30 maggio 2011

Chieti - Finalmente riapre LO STELLARIO

Finalmente qualche buona notizia per i giovanotti di Chieti, riapre il 4 giugno Lo Stellario alla Civitella. Con questo nome storico "STELLARIO" che ci ha accompagnato per un decennio nelle notti estive in città, riapre la famosissima discoteca del parco archeologico. C'è solo d'augurarsi che il successo dell'anno scorso si ripeta anche quest'anno e che l'iniziativa sia incoraggiata dalla partecipazione massiccia di pubblico. Apertura fissata per sabato 4 giugno con tante sorprese e due certezze: prezzi contenuti e orario di apertura anticipato. Tornerà a vedersi il raggio laser che spazzolerà la valle annunciando che lì si balla e ci si diverte. Il nuovo format, inoltre, darà maggiore spazio al genere commerciale e alla happy music. Si preannunciano quindi caldi i sabato sera in città. E non solo per le temperature estive. Finalmente si rivedrà la città piena di gente , passeggiare lungo il corso e alla Villa Comunale, fino a tarda notte. C'è solo d'augurarsi che i vari locali sparsi per la città non si lascino scappare questa grossa occasione offerta loro e restino aperti fino a tarda notte per accontentare la moltitudine di ragazzi che vorranno rinfrescarsi con gelati e bibite fresche.

nonno enio

28 maggio 2011

Per ridere un pò...

SE CAMMINARE FOSSE VERAMENTE SALUTARE ,
IL POSTINO SAREBBE IMMORTALE.

LA BALENA NUOTA GIORNO E NOTTE,
MANGIA SOLO PESCE E BEVE SOLO ACQUA.
EPPURE E’ GRASSA.

IL CONIGLIO CORRE E SALTA COME UN FORSENNATO.
MA VIVE SOLTANTO 10 ANNI.

LA TARTARUGA NON CORRE, NON FA NIENTE
…E VIVE 450 ANNI.

CONCLUSIONE:
pensi ancora ALLA DIETA E ALLA GINNASTICA ?!..




W LA VITA !!

SCOPRI di vivere nel 2011 quando :

1. per caso batti la tua password sul microonde
2. sono anni che non giochi al solitario con carte vere
3. hai una lista di 15 numeri di telefono per chiamare una famiglia di 3 persone
4. mandi una mail al tuo collega che ha l'ufficio vicino al tuo
5. hai perso contatto con i tuoi amici o familiari perchè non hanno indirizzo e-mail
6. arrivi a casa dopo il lavoro e rispondi al telefono come se fossi ancora in ufficio
7. fai lo zero sul tuo telefono di casa per prendere la linea
8. sei al tuo posto di lavoro da 4 anni ma hai lavorato per 3 imprese diverse
10. tutte le pubblicità tv hanno un indirizzo web sullo schermo, in basso
11. vai nel panico se esci da casa senza il cellulare e torni indietro a riprenderlo
12. ti alzi la mattina e la prima cosa che fai è accendere il PC prima di bere un caffè
13. provi ad aprire il portone di casa con il badge dell'ufficio
14. stai leggendo questo testo, sei d'accordo e sorridi
15. peggio ancora, .......sai già a chi rimandare questa e-mail
16. sei troppo occupato per accorgerti che non c'è il numero 9 in questa lista
17. subito guardi il messaggio per vedere se c'è o no il numero 9 nella lista

CONSIGLIO : Quando sei in crisi perchè, al lavoro, niente va come vorresti, fai questo:
fermati ad una farmacia e compra un termometro rettale 'Johnson&Johnson' (proprio
questa marca, non altre!)
Aprilo. ..... Leggi le istruzioni. .....
Troverai questa frase :


ogni termometro rettale della Johnson & Johnson è stato personalmente provato nella
nostra fabbrica!


Ora, chiudi gli occhi. Ripeti ad alta voce per 5 volte:
'sono felice di non lavorare nel reparto controllo di qualità di Johnson & Johnson' .

Ora ridi!
rimanda questo messaggio ai tuoi amici. Ne muori dalla voglia e ricorda sempre che ....
...ci sono lavori peggiori del tuo...

Post inviato da: Luciano Pellegrini

27 maggio 2011

CHIETI SCALO provincia di CHIETI o provincia di PESCARA?

Dovete sapere che ai cittadini della mia città, da sempre ha poco importato se Chieti colle venisse diversificata da Chieti Scalo, pur essendo parte della stessa città e molti di essi ci passano soltanto, se non ne possono fare a meno, andando a Pescara la sera a passeggiare sul lungomare (che a loro invidiano) o a prendersi addirittura il gelato in piazza Salotto o a fare la spesa, che si guardano bene dal fare in centro città, accampando le scuse più banali: il parcheggio che non c'è, o se c'è che costa caro, la poca scelta o i prezzi alti degli stessi. Il Teatino (abitante di Chieti Colle) per natura è sempre stato AUTARCHICO e questo forse è stato il suo limite, il non volersi immischiare con nessuno dei confinanti e sopratutto con l' "odiata" Pescara. Guardate cosa succede però se qualcuno, su un manifesto, per semplice IGNORANZA, sbaglia la provincia e ti appioppa Chieti Scalo a Pescara......

"... Edoardo de Gregorio studente presso L’I.T.I.S. "Luigi di Savoia" di Chieti è un ragazzo attento e che ama la sua città. Ha notato un manifesto “ benvenuti” (cliccarci sopra ndr), esposto al quartiere tricalle , mercoledì 25 maggio. E’ un manifesto di propaganda di un concessionario auto della RENAULT che indica la nuova sede a CHIETI SCALO 66100 MA PROVINCIA DI PESCARA. Il fatto assurdo è che questo concessionario sulle pagine gialle ha come indirizzo:


VIA VELLA 24 66100 - CHIETI (CH) , ma sul manifesto:

VIA VELLA 24 66100 ma CHIETI SCALO ( PE) ?????????????

