25 novembre 2011

Nelle mani del PDL la fondazione De Gasperi...


La Fondazione De Gasperi (quella nazionale) si affida al Pdl, la cui impronta è sempre più visibile nel consiglio e ora anche alla guida dell'istituzione culturale fondata nel 1982 da Giulio Andreotti. Da poche settimane infatti Franco Frattini , oggi deputato del Popolo della libertà, ma fino a mercoledì scorso, ministro degli Esteri del governo Berlusconi, è il nuovo presidente della Fondazione De Gasperi. Prende il posto di Andreotti, che a 92 anni rimane presidente onorario. La prima uscita pubblica di Frattini da presidente della Fondazione è a un convegno sull'unità d'Italia dell'11 novembre scorso a Roma - quando era già un ministro con le ore contate - al fianco della vicepresidente Maria Romana De Gasperi, figlia del grande statista trentino. Il partito di Berlusconi è ben rappresentato nella Fondazione De Gasperi non solo per aver conquistato la presidenza, ma anche per la presenza nel consiglio di altri tre parlamentari del Pdl: Guido Crosetto , ex sottosegretario alla difesa, diventato famoso negli ultimi giorni del governo per la telefonata al giornalista Bechis in cui parlava di Berlusconi in termini non proprio lusinghieri; il deputato Isidoro Gottardo e l'onorevole Raffello Vignali , che è stato dal 2003 al 2008 presidente della Compagnia delle opere, braccio operativo di Comunione e liberazione. E proprio Vignali non ha avuto esitazioni a dire pubblicamente che: «Berlusconi è l'erede di De Gasperi». Nel consiglio ci sono poi l'ex parlamentare europeo del Pdl, Alessandro Fontana, e l'imprenditore veneziano Andrea Mevorach, che era stato indicato da Berlusconi per la realizzazione della new-town a l'Aquila post terremoto, poi mai realizzata.

nonno enio


20 novembre 2011

Monti? e noi paghiamo!

Guardandomi in giro di questi giorni e leggendo sui diversi giornali nazionali, mi sono fatto due idee ben precise, una è che Berlusconi è rimasto ancora nella testa degli italiani, forse perchè finalmente avevano trovato in questi uno uguale a loro, attaccato ai soldi per incrementare i fatturati delle sue industri e alla gnocca, sopratutto giovane e bella. Pertanto questo signore non sparirà mai dalla vita politica italiana e le prossime elezioni saranno la riprova di quasta mia considerazione. Secondo che la situazione di armistizio con questo governo (Monti) di burocrati e banchieri (Passera), non è stata fatto per il bene degli italiani, ma per durare fino alle prossime elezioni, con la complicità di un inutile parlamento che vuole rimanere attaccato agli scranni di Montecitorio, per guadagnarsi indennità e vitalizi, evitando di affrontare in anticipo il popolo sovrano e la naturale competizione elettorale che sarebbe dovuta esserci, in un sistema bipolare. Questi sono tutti calcoli di partito, sia di destra che di sinistra per potersi preparare nel frattempo un programma da proporre in sede elettorale. Non mi aspetto riduzioni dei costi della politica, nonostante quello che quell'imbroglione di Fini, va dicendo nei suoi discorsi preelettorali, quello stesso signore che mesi fa avrebbe detto che si sarebbe dimesso, da presidente della Camera, se fosse risultata, la casa di Montecarlo, comperata da suo genero.Saranno sempre i soliti a pagare il "fio" delle loro politiche dissennate miranti a indebitarci, con l'ICI sulla prima casa (la proprietà ritornerà ad essere un furto) e con le pensioni e i licenzuiamenti facili, in nome di un Europa dei popoli mai esistita e statene certi che da un furbone quale Monti, daccordo con gli intrallazzari Merkel e Sarcozy, non finiranno quì... Nonostante i mugugni di rito i sindacati, hanno già fatto intendere al premier e al ministro del Welfare, Fornero, che se il governo agirà con un decreto legge loro non faranno altro che prenderne atto. Insomma quasi quasi si augurano che Monti proceda con un provvedimento d'urgenza e blindato all'insegna dell'emergenza piuttosto che aprire un tavolo di concertazione che finirebbe per far emergere posizioni contrastanti e metterebbe il sindacato nella difficile posizione di render conto ai lavoratori.

