo Tomassetti con dietro la testa di Adriani, con gli occhiali il professore Toppetti, a fianco si nota distintamente la testa di Treddenti e poi gli ultimi due, Spezzaferro, quello alto col maglione nero e Pizzuto. Io, mi vedo appena in quanto la mia faccia è in ombra e sono esattamente sotto la mano che fa le corna. Se qualcuno si riconoscesse in questa foto è pregato di comunicarmi il suo nome e un eventuale il suo indirizzo mail o cellulare, per poterlo contattare ed eventualmente organizzare un grande meeting con una bella mangiata. Eventuali altre foto, per essere pubblicate, vanno spedite in formato jpg a: nonnoenio@yahoo.com

Anno 1966, quando si studiava per prendere il diploma di Perito Chimico Industriale Capotecnico all'ITIS Luigi Di Savoia di Chieti e le classi erano composte già da 30 alunni e le sezioni arrivavano fino alla G e a scuola si andava sia la mattina che il pomeriggio e le lezioni finivano alle 17,30...

E luce fù

Dopo sette anni, pur con ripetute visite dell’ufficio di igiene e con una denuncia alla procura della repubblica, il terreno confinante con i magazzini nella ex caserma Pierantoni è stata bonificato. Alleluia! Ci sono volute poche ore di lavoro e tutto si è risolto. Onore e merito va alla nuova amministrazione. L’ex sindaco Ricci, l’ex assessore al verde ed i dirigenti, per cinque anni hanno non hanno preso in considerazione questa situazione. La nuova giunta, è vero che ci sono voluti nove mesi, ma ha operato.

Quanto durerà? E’ stato messo a programma questa disserbazione? E’ stato potato un ippocastano, recisa l’erba, tagliate le piante rampicanti alla rete di recinzione…e ACACIE! Ma ci sono altri ippocastani ed un fico da potare. La potatura bisogna farla perché rinforza l’albero che sarà più vivo. Quello che bisogna sempre evitare è il tagliare gli alberi. Esistevano fino a poche ore fa diverse acacie che facevano ombra d’estate, con i fiori profumati e non inquinati era una ghiottoneria per le api e poi per noi.


Era ricovero per i nidi degli uccelli e cosa più importante creavano ossigeno. E’ la luce solare, quella che permette agli alberi e alle piante di vivere e grazie alla fotosintesi clorofilliana di creare ossigeno e la vita. Ora non abbiamo più questa fortuna. Abbiamo rinunciato ad una estetica ambientale. Per fortuna l’ACACIA o ROBINIA si riproducono facilmente ed in poco tempo. L’Acacia è una pianta molto usata per consolidare i terrapieni, soprattutto quelli delle ferrovie e laddove c’era pericolo di smottamenti perché ha una rete di radici molto estesa in grado di contenere il terreno evitando appunto le frane. Qualche persona insensibile e indifferente verso i problemi ambientali, temeva che le radici potessero abbattere o lesionare il muro perimetrale del palazzo o del garage della Pierantoni. Nulla di tutto questo, anzi abbiamo la fortuna che le radici rafforzano il suolo. In ogni caso le radici sono ben salde al terreno, dobbiamo aspettare che il tronco ricresca. L’assessore, il dirigente, la forestale, un consulente agronomo, prima di tagliare dovevano parlarsi.

Solite cose fatte “ alla carlona”!