Perbacco, ci stiamo battendo come cittadini affinché ci sia un solo linguaggio - amore - tradizione-storia-rispetto - gioia - cultura-passeggio – commercio fra le due identità, e c’è un rivenditore che cambia “ipso facto” l’appartenenza di una città attribuendola ad un’altra provincia! Il sindaco ha risposto, ma io avrei usato altro tono.

Umberto Di Primio Sono proprio degli asini quelli che fanno i manifesti e ancora più asino quelli che li dovrebbero rivedere. Non facciamo di ogni cosa un problema di campanile. Io Pescara non me la filo più di tanto...

No signor sindaco, lei deve immediatamente, tramite i vigili urbani, far rimuovere questo manifesto e vedere se c’è qualche forma per far pagare una multa. Io ed i cittadini indignati non acquisteremo MAI PIU’ questa vettura. Ma anche la confcommercio deve, ripeto il deve IMPERATIVO, fare la sua parte. Esiste una loro convenzione con questo concessionario. Non so se lei Signor Colanero è un residente della nostra città, Chieti, ma dal cognome lo escludo.

Si renderà conto della pacchianata che ha commesso? Chieda scusa ai cittadini di Chieti Scalo, teatini, ed offra da bere a tutti . Fare lo scarica barile sulle colpe non serve a niente!

Peccato che non ha una email dove poter indirizzare il mio articolo , ma glielo farò pervenire per fax.

Scritto da: Luciano Pellegrini

24 maggio 2011

Chieti - Alpinismo giovanile

L'alpinismo giovanile è una delle attività istituzionali del Club Alpino Italiano. Esso ha lo scopo di far conoscere ai giovani (8-18 anni) la montagna in modo corretto e responsabile. Si rivolge ai giovani con intenti principalmente educativi e didattici, utilizzando l'ambiente montano e naturale in generale, per aiutare i ragazzi nella loro crescita alpinistica e umana. L'attività di alpinismo giovanile si concretizza nell'organizzazione di escursioni in montagna e corsi specifici per i ragazzi,
impostati su vari livelli di difficoltà, attività coi ragazzi nelle scuole, corsi di formazione e aggiornamento per gli accompagnatori e per gli insegnanti delle scuole, con progetti specifici e riconosciuti dal Ministero della Pubblica Istruzione. Vivere la montagna in modo gioioso e soprattutto in sicurezza è la proposta dell'Alpinismo giovanile del CAI che ritiene l'ambiente montano il più idoneo per realizzare esperienze formative che aiutino i ragazzi a crescere sotto il profilo tecnico, culturale, umano e spirituale. Gli Accompagnatori di Alpinismo Giovanile sono operatori volontari del Club Alpino Italiano, formati all'interno delle commissioni specifiche. Il titolo di Accompagnatore del CAI comporta un lungo percorso di formazione e aggiornamento continuo, e comporta la responsabilità della conduzione di gruppi di alpinismo giovanile e l'organizzazione di corsi, gite in montagna e di momenti di aggiornamento specifici. Gli accompagnatori sono persone esperte e formate soprattutto per quanto riguarda la tecnica alpinistica, l'educazione e la conduzione di gruppi di giovani in ambiente montano. Il loro scopo è quello di formare i giovani, aiutarli nella loro crescita umana e fargli vivere esperienze emozionanti e divertenti, mantenendo sempre il massimo livello di sicurezza, diffondere la conoscenza e il rispetto per la natura, promuovere e/o aderire ad incontri e scambi.

Per fare ciò il CAI forma titolati che sappiano accompagnare i giovani nel loro percorso di crescita umana, utilizzando la montagna come palestra di vita. Questa impostazione implica una attenzione particolare nella formazione relativa alle metodologie di insegnamento. Siamo scesi dall'’autobus a Cesacastina, e questi ragazzi, si sono preparati all'’escursione,ognuno con il suo zaino, scarpe adatte e obbedienti al responsabile che sta portando avanti questo impegno. Ho notato un gruppo unito, fraterno e organizzato. Luigi Massimo Caterina, alpinista esperto e titolato del CAI mi ha riferito che ha un gruppo di 22 giovani. Spera che qualche altro socio del CAI possa aiutarlo! Esiste un programma dedicato alla loro attività con uscite e corsi didattici nella sede sulle problematiche della montagna sull'’orientamento, sulla cartografia. Ho notato con quanta allegria i giovani hanno percorso il sentiero responsabili ed attenti. Hanno bevuto e mangiato quando gli è stato comunicato. All'’arrivo si è guadato il torrente su una trave di legno lunga 2 metri e larga 30 centimetri ad una altezza di un metro. Penso che non molti sono capaci di fare questa traversata, ma loro con sicurezza e con lo sguardo vigile degli accompagnatori hanno vissuto questa esperienza. Contemporaneamente Io ed un gruppetto abbiamo preferito seguitare l’escursione stimolati anche da altri amici delle sezioni CAI di Lanciano ed Ascoli Piceno. Però un po'’ per il tempo che stava peggiorando ed un po’ perché la parte del gruppo che si era fermato stava tornando a valle, abbiamo interrotto l’escursione alla sella del Gorzano, a 2260 metri . Poco male ma il panorama da questa sella è incantevole. Scesi a valle, questi ragazzi ancora in forza e pimpanti, hanno giustamente approfittato di un parco giochi e dopo l’ennesimo panino, il gelato. Si torna a Chieti. Diversi in autobus hanno preferito dormire. Ho frequentato diverse associazioni pseudo cai. Ero molto amareggiato quando vedevo nel gruppo un solo bambino che percorreva lo stesso nostro sentiero. Il loro aspetto era malinconico. Era stato svegliato contro voglia e forzatamente buttato giù dal letto, per la pace familiare . Erano costretti a camminare con persone adulte, non potevano fare capricci, affrontare intemperie, non sorridere! Tornati a casa stanchi e non felici di quello che avevano fatto , depressi per gli anni che hanno subito queste angherie, appena si sono staccati dai genitori “ hanno odiato la montagna”. Non li ho più visti frequentare la montagna. Ancora più deplorevole venire a conoscenza che ci sono bambini che vengono esaltati per quello che fanno in montagna insieme a genitori e parenti. Poveri frustrati! La famiglia non ha capito che questo bambino “ è, e sarà un diverso” nella società “. Vivere da isolati alla loro età è da rifiutare, invece è bello vedere nelle nostre escursioni bambini e genitori che camminano insieme. Certamente raggiunta l’età per l’iscrizione all'’alpinismo giovanile, già motivati dalla precedente esperienza, creeranno un giusto ricambio agli adulti, “ su con gli anta…”