nonno enio


19 novembre 2011

Chieti - Autobus come Go Kart

Chieti, Ore 8.00 del 18 novembre 2011. Salgo sull' autobus dell'Arpa che parte da Chieti alle ore 7,50 per Pescara, alla fermata di via S.Olivieri . E' l'Autobus " lungo", cioè ha due carrozze con lo snodo in mezzo perchè a questa ora ci sono molti passeggeri. E' curioso vederlo transitare per le nostre strade specialmente fare le curve come quella del Tricalle ed i rondò. Eppure sembra un gioco guidarli. Sono un nostalgico dei mezzi pubblici e li utilizzo sempre sia per brevi che lunghi spostamenti. In essi c'è un clima di coinvolgimento e socializzazione. Questa mattina però ho notato che qualcosa non andava. L'autista guidava questo " lungo mezzo" come un go kart. Velocità alta, alle curve quasi si inclinava... Alla curva del Tricalle, l'autista ha schiacciato il freno con più forza, o perchè la curva lo aveva preso troppo veloce o per motivi di traffico. Quindi le persone in piedi hanno fatto uno sforzo per non cadere. Insomma, io ed i passeggeri eravamo un po' tesi. Prima che scendessi all'università, mi sono avvicinato all'autista e gli ho fatto notare che aveva una guida " troppo allegra", ed era meglio andare più piano, frenare meno ed accarezzare le curve. Mi ha risposto: DEVO RISPETTARE L'ORARIO-VADO A 50 KM ORARI- CI SONO APPOGGI PER NON CADERE. Infatti per alzarmi dalla sedia e scendere ho dovuto fare ACROBAZIE per non cadere. Eppure non sono vecchio e le gambe mi " tengono" ancora in piedi.
Vorrei far presente ai responsabili dell'ARPA che se un mezzo va veloce e devi frenare è ovvio che è facile cadere... La velocità di 50 KM ora in città alle otto del mattino e con il traffico caotico in questa ora penso che non si può assolutamente raggiungerla. Per cui suggerisco agli incaricati di controllare l'ansia degli autisti , far loro rispettare i passeggeri e non creare pericolo. Sarebbe utile che in Italia si progettasse una iniziativa per realizzare gli autobus come a Londra. Si potrebbe bandire un concorso con queste caratteristiche: gli autobus devono avere almeno 72 posti a sedere, su due piani , piattaforma di accesso per i disabili, ecologici. E poi come sarebbe bello che a bordo ci fosse di nuovo il bigliettaio, un' altra vecchia tradizione dei gloriosi autobus di una volta, una figura che dava consigli e sicurezza ai passeggeri.

Scritto da: Luciano Pellegrini

17 novembre 2011

Premiata Maria Fosco, di Orsogna (CH)


La vice presidente dell’Italian American Museum di New York, Maria Fosco, originaria di Orsogna (Chieti), è stata insignita dell'onorificenza di "Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana" dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. La notizia è stata accolta con grande orgoglio a Orsogna, il cui sindaco, Alessandro D'Alessandro, si è congratulato con Maria Fosco per la nomina, che «premia un attento lavoro di valorizzazione della cultura italiana negli Stati Uniti d'America e di rafforzamento dei legami culturali tra i due Paesi. L'impegno della dottoressa Fosco - prosegue il sindaco - è la dimostrazione più evidente di come sia rimasta solida l'identità della comunità orsognese negli Stati Uniti, anche tra quanti non sono nati in Italia». Maria Fosco è infatti nata e cresciuta ad Astoria, nel quartiere Queens di New York. E' figlia di Filomena e Antonio, emigrati da Orsogna alla fine degli anni Cinquanta. La Fosco ha frequentato l’Hunter College della University of New York e si è laureata nel 1985 in Storia, con specializzazione in Affari Internazionali. Nel 1986 è entrata nello staff dell'Italian American Institute nella posizione di Director of Administration and Community Programs. Dopo il terremoto dell’Aquila del 6 aprile 2009, Maria Fosco si è impegnata a nome dell'Italian American Museum per raccogliere 110 mila dollari da devolvere alle popolazioni colpite dal sisma, consegnati al Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