Scritto da : Luciano Pellegrini

03 dicembre 2010

I Fanatici in Montagna

Il CAI Club Alpino Italiano è una associazione Fondata il 23 ottobre 1863 a Torino. Il Club Alpino Italiano è unalibera associazione nazionale che, come recita l’articolo 1 del suo Statuto, “ha per meta l’alpinismo in ogni sua manifestazione, la conoscenza e lo studio delle montagne, specialmente di quelle italiane, e la difesa del loro ambiente naturale”. L’Associazione è costituita da Soci riuniti liberamente in Sezioni, coordinate in raggruppamenti regionali. I Soci del CAI risultano essere circa 320.000, che partecipano alle attività di 490 Sezioni e 306 Sottosezioni appartenenti a 21 gruppi regionali di cui2 raggruppamenti provinciali (Trentino e Alto Adige). Il CAI propone: - la diffusione della frequentazione della montagna e all’organizzazione di iniziative alpinistiche, escursionistiche e speleologiche, capillarmente diffuse sul territorio nazionale • l’organizzazione e la gestione di corsi d’addestramento per le attività alpinistiche, sci-alpinistiche, escursionistiche, speleologiche, naturalistiche volti a promuovere una sicura frequentazione della montagna • la formazione di 22 diverse figure di titolati (istruttori, accompagnatori ed operatori), necessarie allo svolgimento delle attività citate • al tracciamento, alla realizzazione e alla manutenzione di sentieri, opere alpine e attrezzature alpinistiche • alla realizzazione, alla manutenzione ed alla gestione dei rifugi alpini e dei bivacchi d’alta quota di proprietà del Club Alpino Italiano e delle singole Sezioni – quantificati ad oggi in 761 strutture per un totale di 21.681 posti letto - fissandone i criteri ed i mezzi • all’organizzazione, tramite il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS), struttura operativa del CAI, di idonee iniziative tecniche per la vigilanza e la prevenzione degli infortuni nell’esercizio delle attività alpinistiche, escursionistiche e speleologiche, per il soccorso degli infortunati o dei pericolanti e per il recupero dei caduti • alla promozione di attività scientifiche e didattiche per la conoscenza di ogni aspetto dell’ambiente montano nonché di ogni iniziativa idonea alla protezione ed alla valorizzazione dell’ambiente montano nazionale, anche attraverso l’operato di organi tecnici nazionali e territoriali • alla promozione di iniziative di formazione di tipo etico-culturale, di studi dedicati alla diffusione della conoscenza dell’ambiente montano e delle sue genti nei suoi molteplici aspetti, della fotografia e della cinematografia di montagna, della conservazione della cultura alpina • all’organizzazione ed alla gestione di corsi di preparazione professionale per guida speleologica nonché di corsi di formazione professionale per esperti e rilevatori del Servizio Valanghe Italiano (SVI). L’entusiasmo del grande apporto volontaristico che lo contraddistingue nel panorama associazionistico italiano ha permesso di concretizzare nel tempo un ampio ventaglio di realizzazioni a favore della montagna e dei suoi frequentatori quali rifugi, bivacchi, sentieri, rimboschimenti, opere sociali...


Per scelte probabilmente di natura personale, alcuni soci si allontanano per creare dei pseudo gruppi. Finché restano tesserati al CAI, pur svolgendo proprie attività, si può giustificare ma non capire. Il problema è quando persone si avvicinano alla montagna senza nessuna conoscenza e formazione tecnica. Sfidano la montagna forse per qualche situazione sconosciuta, affrontano pericoli senza paura, senza ragionare e ne escono vivi. Persone che invece hanno tutte le conoscenze e preparazione, purtroppo qualche volta perdono la vita. Ho riflettuto su queste persone. Probabilmente lo fanno perché frustrate sul lavoro- in famiglia non contano niente - nella società sono sconosciuti, allora si aggrappano a qualche cosa che possa farli sentire importanti. Non ragionano, ma sfidano. Navigando sul loro web, c’è una autoesaltazione dei pochi, meno male, appartenenti.