Scritto da: Luciano Pellegrini

22 maggio 2011

Chieti - Squilli e maleducazione


Oggi, durante la messa delle ore 9.30, squilla un cellulare. È pensabile che per una dimenticanza sia rimasto acceso e di sicuro verrà spento. Non è così, lo squillo si ripete. Forse questa persona per sue necessità deve essere raggiungibile in ogni momento ma ignora che c'è la possibilità di renderlo «silenzioso». Finalmente al terzo squillo esce dalla chiesa. Non passa molto che un altro cellulare suona. Ancora una dimenticanza o un'emergenza? Durante l'offertorio, si arriva al massimo della maleducazione, ennesimo squillo di cellulare e questa volta c'è pure la risposta vocale. Ora, premetto che non è mia intenzione fare del moralismo, ma penso che il rispetto per il luogo in cui ci si trova sia doveroso e non sarà certo un'ora di «pausa» dal cellulare a farci perdere il contatto con il nostro mondo. Purtroppo la maleducazione imperante si è estesa dappertutto, anche in chiesa. Ormai è una costante quella del cellulare che squilla a messa, al momento della consacrazione, e perfino nei funerali, quando i parenti affranti sono accasciati sul congiunto scomparso. Purtroppo il rispetto dell'altro è diventato un optional anche nelle piccole cose. E così appare di alcuna importanza se si lascia suonare il cellulare mentre la sala è tutta in silenzio a gustarsi un concerto di archi e di violini, o se si risponde al telefono mentre la persona che si ha davanti ti sta parlando. Il riguardo verso chi si ha accanto, l'attenzione per l'altro, si rivela nelle piccole cose, non soltanto nei grandi gesti d'altruismo. Essere incuranti se il proprio telefonino disturba e infastidisce, è segno di grande maleducazione e totale disprezzo per l'altro.


19 maggio 2011

Chieti - Stranezze dall'ANSA


Di cose strane nel mondo ne capino sempre, ma quella che è capitato a questa signora, battuta come notizia ANSA, ha dell'ncredibile. È malata, autorizzata dal tribunale a masturbarsi al lavoro. Una donna brasiliana di 36 anni affetta da un raro disturbo sessuale ha ottenuto da un tribunale di Rio de Janeiro il diritto a masturbarsi e navigare in rete su siti erotici al lavoro. Secondo quanto riporta la stampa locale, ad Ana Catarina Bezerra, 36 anni e tre figli, i medici hanno riscontrato tre anni fa un'alterazione chimica della corteccia cerebrale che le dà un'ansia irrefrenabile quando non può arrivare all'orgasmo con una frequenza quasi continua. Dopo una battaglia legale durata due anni, un tribunale del lavoro ha riconosciuto il carattere patologico della compulsione della Bezerra, e le ha concesso il diritto a 15 minuti di intervallo sul lavoro ogni due ore perchè possa soddisfare il suo bisogno. "Sono arrivata al punto di masturbarmi 45 volte al giorno - rivela la donna, che lavora come analista contabile - A quel punto ho cercato aiuto medico, perchè non ce la facevo più a vivere". Adesso un cocktail di farmaci e ansiolitici ha ridotto la frequenza a 18 volte al giorno.

nonno enio


17 maggio 2011

Chieti - Abitudini Pericolose


Premetto che io non ci sono riuscito, nella prevenzione, in quanto a 52 anni, circa 11 anni fa, ho subito un intervento alle coronarie: 2 Bay Pass e la sostituzione della Valvola Aortica. Me la sono meritata perchè grande fumatore, da sempre, circa 2 pacchetti di sigarette al giorno e vita sregolata nel mangiare. Debbo dire che ho fatto tanto sport da sempre, prima il calcio, poi il tennis poi le maratonine e la bicicletta. Comunque metto quì di seguito alcuni consigli e chissà che qualcuno non ne voglia approfittare.

"... Le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte in Italia, secondo i dati del Ministero della Salute. L’unica arma per invertire la tendeza è la prevenzione, che ha già fatto molto (contribuendo per metà a una notevole diminuzione della mortalità negli ultimi 20 anni), ma può fare anche meglio. Vediamo 14 piccole grandi abitudini deleterie per la salute del cuore, da correggere per stare subito meglio e vivere a lungo.

1) Arrabbiarsi - Gli aggressivi e gli irascibili sottopongono le arterie a sforzi eccessivi. Con il risultato di esporsi di più a seri problemi cardiovascolari. Lo dimostra uno studio condotto da alcuni scienziati italiani pubblicato sulla rivista scientifica "Hypertension": aggressività, competitività e tendenza a scontrarsi con il prossimo sono atteggiamenti risultati legati a considerevole ispessimento delle arterie carotidi, fattore di rischio di infarto e ictus.

2) Mangiare troppe salsicce - La salsiccia aumenta del 42% la probabilità di incorrere in malattie cardiache e circolatorie: a sostenerlo è uno studio dell´Università di Harvard, pubblicato sulla rivista scientifica "Circulation", che ha esaminato diverse ricerche raccogliendo i dati per un totale di oltre un milione di persone.