nonno enio

15 novembre 2011

Crisi ? - 800 mila euro per far ballare Vieri


Noi quì a preoccuparci di cosa e come verremo tartassati dal governo Monti, quel governo che promettendo sangue e lacrime e tanti sacrifici per tutti e la RAI che butta nel "cesso" i soldi del canone. Bobo Vieri, l'ex calciatore di Juve e Inter tra le altre squadre, andrà a «Ballando con le stelle 8». Il calciatore parteciperà allo show condotto da Milly Carlucci, non quella che ha TRADITO il Cavaliere, quell'altra... che partirà il 7 gennaio su Raiuno dopo aver strappato un contratto sontuoso. Lo rivela Tv Sorrisi e Canzoni nel numero in edicola oggi. Vieri - si legge in un'anticipazione diffusa dal settimanale - ha trattato gli ultimi dettagli per la sua partecipazione come concorrente e ha firmato un contratto che si aggira sugli 800 mila euro. Milly Carlucci sembra molto interessata al mondo dello sport: ci sono stati contatti con il pilota Giancarlo Fisichella, mentre per il ruolo di ballerini per una notte sono in pole position Filippo Magnini e Federica Pellegrini, la coppia d'oro del nuoto, e il campione di salto in lungo Andrew Howe. Ben nutrita è anche la squadra degli attori. Tra i nomi dei possibili ballerini in gara - conclude Tv Sorrisi e Canzoni - anche quelli di

Roberto Farnesi, Sergio Assisi e Marisa Laurito. E' proprio vero che da noi si può fare tutto sopratutto con i soldi degli altri....
nonno enio

Chieti - 21° film festival


Il 21° Chieti Film Festival programmato dal 7 al 11 novembre si è concluso. Ottima la partecipazione del pubblico, circa 500 persone a sera. Il costo del biglietto certamente stimolante. Con 4 Euro si poteva trascorrere una serata e gustarsi la proiezione di 3 film. Il Supercinema è un locale piacevole e gradevole per questo tipo di spettacolo. Le poltroncine sono comode, l'arredo ben curato, il riscaldamento forse troppo alto considerate le giornate calde. La scelta delle pellicole selezionate dalla Fondazione Edoardo Tiboni per la Cultura in Abruzzo e l' Istituto Multimediale Scrittura e Immagine di Pescara, viene progettata per far emergere registi, paesi stranieri, attori, generi cinematografici. Come proposta d'autore, (sono film di prima visione della ultima stagione cinematografica), è stato proiettato in anteprima gratuita, il film di Ficarra e Picone: ANCHE SE E' AMORE NON SI VEDE Subito dopo la proiezione del film, venerdì 4 Novembre alle ore 20,00, i due comici siciliani sono stati i premiati per questa edizione, dalla giornalista Rai Maria Rosaria La Morgia. Alla fine della premiazione altra anteprima nazionale è stato proiettato il film di Woody Allen "Midnight in Paris. La presenza numerosa del pubblico ha posto nuovamente in evidenza la richiesta di una sala cinematografica in città. L'amministrazione comunale ha risposto ultimamente ad una domanda di un cittadino che: purtroppo il costo per mantenere funzionante la struttura, è notevole. MEGLIO USARLA QUANDO CE NE E' BISOGNO! Risposta giusta che però lascia insoddisfatti i cittadini. Posso informare sul mio comportamento di cittadino utente che non avendo voglia di spostarsi in vettura, non raggiunge i centri commerciali per vedere i film, e che preferisce arrivare a piedi al Supercinema. Purtroppo il grido di dolore dell'associazione Scrittura e Immagine è che da tre anni non viene finanziata dalla Regione Abruzzo. La Regione dovrebbe stanziare i fondi annuali che la Legge '98 stabilisce, ma che da tre anni non sono assegnati, con una effetto negativo per le iniziative e la stessa sopravvivenza del settore nel quale si impegna in modo molto incisivo con la Lanterna Magica dell'Aquila e il Flaiano Cinema di Pescara. Meno male che alcuni privati offrono la possibilità economica di seguitare a fare cultura e spettacolo. Vedi la fondazione Carichieti. Il comune di Chieti comunque ha concesso gratuitamente la sala e il personale. L' Istituto Scrittura e Immagine, nella persona della vicepresidente Lucilla Sergiacomo, mi ha evidenziato che l'associazione rispetta questa iniziativa di Chieti perché hanno avuto sempre un ottimo coinvolgimento del pubblico e pur nella ristrettezza economica questo anno hanno stimolato all'evento gli istituti superiori della città, nella mattinata. Inoltre hanno ospitato due stagisti laureandi in lettere e filosofia. Incoraggiante la proposta offerta dei film e sperando in tempi migliori, per il momento non resta che accontentarci.