“Siamo in sette. Bel numero! Sei lupi adulti e un cucciolo (branco piccolo e ben affiatato). C'è Madre Lupa, la saggezza e l'esperienza impersonificate, navigatore satellitare del branco. Non ha problemi ad andare in solitaria per giorni...è una lupa tosta!” C’è fanatismo nei “ nomi d’arte” che si sono dati, es.”Lupaclà” ed il loro curriculum mette in disagio chi ha veramente fatto imprese alpinistiche. Ciò che fa pena, tanta pena e fa riflettere è l’espressione triste di quel bambino. La madre probabilmente lo sta illudendo, (il pezzo forte, la mascotte del branco, cucciolo ma già esperto conquistatore delle vette!), e per sentirsi in pace con la sua coscienza lo obbliga a seguirla a fare gruppo con persone che possono essere suoi nonni, non facendogli vivere la sua età, con i suoi amici,sperando che diventi quello che non ha potuto lei raggiungere: un famoso alpinista! Quindi con una preparazione approssimata, senza conoscenza di sentieri, di territori, di roccia, con attrezzature ed abbigliamento da mercato, coinvolgono altre persone a seguirli. E ci riescono e si vantano di quello che fanno. Altra riflessione è che la maggior parte di loro, sia uomini che donne, hanno una vita familiare sbandata. Divorziati - separati – conviventi - separati in casa - sconosciuti sul lavoro - abbandonati - frustrati- andicappati - asociali - nervosi - voler apparire - incazzati - gelosi degli altri – accaparratori - anoressici- brutt i- barzellettieri- arrapati -t e la do,no me la dai…!

Psicologicamente sono da ricovero. Ho seguito con poco interesse la disavventura di persone che con un tempo da stare a casa, hanno preferito sfidare la montagna, la scorsa settimana, sul Gran Sasso.( Monte Prena) Il solito gruppo di romani, ed un paio di Chieti. Si fanno chiamare ALPINISTI…! Esistono nella città dei pseudo gruppi, che a loro volta si sono divisi in altri sub appalti di gruppi. Vanno in montagna come esperti guide alpine, pensano di essere qualcuno, ma sono persone che a me fanno pena. Ho avuto modo di conoscerli e frequentarli. Prima o poi doveva accadere qualcosa. Quello che fa rabbia è che per la loro stoltezza mettono in pericolo la vita di altri, volontari, con moglie e figli che vanno a salvarli e recuperarli. Tutto ciò per la rabbia che portano in corpo e per far vedere che sono super uomini e super donne, fregnoni ! Il CAI ha ben altro comportamento, è formato da veri uomini e donne. Hanno conoscenza e rispetto della montagna, seguono corsi e sono esperti. Posso vantarmi di essere stato un mese in Pakistan, di aver percorso il ghiacciaio del Baltoro sino al campo base del K2, nel 2004 per la ricorrenza del cinquantenario della conquista della vetta da parte della spedizione italiana. Per un mese insieme ad altri amici sono stato a contatto con la spedizione italiana del CAI che poi è salita in vetta insieme agli scoiattoli di Cortina. Ho avuto a fianco per un mese un emblema dell’alpinismo mondiale, Kurt Diemberger - alpinisti come Gnaro Mondinelli - Karl Unterkicher - Agostino da Polenza, etc ….. Ho avuto tanta fortuna da imparare tante cose, nell’amicizia, nella disponibilità, nell’ascolto, nel non emergere. Queste sono persone, no come ha raccontato una protagonista nel loro web, dispersa sul Monte Prena: Abbiamo commesso il grave errore di sottovalutare le condizioni meteo e la montagna non perdona. Mi sento terribilmente in colpa all'idea che venti persone si stiano buttando in questo inferno per venire a recuperare noi. Mi spiace se in qualche modo ho messo in pericolo la vita di tanti. Spero che questo racconto possa tornare utile a tutti quelli che come me amano la montagna. Ma cara amica che ti definisci grande alpinista, prima di partire avrai ascoltato le previsioni meteorologiche come fanno le persone coscienti. Cosa ti aspettavi di dimostrare. Io se fossi in te mi vergognerei e non uscirei più da casa. Conosco le sette persone dissidenti del vostro gruppo e mi sono sempre allontanato da quello che facevano. E “ il bimbino” che portate con voi, non vi vergognate? Penso che difficilmente ci incontreremo in montagna perchè ciò che voi fate io l’ho effettuato tante volte, non per questo ho qualche anno più di voi, ma l’ho sempre compiuto con persone normali. Siate modesti e non irresponsabili.