3) Annoiarsi - Secondo i ricercatori britannici dell´University College di Londra, che hanno seguito oltre settemila persone per 25 anni, le persone che dicono di annoiarsi nella vita hanno un rischio doppio di morire d´infarto rispetto a chi ha un esistenza piena. La noia spinge a stili di vita poco sani: si fuma e si beve di più, accorciando la speranza di vita. Se poi la noia riguarda il luogo di lavoro, il consiglio è di trovare occupazioni stimolanti almeno nel tempo libero.

4) Dormire meno di 5 ore per notte - Gli studiosi del Dipartimento di medicina di comunità della West Virginia School of Medicine di Morgantown, negli Stati Uniti, hanno scoperto che dormire troppo (9 ore o più) o troppo poco (5 ore o meno) moltiplica il pericolo di malattie cardiovascolari. In particolare, chi di norma non supera le 5 ore di riposo notturno rischia il cuore due volte più di chi totalizza 7 ore sul materasso. E il pericolo aumenta nel caso di donne e anziani.

5) Guardare troppo la tv - Restarsene per ore seduti davanti al piccolo schermo aumenta i rischi di avere un ictus o un infarto, anche se si fa attività fisica regolare: quando il fisico è inattivo, infatti, tende ad accumulare colesterolo e zuccheri nel sangue.

6) Essere pessimisti - Le persone ottimiste hanno una minore probabilità di sviluppare problemi cardiaci di quelle che tendono a non essere felici. Lo afferma uno studio Usa pubblicato dall´European Hearth Journal. "Chi non ha nessun atteggiamento positivo", ha spiegato Karina Davidson, che ha coordinato lo studio, "ha il 22% di probabilità in più di ammalarsi rispetto a chi ha poco ottimismo, che a sua volta ha il 22% in più di probabilità di chi ha un ottimismo moderato.

7) Russare - Apnee notturne, russamento, disturbi respiratori durante il sonno aumentano il rischio di ictus di 3,8 volte, di 2,5 volte quello di ipertensione arteriosa, di 2 quello di diabete. Chi russa tende insomma a sviluppare ipertensione arteriosa, diabete, deficit neurocognitivi e può incorrere in complicanze cardiovascolari come angina, infarto del miocardio o ictus.

8) Non usare il filo interdentale - Usare poco il filo interdentale (o non usarlo affatto) facilita la formazione della placca dentaria, che può provocare infiammazioni come gengiviti o parodontiti. E ogni infiammazione incide negativamente sulla salute dei vasi sanguigni…

9) Esagerare con lo sport - L’errore più tipico è di gettarsi a capofitto nello sport, sottoporsi a sessioni snervanti di palestra o interminabili sfide a tennis, una volta la settimana o poco più. Di solito ci si comporta così dopo i 40 anni, come se si volesse dimostrare a se stessi, prima ancora che agli altri, che si è ancora giovani e prestanti. E invece non c´è niente di più sbagliato, perché ci si infortuna più facilmente e il cuore ne risente. Molto meglio ­ sia contro il rischio infortuni, sia per la salute del nostro apparato cardiovascolare ­ allenarsi in modo lento e costante.

10) Eccedere con l’alcol - Un bicchiere di vino rosso è uno dei fondamenti della dieta mediterranea. Se però l’alcol diventa un’abitudine e le quantità aumentano, il discorso cambia profondamente: esagerare con alcolici e superalcolici alza i rischi di ipertensione, colesterolo, insufficienza cardiaca. Senza contare che l’alcol fa incamerare molte calorie, che incidono sul sovrappeso (altra minaccia per la salute del cuore). Se proprio vi piace bere, limitatevi alle quantità giuste.

11) Ingrassare - Il sovrappeso e l’obesità sono tra i maggiori fattori di rischio per il cuore. Parola d’ordine, dunque: fare spesso il check-up del peso, tagliare le porzioni, correggere l’alimentazione quotidiana (rendendola più varia ed equilibrata), sostituire le bevande zuccherate con acqua o succhi o spremute di frutta.

12) Mangiare troppa carne rossa - La carne rossa è ricca di grassi saturi, che fanno aumentare il rischio cardiovascolare. Nessuno dice di privarsene del tutto, ma la dieta sana e corretta di un adulto prevede la carne non più di poche volte al mese. Evitate, insomma, bistecche e filetti un giorno sì e un giorno no durante la settimana.

13) Fumare - Il fumo fa molto male alla salute: è la causa principale di infarto e di malattie coronariche in uomini e donne e si associa al 30% delle morti causate da malattie coronariche. Aumenta il rischio di aterosclerosi. Si stima che il 20-25% degli incidenti cardiovascolari siano legati al consumo di sigarette.

Usare troppo sale in cucina - Troppo sale nella dieta quotidiana mette a rischio la salute delle arterie: se la pressione sanguigna sale, i vasi diventano rigidi e causano l´arteriosclerosi. Il ventricolo sinistro del cuore, poi, aumenta di volume. Risultato: il pericolo di ictus o infarto aumenta vertiginosamente.

nonno enio

Chieti - Presentazione della "Mostra umoristica 150° unità"


Così esordisce Enrico Di Carlo nel suo post di questa settimana. Conoscendolo e conoscendo sopratutto il valore delle sue iniziative consiglio tutti i miei lettori a dare una scorsa a quanto lui scrive: "...Ho il piacere di invitarVi, sabato 21 maggio 2011, alle ore 11.00, al “Ritrovo del Parrozzo”, in via Pepe 41, a Pescara (zona Stadio), alla presentazione della mostra di disegni umoristici “Matite tricolori. Satira per 150 anni di storia italiana”.

La mostra, patrocinata dalla Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell’Abruzzo e dalla Deputazione Abruzzese di Storia Patria, è organizzata da chi scrive per conto dell’Associazione culturale Pro Loco di Garrufo di Sant’Omero (Te) e rientra nell’ambito della 3° Rassegna umoristica nazionale “Sorridi con gusto” promossa dalla medesima associazione.