Scritto da: Luciano Pellegrini

12 novembre 2011

Chieti - World Freedom day

Mercoledì 9 novembre si è celebrato l'anniversario dell'evento World Freedom day “giornata mondiale della libertà”. A dire il vero io avevo dimenticato questo fatto, ma né i giornali e né le televisioni in Italia, se non erro, ne hanno parlato. Diversamente, in tutto il mondo è un evento propagandato. Per fare cosa gradita alle nuove generazioni, ma anche a persone mature che hanno dimenticato la vicenda, ricordo che il muro di Berlino fu costruito in una notte, nelle prime ore del 13 agosto 1961, mentre la maggior parte dei berlinesi dormiva. La città fu bloccata da rotoli di filo spinato collocati dalla milizia tedesca orientale. Le guardie di frontiera e di polizia sorvegliarono i cittadini per 28 anni per impedire la libera circolazione della persone tra Berlino Ovest e il territorio della Germania est, sino alla demolizione del muro che avvenne in un'altra notte, quella del 9 novembre 1989, abbattuto dalla voglia di libertà dei berlinesi dell'Est.

Il muro inizialmente consisteva di filo spinato, ma già dal 15 agosto 1961 iniziarono ad essere utilizzati gli elementi prefabbricati di cemento e pietra destinati a formare la prima generazione di un vero e proprio muro. Il muro divideva fisicamente la città; quando circondò completamente Berlino Ovest, trasformò in pratica i settori occidentali in un'isola rinchiusa entro i territori orientali. Con la costruzione del muro le emigrazioni passarono da 2.500.000 tra il 1949 ed il 1962 a 5000 tra il 1962 ed il 1989. Il muro era lungo più di 155 km e la frontiera era fortificata da due muri paralleli di cemento armato, separati da una cosiddetta "striscia della morte" larga alcune decine di metri, da recinzioni, 105,5 km di fossato anticarro, 302 torri di guardia con cecchini armati, 20 bunker e una strada illuminata per il pattugliamento lunga 177 km. Durante il periodo di esistenza del muro vi furono circa 5000 tentativi di fuga coronati da successo verso Berlino Ovest. Nello stesso periodo varie fonti indicano in un numero compreso tra 192 e 239 i cittadini della Germania Est uccisi dalle guardie mentre tentavano di raggiungere l'ovest e molti altri feriti. Fonte wikipedia. Ci furono 270 vittime, secondo la Procura della repubblica di Berlino, uccise dalla polizia di frontiera della DDR anche se altre fonti parlano di un migliaio di vittime.
Malauguratamente ci sono stati anche tanti bambini. Questa costruzione fu considerata il simbolo della Cortina di ferro, la linea di confine europea tra la zona d'influenza statunitense e quella sovietica durante la guerra fredda. La fase più critica e potenzialmente pericolosa della guerra fredda fu quella compresa fra gli anni cinquanta e settanta. Già dai primi anni ottanta i due blocchi avviarono un graduale processo di distensione e disarmo; tuttavia la fine di questo periodo storico viene convenzionalmente fatta coincidere con la caduta del Muro di Berlino (9 novembre 1989).

Arnold Beichman ( 1913-2010) storico americano e famoso anticomunista morto a 97 anni così scrisse: Ricordiamo che questa vittoria è stata ottenuta senza spargimento di sangue, senza eserciti in marcia, senza perdita di vite umane, senza ricadute nucleari. Vincitori e vinti insieme hanno acclamato la fine della Guerra Fredda.

Il parlamento italiano, con la legge n. 61 del 15 aprile 2005, ha dichiarato il 9 novembre "Giorno della libertà", quale ricorrenza dell'abbattimento del muro di Berlino, evento simbolo per la liberazione di Paesi oppressi e auspicio di democrazia per le popolazioni tuttora soggette al totalitarismo. In occasione del Giorno della libertà, vengono annualmente organizzate cerimonie commemorative ufficiali e momenti di approfondimento nelle scuole che illustrano il valore della democrazia e della libertà, evidenziando obiettivamente gli effetti nefasti dei totalitarismi passati e presenti.

