04 dicembre 2010

E luce fù

Dopo sette anni, pur con ripetute visite dell’ufficio di igiene e con una denuncia alla procura della repubblica, il terreno confinante con i magazzini nella ex caserma Pierantoni è stata bonificato. Alleluia! Ci sono volute poche ore di lavoro e tutto si è risolto. Onore e merito va alla nuova amministrazione. L’ex sindaco Ricci, l’ex assessore al verde ed i dirigenti, per cinque anni hanno non hanno preso in considerazione questa situazione. La nuova giunta, è vero che ci sono voluti nove mesi, ma ha operato.

Quanto durerà? E’ stato messo a programma questa disserbazione? E’ stato potato un ippocastano, recisa l’erba, tagliate le piante rampicanti alla rete di recinzione…e ACACIE! Ma ci sono altri ippocastani ed un fico da potare. La potatura bisogna farla perché rinforza l’albero che sarà più vivo. Quello che bisogna sempre evitare è il tagliare gli alberi. Esistevano fino a poche ore fa diverse acacie che facevano ombra d’estate, con i fiori profumati e non inquinati era una ghiottoneria per le api e poi per noi.


Era ricovero per i nidi degli uccelli e cosa più importante creavano ossigeno. E’ la luce solare, quella che permette agli alberi e alle piante di vivere e grazie alla fotosintesi clorofilliana di creare ossigeno e la vita. Ora non abbiamo più questa fortuna. Abbiamo rinunciato ad una estetica ambientale. Per fortuna l’ACACIA o ROBINIA si riproducono facilmente ed in poco tempo. L’Acacia è una pianta molto usata per consolidare i terrapieni, soprattutto quelli delle ferrovie e laddove c’era pericolo di smottamenti perché ha una rete di radici molto estesa in grado di contenere il terreno evitando appunto le frane. Qualche persona insensibile e indifferente verso i problemi ambientali, temeva che le radici potessero abbattere o lesionare il muro perimetrale del palazzo o del garage della Pierantoni. Nulla di tutto questo, anzi abbiamo la fortuna che le radici rafforzano il suolo. In ogni caso le radici sono ben salde al terreno, dobbiamo aspettare che il tronco ricresca. L’assessore, il dirigente, la forestale, un consulente agronomo, prima di tagliare dovevano parlarsi.

Solite cose fatte “ alla carlona”!



Scritto da : Luciano Pellegrini

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