Dieci artisti (per un totale di oltre cento tavole) raccontano l’ultimo secolo e mezzo di storia italiana descrivendone i periodi più importanti e i personaggi che, in vari settori, hanno contribuito a fare questa storia.

I dieci disegnatori sono Giovanni Beduschi, Nino Di Fazio, Tommaso Di Francescantonio, Marco Martellini, Enzo Martocchia, Franco Pasqualone, Nando Perilli, Carlo Sterpone, Lucio Trojano e Walter Zarroli.

La mostra apre con una pagina storica: quella dedicata alla satira risorgimentale piemontese, il cui materiale è messo a disposizione dall’Istituto Nazionale dei Beni Marionettistici e Teatro Popolare di Grugliasco (in provincia di Torino) che la ospiterà nella prestigiosa sede settecentesca di Villa Boriglione.

La mostra sarà inaugurata il 2 giugno prossimo al Consolato italiano a Philadelphia (USA). Successivamente: Garrufo di Sant’Omero (Teramo), Terza rassegna umoristica nazionale "Sorridi con gusto", 2 - 8 agosto 2011;

San Giovanni Teatino (Chieti), Scuola Civica musicale di Sambuceto, 13 - 27 agosto 2011;
Grugliasco (Torino), Istituto per i Beni marionettistici e Teatro popolare, 10 - 18 settembre 2011;

Pescara, Museo Casa natale di Gabriele d’Annunzio, 24 settembre - 22 ottobre 2011;

Teramo, Banca di Credito Cooperativo, 15 dicembre 2011 - 7 gennaio 2012;

Chieti, Salotto culturale “Semprevivo”, 14-18 gennaio 2012.

Al termine dell’incontro, il titolare dell’azienda ‘D’Amico-Parrozzo”, dottor Pier Luigi Francini, offrirà un aperitivo per brindare al buon esito della manifestazione.

Ai presenti alcuni disegnatori eseguiranno al momento le loro caricature. Confido nella Sua partecipazione anche nella speranza di poterLe regalare il piacere di un sorriso..."

Enrico Di Carlo

Chieti - Quale è lo stimolo che spinge le persone a creare una associazione?


Ci penso, cerco di darmi una risposta, ma non ci riesco. E’ un tormento, voglio capire! E pensare che è faticoso gestire una associazione,perché ci sono molte incombenze da rispettare.


  • Devo inventarmi un nome, meglio se è eccentrico, probabilmente si ricorda di più e fa più presa. Vorrei una sede dove riunirmi, meglio se a costo zero.
  • Devo registrarmi alla camera di commercio per avere una partita iva.
  • Devo compilare un bilancio a fine anno sulle entrate e uscite.
  • Devo darmi un regolamento e statuto.
  • Devo pensare a quale gruppo tematico faccio riferimento se culturale- musica-sport
  • Non è poco! Leggendo la brochure sulle attività del Maggio Teatino sono rimasto perplesso, incredulo. Ho voluto perdere tempo e rendermi conto di quante associazioni si sono rese disponibili a realizzare qualcosa…di qualità!? E’ uscito fuori un numero strabiliante. 80 Associazioni!

Quello che mi ha fatto pensare è che la maggior parte di esse nessuno le conosce . Ci sono nomi fantasiosi che indicano l’associazione, che sicuramente ha fatto perdere tempo ai soci a escogitarli. Esiste un albo di Associazioni di cittadini che comprende ben 112 associazioni. Chi è iscritto all'’albo può partecipare alla Consulta delle Associazioni. Troppe? Ho già scritto sull'’argomento . Anzi qualcuno si è offeso facendo la voce grossa che :

Guai a non rispettare la libertà altrui. Ma perché nascono tante associazioni? Ci sarà un motivo?

  • Forse il Protagonismo?
  • Liti interne ad associazioni già costituite che fanno uscire persone che ne creano un’altra?
  • Sentirsi importanti perché IO PRESIDENTE?
  • Il contributo del comune?
  • Ma se non faccio niente non ne ho diritto!