L'Istituto transatlantico sta coordinando e sostenendo la commemorazione in tutto il mondo di questa data storica con la giornata mondiale della libertà, il 9 Novembre di ogni anno. L' obiettivo è quello di celebrare la Giornata Mondiale della Libertà attraverso il rilascio di palloncini bianchi, ma anche organizzando conferenze,convegni, o discussioni private.

Negli Stati Uniti il World Freedom day fu dichiarato dall'allora presidente George W. Bush . E 'iniziato nel 2001 . Ma fu anche l'occasione per acclamare il presidente uscente Ronald Reagan , considerato come determinante per il crollo dell'Unione Sovietica e la fine del Guerra Fredda.

L'Addetto Stampa della casa bianca, in data 8 novembre 2011, ha emesso il seguente comunicato a firma del presidente BARACK OBAMA per ricordare la Giornata Mondiale della Libertà.
Il 9 novembre 1989, il popolo tedesco ha attraversato una barriera che divideva la loro nazione, dimostrando che nessun muro è abbastanza forte per trattenere la crescente ondata di libertà umana. Non ci potrebbe essere più chiaro rimprovero di tirannia, né una più forte affermazione di libertà. In occasione della Giornata Mondiale della Libertà, si commemora la caduta del muro di Berlino, si celebra la resistenza dello spirito umano, si è vicini a tutti coloro che vivono nelle tenebre della oppressione e si da il coraggio di credere nella speranza di un giorno più luminoso.
Questo momento cruciale nel cammino verso la libertà globale ha segnato una nuova era in Europa e nel mondo. Oggi, ancora una volta, ci troviamo a un crocevia della storia come una ondata di movimenti democratici che spazzano via le dittature oppressive in Medio Oriente e Nord Africa. Proprio come gli Stati Uniti appoggiarono le aspirazioni di coloro che emersero da dietro la cortina di ferro, continuiamo a stare con tutti coloro che cercano i loro diritti universali e di raggiungere un futuro che offre dignità, giustizia, uguaglianza, libertà personale, e maggiori opportunità economiche. I recenti sviluppi in Medio Oriente e Africa del Nord ci ricordano che il perseguimento della libertà è dura. Con le persone di tutto il mondo abbracciamo la causa della libertà umana, facciamo passi verso un futuro più stabile e prospero. Oggi rendiamo omaggio agli individui coraggiosi che, nonostante tutti i rischi, abbattono le barriere che ostacolano la democrazia e la giustizia per tutti. Rivolgiamo i nostri pensieri verso coloro che ancora vivono sotto regimi totalitari, e ci impegniamo di mantenere salda la promessa di un futuro migliore. In occasione della Giornata Mondiale della Libertà, rinnoviamo il nostro impegno per tutti coloro che credono - anche a fronte di cinismo, dubbio e oppressione - che le pareti si possono abbattere.
TUTTO CIÒ PREMESSO, io, Barack Obama, Presidente degli Stati Uniti d'America, in virtù dell'autorità conferitami dalla Costituzione e dalle leggi degli Stati Uniti, proclamo il 9 NOVEMBRE 2011, la Giornata mondiale per la libertà. Mi appello al popolo degli Stati Uniti ad osservare questo giorno con cerimonie e attività adeguate, riaffermando il nostro impegno per la libertà e la democrazia. IN FEDE, ho apposto la mia mano in questo ottavo giorno di novembre, nell'anno del Signore 2011 e dell'Indipendenza degli Stati Uniti d'America , 235 ° anno.

BARACK OBAMA

Cosa dire. L'Italia non si può paragonare agli Stati Uniti.
Soffriamo una grave crisi politica ed istituzionale e si vive alla giornata. I politici si comportano verso i cittadini con brutture ed argomentazioni indegne per il ruolo che rivestono. Bell'esempio per i giovani!

