31 gennaio 2015

Chieti - ANCORA INTONACO CHE SI STACCA DA UN PALAZZO

Gli antichi palazzi di Chieti stanno andando in frantumi. Questa mattina, venerdì 30 Gennaio, un lato di intonaco della parte alta della facciata di Palazzo Croce, di fronte al bar Impero, in corso Marrucino, quindi il centro vitale della città, si è staccato. La fortuna è stata che non si è fatto il mercato del venerdì, poca gente in giro per l’inclemenza del tempo è uscita, perciò l’impotente cittadino non è stato vittima di un assurdo incidente. Il pronto intervento dei vigili del fuoco ha evitato conseguenze peggiori e la zona è stata transennata. La domanda è chi deve controllare? La Protezione civile?


Ci sarà nell’amministrazione comunale un ente, un dirigente, un assessore responsabile della sicurezza dei palazzi? Quante volte ho segnalato per iscritto, con le foto, verbalmente i pericoli? Fatevi una passeggiata, cittadini di Chieti, dall’inizio di via Toppi sino alla fine di via degli Agostiniani. Controllate a destra e a sinistra come sono ridotti i palazzi. Traete le vostre conclusioni. Speriamo bene!

Scritto da Luciano Pellegrini

29 gennaio 2015

Chieti - Piaccio a tutti anche ai gay

Belen Rodriguez piace a tutti. Anche a gay e lesbiche. «Mi è capitato più volte di essere corteggiata da omosessuali» dice a Roma in conferenza stampa di «Non c’è 2 senza te», film di Massimo Cappelli in sala dal 5 febbraio distribuito da M2 Pictures in 200 copie. Il film, non a caso, racconta di un triangolo composto da lei, Laura, che fa innamorare Moreno (Fabio Troiano), gay legato da grande passione ad Alfonso (Dino Abbrescia), che scopre il suo lato etero.
Belen ha parlato anche dell’ex compagno Fabrizio Corona, al quale la Cassazione ha negato lo «sconto di pena» che gli aveva concesso, lo scorso 10 febbraio, il gip del tribunale di Milano: «Trovo che parlare di questo argomento a lui faccia davvero male. Se fossero stati tutti zitti, qualche sconto di pena forse l’avrebbe avuto». Saggia direi, con quella bocca può fare e dire ciò che vuole... come l'antica reclame del famoso dentifricio...
@nonnoenio

20 gennaio 2015

Chieti - Chi vuole fare volontariato si paghi l'assicurazione

Non riesco a capire come possano essere utili due ragazzine in un contesto come quello siriano che richiede conoscenze e preparazione non improvvisabili. Insomma non si può partire con la stessa leggerezza con la quale si parte per una vacanza! Detto questo siccome lo Stato si fa carico, in questi casi, anche del pagamento del riscatto troverei di conseguenza giusto che lo stesso Stato si «chiamasse fuori» quando non sussistano determinate condizioni. I volontari, con le loro organizzazioni, dovrebbero provvedere in proprio a tutelarsi con un'assicurazione qualora succedessero incidenti, sequestro compreso. Lo Stato non può permettersi di fare il soccorritore, con esborsi abnormi, impiegabili in ben altri contesti  sociali che non in sovvenzioni al terrorismo.



 

19 gennaio 2015

Chieti - Le scarpe rosse


Era una bella bambina, aveva undici anni.
Non scriveva poesie ma sapeva che i folletti
si nascondono nei tronchi degli alberi.

cercava con gli occhi una fata,
vide, invece, le scarpe rosse...

con una mano le coprì la bocca,
la tenne giù con il suo peso
ed entrò nel suo corpo.

Le scarpe rosse la inghiottirono;
imparò ad amarle
come una lumaca ama la propria casa
ma le ginocchia sono ancora di ghiaccio.

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Consacriamo la coppa di sangue caldo
in acido di bestemmia
per gli strati d'ossa innocenti,
piccole mani inchiodate
alle croci appuntate in cielo
da carnefici mai staccati
dal capezzolo dell'ignominia.