Scritto da : Luciano Pellegrini

02 dicembre 2010

Il Centro Sociale di Filippone a Chieti

Nel quartiere Filippone di Chieti, esiste un centro sociale. Lo gestisce un gruppo di giovani amici da sei mesi, in ricordo di Alessio Gasbarri. Alessio è stato un ragazzo sfortunato, morto in un incidente stradale investito da una vettura nel mese di Gennaio 2009. Alessio da qualche mese era uno dei gestori del Centro Sociale di via Cutelli a Filippone, per cui la ex amministrazione comunale pensò di intitolare questo centro al suo nome dedicandogli una targa in ricordo .

L'annuncio è stato dato dal Sindaco di Chieti, Francesco Ricci, e dal Consigliere Delegato ai Centro Sociali del Comune di Chieti, Franco Di Pasquale, che, nello specifico, hanno rilasciato la seguente dichiarazione: "Desideriamo comunicare che il giorno della riapertura del Centro Sociale di via Cutelli, oggi in fase di ristrutturazione, verrà scoperta una targa in ricordo di Alessio Gasbarri, alla cui memoria vorremmo dedicare lo stesso Centro".Con questo atto ufficiale, l’Amministrazione Comunale di Chieti vuole testimoniare l’affetto e la stima nei confronti del giovane Alessio. Mi sono recato al centro sociale per conoscere i gestori e visitare la struttura. Mi accoglie il segretario Pelorosso Carlo.


In quanti siete a gestire il centro sociale?
Siamo quattro: Il presidente, Riccardo Perseo- IO- il tesoriere, Simone Perseo ed il vice presidente Alioscia Gasbarri, fratello di Alessio.

Che età avete?
Siamo giovani. Si va dai 28 ai 32 anni

Avete studiato?
Simone è laureato in specialistica a Firenze in Gestione del Personale. Io, Carlo, ho il diploma di perito in Telecomunicazioni e la laurea triennale in Scienze motorie. Il presidente Riccardo lavora come tecnico presso un’azienda di manutenzione caldaie.
Alioscia è ancora iscritto all'’università.

Da quanto tempo gestite il centro?
Dal mese di Giugno. La vecchia amministrazione ha ristrutturato la palazzina con nuovi infissi, mettendo a norma gli impianti, creando un bagno per disabili ma dobbiamo pagare mensilmente un affitto di cento euro, al comune. Purtroppo l’impianto di riscaldamento è problematico. L’assessore Colantonio ci ha assicurato che a giorni riparerà la caldaia, ma siccome il piano superiore non è abitabil,e saremmo costretti a pagare una bolletta cara per i locali inutilizzati.

Avete pensato ad utilizzare qualche altra fonte di energia?
Ci abbiamo pensato, ma dovremmo investire diversi euro per acquistare per esempio stufe a fungo.

L’arredo, il pagamento delle bollette, la pulizia del locale, l’acquisto degli alimenti, come va?

Abbiamo pensato noi ad acquistare i tavoli e le sedie. Abbiamo messo un bigliardino ed un tavolo da bigliardo. Abbiamo creato una biblioteca ed acquistiamo un paio di quotidiani al giorno. Il televisore è nostro e paghiamo l’abbonamento a Premium 120 euro al mese. Paghiamo anche la SIAE cinquecento euro a semestre. Acquistiamo gli arrosticini che cuciniamo sul carbone all'’aperto ed i cornetti. Mi fa notare che hanno l’autorizzazione a cucinare.

Chi frequenta il centro sociale?
Giovani ed adulti. I giovani passano un po' di tempo con il bigliardino, gli anziani vedono la TV e giocano a carte. La sera il centro è più frequentato da persone che vedono la TV, bevono una birra e vanno a casa. Stiamo notando che vengono da vari quartieri della città e ci fa piacere.

Cosa proponete per rendere il centro più interessante?
Le idee non mancano, ma abbiamo bisogno di aiuto. Ad agosto abbiamo organizzato una serata in ricordo di Alessio. Il 7 dicembre prossimo, martedì, con inizio alle ore 21 offriamo un intrattenimento gratis: “APERITIVO IMMACOLATO"!