Ma se l’associazione durante l’anno non propone niente, qual è la sua utilità? L’associazione più impegnata nella città è l’associazione culturale Semprevivo. Questa associazione realizza ben tre incontri a settimana in un locale centrale messo a disposizione da un privato, non è iscritta all'’albo delle associazioni, non ha mai chiesto un contributo al comune. Penso che è l’unica associazione auto finanziata. Al secondo posto c’è una associazione culturale OLTREMUSEO che si interessa di un progetto didattico su i tempietti a Chieti . Ma anche l’associazione culturale Vetrine si interessa di arte ed archeologia. A proposito di questa nuova associazione che non è iscritta all'’albo, che non fa parte della consulta delle associazione ed il cui presidente ha incarichi di: docenza all'’università D’Annunzio –ha uno studio professionale -è storico dell’arte oltre a consulente e servizi per l’arte e i beni culturali, questo presidente, donna attivissima , ha sette impegni con la sua Associazione nel Maggio Teatino. E’ ovvio che più dai e più guadagni! Poi ci sono associazioni che usufruiscono di un alloggio del comune, ma che non fanno niente per la città. Anonimi. Molte sedi, sono appartamenti che come ho detto potrebbero ospitare diverse associazioni, alcune di queste impegnate e visibili. Ma probabilmente, direi sicuramente, anche qui ci vuole LA RACOMANDAZIONE… Ma da fastidio che una associazione come Perteate che dovrebbe fare gli interessi della città ha proposto per 10 giorni alle Crocelle un artista non teatino anche se ha insegnato presso una scuola cittadina, lo sculture in legno Sergio Bacelli e no Baccelli, da sabato 7 a domenica 15 maggio. Si potevano inserire opere di altri artisti, tanto l’ex chiesa è capiente per dare visibilità anche a queste persone. L’AFFITTO DELLA EX CHIESA costa abbastanza ed i soldi dei contribuenti potevano essere investiti diversamente. Fra l’altro questo artista è sconosciuto ai cittadini in quanto ha proposto una sola mostra nella città 12 anni fa. Cara associazione ci sono artisti indigeni che fanno onore alla nostra città ed alle mostre in Italia ed all'’estero dove hanno partecipato hanno avuto ambiti riconoscimenti. Un’altra associazione è stata dimenticata anche se ha partecipato con una rappresentanza alla processione. Questa associazione per anni ha avuto impegno fornendo alla città trampolieri, falconieri, cavalieri, sfilate, giostra del Saracino. C’era la rievocazione della consegna delle chiavi dal camerlengo al sindaco, con corteo storico lungo le vie principali. Quest' anno partecipa ma con altre attività. Parlo dell’associazione culturale TEATE NOSTRA. Però viene invitata una associazione medioevale, gli sbandieratori della Giostra Cavalleresca di Sulmona, proposta dal Convitto Nazionale G.B.Vico. Non solo, ma una nuova associazione: l’Associazione culturale di danze e rievocazione storica, propone danze medioevali , danza del ventre, con dame e cavalieri in costume storico. Forse questa associazione è nata per “ ruggiti” interni con Teatenostra? Voglio fare presente a questa nuova associazione che Nel medioevo, purtroppo la danza del ventre incontra quella che ancora oggi è rimasta la sua discriminante, diventa una danza per ottenere! Molte donne bellissime venivano vendute e rese schiave, portate nei grandi palazzi di califfi, sultani e uomini ricchi, e venivano utilizzate per i loro piaceri, alcune si dedicavano al canto e al ballo, per allietare il padrone di casa e i suoi ospiti. Le danzatrici più brave godevano di più libertà e a volte potevano vantare di diritti sulle altre donne, se seguivano delle danze così belle da poter valere anche la vita di un’altra schiava. Quindi presidente non farei propaganda a questa danza del ventre, nel periodo che lei vuole rappresentarla: Il Medioevo! Un’altra bruttura, sempre su questa brochure di questo anno è che una associazione si è appropriata di un nobile coro, di persone umili, penitenti che hanno reso più importante una processione. LA FILARMONICA TEATINA, altra associazione che nessuno conosce, ha assicurato la presenza di cantori e musicisti alla processione del santo patrono San Giustino. Questi cantori e musicisti appartengo all' Ariconfraternita del Sacro Monte dei Morti. C’è stata una modifica pubblicata su un quotidiano locale per far calmare gli animi arrabbiati di cantori su questa vicenda. Ma nel breve comunicato “ politichese”, l’episodio è uscito dalla porta per rientrare dalla finestra. Alla fine l’evento lo ha promosso lei, LA FILARMONICA TEATINA. Presidente, riconosca l’errore che ha commesso e devolva i soldi che incasserà in beneficenza. Tutti i coristi e musicisti, sono sicuro saranno d’accordo! Chi si è impegnato molto, sono le scuole . Vari i progetti realizzati. Spero che non sia per il protagonismo dei docenti! Quanto ci costerà questo Maggio Teatino, assessore Melideo?

Scritto da: Luciano Pellegrini

16 maggio 2011

CHIETI - VERGOGNA RIFIUTI COME A NAPOLI!


Queste cose non accadono solo nella città di Napoli, ma purtroppo, capitano anche in certi quartieri della nostra "civilissima" città in spregio alla raccolta differenziata che molti cittadini oggi fanno. Ecco cosa scrive il nostro menestrello Luciano Pellegrini al riguardo: " ...Sabato 14 Maggio al quartiere Filippine ho notato una discarica a cielo aperto. La ditta Mantini è in sciopero? Non ci sono parole né aggettivi - verbi - sostantivi. Bastano le immagini… Un solo sostantivo da gridare…VERGOGNA.
...


Caro sindaco Di Primio, assessore al verde Bevilacqua, vogliamo creare a Filippone una nuova Napoli? Penso che la ditta Mantini non è colpevole della NON raccolta dei rifiuti, altrimenti sareste già addivenuti a vie legali. Cosa c’è che il cittadino non sa? VERGOGNA



Scritto da: Luciano Pellegrini

15 maggio 2011

Chieti - Senza per 24 ore e c'è crisi d'astinenza !

Ai giovani (penso che sarebbe successo la stessa cosa se avessimo effettuato il test anche sui meno giovani) di tutto il mondo basta un giorno senza telefonino o internet per avere dei sintomi simili a quelli che si hanno con l'astinenza, pari se non superiori a quelli, che si avrebbero per la droga o per l'alcol. Questi sarebbero i dati che verrebbero fuori, analizzando i risultati del progetto "The World Unplugged" dell'università del Maryland, condotto su diversi studenti, di 10 paesi, molto diversi tra loro, ma accomunati dalla stessa dipendenza per i media. La ricerca, spiega la coordinatrice Susan Moeller sul sito del progetto, ha interessato circa mille giovani tra i 17 e i 23 anni di paesi come Uganda, Usa, Cina e Argentina, a cui è stato chiesto di restare per 24 ore di fila senza utilizzare nessun gadget elettronico, dal telefonino al lettore mp3 passando per la TV. Più della metà dei soggetti non è riuscita a portare a termine l'impresa, mentre il 79% degli studenti ha riportato sintomi associabili all'astinenza: "Tutti gli studenti hanno parlato di quanto sia stata spaventosa l'esperienza, si aspettavano una certa frustrazione, ma non di avere effetti psicologici come il senso di solitudine, il panico, l'ansia, fino ad arrivare alle palpitazioni". I risultati, spiegano gli esperti, sono stati simili in tutto il mondo, e il cellulare sembra essere il dispositivo che più manca ai giovani: "Ho provato sensazioni simili alla sindrome dell'arto fantasma - racconta ad esempio uno degli studenti - solo che riguardava il telefonino. Lo sentivo vibrare ed ero sicuro di aver ricevuto qualche messaggio anche se non l'avevo con me".

nonno enio

13 maggio 2011

CHIETI - CHI VINCE LA TAPPA? IL TUNNEL !