14 gennaio 2015

Chieti - Renzi: «Le famiglie italiane si stanno arricchendo»


I rilievi del Movimento 5 Stelle sull'impoverimento delle famiglie italiane "cozza con la realtà dei fatti e dei numeri: in tempi di crisi le famiglie italiane hanno visto crescere i loro risparmi a 3,9 trilioni" perché "l'economia italiana vive una fase di terrore" e le "famiglie si arricchiscono perchè hanno preoccupazione e paura". Lo ha sottolineato il premier Matteo Renzi a Strasburgo parlando di una "realtà che si impone". E sul web i lettori naturalmente si scatenano. Come si fa a dire queste fesserie? La verità è l'esatto contrario. Le famiglie non mettono via nulla, anzi devono usare i risparmi che avevano da parte per pagare le tasse! Costui non finirà mai di stupirci e noi non riusciremo a capire se ci è o ci fa.


08 gennaio 2015

Chieti - Libertà Assassinata


«Libertà assassinata» e «Siamo tutti Charlie» i titoli più gettonati. Sdegno, ma anche tanta voglia di urlare «NO!» a questa violenza, le «parole d'ordine». Il presidente della Repubblica francese, il socialista Hollande, ha commentato i fatti successi oggi a Parigi presso la sede del giornale di destra satirico, Charlie Hebdo, affermando che i colpevoli dovranno essere puniti con pene severe. Ferma condanna per il fatto e commosso cordoglio per le vittime sono i primi umani sentimenti che ci travolgono, ma proviamo a immaginare cosa sarebbe accaduto nella malaugurata ipotesi in cui ciò si fosse verificato in Italia. Si sarebbe subito cercato di stigmatizzare la satira «politically uncorrect» del giornale in questione che «certamente ha provocato» e via così, sinistramente blaterando. Di certo ciò avrebbe fatto organizzare, ai soliti buonisti di maniera, numerose manifestazioni a favore di immigrati, sedicenti profughi, clandestini, musulmani e di tutto ciò che si possa qui aggiungere. Non si guarderebbe ai fatti avvenuti, a un attacco ignobile nei confronti della libertà di stampa che è un principio cardine della società Francese ed europea - e dovrebbe esserlo anche di quella Italiana - si penserebbe ad enfatizzare solamente il «diverso» senza valutare se il «diverso» voglia o meno integrarsi nella nostra cultura.

06 gennaio 2015

Chieti - "Non facciamo leggi né ad, né contra personam"


E invece lo ha appena fatto disponendo la modifica del decreto legge per impedire che favorisse Berlusconi. Il presidente Matteo Renzi ha deciso di modificare il testo del decreto delegato in materia di fisco dopo che qualcuno si è accorto che in questa maniera la normativa aiutava Berlusconi. Il decreto in questione stabiliva che costituisse causa di esclusione della punibilità una soglia del 3% dell’evasione sull’imponibile. Probabilmente nessuno aveva calcolato che i 4,9 milioni evasi da Mediaset, secondo la sentenza che ha condannato Berlusconi, rappresentassero solo poco più dell’1% dell’imponibile.Quando si è sparsa la voce, subito si sono sollevati i detrattori sia di Renzi che di Berlusconi, perché era un’ottima scusa per attaccare il primo e impedire il ritorno del secondo sulla scena politica. Di qui la decisione comunicata da Renzi ai microfoni del TG5. «Noi non facciamo norme né ad né contra personam, - ha dichiarato. - Se si pensa che poi ci sia chissà quale scambio, non c'è problema: rimandiamo tutto a dopo le votazioni per il Quirinale e la fine dei servizi sociali di Berlusconi a Cesano Boscone.». Adesso la gente sa che quella cifra per cui Berlusconi venne condannato a quattro anni di carcere era davvero piccola al punto da pensare oggettivamente che non ci fosse malafede. Per l’uomo della strada, quasi cinque milioni sono una cifra stratosferica, ma minimale per chi ne ha ricavati 410. Ma la risposta data da Renzi nell’intervista è davvero peggio dell’errore.Una legge, come ha detto lui stesso, deve essere fatta negli interessi del cittadino. Quindi non può essere cambiata solo perché favorisce qualcuno. Sarebbe una decisione contra personam. Non so a voi, ma a me questo signore sta diventando oltremodo antipatico.