Diamo il buffet gratis, sono torte e biscotti che confezioneranno le nostre madri e mogli. Ci sarà musica & baldoria by Vanni, un revival anni 70/80/90. Dalle 23:00 cornetti caldi! birra e vino a prezzi popolari! Abbiamo parlato con l’assessore De Matteo per fare del doposcuola o altre attività culturali. La risposta è sempre positiva ma speriamo bene. Un amico residente nella zona su un blog su cui scrive ha lamentato l’abbandono del quartiere Veramente noi ci siamo nati e siamo ottimisti. La cosa positiva è stata la nascita del "nuovo" Centro Sociale, ben tenuto e frequentato. Ce la facciamo appena a gestire le spese. E’ vero. Ci vorrebbe più pubblicità per farci conoscere . Sfruttiamo il passa parola di amici e Facebook.

Ed i rapporti con la chiesa?
Sono buoni, ognuno sostiene le sue attività. Non esiste un interscambio, ma ci sopportiamo. Ritengo positivo questa attività che dei giovani hanno voluto intraprendere. Non è semplice portala avanti. Il comune potrebbe non far pagare l’affitto e si risparmierebbe 1200 euro l’anno. Chiesi nei cinque anni trascorsi ai giovani consiglieri del centro sinistra la conoscenza di quanto rendevano l’affitto delle sedi comunali, come la Pierantoni. Nessuna risposta. Ho rilanciato la domanda alla nuova amministrazione. Sino ad ora muti.

Quante associazioni o palestre versano mensilmente una quota di affitto?
Questo centro sociale SI:

Assessori Colantonio e De Matteo con a capo il sindaco, cercate di non deludere questi giovani con le promesse da politico. Apprezzate l’impegno l’investimento e quello che stanno facendo. Deluderli sarebbe pericoloso.



Scritto da : Luciano Pellegrini


01 dicembre 2010

LA COCCIUTAGGINE

Ho parlato in privato due volte con l’assessore al traffico Viola. Ciò per collaborare ed anche perché aveva capito il problema che si poteva risolvere immediatamente ed a costo quasi zero. Gli ho suggerito anche come poter operare e recuperare posti macchina in via S.Oivieri. Ma non avendo avuto risposta a questa collaborazione ho pensato di far conoscere alla cittadinanza quello che ci siamo detti. Ho inviato il 18 novembre scorso la email sotto indicata. Il motivo, sempre per le multe che i vigili hanno comminato anche a me ed alla quale avrei fatto ricorso, in quanto vettura autorizzata per trasporto disabili. Il primo di Ottobre, avevamo fatto una riunione al teatro di Sant'Agostino per annunciare al quartiere la volontà di predisporre una zona pedonale in Via Toppi e via degli Agostiniani. A fine riunione, parlai con il sindaco Di Primio - il vice sindaco Di Paolo e la comandante dei vigili urbani per proporre una soluzione ai parcheggi, anche per il motivo che da alcuni giorni si stava usando " la frusta" per le vetture parcheggiate sul marciapiedi che va dal benzinaio al negozio di Zappacosta, via S.Olivieri, lato parcheggio Pierantoni. Le suddette persone avevano assicurato che" si poteva fare"! Sono trascorsi due mesi, ma tutto come prima, anzi peggio. Questa mattina, (29 novembre n.d.r.) - altre multe...
Dalle foto si può vedere che si possono recuperare posti macchina senza dare fastidio ai pedoni e mezzi. Si potrebbero installare un paio di dissuatori, che costano poco. Si può realizzare anche in cemento, così che le vetture sono costrette a rallentare. La prima cosa da fare perché il quartiere ne è sprovvisto, realizzare almeno un posto vettura per disabili.

Inoltre si possono recuperare altri posti macchina spostando all'altro lato del marciapiedi i bidoni per l'immondizia. Questo significa collaborare con il cittadino, anche per la modica spesa...! Un po' di vernice, un paio di ore di lavoro, qualche chilo di cemento. Le persone multate sono VERAMENTE INCAZZATE!

Scritto da : LUCIANO PELLEGRINI


P.S. Lo sapete che se parcheggi in mezzo alla strada paghi 35 euro e se parcheggi sul marciapiede paghi 70 euro? Quindi meglio parcheggiare IN MEZZO ALLA STRADA