A parte il fatto che chi vince vince a noi della Madonna degli Angeli non ce ne pò fregà de meno, visto che adesso è parecchio tempo, grazie anche alla lungimiranza di una giunta che non ha previsto in tempo la manutenzione della Scala Mobile, che ci dobbiamo fare lo "scarpino" fino a Chieti, che per certi versi per noi anziani è diventata "irraggiungibile" a piedi perchè si deve ricorre all'ausilio del pulmino, almeno in salita. Non vi dico che disagio ha causato una situazione del genere a chi, ogni mattina andava a fare la spesa in Piazza Malta. Vi riporto cosa ne pensa al riguardo (corsa si e corsa no! Scala mobile - Tunnel per andare a Chieti ) il nostro menestrello Luciano Pellegrini:

"... La tappa per chi arriva primo sul funzionamento dell’ascensore “via tunnel”, o la scala mobile, a questo punto penso che se la aggiudicherà la landbau srl, l’impresa realizzatrice dei lavori dell’ascensore.(ndr. Quella per intenderci voluta fortemente e avviata dalla giunta precedente RICCI). Ho visto venerdì 13 Maggio, in largo Barbella che nel vano dove alloggeranno le cabine dell’ascensore sono stati montati gli argani, le funi, per cui a fine giugno se non ci saranno intoppi speriamo che l’ascensore funzioni. Ci saranno migliaia di persone che così non saranno penalizzate per raggiungere il centro città e godersi sia la settimana mozartiana che gli artisti di strada. Invece la scala mobile è immobile. L’ho percorsa sia in discesa e sia in salita per trovare qualche operaio. Nessuno… solo persone avvilite che scendevano e salivano. A metà scalinata c’era una porta aperta e curiosando ho voluto rendermi conto dove portava. Uno spiazzo ma con tanta, tanta sporcizia… Meglio tenerla chiusa! Però, cari amministratori, non è meglio risparmiare i soldi per la manutenzione della scala mobile ed investirli in qualche idea più attuale? Non avete indicato né la data inizio lavori e né quella termine lavori. E’ STATA UNA SCELTA MEDITATA. Piuttosto che essere invidiosi, incazzati, ammesso che nell’anno domini XXXX i lavori saranno terminati, si dovrà pensare che due impianti per raggiungere il centro città sono troppi ed avranno dei costi. I cittadini dovranno essere tassati per gestirli? Meglio pensare a riconvertire questa opera…! Per esempio potrebbe essere utilizzato per:


  • allenamento di sportivi,
  • per farci la “ scivolarella”-
  • come bottega d’arte –
  • come esposizione oggetti degli extracomunitari…

Scritto da: Luciano Pellegrini





p.s. Questo è un esempio chiaro e lampante di come, anche se ci fossero, non si sanno spendere i soldi dei contribuenti e in un'Italia che va và verso il Federalismo Fiscale, dove le Regioni, le Provincie e i Comuni dovranno affidarsi a persone capaci, non può che impensierimi. Prima ci dissero che stavamo male, non vorrei che "questi" ci portassero a stare peggio.



IL CONCERTO DELLA BANDA CITTA' DI CHIETI


La banda città di Chieti Pietro Malandra, il 10 e 11 maggio, in occasione delle festività del santo patrono San Giustino, si è esibita a piazza G.B.Vico riscuotendo un notevole successo. Molti cittadini sono intervenuti ad ascoltarla felici di sentire una banda “made in Abruzzo”. Questa banda è solo da pochi mesi che si addestra , ma è costituita da professionisti diplomati in conservatorio. Per cui presto raggiungerà la perfezione. Bello vedere giovani adolescenti con a fianco persone mature da cui desiderano quasi essere protetti, ma anche apprendere. All'’inizio del concerto si nota una certa timidezza, paura, emotività. Ma vorrei conoscere quante persone hanno la sicurezza di non fare brutta figura,su un palco, consapevoli di avere di fronte una platea esigente e preparata. Ma il maestro Iezzi, riesce con la sua grinta, la sua eleganza interpretativa ad infondere coraggio ed alla fine gli applausi, anche durante l’esibizione dei solisti, confermano il dovuto gradimento della interpretazione. Qualche critico, ma professionalmente preparato, ha notato un po' di imperfezione, ma con qualche altra prova ed affiatamento diventerà una grande banda.



Scritto da: Luciano Pellegrini

10 maggio 2011

Chieti - BELL'ESEMPIO! IL RISPETTO DELLA NATURA


Un manifesto affisso nella città di Chieti rende partecipe i cittadini all'’evento: 16 Passeggiata di Primavera, che si svolge il 7 maggio alla Villa Comunale. L’appuntamento alle ore 9. Degno di attenzione e per le scuole che partecipano una vacanza per studenti e professori. L’ obiettivo della passeggiata è: ” SOS ABITIAMO LA TERRA e L’ACQUA UN BENE PREZIOSO”.


Niente di più attuale sia per educare che responsabilizzare i giovani. Il nostro pianeta bistrattato, offeso e l’acqua ormai diventata una latrina per gli scellerati che ci versano di tutto, devono essere rispettati.


Il CSI ( Centro Sportivo Italiano) è stato il promotore di questa manifestazione. Genitori - docenti-organizzatori in grande rappresentanza hanno partecipato all'evento. Al termine della sfilata ,all'’occhio del cittadino si è presentato una scena vergognosa, che non coincideva con le intenzioni della manifestazione.