Scritto da: Luciano Pellegrini

09 novembre 2011

Mercoledì nero - Italia sotto tiro - Piazza Affari crolla


Berlusconi se ne è andato o sta per farlo rimettendo il tutto nelle mani di Napolitano non appena si vota la legge salva stato. Tremonti è un vago ricordo, ed è un ministro dell'economia senza più la capacità di nuocere. Casini e Bersani si riuniscono ogni ora per decidere il da farsi e l'allarme rosso sull'Italia è suonato fin da stamattina presto, trascinando in ribasso tutti i mercati europei, mentre in base ai contratti futures si profilano pesanti flessioni anche a Wall Street. Il maggiore fattore di allarmismo appare l'ondata di vendite sui titoli di Stato del Belpaese, (cartastraccia secondo alcuni) che ne ha fatto schizzare i rendimenti sulle maggiori scadenze (5 e 10 anni) oltre quella soglia critica del 7 per cento che viene ritenuta un limite oltre il quale a un paese è di fatto precluso il rifinanziamento sui mercato, perché insostenibile. Superato questo valore infatti, Grecia, Iralanda e Portogallo si rassegnarono a chiedere aiuti a Unione europea e Fmi. a causa degli altissimi interessi da pagare dopo. Il tutto ha innescato un nuovo crollo della Borsa di Milano, che in mattinata è arrivato a toccare il 4,5 per cento, intanto Londra segna un meno 1,74 per cento, Parigi un meno 1,99 per cento e Francoforte un meno 2,38 per cento. L'euro cala a 1,3674 dollari. Riusciranno i nostri "urlatori" della politica (PD e FLI) insieme a tirare il ragno fuori dal buco ? Oppure per l'Italia, caduta dalla padella (berlusconi) nalla brace (Bersani casini) si prospettano tempi duri e lunghi da digerire ? I sindacati e la Marciagaglia che hanno parlato (spesso a sproposito nei giorni scorsi) cosa dicono di fare ?? Ai posteri l'ardua sentenza... a noi non resta che subire!

enio

03 novembre 2011

Chieti - Ce la famo ?

Sono ore drammatiche per il nostro Paese. Il rischio della bancarotta si fa sempre più vicino. I mercati, l'Europa, i governi esteri, gli investitori non credono più nell'Italia e nella capacità del nostro governo di raddrizzare la situazione. Senza credibilità internazionale, senza affidabilità del governo, i sacrifici imposti agli italiani sono perfettamente inutili. I nuovi prelievi vengono bruciati ogni giorno dall'aumento dei tassi d'interesse sul debito pubblico spropositato, e non basteranno nuove Finanziarie e nuove tasse a tamponare le falle. La situazione è gravissima e il governo attuale non è in grado di risolvere il problema, perché sembra, a sentire i cosiddetti sapienti dell'economia, sia esso stesso il problema. Pare, e si sbracciano tutti nei vari talk show delle varie reti della Tv nazionale, che se Berlusconi resterà barricato a palazzo Chigi rifiutandosi di guardare in faccia la realtà e di fare i conti con il disastro causato dai governi in passato e da esso stesso in questi yultimi anni, l'Italia si inabisserà ogni giorno di più, sprofondando in un baratro senza ritorno. Le borse, sopratutto quella di Milano un giorno va sotto del 6% e un giorno rimbalza a un più 2%, bruciando decine di milierdi di euro al giorno.. Tutti gridano che è necessario un immediato esecutivo di emergenza nazionale. Tutta l'opposizione lancia un appello forte ai deputati del PdL e della Lega e al capo dello stato, in nome dell'Italia:" Staccate la spina a l cavaliere e date al Paese un nuovo governo". È un appello alto e accorato ai liberi e ai forti, che ci sono nel centrodestra, perché si dia vita ad un esecutivo di salvezza nazionale, che affronti l'emergenza con decisione e riporti la fiducia verso l'Italia. Secondo alcuni è l'unico modo per salvare non solo gli italiani, ma anche per il centrodestra, è se fosse un altro modo per andare al governo senza averne nessun diritto, spacciandosi come governo di Unità Nazionale pur di riappropiarsi del cadreghino perduto per troppo tempo? Riflettiamo e ricordiamoci che la crisi è MONDIALE e che tutti stanno pagando un prezzo SALATISSIMO.

