27 giugno 2018

Tasse tasse, sempre tasse

Tasse, maledette tasse. Ci tocca pagarne un fottio e non sappiamo perché. Dove finiscono i nostri soldi? A quali scopi vengono usati dallo Stato? Nessuno ce lo ha mai detto. È un segreto. Infatti, benché pubblici, i bilanci non spiegano chi e quanto incassa. Si limitano a riassumere le uscite: tanto per l' istruzione, tanto per la sanità eccetera. Dati riassuntivi da cui si evincono le spese sostenute globalmente. Mancano i dettagli, l'identità di quelli che hanno intascato e per quale motivo. Un presidente della commissione, appunto, di bilancio, alcuni anni orsono mi ha confidato di non aver mai visto, dicesi mai, gli allegati della contabilità, i soli buoni per conoscere i nomi di quelli che hanno percepito i denari prelevati dalle nostre tasche. Per quale ragione non si rendono note le varie voci che prosciugano gli introiti fiscali? Il problema probabilmente è il seguente: i funzionari dei ministeri, coloro che comandano davvero ai vertici delle istituzioni, buggerando anche i politici (ignoranti quali sono), distribuiscono liquidi a chi scelgono loro, cani e porci, senza che vi sia qualcuno in grado di controllare, eventualmente tagliare o almeno correggere. Responsabili di dicastero e sottosegretari di solito sono inesperti e si fidano delle informative false fornitegli dai burocrati, e in base ad esse prendono provvedimenti ovviamente sbagliati. Cosicché il patrimonio statale viene sprecato per favorire gli amici degli amici, cioè sperperato, dissipato in iniziative che col bene comune non hanno nulla che vedere. Ecco perché le imposte versate dai cittadini (una minoranza di onesti) non bastano mai e il famigerato debito seguita ad aumentare.