Il piazzale Mazzini invaso da carte, coriandoli, sporcizia varia, ma anche il laghetto non è stato risparmiato. Ma questi ragazzi cosa hanno imparato dell’ambiente? A casa loro i genitori permettono di fare quello che hanno fatto all'’aperto? Ma i docenti- genitori - organizzatori non hanno visto quello che stavano combinando? Tutti voi adulti, ma maggiormente gli organizzatori,non vi siete vergognati e non vi vergognate di questa educazione e messaggio che avete dato? Intanto il comune ha provveduto a ripulire, non tutto, ed a svuotare la vasca. C’è chi paga! Ma cara associazione CSI, i soldi che avete chiesto al comune, soldi di noi cittadini, per realizzare questo “inquinamento del pianeta e dell’acqua”, non avete il rimorso a prelevarli?



Scritto da: Luciano Pellegrini

09 maggio 2011

Chieti - LA POPO' E LA PIPI' DEI CANI

Chieti, con l'assessore Bevilacqua ha deciso forse di diventare finalmente una città di serie A, almeno per quanto riguarda la raccolta delle deiezioni deri cani che, oggi purtroppo, le puoi trovare dappertutto. Si è deciso di attuare (cosa in vigore in altre città da decenni) le cassettine che conterranno quei sacchetti utilissimi per la raccolta e lo stoccaggio di questo "materiale" scomodo proddotto dall'amico dell'uomo. Ecco come ci parla dell'evento, il nostro menestrello, Luciano Pellegrini:


"... Una città vivibile si riconosce anche dalla pulizia delle strade, dalla raccolta dell’immondizia, dai cestini dei rifiuti dall'’educazione dei cittadini. L’amministrazione comunale di Chieti, è operosa per migliorare l’ambiente, specialmente dalle deiezioni dei cani, ed in una nota l’assessore al Verde Pubblico e alla Raccolta dei Rifiuti Urbani, Bevilacqua, ha emesso questa nota: «Nei prossimi giorni verranno installati in città i distributori di sacchetti per la raccolta delle deiezioni canine, anche noti come “dog-toilet”. C’è un rincrudimento delle deiezioni dei cani a qualsiasi ora del giorno. Le strade, i marciapiedi, le aiuole, sono pieni di questi escrementi e dalla quantità e grandezza puoi capire la taglia dell’animale. Oltre al fastidio che da all'’occhio , se la calpesti, maledici il padrone! E’ anche vero che i vigili non possono essere presenti in quel preciso momento e nel posto dove il cane sta “ smaltendo i suoi rifiuti”. I cittadini si guardano bene dall'’intervenire perché non sai con chi hai a che fare. Quindi? Il proprietario del cane diligente porta con se una busta, raccoglie la popò e la butta…dove capita! Sarebbe interessante vedere come fa a raccogliere” la diarrea”…! Col cucchiaio? I menefreghisti invece, impertinenti,f anno fare la popò, l’abbandonano e se ne vanno. A queste persone non interessa i distributori di sacchetti. Ma il problema non è solo la popò ma anche la pipì. Infatti, quando scappa, i cani la fanno dovunque. Sulle ruote delle vetture, sugli alberi, sui muri, per terra, lasciando il bagnato e l’odore. Penso, (pur consapevole delle lamentele da parte degli animalisti, ma vorrei da loro suggerimenti e non quello del sacchetto), di proporre all'’amministrazione, un tentativo per come risolvere questa brutta abitudine. Il divieto di passeggio nel centro storico, ed in particolare la Villa e il Corso Marrucino, ai cani e padroni, dalle ore 7 alle ore 22. I trasgressori con apposita ordinanza, saranno puniti. A questo punto questi signori indecenti e zozzoni, e per il loro comportamento ci rimetteranno anche i virtuosi, andranno a spasso in periferia, dove in ogni caso vige lo stesso comportamento di persona educata, ma se è imbecille può darsi che è più facile beccarli. Ma se questa proposta non venisse accolta, allora caro assessore devi far intervenire la ditta preposta alla raccolta rifiuti e pulizia della città.

Scritto da: Luciano Pellegrini

05 maggio 2011

Chieti - Un killer che colpisce lentamente.


Negli anni Sessanta e Settanta l'amianto era ampiamente utilizzato, anche in edilizia. Flessibile, poco costoso, grande resistenza termica, ma anche resistente agli agenti chimici, all'abrasione e all'usura. Sembrava un prodotto miracoloso e invece l'amianto portava nelle sue fibre il pericolo di una condanna a morte per chi le respirava. Già nel 1934 era stato descritto un particolare carcinoma primitivo della pleura che fu denominato mesotelioma. Solo molti anni dopo, però, ci si rese conto dei gravi pericoli per la salute pubblica causati da un utilizzo massiccio dell'amianto. In Italia occorre arrivare al marzo del 1992 per una definitiva messa la bando della fibra assassina. Nel nostro Paese, uno dei più colpiti al mondo, si registrano almeno 1.200 casi di mesotelioma all'anno (malattia che ha una latenza tra i 15 e i 45 anni), che salgono a circa 3000 casi/anno se consideriamo anche i decessi per malattie ad esso correlate. Si chiama "Eternit free" la campagna di AzzeroCo2 e Legambiente per l’eliminazione dell’amianto. L’Abruzzo è la terza regione d’Italia ad aderire all’iniziativa attraverso un protocollo d’intesa sottoscritto dall’assessore regionale all’ambiente, Mauro Di Dalmazio, dal direttore dell’Anci regionali, da Legambiente e da Azzero Co2. L’obiettivo è quello di promuovere la sostituzione dei tetti contenenti amianto, il killer silenzioso. La sostituzione dei tetti in eternit interesserà tutte le aziende del territorio. Le vecchie lastre in cemento-amianto cederanno il posto a nuovi pannelli fotovoltaici. In questo modo si raggiungono due obiettivi: il risanamento ambientale dalle fibre che potrebbero essere disperse nell’aria e la riduzione di anidride carbonica nell’atmosfera, grazie all’energia pulita dei pannelli che trasformano la luce del sole in elettricità.

nonno enio