enio

Agriturismo IL FEUDO


La Maiella e il suo territorio da sempre sono stati rifugio di briganti, ambiente per eremiti e le grotte abitate da pastori e pecore. Pennapiedimonte con il Vallone delle Tre Grotte nella cui profondità scorre il "Torrente Avello" offre un ambiente affascinante al visitatore ed escursionista. La vallata ha la sua porta d'entrata al "Passo della Volpe", oppure dal "Ponte Avello" sulla SS. 263 sulla destra del Fiume Avella. Proseguendo nel letto del fiume ci si inoltra in una stretta e profonda gola, uno dei più bei Canyon dell'Appennino. Per accogliere gli escursionisti che vogliono visitare questo ambiente, sorge a poche centinaia di metri dal Ponte Avello un agriturismo,IL FEUDO, antica stalla del 1800. La scelta del nome dell'agriturismo, Il Feudo, penso si possa capire come derivato dal termine germanico fehu (possesso di bestiame). Il Feudo indicava un diritto, concesso da una persona più ricca e potente, in cambio di un servizio fornito in modo continuativo. Per arrivarci, superato il Ponte Avello direzione Palombaro, immediatamente sulla destra, c'è una ripida salita che dopo 100 metri arriva in un enorme terrazzo. Qui appare l'Agriturismo Il Feudo. In bella mostra sul terrazzo si notano diversi attrezzi usati anticamente nei campi. Una area recintata è stata ricavata per allevare conigli, papere, polli. Non mancano coltivazioni di aromi: rosmarino- sedano-prezzemolo-peperoncino-cicoria. L'agriturismo è una forma di turismo nella quale il turista è ospitato presso un'impresa agricola . Si offrono pasti e bevande costituiti prevalentemente da prodotti propri e da prodotti di aziende agricole della zona, con preferenza per i prodotti tipici e tradizionali .L'agriturismo è finalizzato anche alla valorizzazione del territorio e del patrimonio rurale. E' fondamentale sviluppare il turismo montano , ma occorre puntare sulla crescita della ricettività. Per questo sono previsti aiuti finanziari regionali per l'attività agrituristica che possono essere realizzate esclusivamente in edifici rurali preesistenti nelle aziende agricole e non più utili alla conduzione del fondo. Con degli amici escursionisti, dopo la visita all'Abbazia di Santa Maria dell'Avella, abbiamo deciso di fermarci per il pranzo all'agriturismo Il Feudo.Siamo stati accolti con gentilezza e simpatia dal personale che lo gestisce a livello familiare.La cuoca Concetta è una autodidatta. Ha imparato tutto da “ a cucina e mammà”. Ci ha proposto un menù tradizionale contadino con ingredienti della loro azienda agricola. Ho gustato il pane con le noci, antipasti vari freddi e caldi, i maccheroni alla chitarra realizzati con l'attrezzo tradizionale, la “chitarra”, sopra la quale si adagia la sfoglia di pasta e con il mattarello, facendolo scorrere in avanti e indietro e esercitando contemporaneamente pressione, i fili della chitarra tagliano la sfoglia in maccheroni. L'attrezzo “chitarra” conferisce alla pasta uno spessore squadrato e una consistenza porosa che consente al sugo con cui verrà condita di aderire completamente, con grande soddisfazione del palato. Infatti i maccheroni sono usciti spessi, al dente e conditi al sugo di cinghiale. Come secondo, Concetta ci ha proposto le polpette di cinghiale e le Pallotte Cace e ove. Come contorno la cicorietta fresca dell'orto, lessata e ripassata in padella con aglio,olio e peperoncino. Infine i dolci... tanti e diversi, tutti fatti in casa! Non ancora il pranzo è terminato! Concetta ha voluto proporre una sequenza di liquori realizzati con ingredienti non consueti. Basilico- Genziana rossa- Ratafia - Limolivo - Prugnolo- Limoncello. Il camino acceso ha reso l'ambiente più casereccio ed autunnale e conviviale. Concetta si diverte anche a elaborare nuove ricette.
Una sua specialità è LA PASTA DI ZA MENCA. ( Zia Domenica) Gli ingredienti per il condimento sono il sugo finto di pomodoro con l'aggiunta di verdure lessate. Il formato della pasta è alla chitarra, ma con la variante di aggiungere all'impasto l'acqua. Guarnire il tutto con formaggio di capra. L'agriturismo IL FEUDO offre anche camere per la notte. Molto confortevoli con bagno privato. Quindi le persone che volessero fare escursionismo hanno come riferimento questo agriturismo, dove trascorrere giornate piene sulla bella valle e recuperare con la cena ed il riposo la stanchezza della giornata. Il costo della mezza pensione è di 45 Euro.

Si può contattare l'agriturismo sito in c.da Raiese, 42 a Pennapiedimonte CH al numero fisso:
0871/897469 – 0871/897136 cell 339.8736863-347.9443893.

Luciano Pellegrini

N.B. Le foto si possono vedere anche su:

http://picasaweb.google.com/110720412816253523394/AgriturismoIlFeudo